Italian Surnames - Cognomi Italiani - C [Ganino] GANINO
(Video) Italian last names Cognomi italiani
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(Video) 20 Italian Last Names And Their Meanings, I cognomi italiani comuni e il loro significato
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CABANI CABANO | Cabani, molto raro, è specifico dell'area spezzino, carrarese, diLerici (SP) e di Carrara (MS), Cabano è decisamente dello spezzino,anch'esso di Lerici soprattutto, dovrebbero derivare dall'antico terminetoscano cabano (ampiocappotto con cappucio spesso foderato) che viene citato da LudovicoMuratori nella sua Dissertazione: Dell'arte delTessere, e delle Vesti de' secoli rozzi.: "...V'eranoeziandio pellirdae, così chiamate dalle pelli; e cabani,oggidì gabbani;..." lo Zingarelli al vocabolo gabbana o gabbanoriporta appunto ampio cappotto con cappucio spessofoderato. |
CABASSI | Sembra avere oltre ad un nucleo tra sondriese e bresciano, anche uno nelreggiano, dovrebbe derivare da un nome di località (casa bassa oppurecasa dei bassi)"frater Bonfantinus Florentinus". integrazionie fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (SO) Cognome Emiliano-Lombardo, maggiormente diffuso in Emilia: soprattuttoreggio Emilia, poi Parma, Modena e Bologna. In Lombardia si trovasoprattutto a Brescia, Sondrio e Milano. I Cabassi Valtellinesi: sono concentratinel comune di Tirano (SO) dove esiste già dal 1500, sembra peròche la famiglia sia di origine bergamasca, ma il cognome è natonel borgo valtellinese ( lo afferma il Dott. PALAZZI-TRIVELLI,esperto dicognomi valligiani). Possibile origine toponomastica data la radiceca. |
CABBOI CABOI | Cabboi è tipico del cagliaritano, di Dolianova, San NicolòGerrei ed Armungia, con un piccolo ceppo anche ad Oliena nel nuorese, Caboi,molto più raro, è tipico dell'Ogliastra di Gairo e Cardedu,con un piccolo ceppo anche a Cagliari, dovrebbero derivare da un soprannomebasato sul termine dialettale sardo arcaico caboi(cappone). |
CABELLA | Tipico dell'alessandrino e genovese, deriva dal toponimo Cabella Ligurenell'alessandrino. |
CABELLO | Tipico della Val Malenco, in particolare di Chiesa Valmalenco nel sondriese, potrebbe derivare da un soprannome basato su di un termine dialettale arcaico per fabbro. |
CABERLETTI | Caberletti, molto molto raro, è tipico del rovigoto ai confini conil mantovano, di Bergantino e di Bagnolo di Po, dovrebbe derivare dal nomemedioevale Berleto, di cui abbiamo un esempiod'uso in uno scritto del 1360: ".. ordinis sanctiJohannis Hierosolimitani Claudio de Montone domino de Cormandi Theobaldode la Briga Johanne Du Boys Anthonio de Varennis Johanne de Grymaldis MermetoLombardy Francisco de Chissiaco Berleto deAlodio cum pluribus aliis nobilibus testibusibidem astantibus et vocalis. Deinde statim et incontinenti post premissaet in eodem loco convocatis in unum nobilibus ..", ma è anchepossibile una derivazione da un nome di località basato sul termineberleto, come ne esistono nel bolognese,nel ravennate, nel forlivese ed in altri siti della zona, veneto, emiliana,romagnola, nella parlata emiliana e romagnola il berletoè una specie di salice, quindisi potrebbe pensare che la località fosse indicata come casadei salici. ipotesi fornite da MichelangeloCaberletti Caberletti sembrerebbe composto dal prefisso Cà (Casa - Casato)e dalla radice berletum, da berula (pianta acquatica), oppure terreno incoltoe boscoso (Terre buschive seu berlete). Berleta era denominazione di areegolenali in uso fino al Sei-Settecento. Potrebbe essere perciò ascrivibilefra i cognomi derivanti da un toponimo di uso antico: Casa del Berletto,localizzabile nel serraglio di Berlè, forma contratta di berletto,fra Castelmassa e Ceneselli (Ro). |
CABIANCA | Cabianca è decisamente veneto, ha ceppi a Venezia, ed a Marcon nelveneziano, a Verona, a Cornedo Vicentino ed a Rubano nel padovano, dovrebbederivare da nomi di località come la frazione di Chioggia CàBianca, o la frazione di Boara Pisani nel padovano, o di Castelfranco Venetonel trevisano con lo stesso nome di Cà Bianca, e come queste moltealtre omonime. |
CABIB CABIBBE CABIBBO CABIBI | Cabib, assolutamente rarissimo, parrebbe della zona litoranea toscoligure,Cabibbe ha un ceppo secondario a Milano, Cabibbo ha un ceppo a Ragusa,Comiso, Vittoria e Santa Croce Camerina nel ragusano, ed uno secondarioa Roma, Cabibi sembrerebbe specifico di Lucca Sicula nell'agrigentino. integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Cabibbeo Cabibbo, l'italianizzazionecioè del personale arabo o ebraico Habib,che può essere tradotto come amoreo amato (da intendere spessoin senso religioso): per la precisione, comunque, va notato che i ceppipeninsulari, rappresentati per lo più dalle famiglie Cabibbe o Cabib,dovrebbero avere origini ebraiche (sefardite nello specifico), mentre iceppi siciliani, rappresentati maggiormente dalle famiglie Cabibi e Cabibbo,dovrebbero essere d'origine araba. Per quanto riguarda i cognomi in questione,dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti. |
CABIGIOSO CABIGIOSU | Cabigioso, praticamente unico, è di Sassari, Cabigiosu èspecifico di Sassari e Ploaghe nel sassarese, dovrebbero derivare da unsoprannome originato dal termine sardo cabigiu(capezzolo), ad intendere che il capostipiteavesse dei capessoli probabilmente molto sporgenti. |
CABITTA CABITZA CABIZZA | Cabitta, molto raro, parrebbe tipico del sassarese e di Porto Torres inparticolare, Cabizza, molto più diffuso, è tipico di Sassarie del sassarese, Cabitza è tipicamente sardo, di Cabras (OR) e,nel cagliaritano di Cagliari e Decimoputzu e nell'Ogliastra di Perdasdefogue Tertenia, potrebbero derivano entrambi dal vocabolo sardo cabitta(testolina, capezzale del letto), maè pure possibile che si riferiscano ad una contrazione del terminesardo cabiddáda (grandequantità) ad indicare forse una buona disponibilitàeconomica della famiglia. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CABITZA; CABIZZA; CABITTA: sa cabìtza(capitza; capitsa; capi(th)a)è la testa: dal latino capitis= capo, testa. In spagnolo abbiamocabèza. Oggi per capo o testaè più usato, sa conca,che nelle carte antiche, soprattutto logudoresi, aveva per lo piùil significato di scodella. Sa cabìtzaè anche la spiga del grano otesta del grano e qui è piùchiara la derivazione dal latino capìta= foraggio, profenda (brovènda).Su cabitzali è ilcapezzale, o anche guanciale; è inoltre lo spazio liberoai lati di una vigna o di un campo arato o alberato( is cabitzalis). Nellecarte antiche lo ritroviamo nella variante Capìta (vediCapìta). Attualmente il cognome CABITZA è presentein 40 Comuni italiani, di cui 27 in Sardegna(con maggiore diffusione asud): Cabras 52, Perdasdefogu 51, Decimoputzu 36, Cagliari 29, Gonnosfanadiga18, Oristano 18, Sassari 18, etc. CABIZZA è presente in 27 Comunid'Italia, di cui 15 in Sardegna(per lo più a nord): Sassari 105,Quartu S. E. 8, Oschiri 8, etc. CABITTA, è presente in 8 Comunisardi( per lo più del nord): P. Torres 39, Sassari 15, Olbia 6,etc. |
CABIZZOSU | Cabizzosu ha un ceppo nel sassarese a Illorai e Sassari ed uno a Nuoro. integrazioni fornite da GiuseppeConcas Cabizzosu: significa dalla testa grande,non solo in senso fisico (per l'etimo vedi Cabitza).Può avere inoltre il significato di pienodi spighe (un campo di grano). Il cognome è attualmentediffuso in 13 Comuni d'Italia, di cui 12 in Sardegna(per lo piùdel centro nord): Illorai 40, Sassari 23, Nuoro 15, etc. |
CABONA | Questo cognome,abbastanza raro è specifico del genovese, deriva dalla contrazionedel vocabolo casabona (casa buona). |
CABONI | Cognome tipico della Sardegna sudoccidentale,potrebbe derivare dal vocabolo dialettale sardo sucabòni (il gallo). Nel 1700 troviamo un mastro AntonioCaboni di Oristano incaricato della fabbrica del campanile della chiesadi Santa Maria Maddalena ad Uras (OR) integrazioni fornite da GiuseppeConcas CABONI: dall'italiano cappone (gallocastrato), ma in sardo significa gallonon castrato. Caboniscuè il galletto. Deriva dal latinocaponis. Sucabòni de mari è un pescedella famiglia delle scorpène (cappone). Sucabòni de murdegu = capponedei cisti è la beccaccia. Cabonio caboniscu campidanese è sinonimodi puddu, logudorese. Lo troviamo nellecarte antiche, con varie uscite. Tra i firmatari della Pace di Eleonora,figurano: Capoi Thomeo, jurato (guardia giurata, collaboratore del maiore- sindaco) ville Goçula (*distrutto. Goçuna: Partis de Montibus);Capone Furatu, jurato ville Silano (*.distrutto - Curatorie de Marghinede Gociano. da non confondere con l'odierno Silanus); Caponi Dominico,jurato ville Ogiastra (*Ollasta Usellus; Useddus. Partis de Montibus);Caponi Joanne, jurato ville Meana. (*odierno Meana - Mandrolisay o Barbagiadi Belvì). Nella storia ricordiamo Caboni Stanislao (Cagliari 1795- 1880), giudice della Reale Udienza; primo presidente della Corte d'Appellodi Milano. Di spirito giacobino, fu amico di D'Azeglio, di Manzoni e soprattuttodi Vincenzo Gioberti. Attualmente il cognome Caboni è presente in147 Comuni d'Italia, di cui 76 in Sardegna( per lo più a sud): Cagliari154, Serramanna 102, Sarroch 79, San Gavino 78, Villasor 61, Capoterra47, Quartu S. E. 44, etc. |
CABRA | Cabra è tipicamente lombardo, di Gambara nel bresciano, diBrescia e di Stezzano nel bergamasco, l'ipotesi dell'origine spagnola edella derivazione dal nome della città andalusa di Cabra, èl'unica con qualche grado di affidabilità, potrebbe risalire alperiodo della dominazione spagnola in Lombardia. |
CABRAS | Specifico della Sardegna, dovrebbederivare dal toponimo Cabras (OR). integrazioni fornite da GiusappeConcas CABRA; CABRAS; CRABA; CRABU; CAPRILE; CAPRINO: crapa,craba è la capra,dal latino capra. Crabuè il maschio della capra, il caproneo becco e viene dal latino caper.Sa craba de mari è ilragno di mare. Crabìnuè proprio della capra: petzacrabìna = carne di capra.Sa craba mudula è lacapra senza corna. L'espressione: "Arreuche una craba"! = "Che va in giro comeuna capra"! (vedi nel Web diciusdi Giuseppe Concas). Essi cumenti 'e unu crabu,significa essere grezzo, rozzo e maleodorantecome un caprone. Il caprile in italiano, su crapìle ocrabìli, in sardo, è la stalla o recinto delle capre. Nellecarte antiche della lingua sarda troviamo i suddetti cognomi nelle varieuscite. Tra i firmatari della pace di Eleonora, LPDE del 1388, troviamo:Capra Angelus, ville Sasseri; Capra Barisono, ville Ecclesiarum(Iglesias);Capra Barsolo - ville Terrenove et Fundi Montis(Olbia); Capra Bernardo- ville de Ala (Alà dei Sardi); Capra Gaschino - de Bosa; CapraGeorgio, ville Laconi; Capra Guantino, jurato ville Zaramonte(Chiaramente);Capra Guantino, ville Laconi; Capra Gunnario, ville Martis (Martis - Anglona);Capra Leonardo, jurato ville Layrru (Laerru); Capra Manuele - de Bosa;Capra Nicolao - ville de Pac¢ada (Pattada); Capra Nicolaus, villeSasseri; Capra Petro, jurato ville Gocille ( * Gocille.villaggio Distrutto.Curatoriede Anella); Capra Torbino, ville Ecclesiarum; Capra(de) Angelino, villeMacumerii(Macomer); Capras (de) Lusurgio, ville Gonnos de Tramacia (Gonnostramatza);Caprilis (de) Joannes, ville Sasseri. Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado,CSMB, XI°, XIII° secolo, troviamo: Capra Iorgi e i figli CapraGunnari, Capra Elene, Capra Samaridanu e Capra Gosantine, in una partizionedi servi: partirus (divisero) fiios de Iorgi Capra cun Gosantine de LaconLauri, armentariu de Sollie (. Clesia levavit a Gosantine et a Samaridanuet juige levavit a Gunnari et a Elene.(seguono i testimoni). Capra Gavini(40, 43), citato in una donazione(postura)e in una compera (comporu); (43):posit Iorgi Capai terra de Gavini Capra a Clesia; testes: Iohanne Capai,Goantine Cogone et Gavine Capai. Cabru Gavine (108), teste in una partizionedi servi. Cabru Petru (98) prete di Leonissa (abitato scomparso * Leonissa.distrutto..Lunissa (Atzàra). Mandrolisay o Barbagia di Belvì):.etsunt testimonios.et donnu (nobile) Petru Cabru presbiteru de Leonissa.NelCondaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo, abbiamo:Capra Goantine (307), teste in una donazione (positinke); Capra Petru,maiore de Scolca (194 - il maiore de Scolca era il capo delle squadre aguardia dei confini), teste in una lite per la divisione di terre, in Saltodi Puçu Passarsi (Villa medioevale scomparsa, sita, molto probabilmente,tra Romana e Cheremule); Capra Iorgi(122 -fratello del precedente Petro),coinvolto in una lite sfociata in una rissa: largarum homines de SanctuNichola cun homines de Iorgi Capra e de Petru su frate. Feruninde uno homine,Furatu de Rivu et moribit. Et Petru Capra et Iorgi Capra su frate bennerua me, et ego deindelis unu pulletru, a boluntade issoro bona.(vennero allemani gli uomini di San Nicola con gli uomini di Iorgi Capra e di Petrusuo fratello. Ne ferirono uno, e morirà. E Petru Capra e Iorgi Capravennero da me (Iohannes Prior di San Nicola), et ego diedi (in cambio)unpuledro col loro pieno consenso.). Capra Iusta e Capra Maria, sorelle (120),serve in Ugusule (forse l'odierna Osilo?). Caprinu Gunnari (235, 270 e271), teste in una lite (kertu) per il possesso della terra. Caprinu Petru(305), in lite (kertu) con San Nicola per il risarcimento della uccisionedi una cavalla, che dice essere sua. Nell'opera di Giovanni Francesco Fara"de Rebus Sardois IV", a pagina 174/1, è citato Capra Valentinus:.ValentinusCapra et Ferdinandus de Heredia, insignes viri sassarenses, fuerunt a regegenerositatis privilegio honestati (.ottennero dal re la concessione dellanobiltà - anno 1438). Ricordiamo inoltre che Cabras è uncentro abitato di 9.000 abitanti, sito sulla costa occidentale della Sardegna,sulla riva sinistra dell'omonimo stagno, a pochi chilometri da Oristano,della cui provincia fa parte. Popolata sin dal V° millennio a. Cr.non lontana dal Tarros, uno dei siti archeologici più importantidella Sardegna (vedi nel Web), in peridodo medioevale fu villa (bidda)appartenenente alla Curadorìa del Campidano Maggiore o di Cabras,del regno giudicale di Arborea. La sua prima menzione è in un documentodell'XI° secolo, ove è citata come domus de masone de capras= recinti, ovili di capre (furriadròxus de crabas). Nel 1410, dopola sconfitta delle truppe arborensi anche il suo territorio andòa far parte del Regno di Sardegna, aggregato alla corona d'Aragona. Persaperne di più vedi nel Web oppure nel Di.Sto.Sa di F. Cesare Casula.Nella storia ricordiamo De La Cabra Bernardo, arcivescovo della Archidiocesidi Calari dal 1642 al 1655. Di origine spagnola, fu prima canonico, arcidiaconoe inquisitore di Saragozza, Cuenca e Siviglia e poi vescovo di Barbastro.Durante i suo arcivescovado cagliaritano si scontrò con vari uominipolitici e religiosi del suo territorio e non solo. Godeva comunque e sempredell'appoggio della Curia Romana (Di. Sto. Sa).Nella storia contemporaneacitiamo Antonello Cabras, di Sant'Antioco( 1949), ingegnere, sindaco delsuo paese, consigliere regionale, senatore della Repubblica, eletto perla prima volta il 21 aprile 1996; ancora oggi membro del Senato: l'ultimaelezione (col PD) risale all'aprile 2008. I suddetti cognomi nellasituazione attuale: Cabra, è presente in 36 Comuni, di cui nessunoin Sardegna; è diffuso soprattutto in Piemonte. Cabras èpresente in 377 Comuni italiani, di cui 147 in Sardegna: Cagliari 468,Quartu S. E. 411, Sassari 187, Balnei 163, etc. Craba è presentein 37 Comuni italiani, di cui 14 in Sardegna: Siapiccia 33, Villaurbana20, Berchidda 11, etc. Crabu è presente in 32 Comuni italiani, dicui 14 in Sardegna: Cagliari 32, Mandas 23, Isili 20, etc. Caprile èpresente in 84 Comuni italiani (con prevalenza in Liguria, Lombardia, Campania),di cui nessuno in Sardegna. Caprino è presente in 140 Comuni italiani,con prevalenza in Calabria, Sicilia, Lazio, Lombardia), di cui 1 in Sardegna:Oristano 3. |
CABRELE | Questo cognome,tipico della provincia di Padova, dovrebbe derivare dal nome Gabriele,modificato attraverso una forma dialettale. integrazioni fornite da GabrieleFarronato Cabrele è il modo nel quale si scriveva Gabriele nel secolosedicesimo nel Veneto Centrale anche nella zona tra i fiumi Brenta e Piave. |
CABRINI | Tipico dell'area che comprendeil milanese, il bergamasco, il bresciano, il cremasco e il lodigiano ele province di Mantova, Reggio, Parma e Piacenza, dovrebbe derivare dalpersonale latino Cabrius, probabilmente a sua volta derivato dal celticoCabrach. Si trovano tracce di questo cognome fin dal 1300, nel 1347un intelligente popolano romano diviene notaio è Nicola di RienzoCabrini, comunemente chiamato Cola di Rienzo, famoso anche perchèorganizzò la legazione inviata ad Avignone per richiamarne il PapaClemente VI°, verso la fine dello stesso secolo a Verdello (BG) troviamoatti rogati da Petrus de Cabrinis de Verdello notarius,nella prima metà del 1400 a Taleggio (BG) troviamo un altro notaioCabrini: "...Liber seu fragmentum instrumentorumd. Cabrini q.d. Viviani olim d. Costanzii alias q. alterius Viviani q. d. Boni olimnati d. Guilielmi de Supramonte Savionum notarii imperialis de SubecclesiaTalegii, qui d. Cabrinus, ut ex suis plurimis ", verso la secondametà del 1400 a Bologna opera una bottega artigiana di mastri vetraiCabrini, le cui opere sono siglate CAF (Cabrini Fecerunt), nel 1510, adAlfianello(BS) nasce Francesco Cabrini, di nobile famiglia, che fattosiprete, divenne direttore spirituale dei padri della Pace. La piùfamosa rappresentante della famiglia è stata senza ombra di dubbiola suora Francesca Saverio Cabrini, nata nel 1850 a Sant'Angelo Lodigiano,fatta santa canonizzata nel 1946 sa Pio XII° |
CABULA CAPULA | Cabula, abbastanza raro, è diffuso in modo omogeneo in tutta laSardegna, Capula è specifico di Castelsardo nel sassarese, dovrebberoderivare dal toponimo medioevale Cabula situato nella diocesi di Sorresche fa parte dell'Arcidiocesi di Oristano. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CABULA; (CAPULA): significato ed etimologia non ben chiari. . Capula= castello e villaggio distrutti (Contrate Ardar et Meylogu - di Siligo);chiamato anche Monte di Sant'Antonio, poiché nei pressi si trovanoi ruderi della chiesa del Santo: secondo lo Spano deriva dal fenicio chevel= eredità. In latino capulaè una piccola coppa.Sempre in latino, capulum coleorumè il membro virile. Capulare,sempre in latino ha il significato di scappare,fuggire. Capulai in campidanese,anche nelle varianti capuai e accapuaiprende il significato di tagliuzzare, sminuzzare,tritare, fare il pesto, dallo spagnolo capolar= picar la carne (tritare la carne). Capularein logudorese significa battere le biade, il linoo le pannocchie di granoturco. Fai sacabùda in campidanese significa fare festainsieme agli amici; dal catalano cabùda.Lo troviamo nelle carte antiche, nella variante Capula. Tra i firmataridella Pace di Eleonora, *LPDE del 1388, figurano: Capula Bonnano, juratoville Sia Sancti Nicolai ( *odierno Sia Piccina o Piccìa. ContrateCampitani Simagis); Capula Michaele, ville Selluri (Sanluri - Seddori);Capula Nicolao, ville Genadas (*villaggio distrutto-Laconi ..Contrate partisAlença); Capùla Salvatore, jurato ville Gemessi (*distrutto:Jemussi o Gimussa? Partis de Montibus). Il cognome Cabùla attualmenteè presente in 51 Comuni d'Italia, di cui 15/377, in Sardegna( perlo più a sud):Serrenti23, Furti 14, Samatzai 12, Villacidro 9, Cagliari8, etc. |
CABUTTI CABUTTO GABUTTI GABUTTO | Cabutto ha un ceppo nel cuneese a Bra, Narzole, Cherasco ed Alba, Cabutti,molto raro, è sempre piemontese, di Dogliani nel cuneese e di Torino,Gabutti, meno raro, ha piccoli ceppi a Torino e Villar Perosa nel torinese,ad Asti, a Vercelli, a Casale Monferrato e Cassine nell'alessandrino ead Alba e Dogliani nel cuneese, con presenze anche in Liguria, Gabutto,molto raro, ha presenze nel basso Piemonte ed a Genova, dovrebbero esseredi origini occitane e derivare da soprannomi originati da variazioni delvocabolo occitano cabut (dallagrossa testa), a sottolineare probabilmente questa caratteristicadei capostipiti. |
CACACE | Cacace ha un grosso ceppo a Roma ed a Tivoli nel romano, uno molto piùconsistente nel napoletano, in particolare a Napoli, Massa Lubrense e Castellammaredi Stabia, ma ben presente anche a Volla, Meta, Casalnuovo di Napoli, Pianodi Sorrento, Sorrento, Torre del Greco, Capri, Casoria, Anacapri, Portici.Pozzuoli, Sant'Antimo e tutta la provincia, ed a Salerno, ha un ceppo aBari e Taranto, ed uno a Palermo, nell'isola di Lipari ed a Messina, dovrebbederivare dal nome e cognome greco Kakakis. |
CACAPECE | Cacapece è un antico cognome dell'area campano, pugliese, ormaiquasi scomparso, potrebbe nascere dalla professione di mastro calafatarosvolta dal capostipite, che nello svolgimento del suo mestiere utilizzavaovviamente molta pece. |
CACAVALE CACCAVALE CACCAVALLO | Cacavale, praticamente unico, è dovuto ad un errore di trascrizionedi Caccavale che è specifico di Napoli e del napoletano, Caccavalloè decisamente napoletano, dovrebbero derivare da un soprannome,vedi a titolo di esempio il cognome Caccavella, ma potrebbero anche staread indicare la povertà dei capostipiti, con riferimento al caccavo(pentolone usato dai frati per nutrirei poveri) (vedi CACCAVO). integrazioni fornite da Gigi Colombo potrebbe essere stato originato dall'italianizzazione del cognome grecoKakavoulis. |
CACCAMO | Tipico della Sicilia e del reggino, deriva dal toponimo Caccamo nel palermitano. |
CACCARO | Caccaro ha un ceppo nel varesotto a Somma Lombardo ed a Sirmione nel brescianoed uno nel padovano a Villa del Conte, Campo San Martino e Santa Giustinain Colle, dovrebbe derivare da un soprannome dialettale originato dal terminemedioevale veneto cacaro (uomoda poco, persona insignificante). |
(Video) QUESTI SONO I 10 COGNOMI PIU' DIFFUSI IN ITALIA! + Origini dei "COGNOMI" italiani
CACCAVELLA CACCAVELLI CACCAVELLO CACCAVIELLO | Caccavella e Caccavelli sono molto rari e tipici del foggiano, Caccavelloè ancora più raro e sembrerebbe avere un ceppo nell'orvietinoed uno nel napoletano, Caccaviello è specifico della provincia diNapoli, di Massa Lubrense in particolare, dovrebbero derivare da soprannomioriginati dal vocabolo dialettale caccavella (o putipù tipico strumentonapoletano) usato a volte ad indicare una cosa da poco. |
CACCAVO CACCAVO' CACCAVONE | Caccavo ha un ceppo campano a Napoli, Salerno e Pontecagnano Faiano semprenel salernitano, un ceppo a Barile nel potentino ed uno a Giovinazzo eCanosa Di Puglia nel barese e a Foggia, Caccavò è quasi unicoed è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione nelle anagrafidel nord, Caccavone sembrerebbe specifico di Serracapriola nel foggiano,dovrebbero derivare da soprannomi originati dal termine campano caccavo(pentolone), forse a richiamare l'usodi questi grossi pentoloni nei monasteri che distribuivano quotidianamenteminestre per i poveri e quindi per classificare il capostipite come unmendicante. |
CACCIA CACCIARI | Diffuso in tutt'Italia Caccia, con buona concentrazione in Lombardia nelleprovincie di Bergamo, Milano e Varese, tipico bolognese Cacciari, dovrebberoderivare da un soprannome legato all'abilità venatoria o comunquea qualcosa legato alla caccia. |
CACCIAGUERRA | Cacciaguerra ha un ceppo a Cesena e nel cesenate, uno a Piazza al Serchionel lucchese ed uno in Sicilia ad Augusta nel siracusano, a Comiso nelragusano, a Niscemi nel nisseno ed a Catania, deriva dal nome medioevaleCacciaguerra, di cui abbiamo un esempioin un atto del 1178, dove compare come teste un certo Ranuccino figliodi Cacciaguerra, o in un trattato del 1260 a Luni nello spezzino: "..In nomine Domini, amen. Omnes et singuli homines infrascripti de villaSancti Terencii, videlicet Cacciaguerraquondam Rollandini, Aidante quondam Meliorati, Bonaparte quondam Bonafidei,Bonsegnore filius Bonaiuncte,..". |
CACCIAGUIDA | Cacciaguida, ormai quasi scomparso, potrebbe essere stato fiorentino, vistoche il sommo poeta Dante Alighieri fu un pronipote di un Cacciaguida, il cognome dovrebbe derivareda un soprannome, forse riservato ad un addetto all'organizzazione dellacaccia di qualche famiglia nobile. |
CACCIALANZA | Tipico della provincia di Milanoe Lodi. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caccialanza è composto da 'caccia'+ 'lanza' dove quest'ultimo termineviene dal dialetto e indica una 'lancia',cioè una imbarcazione a remi. |
CACCIANIGA CAZZANIGA GAZZANIGA | Caccianiga è decisamente milanese, Cazzaniga è tipico delmilanese e del bergamasco, Gazzaniga sembrerebbe specifico del pavese,potrebbero derivare dal toponimo Gazzaniga (BG) l'antico Caccianiga e poiCazaniga, di quest'uso abbiamo un esempio nel 1442: "...dictiloci de Cassago de mandato et impositione Iacobini dicti Bolpini de Navafilii quondam Iohannis et Zanis de Cazanigafilii quondam Bertini habitantium in dicto loco Cassago...", un'esempio di questa cognominizzazione lo troviamo a Cassago nel 1524: "...Liheredi di messer Bernardo Cazanigaobligati a uno annuale di messa trenta et staia dodeci di formento peranni quaranta come per testamento sotto li 23 di genaro 1524...". |
CACCIAPAGLIA | Cacciapaglia è tipicamente pugliese, del barese e di Santeramo inColle in particolare, di Acquaviva delle Fonti, di Bari, di Noicattaroe di Conversano, di Tuglie, Parabita e Nardò nel leccese e di Taranto,dovrebbe derivare da un soprannome scherzoso riferito a capostipiti chenon fossero dei gran cacciatori, o anche a dei contadini visti come addettiai pagliai. |
CACCIAPUOTI | Cacciapuoti è tipico del casertano e del napoletano, dovrebbe derivareda un soprannome, ma secondo un'ipotesi non trascurabile dovrebbe invecederivare dall'italianizzazione dialettale del cognome francese Chassepot,che a sua volta deriva da un termine che indicava la mansione di esattoredelle imposte, si trovano tracce di questo cognome nel napoletanoalmeno fin dal 1400, nel 1419 infatti Giovanni Cacciapuoti dona alla chiesadi San Giovanni a Campo, oggi della Madonna delle Grazie di Giugliano inCampania nel napoletano. |
CACCIATORE | Molto presente in tutta Italia,con origini diversificate e ceppi in Piemonte, Abruzzi, Lazio, Puglie eSicilia, dovrebbe derivare da un soprannome legato all'abilità venatoria. |
CACCIAVILLANI | Cacciavillani ha un ceppo emiliano a Reggio Emilia ed Albinea (RE), unonel vicentino, uno a Roma, uno nel chietino ed uno ad Agnone (IS), dovrebbederivare da un soprannome originato da qualche episodio storico di epocafeudale durante il quale probabilmente un cavaliere si conquistòla nobiltà cacciando i villani in rivolta. |
CACCINI | Molto raro, è tipico dell'areamilanese, dovrebbe derivare dal nome medioevale italiano Caccino (diminutivodi Caco). |
CACCIOLA CACCIOLI CACCIOLO CACIOLA CACIOLI CACIOLLA CACIOLLI CACIOLO | Cacciola è tipico della Sicilia sudorientale, del messinese e delcatanese, con ceppi anche in Calabria, in particolare nel reggino, nelnapoletano e casertano e nel romano e latinense, Caccioli, moltomolto raro, è specifico dell'appennino parmense, di Borgo Val diTaro in particolare, potrebbe anche forse derivare dal toponimo Cacciolanel reggiano, Cacciolo, estremamente raro, tipicamente siciliano, èspecifico di Patti nel messinese, Caciola è tipico del viterbese,di Viterbo e Vetralla, Caciolla è tipico di Orvieto nel ternano,Cacioli è decisamente toscano, di Arezzo e dell'aretino, con unceppo anche a Firenze, Caciolli è tipico dell'area fiorentino, pratese,in particolare di Firenze, Campi Bisenzio, Scandicci e di Prato, Cacioloè tipico del frusinate di Anagni e di Roma, tutti questi cognomidovrebbero derivare dal mestiere di produttore di cacio (formaggio)o essere lavoranti in un caciolaio(locale adibito alla produzione del formaggio), ma è pure possibile, in alcuni casi una derivazione dal nome personalelatino Cassiolus, un'ipocoristico inuso presso la Gens Cassia,tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Spello (PG) nella secondametà del 1100 con il Beato Andreas Caccioli (o Cacciola), guidaspirituale di Santa Chiara di Assisi, nella seconda metà del 1200nel Pisano con un certo Iacobus Caciolus citato tra gli Anziani della cittàdi Pisa, nel 1391 a Gubbionel perugino tra le registrazioni del Monasterodi San Pietro si legge: "...Die XV dicti mensis,hora causarum. Supradictus Iohannes, publicus bayulus et nuntius suprascriptus,vadens (fol. 74v) et rediens, relulit dicto D.no Vicario, sedente etc.,et mihi, Notario infrascripto, se ivisse et fratrem GregoriumManni Caccioli, fratrem dicti loci et syndicumipsorum fratrum et loci predicti, ad hec specialiter constitutum ...". integrazioni fornite da GiovanniCacciola il cognome Cacciola potrebbe derivare dal latino cassis (laccio dacaccia o rete del cacciatore) e da olus (erbaggi, ortaggi), starebbe ad indicare,se così fosse, la caccia praticata dai rustici o un territorio dicaccia coltivato. L'arma della famiglia cacciola ne è unaconferma:d'azzurro all'aquila d'argento. Cacciola è ancheil nome di un antico feudo del XII° secolo, dove sorge l'omonima località,feudo destinato alla caccia nel medioevo. Un Giovanni Giacomo Cacciolafu senatore di Messina nel 1232, Jacopo tenne la stessa carica nel 1322. |
CACCIOPINI CACCIOPPINI CACIOPINI CACIOPPINI | Assolutamente rarissimi, le varieforme di questo cognome sembrano suggerire un antico insediamento nellazona tosco-umbra, dovrebbe essere di origine spagnola e deriverebbe daun soprannome disceso dal vocabolo cachopin (ciabattone, di uno che sbattegli zoccoli) comparso in Spagna dopo il ritorno dalla scoperta dell'America,termine di derivazione náhuatl (linguaggio mesoamericano). |
CACCIOPPO CACIOPPI CACIOPPO | Caccioppo, molto molto raro, è specifico di Messina, Cacioppi, quasiunico, è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione di Cacioppo,che è decisamente più diffuso, ha un grosso ceppo palermitanoed uno nell'agrigentino a Sambuca di Sicilia, Menfi e Santa Margheritadi Belice, ed a Gela nel nisseno, questi cognomi potrebbero essere di originespagnola e risalire al termine di derivazione náhuatl (linguaggiomesoamericano) cachopin (ciabattone,di uno che sbatte gli zoccoli), termine entrato in uso, primacome soprannome in Spagna, e poi nei territori soggetti alla dominazionearagonese. |
CACCIOTTOLI CACCIOTTOLO CACCIUOTTOLO | Cacciottoli ha un piccolissimo ceppo a Napoli e nel napoletano ed uno altrettantopiccolo ad Eboli nel salernitano, Cacciottolo, assolutamente rarissimo,è tipicamente campano, ha presenze nel napoletano ed un ceppo adEboli e Battipaglia nel salernitano, Cacciuottolo, il più diffusodei tre, è specifico di Napoli, Pozzuoli e Torre del Greco nel napoletano,questi cognomi sono antichissimi e sembra risalgano al sesto secolo, ricordiamodi quest'epoca il santo eremita, padre benedettino, ed abate del monasterodella città di Sorrento, Antonino Cacciottolo. L'origine di questocognome dovrebbe essere da soprannomi basati sul termine greco antico κακκύτεςkaccùtes (vedi CACCIUTTO), o anche da un'alterazione ipocoristica del cognomen tardolatino Catellus (cagnolino)che attraverso varie alterazioni si dovrebbe essere trasformato in Caciottelluse quindi in Caciottolus. |
CACCIUTTO | Cacciutto è specifico dell'isola d'Ischia, di Lacco Ameno, Forioe Barano d'Ischia, dovrebbe derivare da un soprannome grecanico basatosul termine greco arcaico κατά κύτες katàkùtes contratto poi in κακκύτεςkaccùtes che significava sudatorioo luogo termale riscaldato da fenomeni vulcanicinaturali, probabilmente ad indicare che il capostipite provenisseda un luogo dove fossero stati presenti simili fenomeni vulcanici. |
CACCO | Tipico dell'area padovano veneta,dovrebbe derivare dal nome medioevale italiano Caco. |
CACCURI | Caccuri è specifico del cosentino, di Campana, Rossano, Rovito,Pietrafitta e Cosenza, dovrebbe derivare dal toponimo Caccuri nel crotonese,probabile luogo d'origine della famiglia. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caccuri è un cognome calabrese. Oltre che dal toponimo omonimo,potrebbe essere una italianizzazione del cognome greco Kakuris. |
CACI | Caci è un cognome tipicamente siciliano, di Gela nel nisseno, maanche dell'agrigentino, di Licata, Aragona, Agrigento, Porto Empedoclee Ravanusa, potrebbe derivare da un soprannome originato dal mestiere dicasaro (produttoredi cacio), svolto forse dai capostipiti, ma non si puòescludere una possibile derivazione dal nome personale turco Qaji,che potrebbe essere stato portato dai capostipiti. |
CACICIA | Cacicia, molto raro, è tipico di Palermo con un ceppo anche ad Agrigento,potrebbe derivare da una modificazione dialettale del nome arabo Hashim,ma è pure possibile, se non addirittura più probabile, unaderivazione da un soprannome legato al vocabolo arabo hashisho hashasha (erba,erbaccia), il mondo islamico a varie riprese proibì l'usodell'hashish per i suoi effetti stupefacenti, ma lo stesso venne ancheusato per raggiungere l'estasi religiosa dai Sufi persiani e dai Dervisciarabi, ricordiamo Hasan Ibn-Al Sabbah vissuto tra la fine del 1000 e gliinizi del 1100 che fondò la setta degli hashes-hino mangiatori di hashish, da quel termine deriva l'odierno vocabolo assassino. |
CACOPARDI CACOPARDO | Cacopardi è assolutamente rarissimo e si tratta quasi sicuramentedi errori di trascrizione del più diffuso Cacopardo che èspecifico della costa nordorientale della Sicilia, di Messina, Taormina,Gallodoro, Letojanni, Giardini Naxos e Casalvecchio Siculo nel messinesee di Catania, potrebbero derivare da un soprannome o nomignolo scherzoso,ma è anche possibile, se non addirittura più probabile, unaderivazione da un soprannome composto dal termine greco kakò(cattivo, feroce) e dal termine pardos(pantera), se consideriamo che in epocamedioevale i saraceni erano anche chiamati con l'epiteto di pantere, sipotrebbe ipotizzare un origine saracena del capostipite. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cacopardo è un cognome della Sicilia orientale che viene dal grecomoderno 'kakòkardos' = afflitto,triste. Rohlfs 36. |
CACOZZA | Cacozza è tipicamente calabrese, dell'area che comprende il cosentino,il crotonese ed il catanzarese. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi D'origine arbëreshë, il cognome Cacozza sembra derivare dallatoponomastica albanese, se si considera che, in Albania, esistono due cittàdal nome Kakoz (anche note come Cacossi),situate rispettivamente nella prefettura di Berat e in quella di Argirocastro.Con questo cognome, comunque, un esempio famoso è offerto dal poetae cantautore arbëreshë Pino Cacozza (nato a San Demetrio Corone,Cosenza, nel 1957), che, nel mondo della musica arbëreshë, èuna delle figure più note e apprezzate dei nostri tempi. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cacozza: si tratta di una variante del cognome siciliano Cacòcciola= carciofo. Rohlfs 57. |
CADALANU CADELANO CADELANU | Cadalanu è quasi unico, forse del nuorese, Cadelanu, altrettantoraro, sembrerebbe del cagliaritano, si tratta probabilmente di forme arcaichedi Cadelano, che è molto diffuso nel cagliaritano, in particolarea Quartu Sant'Elena, Cagliari, Quartucciu, Settimo San Pietro e Villasimius,con un ceppo anche a Terralba nell'oristanese ed uno a Sassari, derivadall'etnico di Catalogna in lingua sarda. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CADELANO; CADALANU; CADELANU: cadalanu,catalanu = di origini catalane..Come cognome è presente nelle carte antiche della Sardegna. Trai firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, figurano: Catalane Jacobus,ville Algueri ** Ville Algueri.odierno Alghero. Camella Bernardus, BosFranciscus, Ferret Anthonius sindici, actores et procuratores.et nos, superiusnominati: Serra (de) Thomas, major camere; Pancie Comita, sub cancellarius;Caso Anthonio procuratores.et singulos homines civitatum Sasseri et VilleEcclesiarum ac loci Telluri et locorum Mole de Posata et Iscle de Galtelìac Contrate de Baronia. Die sexta febroarii (1388)..; Cathalanu Comita- de Aristanni. *** Aristanni: elenco dei nomi dei firmatari della PETIZIONE.Omnes cives mercatores et habitatores dicte civitatis.nisi pastores bestiaminumet quorum dificulter demorari non poterant.congregati. Porta la data :die XIIII mensis Januarii M°. CCC°. LXXXVIII° et etc. Nel Condaghedi Santa Maria di Bonarcado,CSMB, XI°, XIII° secolo, abbiamo :Cadalanu Iohanne(94), in una donazione : posit Janne de Monte terra adclesia in Guraeda( ?), cabizale assa binia de donnu Goantine de Lacon,tenendo assas cinnigas, pro s'anima sua cun boluntade bonade Iohanne Cadalanu et de donna Preciosa..Nella storia ricordiamo : CatalanAntonio, cagliaritano di origine provenzale. In periodo iberico del Regnodi Sardegna, nel 1668, acquistò all'asta la Baronia di Teulada enel 1670 ottenne, dal re di Spagna, il cavalierato ereditario e la nobiltà.Attualmente il cognome Cadelano è presente in 48 Comuni italianidi cui 22 in Sardegna: Quartu S. E. 144, Cagliari 51, Quartucciu 45, Terralba44, etc. Cadalanu è presente in soli 2 Comuni: Nuoro 15, Orosei3; Cadelanu è presente in soli 4 Comuni: Settimo, Sinna, Solemnisetc. NOTA: il cognome Catalano è presente in tutta Italia con maggiorediffusione in Sicilia (Palermo 1313); seguono: Roma con 693, Napoli con481, Torino con 395, Milano con 389, etc. Catalano è presente anchein Sardegna, ma di chiara importazione: Sassari 9, Iglesias 8, Assemini6, etc. |
CADAMAGNANI | Assolutamente rarissimo è tipico del piacentino, dovrebbe derivaredal mestiere praticato dalla famiglia, quello di calderai o stagnini estarebbe ad indicare quelli della casa degli stagnini, venditori o riparatoridi pentole. |
CADAMURO | Cadamuro è specifico dell'area trevigiano, veneziana, di Musiledi Piave, San Donà di Piave, Venezia, Cavallino Treporti e Meolonel veneziano e di Cimadolmo, Treviso e Casale sul Sile nel trevisano,troviamo tracce di questa cognominizzazione fra la borghesia di Capodistriafin dal 1700, si può solo ipotizzare una derivazione da nomi dilocalità riferiti ad una casa con un muro, forse particolarmentealto o lungo. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cadamuro è un cognome veneto che significa letteralmente 'casadi muro', cioè 'murata'.Olivieri 170. |
CADAU | Tipicamente sardo, potrebbe derivare da una modificazione dal cognome spagnoloCadeu. |
CADDEMI | Caddemi, quasi unico, sembrerebbe siciliano, dovrebbe derivare da un soprannomebasato sul termine arabo haddām (servo). |
CADDEO CADDEU | Tipici sardi delle province di Oristano e Cagliari, estremamente raro ilsecondo, possono derivare da nomi di località come Is Caddeus neipressi di Decimomannu (CA), o più probabilmente dal cognome spagnoloCadeu, secondo alcuni dovrebbero derivare da modificazioni dialettali delnome bizantino Kalleo. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CADDEO; CADDEU: di etimo e significato incerti. Prof. Massimo Pittausuggerisce la derivazione dall'italiano Taddeo,non da Coddeus, presente come nomenin Africa, ma non in Sardegna. Il latino callumsignifica pelle indurita, callo. Ingreco abbiamo kalais = turchino(pietra preziosa); kalèo = chiamare;Kallèas, da Kallìas,nel significato di bellezza o bontà.Lo ritroviamo nelle carte antiche della Sardegna, generalmente nella varianteantica Calleo. Tra i firmatari dellaPace di Eleonora, LPDE del 1388 troviamo: Calleo Fuliado, jurato Villade Abbas (Santa Maria Acquas - Sardara); Calleo Marcho, ville de Sardara.** SARDARA MONTIS REGALIS...11 GENNAIO 1388, et ego...Gadulesu Margianohabitator ville Sardara, sindicus actor et procurator universitatis ContrateMontis Regalis et villarum et etc. In posse Virde Andrea, Virde Joanne,de Civitate Sasseri, notarii publici, die XI Januarii 1388. Nella storiaricordiamo, Caddeo Rinaldo, di San Gavino Monreale (1881 - 1956), giornalistae storico (Di.Sto.Sa). Attualmente il cognome Caddeo è presentein 229 Comuni italiani, di cui 103 in Sardegna: Cagliari 243, Sardara 124,Arbus 98, Quartu S. E. 73, Carbonia 53, Santadi 49, etc. Caddeu èinvece presente in 15 Comuni italiani, di cui 10 in Sardegna: Segariu 23,Furti 11, Sanluri 9, Vallermosa 6, etc. |
CADDIA | Caddìa, molto raro, è tipicamente sardo, ha piccoli ceppia Villacidro nel Medio Campidano, Cagliari e Usini nel sassarese. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CADDIA: caddìâ derivada caddìna per nasalizzazionevocalica, per caduta della "n" intervocalica: fenomeno fonetico correntesoprattutto nei dialetti meridionali. Caddìâ,a sua volta deriva da gaddìâ, gaddìna,dall'italiano gallina. Caddìnapotrebbe però derivare da cuàddu,in campidanese, càddu nei dialetticentrali: sa musca cuaddìna(camp.), sa musca caddìna (dialetticentrali) = la mosca dei cavalli. Unafemmina, una pippia c(u)addìna= una donna, una bambina capricciosa,cavallina. Esiste pure il termine càddiao gàddia, che però significapoplite, piegao grinza della pelle o anche di unvestito e deriva dal latino callum,o callica. Per definire un vestitospiegazzato diciamo: est tottu accaddionàu.Il cognome Caddìa, con l'accento sulla "i" non deriva assolutamenteda càddia, piega. Abbiamo telefonato a tanti Caddìa dellaSardegna e tutti hanno puntualizzato l'accento sulla "i". Anche se nessunoha rimarcato il fenomeno fonetica della nasalizzazione. È comunquecosa normale, ne abbiamo tantissimi esempi: Mascìâ, Carìâ,Angiòî, Cardìâ, Pittàû, Lillìû,Làî, etc.etc. Attualmente il cognome è presente in36 Comuni italiani, di cui 20 in Sardegna: Villacidro 21, Cagliari 13,Usini 11, Selargius 6, Capoterra 6, Pabillonis 3, etc. |
CADDORI | Caddori, estremamente raro, tipicamente sardo, sembrerebbe specifico diArzana e Lotzorai nell'Ogliastra, dovrebbe derivare da un soprannome originatodal vocabolo logudurese caddu (cavallo)ed indicherebbe la qualifica di cavaliere attribuita al capostipite. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CADDORI: di significato ed etimo incerti. Potrebbe derivare da cavaddu,cuaddu, caddu = cavallo,dal tardo latino caballus, ed in questocaso starebbe ad indicare le caratteristiche di un cavallo; con cavaddèri,caddèri, cuaddèri, si indicano invece le caratteristichedel cavaliere: caddèri = unbuon cavaliere. Più probabilmente deriva da caddu= callo, dal latino callum.Caddòsu significa dipelle dura, ma anche ostinato,come l'italiano incallito. Caddòriquindi starebbe ad indicare una caratteristica della personalità,ad esempio, ostinazione, caparbietà, testardaggine,che sono peculiarità abbastanza comuni in noi sardi, in senso buonoed in senso cattivo! Attualmente il cognome Caddòri è presentein 8 Comuni italiani, di cui 7 in Sardegna: arzana 24, Lotzorai 14, Cagliari5, etc. |
CADEDDU | Tipico sardo, della fascia orientale e del cagliaritano, dovrebbe derivareda un soprannome originato da una modificazione dialettale del vocabololatino catellus (cagnolino),è abbastanza improbabile una derivazione dal vocabolo sardo caddu(cavallo). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CADEDDU: calèddu, calellèddu,cathèddu, catzèddu = cagnolinoo cucciolo di cane. Viene dal latino catellus= cucciolo di cane. Iscatzeddài/re,significa togliere i cuccioli alla cagnao anche ad altro animale. Cognome diffuso in tutta la Sardegna sin daitempi antichi. Negli antichi documenti della lingua sarda è presentein diverse varianti. Tra i firmatari della Pace di Eleonora, *LPDE del1388, figurano: Cadeddu Angioleddu, ville Selluri (Sanluri - Seddori);Cadeddu Anthonio, ville Mahara (Villamar); Cadeddu Marco, jurato villeDuçaramanna (*odierno Ussaramanna. Contrate Marmille; Cadellu Guantino,ville Magumadas (*Magomadas. Contrate Castri Serravallis); Catedu Bartholomeo,majore (amministratore - sindaco)ville Oruinas (Ruinas); Catedu Guantino,jurato(guardia giurata, collaboratore del maiore) ville Baugadi (*Bauyadi.villaggiodistrutto- Contrate Partis Milis) ; Catelli Marianus - de Aristanni (Oristano);Catello Francisco - de Castri Januensis (Castelsardo); Catellu Arsòco,majore ville Sia Sancte Lucie (* Odierno Siamanna. Contrate Campitani Simagis);Catellu Francisco, jurato ville Pauli (*Paulilatino. Contrate Partis deGuilcier); Catellu Leonardo, jurato ville Milis (*odierno Milis - ContratePartis de Milis); Cathellu Comita., ville Solgono(Sorgono - Mandrolisayo Barbagia di Belvì); Cathellu Mariano, ville Solgono. Nella storiaricordiamo: Cadeddu Gaetano, cagliaritano, studente di medicina, figliodell'avvocato Salvatore, col quale fu coinvolto nella congiura diPalabanda, contro il governo piemontese. In seguito al fallimento dell'insurrezioneriuscì a dileguarsi. Lo ritroviamo poi con Napoleone Bonaparte esempre con lui a Waterloo, ma in qualità di direttore delle ambulanze.Fu in seguito perseguitato come Bonapartista. Si rifugiò infinein Toscana cambiando nome in Cadelli. A Pisa, sotto la protezione del ProfessorAndrea Vacca, docente di chirurgia, riuscì a riprendere gli studied a laurearsi in medicina. Fu poi, come medico ad Algeri. In seguito aTunisi e poi di nuovo in Italia. Ricoprì l'incarico di console diSvezia, Norvegia e America a Sfax. Fu quindi di nuovo a Tunisi, dove morìnel 1858. Cadello Diego Gregorio, del nobile casato dei Cadello,marchesi di San Sperate, vescovo della archidiocesi di Cagliari dal 1798al 1807, poi cardinale. Cadello Francesco Ignazio (padre del cardinaleDiego Gregorio) visse nel primo periodo sabaudo del Regno di Sardegna.Fu uno dei più importanti giuristi del suo tempo. Percorse tuttala carriera accademica e forense; infine fu proposto dal re di SardegnaCarlo Emanuele I° per l'incarico di Reggente del Supremo Consigliodi Sardegna, che rifiutò per motivi di salute. Attualmente il cognomeCadeddu è presente in 320 Comuni italiani, di cui 143 in Sardegna:Cagliari 252, Sassari 140, Guspini 114, Oristano 95, Quartu S. E. 88, Carbonia81, Borore 80, Nuoro 59,. Etc. Nella penisola è Roma ad avere ilnumero più alto con 131. |
CADELLI | Cognome assolutamente raro, probabilmentedi origine friulana, dovrebbe derivare da soprannomi legati all'aferesidi un toponimo come Roncadelle (TV), Falcade (BL), Biancade (TV) o simili. |
CADENASSO | Cadenasso è tipico di Genova, dovrebbe derivare dall'italianizzazionedel termine francese cadenas (catenaccio,serratura), forse indicando così che il mestiere delcapostipite fosse quella di fabbro esperto nella produzione di catenaccie lucchetti. |
CADENAZZI CADENAZZO CAENAZZO | Cadenazziè molto raro e sembrerebbe specifico del comasco, Cadenazzo èpraticamente unico, Caenazzo, rarissimo, è tipico veneziano, dovrebbederivare dal termine dialettale veneto caenazzo (catenaccio) tant'èche nello stemma di cui si hanno tracce fin dal 1600 si vedono due ferrida catenaccio incrociati. Si hanno tracce del cognome Caenazzo o Cadenazzo,fin dal 1450 quando troviamo un "... PieroCadenazzo quidem Domenico sartor da Venezia...",a Rovigno, in Istria, si trova un'iscrizione, nella chiesa di San Giuseppe,che dice: "JO CAPITAN ISEPPO CAENAZZO FECI FAR PERMIA DEVOZIONE ANO 1673". |
CADENELLA CADENELLI | Cadenella, praticamente unico, è veneziano, Cadenelli è specificodi Vobarno nel bresciano, dovrebbero derivare da soprannomi basati sultermine dialettale bresciano cadenel,che significa sia catenaccio che quelferro particolare situato all'altezza della bocca della canna fumaria diun camino, usato per appendervi tramite catene i paioli per cucinare. |
CADEO | Cognome molto raro, parrebbe bergamasco,ma dovrebbe derivare dal toponimo Cadeo (PC) o da un soprannome connessocon l'abitare nelle prossimità di un monastero o una chiesa (casadi dio - cà deo). |
CADICAMO CHIDICHIMO | Cadicamo, molto molto raro, è tipico del cosentino, Chidichimo,un pò meno raro, è sempre tipico del cosentino, di Platacci,Trebisacce, Villapiana e Castrovillari, si dovrebbe trattare di cognomidi origini albanesi, che dovrebbero derivare da un toponimo. |
CADILE CADILI | Cadile, assolutamente rarissimo, sembrerebbe siciliano, di Tripi e Pattinel messinese, Cadili, più comune è decisamente del messinese,di Patti, Messina e Tripi, potrebbero derivare da forme dialettali derivatedal termine e nome latino catellus(cagnolino), una seconda ipotesi lifa derivare da un soprannome grecanico con il significato di vasai. |
CADONE CADONEDDA CADONI | Cadone è tipico di Alghero (SS), Cadonedda, forse del nuorese, sembrerebbeormai quasi scomparso, Cadoni è molto diffuso in tutta la Sardegna,dovrebbero derivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomioriginati dai vocaboli sardi cadone o cadoni(mercorella, pianta delle Euphorbiacee chiamataanche mercurialis annua infestante dei vigneti e che da un pessimo saporeal vino) forse usati in modo dispregiativo. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CADONE; CADONI: su cadòniè un'erba, la mercorella: chenopodiumalbum. È un nemico dei viticoltori, perché daun cattivo sapore al vino: "Custu binu tenit saboride cadòni"! Questo vino ha saporedi mercorella.è da buttare! È proprio una peste:rovina il vino! Sull'etimo della parola permangono incertezze, lo stessoWagner mette punto interrogativo. Dal nostro punto di vista, considerandoil fatto che i monaci bizantini sono stati i maestri, per i sardi, perla conservazione dei prodotti della terra e per l'uso delle erbee delle piante officinali, oltre che per la cultura e la religione, abbiamopensato ad una parola greca contenente gli effetti della mercorella: colverbo κάδω + όινος(càdo + òinos)= danneggio il vino. Non abbiamo altrisuggerimenti. Come cognome non l'abbiamo trovato nelle carte antiche. Nellastoria ricordiamo: Cadoni Antioco, storico del XIX° secolo, autoredi storia economica ed amministrativa. Fra le sue opere citiamo, Il Comunedi Iglesias ed il ministro Sella, del 1872. Attualmente il cognome Cadoniè presente in 245 Comuni d'Italia, di cui 102 in Sardegna: Cagliari122, Oristano 113, Santa Giusta 113, Quartu S. E. 103, Escolca 68, Sassari53, etc. Roma ne conta 103. Cadone invece è presente in 6Comuni italiani, di cui 3 in Sardegna.: Alghero 56, Selargius 3, Cagliari3. |
CADORE CADORI CADORIN CADORINI | Cadore è abbastanza raro ed è tipico dell'alto bellunesee di Bassano del Grappa ed area limitrofa nel vicentino, Cadori e Cadorini,assolutamente rarissimi si trovano nel bresciano, Cadorin è tipicodel bellunese e trevigiano, dovrebbero derivare dai molti toponimi contenentiil vocabolo Cadore o dall'etnico relativo. integrazioni fornite da DavideCadore i miei antenati risiedevano a Mason Vicentino dal 1600 e cosìper altri Cadore oggi residenti a Bassano e Nove. Dai documenti che siconservano presso la mia famiglia siamo potuti risalire quanto meno alluogo di provenienza del nostro ceppo famigliare: Sospirolo, un paesinoin provincia di Belluno, che la famiglia ha lasciato a seguito della concessionedi terre nel vicentino da parte della Repubblica di Venezia per servigiresi alla Repubblica stessa. |
CADRINGHER | Assolutamente rarissimo, dovrebbe essere di origini ungheresi trapiantatinell'alta Lombardia e deriverebbe dal cognome magiaro Kadringer. Personaggiofamoso è stato Remo Cadringher noto aviatore degli anni 30. |
CADROBBI | Cadrobbi è tipico del Trentino, di Baselga di Pinèin particolare, dovrebbe derivare dal termine tardo latino quadrobium(quadrivio, incrocio tra quattro strade)di cui riportiamo un esempio in un registro comunale del 1487: "...percapicia decemseptem ad alios duos terminos inter quos est ampla via brachiadecemseptem et quartas duas Et deinde per capicia decemnovem et pedes quinqueitur versus quadrobiumad alios duos terminos inter quos est ampla via capicia duos et pedes duosEt ab inde itur infra per capicia tredecim ad alios duos terminos interquos est ampla via capicia duo pedes quatuor et oncias septem ...",probabilmente perchè l'abitazione della famiglia era situata appuntopresso un incrocio di tal fatta. |
CAEM CAIM | Entrambi estremamente rari, presenti da tempo nel bresciano, derivano entrambidal nome ebreo sefardita Caim (Caino), tracce di questa cognominizzazionele troviamo in un trattato di pace del 3 settembre 1143 concluso tra ilconte Alfonso di Tolosa, l'abate, i consoli e gli abitanti di Saint-Gillesda una parte e i consoli di Pisa e di Genova dall'altra: "...Etego Lanfranchus Piper, consul Ianuensis ,et ego WillelmusCaim, consul Pisanus, hoc idem sacramentumquod nos facimus faciemus facere consulibus Genue et Pise...".". |
CAFA CAFA' | Cafa, quasi unico, è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizionedi Cafà, che è specifico di Gela, dovrebbe derivare dal nomedella città bizantina di Cafà sul mar Nero, probabile luogod'origine della famiglia, forse fuggita con l'arrivo dei turchi, ma nonsi può escludere una derivazione da un soprannome originato daltermine arabo akfàs (dallegambe storte), Al Akfasè anche un nome e cognome arabo. |
CAFAGNA CAFAGNI CAFAGNO | Cafagna è tipicamente pugliese, del barese in particolare, di Barletta,Bari ed Andria, Cafagni sembrerebbe unico ed è probabilmente dovutoad un errore di trascrizione, Cafagno è specifico di Bari, dovrebberotutti derivare dall'essere il capostipite un fattore o cafagiarius(sovrintendente di campagna), o semplicementeun abitante di un cafagium (cascina),tracce di queste cognominizzazioni si trovano nel barese fin dal 1500. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cafagna è un cognome pugliese che potrebbe derivare dal sostantivoregionale 'cavagno' = cesta,canestro, paniere, oppure dal dialetto siciliano 'fiscellaper ricotta'. Minervini, 111. |
CAFARI CAFARO CAFFAREL CAFFARELLA CAFFARELLI CAFFARELLO CAFFARI CAFFARO CAFFARRI | Cafari è quasi unico, Cafaro è tipicamente meridionale, dellazona che comprende la Campania litoranea, la Basilicata e la Puglia, conmassima concentrazione nel salernitano e nel barese, Caffarella sembrerebbespecifico di Trani nel barese, Caffarelli ha vari ceppi, nel ternano ereatino, a Roma, ed in Sicilia nel messinese a San Piero Patti e Patti,ed a Palermo, Caffarello, quasi unico, sembrerebbe siciliano, Caffari sembratipico del Lazio, Caffaro, molto raro, e Caffarel quasi unico sono specificidel basso torinese, della zona di Pinerolo e dintorni in particolare, Caffarriè specifico dell'area reggiana, dovrebbero derivare, direttamenteo tramite forme ipocoristiche, dal nome medioevale Cafaruso Caffarus di cui abbiamo un esempioa cavallo tra XI° e XII° secolo con il marinaio, crociato,console di Genova: "..Caffarusde Caschifellone Genuensis Rei publicae rectoret historiographus...", dagli Annali genovesi anni 1099-1163: "...Ianuatuta quidem fuit illo consule pridem, Urbs ea que movit, quod sic ex ordinenovit; Nomen ei Cafarus,presens quem signat imago; Vivat in eternum cuius generosa propago, le forme meridionali potrebbero anche derivare da soprannomi originatidal vocabolo arabo kaafir (infedele). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cafaro è un cognome meridionale che oltre all'ipotesi di 'kafir'= infedele, potrebbe anche derivaredall'aggettivo calabrese e siciliano 'càfaru'= tarlato. |
CAFASSI CAFASSO CAFAZZA CAFAZZO | integrazioni di Stefano Ferrazzi Cafassi, unico, si riscontra soltanto a Settala (MI), Cafasso, moltopiù diffuso, ha due ceppi principali, uno fra il napoletano, l'avellinesee il salernitano e l'altro fra il torinese, il vercellese e l'astigiano,Cafazza, quasi unico, è presente esclusivamente nel trapanese ea Carrara (MS), Cafazzo, piuttosto raro, ha un nucleo maggiore fra l'avellinesee il foggiano, tutti questi cognomi derivano dal nome medievale Cafasso,l'italianizzazione, cioè, del personale greco Kaiaphas:si tratta, in realtà, di un nome d'origine aramaica, reso noto nelNuovo Testamento tramite la figura di Yhosef BarKayafa, uno dei giudici, cioè, che parteciparono al processodi Gesù. In epoca molto più recente, personaggio di rilievofu il sacerdote piemontese Giuseppe Cafasso (nato a Castelnuovo d'Astinel 1811 e morto a Torino nel 1860), che, canonizzato nel 1947 e proclamatopatrono dei condannati a morte, è oggi ricordato come San GiuseppeCafasso. Per quanto riguarda i cognomi in questione, si tratta comunquedelle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti. |
CAFFARATA CAFFARATI CAFFARATO | Caffarata, assolutamente rarissimo, tipicamente ligure, sembrerebbe originariodello spezzino, Caffarati, quasi unico, e Caffarato, che sembrerebbe unico,dovrebbero essere dovuti ad errate trascrizioni del precedente, che dovrebbeessere di origini provenzali e derivare da alterazioni dialettali del termineoccitano cafroth, cafarot(piccolo anfratto o grotta), forsead identificare caratteristiche del luogo di provenienza del capostipite,una seconda ipotesi, meno probabile, propone un collegamento con l'anticotermine medioevale francese cafre (lebbroso). |
CAFFARENA | Caffarena è specifico di Genova, Recco e Bogliasco nel genovese,dovrebbe derivare dal nome della località di Caffarena di Propata(GE), vicino a Bavastri, circa a 35 chilometri a nordest di Genova, troviamotraccia di questa cognominizzazione a Recco nel 1700 con il notaio LevantinoCaffarena, verso la fine dello stesso secolo Pietro Maria Caffarena esercitainvece a Levanto nello spezzino. |
CAFICI | Cafici è tipicamente siciliano, molto raro, ha un ceppo a Ramaccanel catanese, dovrebbe derivare da un soprannome dialettale basato sull'alterazionedel termine arabo akfas (dallegambe arcuate), probabilmente a sottolineare un particolaredell'aspetto del capostipite. |
CAFIERI CAFIERO CAFORIO CAFUERI | Cafieri, assolutamente rarissimo, è quasi certamente dovuto ad erroridi trascrizione di Cafiero che ha un ceppo nel napoletano a Napoli, Castellammaredi Stabia, Meta e Piano di Sorrento ed uno salentino a Lecce e Brindisi,Caforio è tipicamente pugliese, dell'area che comprende il barese,il brindisino ed il tarentino, Cafueri sembra specifico del brindisino,di Francavilla Fontana in particolare, dovrebbero tutti derivare dal nomemedioevale di origine germanica Gauferiusdi cui abbiamo un esempio in questo scritto del 1132: "Innomine Dei eterni et Salvatoris nostri Jesu Christi. Anno incarnationseiusdem millesimo centesimo tricesimo secondo, mense iunio, indictionedecima. Nos Alexander Cupersanensis comes et Tancredus Cupersani et GauferiusCatenzanii comes et Robertus Gravini iuramusex precepto et voluntate domini nostri Rogerii Sicilie et Italie regismagnifici per hec sancta evangelia...". integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cafiero, Cafieri: Cognome presente anche in Veneto: secondo Olivieri133 viene dai personali Cayfer, Gafierdell'epopea francese. Per Minervini 111 può invece riflettere ilmicrotoponimo Cafièri (CZ) derivato dall'arabo 'kāfir'= incredulo, infedele. |
CAFRA | Cafra, molto raro, è specifico del siracusano, di Sortino e Melilliin particolare, dovrebbe derivare dal toponimo spagnolo Cafra, un paesedell'Estremadura. |
CAGECI CAGEGI CAGEGGI CAGGECI CAGGEGGI CAGGEGI GAGGEGGI GAGGEGI | Tutti questi cognomi sono assolutamente rarissimi, sicuramente siciliani,dovrebbero derivare da soprannomi originato dal vocabolo arabo haggag(pellegrino, di chi va in giro per il mondo), ma è purepossibile un collegamento con il termine dialettale gagghiu(dal colore marezzato, pezzato). |
CAGGIANO | Cognome di origine meridionale,dell'area campana, lucana e pugliese, deriva dal toponimo omonimo in provinciadi Salerno. |
CAGLIA | Presente a macchia di leopardosul territorio nazionale, dovrebbe essere originario della Basilicata. |
CAGLIERO | Tipico del Piemonte occidentale, di Torino in particolare, potrebbe derivaredall'aferesi modificata del nome di località Moncalieri (TO), secondoun'altra ipotesi potrebbe derivare dal nome della famiglia romana De Caleris. integrazioni fornite da DanieleZaia Il cognome Cagliero potrebbe derivare da un nome di mestiere originatodalla voce dialettale piemontese "cajié",calzolaio. |
CAGNAZZI CAGNAZZO | Entrambi questi cognomi sarebberodi origine pugliese, probabilmente della provincia di Brindisi, una possibileorigine è dal toponimo Cagnano Varano (FG). |
CAGNES | Cagnes è specifico di Gela nel nisseno, potrebbe essere di origininormanne e derivare dal nome di persona Cagne,come potrebbe pure, e più probabilmente, identificare un capostipitenormanno originario del paese di Cahagnes in Normandia. |
CAGNI CAGNOLA CAGNOLI CAGNOLO CAGNONI CAGNOTTI CAGNOTTO | Cagni è lombardo della zona tra Brescia Lodi e Cremona, Cagnolaè specificatamente milanese, Cagnoli del centro nord, Cagnolo dell'arealigure piemontese e del centro nord, con massima diffusione in provinciadi Milano ed in Lombardia Cagnoni, Cagnotti, molto raro, è del cuneese,Cagnotto ha un ceppo a Fossano nel cuneese ed a Torino ed un piccolissimoceppo veneto nel padovano. La derivazione può essere, direttamenteo attraverso varie forme ipocoristiche, dal toponimo Cagno nel comasco,da Cagnola nel padovano o da altre località simili, oppure dal nomemedioevale Cane, ricordiamo il famosoCane Grande della Scala, o da Canio,o da soprannomi legati al rapporto con la famiglia Della Scala. |
CAGNINA LA CAGNINA LACAGNINA | Cagnina ha un ceppo a San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa e Caltanissettanel nisseno ed a Partinico e Palermo nel palermitano, La Cagnina ètipicamente siciliano, di Palermo, Scicli nel ragusano e nel nisseno diRiesi, San Cataldo e Caltanissetta, Lacagnina, sempre siciliano, èspecifico di Caltanissetta, potrebbe derivare dal nome medioevale franceseCagnin, ma non si può escludereuna derivazione da un'alterazione dialettale di una forma ipocoristicadel nome femminile latino Cania., un'ultimaipotesi li farebbe derivare da alterazioni dialettali del termine catalanocanya (cagna),ma la cosa appare come molto poco probabile. |
CAGOL | Decisamente trentino, dovrebbe derivare da un soprannome originato dalvocabolo dialettale cagola (pallottolina di sterco) e starebbe ad indicarechi controlla appunto queste pallottole di sterco, cioè un cacciatore. integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (Sondrio) il cognome deriva dalla parola del dialetto locale, col significatodi sterco di animali. Come soprannome si riferisce a quelle persone incaricatedi osservare lo sterco degli animali selvatici per studiarne le tracce.Il cognome oltre che in Trentino è presente molto sporadicamenteanche nel Veneto e in Lombardia. |
CAGOZZI | Cagozzi, molto raro, è tipicamente emiliano, di Sorbolo e Parmanel parmense e di Poviglio nel reggiano, dovrebbe derivare da un soprannomebasato sul termine dialettale emiliano cagòzz(dissenteria, diarrea, ma anchefifa, paura). |
CAI CAIA CAIO GAI GAIA GAIO | Cai è tipicamente toscano dell'area che comprende le province diPisa e Firenze, Caia ha un piccolo ceppo calabrese a Bagnara Calabra eda Oppido Mamertina ed il ceppo principale a Siracusa ed Avola, Caio, oltreal ceppo lombardo, soprattutto nel bergamasco, ha un ceppo anche nel barese,Gai è tipicamente del Piemonte e Liguria occidentali, con un ceppoanche nel Pistoiese ed a Roma, Gaia è tipico dell'area lombardo,ligure, piemontese, con un ceppo anche nel riminese e pesarese, Gaio, haun nucleo veneto, soprattutto a Lamon nel bellunese ed a Feltre, a montebellunanel trevisano, a Venezia ed a Bassano del Grappa nel vicentino, con unpiccolo ceppo anche nel napoletano, dovrebbero derivaredal praenomen latino Caiuso Gaius di cui abbiamo il piùillustre esempio in Caio (o Gaio) Giulio Cesare, in alcuni casi potrebberoderivare dalla Gens Gaiao Gavia, o dal relativo nomenGaius, Gaia.Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo fin dall'anno 1077 a Cremonain una Cartula offersionis dove tra i testimoni troviamo: "...Signa++++ manuum Dothoni et Petri germanis, filii quondam Sansommi, ...., etiamAlberici de Verdello, Alberici Rimizani, Bernardide Gaio, testium...". |
CAIAFA CAIAFFA | Caiafa è tipico del napoletano e del salernitano, Caiaffa èpugliese, con un ceppo nel leccese a Lequile, Vegle e Lecce, ed uno nelfoggiano a Cerignola e Foggia, dovrebbero derivare dal nome giudaico Caiafa,ricordiamo che uno dei giudici di Gesù, Caiafa(Caifa), era il sommo sacerdote nominatodal governo romano. |
CAIANI CAIANO | Caiani ha un ceppo nel milanese, uno nel fiorentino ed aretino ed uno nellatinense, Caiano ha un ceppo nell'astigiano, uno nel pescarese ed unonel napoletano, dovrebbero derivare da nomi di località come Caiano(AR) (TE), Piani di Caiano (RM), Poggio a Caiano (PO), o da altri possedimentidi un Caius il cui nome latino sarebbe stato Fundus Caianus, ma èpure possibile che derivino dal nome latino Caianus,spesso attribuito a liberti di un Caius, di cui abbiamo un esempio nelChronicon Cabionis: "...Sed hoc petentem ante tribunalItalici milites trucidarunt. Hic exitus perfidiae fuit Ruffini. Post Ruffinimortem et alius dux Gotticus et Arianus nomine Caianus,seditionem adversus Arcadium movit, in qua manifestis miraculis Deus ostenditse urbem Constantinopolin et Arcadium protexisse. ..". |
CAIATI CAIATO | Caiati è abbastanza raroed è specifico della zona tra Bari e Bitonto, Caiato, assolutamenterarissimo sembrerebbe originario di Trani. |
CAIAZZO | Cognome decisamente campano delcasertano, deriva dal toponimo Caiazzo (CE). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caiazzo oltre che cognome campano dal toponimo Caiazzo (CE), èanche cognome lucano, calabrese, siciliano e salentino; per G. Rohlfs vieneprobabilmente dal termine calabrese cajazzu'uomo spregevole'. |
CAIBUGATTI | Caibugatti, quasi unico, sembrerebbe dell'aretino, dovrebbe derivare dalnome della località Caibugatti, una frazione di Badia Tedalda nell'aretino. |
CAICO CAICCO | Caico, assolutamente rarissimo, parrebbe dell'agrigentino, Caicco, ancorapiù raro, potrebbe essere calabrese. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Caico piuttosto raro, ha un ceppo maggiore nell'agrigentino, Caicco,rarissimo, pare essere originario del cosentino, entrambi questi cognomiderivano dall'antico italiano caicco,che indica una piccola imbarcazione a remi, utilizzata soprattutto perla pesca: l'origine di questo vocabolo va ricercata nel greco kaiki(derivato a sua volta dal turco qayk),con uguale significato. Solo per curiosità, va detto che, in Grecia,il kaiki è oggigiorno utilizzato anche a scopo turistico da partedei pescatori greci, che offrono appunto ai turisti delle brevi escursioniin barca per ammirare il paesaggio circostante (cosa che avviene per lopiù nelle isole di Corfu e Mykonos). Per quanto riguarda i cognomiCaico e Caicco, comunque, si tratta delle cognominizzazioni di nomi dimestiere attribuiti ai capostipiti, che erano dunque o dei pescatori odei fabbricanti di caicchi. |
CAIELLA CAIELLI CAIELLO | Caiella ha un piccolo ceppo a Roma ed uno a Matera, Caielli ha un ceppoa Cerano ed Arona nel novarese, a Borghetto di Borbera nell'alessandrino,e nel varesotto a Sesto Calende, Vergiate e Jerago con Orago, Caiello ètipico di Orvieto nel ternano, di Terni e di Todi nel perugino, dovrebberoderivare da forme ipocoristiche del praenomen latino Caius,Caia, probabilmente portato dai capostipiti,tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Borgomanero nel novaresefin dal 1400, dal 1457 al 1459 è Podestà di Borgomanero untale Antonius Caiellus. |
CAIFANO | Assolutamente rarissimo, sembrerebbe originario della zona di Viggiano(PZ) e Grumento Nova (PZ), dovrebbe derivare dal nome giudaico Caifa. (vediCaiafa) |
CAIFFA | Molto molto raro sembra tipico di Gallipoli, dovrebbe essere di originearaba potrebbe derivare dal termine Kalifa (uomo potente, equivalente diun nostro feudatario) ma più probabilmente deriva dal toponimo palestineseCaiffa (l'odierna Haifa in Israele) rocca cristiana all'epoca dei Crociatirasa al suolo nel 1191 da Saladino. |
CAIFFI CAIFFO | Caiffi, quasi unico, è dello spezzino, Caiffo è presentein forma solitaria solo in Campania nel napoletano, dovrebbe derivare daun soprannome originato dal termine arabo khalifa(in italiano il califfo), che identificail capo supremo del paese, una specie di sindaco, ma utilizzato in Liguriaad indicare anche un capobarca. |
CAIMI CAIMMI | Caimi è un cognome lombardo, originario delle provincie di Varese,Como e Milano, Caimmi è tipico marchigiano, della zona di FalconaraMarittima (AN), i Caimi furono signori feudali di Turate (CO), nel repertoriodelle famiglie nobili di Milano e contado del 1277 compaiono come una delle200 famiglie più importanti, per la derivazione etimologica vedere CAEM. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caimi è diffusissimo in Lombardia, ma presente anche in Piemonte,Liguria e Sicilia, sporadicamente in altre zone d'Italia. Secondo alcuni(Francipane) deriva dal personale germanico Aimoda 'haimi' = patria,casa. Per altri (Lurati) da Cà+ Aimo. Per altri ancora (Pellegrini) deriva invece dall'arabo'qaim' = coluiche esegue il volere di Dio, ipotesi abbastanza verosimile almenoper la Sicilia, o da 'Caino' dall'ebraicoQájin (Olivieri). Da notareche mentre nel Nord l'accento cade sulla a (Càimi), altrove (es.Rimini) cade invece sulla i (Caìmi). |
CAINA | Caina sembrerebbe unico, di probabile origine meridionale, dovrebbe derivaredal termine arabo kahina (maga,indovina). |
CAIOLA CAIOLI CAIOLO | Caiola sembra avere due ceppi,uno siciliano ed uno mantovano, Caioli appare essere fiorentino, mentreCaiolo rarissimo è probabilmente siciliano, l'origine di questicognomi è incerta, i ceppi siciliani potrebbero derivare da soprannomilegati al vocabolo dialettale caiola (gabbia), il ceppo lombardo potrebbederivare dal toponimo Caiolo (SO), per tutti questi cognomi rimane la possibilitàdi una derivazione da un diminutivo del nome gentilizio latino Caius (Caiolus). |
CAIONE CAIONI | Caione ha un ceppo abruzzese a l'Aquila e San Demetrio ne` Vestini, unoa Roma, uno nel foggiano, uno nel leccese e nel materano, Caioni ha unceppo a Prato ed uno nel Piceno a San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno,Monsampolo del Tronto e Monteprandone, ed un ceppo a Roma, potrebbe derivareda una forma accrescitiva del nome latino Caius,del cui uso abbiamo un esempio in uno scritto del 1639: "...Etenim Locamerus parum tribuebat librorum multitudini, neque plus locorum,quos appellitant, communium coacervationi; sed unico CaioneIustiniano, cui sane annotationibus quottidianismagnam in margine lucem intulit, vel si interprete opus...", maè pure possibile una derivazione da antichi nomi di localitàcome quello citato in una Cartula offertionispro anima dell'anno 1050: "...ego Burno,filius quondam Benedicti, de vico Burno, lociCaioni, qui profeso sum ex natjone mea legevivere Romana, offertor et donator ipsius monesterii, presens presentibusdixit...". |
CAIOZZO | Cognome molto raro tipico del palermitanosembrerebbe di origine normanna, potrebbe derivare dal nome brettone Kaios,ma potrebbe anche derivare da una modificazione del toponimo Caiazzo (CE). |
CAIRA CAIRO | Caira ha un nucleo ad Atina (FR) ed uno nel cosentino a Rende in particolare,Cairo ha un ceppo tra sudmilanese e pavese, che dovrebbe derivare dal toponimoPieve del Cairo (PV), un ceppo salentino ed uno nel cosentino, secondoalcuni i ceppi meridionali potrebbero derivare dal nome normanno Cahir,secondo altri deriverebbero da soprannomi originati dal termine arabohair (gentile, buono). |
CAIRATI | Cairati è tipico del milanese, di Milano, Settimo Milanese, Abbiategrasso,Rebecco sul Naviglio e Cusago, dovrebbe derivare dal toponimo di Cairate nelvaresotto, probabile luogo d'origine dei capostipiti, toponimo che a suavolta dovrebbe derivare dal termine preinsubrico cairu(pietra), forse ad indicare il paesecome un luogo da cui si estraevano le pietre da costruzione. |
CAIS | Cais è tipico del trevisano, di Conegliano, San Pietro di Felettoe Santa Lucia di Piave, di origine oscura potrebbe trattarsi di una formadialettale derivata dal nomen latino Caius,secondo alcuni deriverebbe invece dal termine callis(le piccole strade strette fra le case) e indicherebbe un'origine cittadinadel capostipite. |
CAITO | Caito, specifico del trapanese, di Trapani, Erice e Marsala, dovrebbe derivareda un soprannome basato sul termine arabo qāid(governatore, chi comanda un territorio). |
CAIUMI CAJUMI | Caiumi è tipico di Modena e Carpi nel modenese e di Reggio Emilia, Cajumi è quasi unico, dovrebbero derivare da un'alterazione del nome ebraico Caim(Caino), il nome Caiumesiste presso gli arabi del nordafrica come forma arcaica di Caim,assolutamente improbabile l'ipotesi che possa derivare dalla forma accusativaCaium del praenomen latino Caius. |
CAIVANO | Caivano è tipico della Campania, soprattutto di Salerno, e dellaBasilicata, dove è massimamente concentrato nel potentino, a Picernoin particolare, sembrerebbe derivare dal nome del paese di Caivano nelnapoletano, ma, molto più probabilmente, prende il nome dal paesedi Calvanico nel salernitano, anticamente chiamato Cluvianum. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caivano è cognome campano dal toponimo omonimo in provinciadi Napoli. Alla base c'è un nome di origine gentilizia: Calvius,e il paese era un 'praedium Calvianum'che subì nel linguaggio popolare la vocalizzazione della 'l': Calvianum> Caivanum. |
CAIZZA CAIZZI CAIZZO | Caizza è specifico di Campobello di Licata nell'agrigentino, Caizziha un piccolo ceppo a Napoli, uno a Vieste e Foggia nel foggiano ed a Baried uno a Palma di Montechiaro nell'agrigentino, Caizzo, quasi unico, èdell'area lucano, pugliese, molisana, tutti questi cognomi dovrebbero esseredi origini albanesi e derivare dal nome della città di Kajca o Caizzanella regione di Girocastro in Albania. |
CAL | Cal ha un ceppo veneto, nel trevisano, a Moreno di Piave, Oderzo e Vazzola,qualche presenza a Iesolo nel veneziano e nel pordenonese a Porcia e Chions,con presenze secondarie anche a Cisterna di Latina nel latinense ed a Fiumicinonel romano, dovrebbe essere di origini ungheresi o slave. |
CALÀ | Tipico siciliano, del nisseno in particolare, potrebbederivare da un soprannome originato dal vocabolo greco kalon(bello, buono).Tracce illustri di questa cognominizzazione le troviamo nel 1200 a Martirano(CZ) con Giovanni ed Enrico Calà al seguito dell'imperatore EnricoVI°, nel Cilento nel 1600 quando il casato dei Calà divienefeudatario del territorio di Sassano (SA) e di Canna (CS). |
CALABRESE | Molto diffuso in tutto il centrosud, deriva dall'etnico di Calabria. |
CALABRETTA | Calabretta ha un ceppo nel catanese ed uno nel catanzarese e crotonese,dovrebbe indicare un'origine calabrese della famiglia attraverso una formaneogreca Kalabrita per abitante della Calabria. |
CALABRETTI CALABRETTO CALABRITTA | Calabretti è del brindisino, Calabretto è del barese, Calabritta,che sembrerebbe unico, è del barese, dovrebbero derivare dall'anticonome del Salento chiamato in epoca romana Calabria o Messapia, tutti questicognomi starebbero ad indicare un'origine salentina del capostipite. |
CALABRIA | Calabria è presente a macchia di leopardo un pò in tutt'Italia,dovrebbe semplicemente indicare la regione di provenienza della famiglia,cioè la Calabria. |
CALABRITTO | Calabritto è specifico di Santa Maria Capua Vetere nel casertano,potrebbe derivare da un soprannome originato dal modo di dire greco kalabritton (bella pietra) chedefiniva forse un tempo una località della zona. integrazioni fornite da VincenzoScognamiglio dovrebbe derivare dal toponimo Calabritto nell'avellinese. |
CALABRO CALABRO' | Calabro, abbastanza raro, è tipico del Salento, Calabrò haun nucleo in Sicilia, nel reggino e nel cosentino, con ceppi anche nelnapoletano, a Roma e nel cagliaritano, derivano dalla forma greca per calabresekalabròs (abitantedella Calabria), ricordiamo che il Salento in epoca romana venivachiamato Calabria. |
CALACIURA CALICIURI | Caliciura è tipicamente siciliano, ha un ceppo nel catanese, unoa Butera nel nisseno ed uno a Palermo, ma è ben distribuito in tuttal'isola, Caliciuri, molto più raro è calabrese. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Calaciura è tipico del catanese e del nisseno, Caliciuri, moltoraro, pare originario del reggino, questi cognomi derivano entrambi dalnome greco Kalokioures o Kalokyres,col significato di buon signore, buonuomo (dal greco kalos = buono,bello e kyrios = signore). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Calaciura secondo G. Rohlfs 57 deriva dal termine greco 'kalokýris'che significa semplicemente 'prete'. Cfr.anche Caracausi 130. |
CALAFA CALAFA' | Calafa è assolutamente rarissimo, Calafà sempre estremamenteraro sembrerebbe di Verona, potrebbe essere di origini veneziane e derivaredal mestiere di calafatore (dal bizantino kalaphatêin)cioè di chi calafata cioè rende impermeabili le giunturedelle imbarcazioni. |
CALAFATA CALAFATI CALAFATO CALAFATTI CALAFATTO | Calafata, praticamente unico, è del palermitano, Calafati sembrerebbedi origini calabresi, di Cessaniti nel vibonese in particolare, Calafatoha un ceppo a Napoli ed in Sicilia a Mazara del Vallo nel trapanese, aPalma di Montichiaro, Ravanusa e Licata nell'agrigentino ed a Riesi nelnisseno, Calafatti, quasi unico, e Calafatto che sembra proprio essereunico, sono probabilmente dovuti ad un'errata trascrizione dei precedenti,dovrebbero derivare da un soprannome grecanico originato dall'unione deitermini καλώς kalos (buona)e φάτις fatis (fama),indicando probabilmente che il capostipite fosse stato un personaggio dibuona fama, probabilmente onorato presso la sua comunità, non sipuò escludere che in qualche caso possano derivare dal mestieredi calafatore (vediCALAFA). |
CALAFIORE | Ha un nucleo siciliano a Palermo e nel palermitano ed a Siracusa e nelsiracusano, con una presenza significativa anche a Messina ed a Napoli,dovrebbe derivare da un nome originato dalla fusione del termine grecokalos (bello) e fiore e starebbe perBelfiore. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Cognome tipico della Sicilia e della punta meridionale della Calabria,con ceppi maggiori nel siracusano, nel palermitano e nel reggino, ma conun ceppo non secondario anche nel napoletano, deriva da un adattamentopiuttosto radicale del nome greco Kalokioureso Kalokyres, col significato di buonsignore, buon uomo (dal greco kalos=buono,bello e kyrios=signore) |
CALAMAI | Decisamente toscano, specifico della zona che comprende il fiorentino edil pistoiese, potrebbe derivare dal toponimo fenicio Kalama in Numidia,anche se lo ritengo poco probabile, ed avrebbe pertanto la stessa etimologiadel toponimo Calamecca (PT), più probabilmente deriva dal terminelatino calamarius e può essere legata alla funzione di scrivano(calamarius era, in latino, la custodia degli arnesi per scrivere). |
CALAMANDREI | Calamandrei ha un ceppo a Firenze e nel fiorentino ed uno a Fano nel pesarese,potrebbe derivare dal nome medioevale Calamandrodi cui abbiamo un esempio: "...Che il Principe diFrancia uccise il gigante Calamandroin tempo, che il compagno haueua ucciso l'altro caualliere, la gran cura,che fi prese la donzella Mora per la salute del suo creduto amante, &come dopo l'esser guarito, si misero tutti a mirare il marauiglioso fonte...:", o anche, molto più probabilmente, da un soprannomeoriginato dal termine kalamandrea,pianta erbacea curativa succedanea dello zucchero in epoca medioevale,come leggiamo in questo scritto del 1310: "...Ancoraprendete tuzia polverezata sottil mente e stenperata con sugho di kalamandrea...",potrebbe, anche se altamente improbabile, derivare dal vocabolo calamandro,una sorta di legno esotico (indiano) molto duro, una traccia molto anticadi questa cognominizzazione in Toscana la troviamo alla fine dell'anno1294: "...In questo mentre stimandosi papa Bonifìidoesser venuto il tempo opportuno, che i Siciliani ricevessero il re Carlo,mandò in Sicilia Bonifacio Calamandro,uomo astutissimo e molto pratico nelle legazioni e faccende di importanza,a persuadere i Siciliani a pigliar per lor signore il re Carlo...". |
CALAMANI CALAMANO | Calamani, molto molto raro, parrebbe dell'Italia centrosettentrionale,Calamano, quasi unico, parrebbe ligure, dovrebbero derivare dal nome medioevalebizantino Calamanus di cui abbiamoun esempio nella Historia rerum gestarum in partibustransmarinis sulle Crociate: "...Displicueratsane ab initio sibi, quod hostes ab obsidione discedentes, fuerant insecuti;et dissuadere adorsus fuerat, sed praevaluit inutilior aliorum sententia.Dominus autem Boamundus princeps Antiochenus, dominus quoque Raimunduscomes Tripolitanus, Calamanusetiam Ciliciae procurator, Hugo quoque de Liniziaco, de quo superius fecimusmentionem; Joscelinus etiam tertius, comitis Edessani secundi Joscelinifilius, et multi alii nobiles, ut vitae cum probro et ignominia consulerent,hostibus se tradentes, vinculis tanquam vilia mancipia, miserabiliter alligantur;et Halapiam traducti, spectaculum facti sunt populis infidelibus et carceribusmancipati. ...", nome a sua volta derivato dal nome ebraico Kaliman(vedi CALIMAN). |
CALAMARI CALAMARO | Calamari ha un ceppo nel piacentino, uno in provincia di Lucca ed uno trala provincia di Roma ed il frusinate, di Calamaro si individuano tre ceppidistinti, uno in provincia di Genova, Napoli e Siracusa, l'origine di questicognomi può essere legata alla funzione di scrivano (calamariusera, in latino, la custodia degli arnesi per scrivere), come a quella dipescatore. |
CALAMI | Assolutamente rarissimo, potrebbe essere toscano, potrebbe derivare daun soprannome originato dal mestiere di scrivano, cioè di un utilizzatoredi calami (penne). |
CALAMIA | Tipico del trapanese, dovrebbe derivare da un toponimo greco Kalami, questonome è abbastanza diffuso nella zona d'influenza degli antichi greci,ricordiamo a titolo di esempio una cittadina a 3 chilometri da Samo eduna sull'isola di Corfù che portano entrambe questo nome. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Calamia è cognome siciliano, calabrese e napoletano: dal greco'ta kalàmia' = lecanne. Rohlfs 57. |
CALAMIDA | Assolutamente rarissimo, è tipico di Cagliari, potrebbe derivareda un soprannome originato dal vocabolo sardo calamidade(calamità). |
CALAMINICI | Calaminici, molto raro, è tipicamente calabrese, di Catanzaro ePetilia Policastro nel crotonese, dovrebbe derivare dal nome della localitàdi origine della famiglia, località caratterizzata dalla presenzadi un canneto, che in grecanico si diceva kalamionas. |
CALAMO | Tipico del brindisino, è in particolare specifico di Ostuni (BR),potrebbe derivare da un soprannome originato dal calamo, radice con unforte odore aromatico di cannella, o dal toponimo greco Kalamos (cittàa 45 km da Atene). |
CALAMONACI | Calamonaci, quasi unico, è siciliano e dovrebbe derivare dal nomedel paese di Calamonaci nell'agrigentino. |
CALAMOSCA | Calamosca, molto raro, è sicuramente emiliano, di Imola e Bologna. |
CALANCA CALANCHI | Calanca ha un piccolo ceppo tra varesotto e milanese, che deriva probabilmentedal nome della Val Calanca. attualmente in Svizzera, il ceppo piùimportante a Mirandola, Modena, San Felice sul Panaro, Medolla e Solieranel modenese ed a Bologna ed un ceppo a Graffignano e Civitella d'Aglianonel viterbese ed a Roma, Calanchi è specifico di Bologna e di Spilambertonel modenese, dovrebbero derivare dal fatto che i capostipiti provenisseroda zone di calanchi (dirupi,solchi di erosione prodotti in terreni argillosio marnosi tipici ad esempio delle pendici dell'appennino emiliano),o da nomi di località come la Collina, della Calanca tra pistoiesee modenese. |
CALANDRA CALANDRI CALANDRIA CALANDRO | Calandra è diffusissimo in tutta la Sicilia e nel napoletano, Calandriha un ceppo piemontese, nel torinese e soprattutto nel cuneese, ed in Ligurianell'imperiese, savonese e genovese, un ceppo umbro, soprattutto nel peruginoed uno romano, Calandria, quasi unico, è del savonese, Calandroha un ceppo romano, uno campano nel napoletano e soprattutto nel beneventanoed uno nel trapanese, potrebbero derivare dal nome medioevale Calandro,Calandra, che si rifacesse al calandrius,un uccello mitico medioevale, citato nel Deuteronomio, che avrebbe avutola capacità di assorbire i fluidi malefici fonti delle malattie,portando la salute all'uomo che lo avesse avvicinato al suo volto: "..Diciturin Naturalibus, quod calandrius,avis tota alba, cuius interiora oculorum curant caliginem, in infirmumfixe aspicit si vivere debet, quod sanitatis ipsius est indicium: et tuncipsa avis accedit ad faciem infirmi, et eius infirmitatem haurit et inse recipit, et postea volat in aera et ibi in ferventi radio solis totamconsumit. Sic Christus, noster amicus, totus albus, quia ab omni labe peccatimundus, ex cuius lateris apertura sanguis defluens nostrae animae, quaeprius clare videre non poterat, curavit caliginem. ..", il nomeattribuirebbe così al proprio figlio delle proprietà taumaturgiche,cosa probabilmente vera almeno a livello psicologico. |
CALANDRELLA CALANDRELLI CALANDRELLO CALANDRIELLO | Calandrella ha un ceppo tra Lazio ed aquilano ed uno a Morcone (BN) e aSanta Croce Di Magliano (CB), Calandrelli ha un ceppo a Marta (VT), unoa Roma ed uno a Benevento, Calandriello ha un ceppo nella zona di Sassano(SA) e Sala Consilina, ed uno nella zona di Tramutola (PZ) e Paterno, Calandrello,quasi unico, è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione, potrebbero derivare dal termine arcaico calandrella(tipo di allodola), o calandrello(piviere), traccedi queste cognominizzazioni le troviamo in in Campania nel 1700 con un talGiuseppe Antonio Calandriello attore in un giudizio. integrazioni fornite da P. Calandrelli personaggi di rilievo sono stati il garibaldino Generale AlessandroCalandrelli (Roma, 1805 - Albano, 1888) che fu uno dei triumviri dellaRepubblica Romana dal 1 luglio 1849 al 4 dello stesso mese 1849. integrazioni fornite da Fabio Paolucci Sono principalmente quattro i ceppi Calandrelli in Italia: a Benevento,a Roma, nel viterbese ed a Napoli. Sembrerebbe derivare dal termine calandra,che può designare un uccello simile all'allodola, un tipo di coleotterocon corpo lungo e stretto, oppure una macchina (dal greco kylindros,cilindro) costituita da pesanti cilindri e usata per levigare tessuti ocarta. In tipografia la calandra è invece la pressa che comprimeil flano contro la composizione per ottenere l'impronta. Il cognomeCalandrelli, presente anche nella variante Calandrella a Roma e nel beneventano,potrebbe in tal senso derivare da un soprannome attribuito al capostipitein base alla sua attività lavorativa (lavoratore di tessuti o tipografo)o in base ad una sua particolare caratteristica fisica o caratteriale (calandrellaperche piccolo come l'omonimo uccello, o perchè ottimo imitatoredel suo verso), ipotesi quest'ultima più plausibile per l'invenzioneavvenuta in tempi moderni della calandra. Tra i vari Calandrellisi individuano illustri personaggi di rilievo della storia del nostro Paese,quali il Professore Ignazio Calandrelli, scienziato e astronomo nella Napolidell'800, e l'Abate Giuseppe Calandrelli (Zagarolo, Roma, 22/5/1749 - Roma,25/12/1827), astronomo e dotto scienziato. |
CALANDRINI CALANDRINO | Calandrini, è tipico della fascia chedal forlivese, attraverso il pesarese e l'Umbria arriva al Lazio, Calandrinoè specifico della Sicilia occidentale, derivano dal nome medioevaleCalandrino presente nel 1200 e 1300 e di cui abbiamo un esempio anche nelDecamerone di Boccaccio. Tracce di questa cognominizzazione le troviamoin Toscana nella seconda metà del 1300 con Federico Calandrini,Ufficiale della Porta di San Donato di Lucca, in Campania nel 1600nel perugino opera il condottiero Simone Calandrini capitanodella Repubblica di Fossato di Vico (PG). |
CALAPSO | Calapso, quasi unico, sembrerebbe siciliano, potrebbe derivare da un soprannomegrecanico a sua volta derivato dal verbo greco antico καλύψωkalupso (nascondere, occultare). |
CALARESE | Calarese ha un minuscolo ceppo a Gambatesa nel campobassano ed uno, piùconsistente, in Sicilia, a Messina. integrazioni fornite da Maria Nicolosi Questo era il cognome di una mia bisnonna vissuta a Messina che, secondoquanto ho saputo dalla mia famiglia, era di origine greca: il cognome originarioera Chirieleison, poi volutamente cambiatoin Calarese. |
CALARESI CALARESO CALARESU | Calaresi è quasi unico, Calareso, assolutamente rarissimo, ha unpiccolo ceppo a Messina, Calaresu è specifico del sassarese, diAlghero, Pozzomaggiore e Sassari, dovrebbero tutti derivare da una formaetnica dialettale per cagliaritano. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CALARESU: di Calaris > diCagliari = calaritanu. Noiin Campidano diciamo : Casteddaiu >de Casteddu = diCastello > Cagliari. Cognomepresente negli antichi documenti della lingua sarda. Ricordiamo inoltreche su calaresu era una monetasarda antica, comune a tutta l'isola, conosciuta anche col nomesu calaritanu e in italiano, ilcagliaritano, del valore della sesta parte del soldo sardo,che a sua volta era la decima parte di una lira (la lira sarda del periodomedioevale aveva un valore che si aggirava sui 500 Euro di oggi). Nel Condaghedi San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° sec. figurano : CalaresuNichola (50), prete, teste in una vendita di terra in balle de Mela (l'attualeBadde Mela, a sud ovest di Semestene); Calaresu Mical (67), prete, testein una permuta di servi. Attualmente il cognome Calaresu è presentein 55 Comuni italiani, di cui 20 in Sardegna: Alghero 80, Pozzomaggiore72, Sassari 47, Macomer 11, Carbonia 11, etc. |
CALARI | Calari è tipico del bolognese di Bologna e di Casalecchio di Reno,dovrebbe derivare dal nome tardo latino Calarius,una forma superlativa eufonica del nome Clarus. |
CALASANZIO | Calasanzio, assolutamente rarissimo, sembrerebbe meridionale, dovrebbederivare dal nome medioevale Sanctius(vedi SANZA), cui sia stato aggiunto il prefissoCala dal termine greco kalòs(bello), con il significato quindidi il bel Sanzio. |
CALASSI CALASSO | Calassi è assolutamente rarissimo, e si dovrebbe trattare di modifichesuccessive a trascrizioni errate del cognome Calasso, che è tipiamentesalentino, del tarentino, brindisino e del leccese, di Copertino nel leccesee di Lizzano nel tarantino soprattutto, si dovrebbe trattare di una formaalterata del nome medioevale Galassus(vedi GALASSI). |
CALATABIANO CALTABIANO | Calatabiano, molto molto raro, è siciliano, Caltabiano ètipico della Sicilia orientale, del catanese in particolare, dovrebberoderivare entrambi dal toponimo Calatabiano (CT). |
CALATI CALATO | Calati dovrebbe essere originario del leccese e della Sicilia, Calato haun piccolissimo ceppo a Napoli ed uno più consistente nel palermitanoa Vicari e Palermo, potrebbe trattarsi di un'alterazione dialettale delcognome Galati (vediGALATI), o di un'errore di trascrizione ad opera di ufficiali anagraficisettentrionali, ma esiste anche la concreta possibilità che possain molti casi derivare da soprannomi originati dal termine latino calathusa sua volta derivato dal greco kalathosuna specie di vaso a forma di cesto, forse ad indicare nei capostipitidei vasai. |
CALATINA CASALATINA | Calatina, quasi unico, dovrebbe essere una forma arcaica del cognome Casalatina,che, molto molto raro, è specifico del vicentino, di Vicenza edAltavilla Vicentina, dovrebbero derivare da un nome di località,probabilmente nella frazione vicentina di Bertesina, dove esisteva unazona chiamata nel XVIII° secolo della Cà Latina. |
CALATRO CALATRONE CALATRONI | Calatro e Calatrone sono praticamente unici e dovrebbe trattarsi di erroridi trascrizione di Calatroni che è specifico dell'Oltrepo pavese,e dovrebbe derivare dal cognomen latino Calatro di cui abbiamo un esempionel I° secolo con il Duomviro Caius Sattio Calatro. |
CALBI CALBO | Calbi ha un piccolo ceppo a Milano, uno nell'area tra pratese, fiorentino,forlivese ed aretino, ed uno nel materano, a Stigliano soprattutto, a SanMauro Forte ed a Policoro, Calbo ha un ceppo a Messina, potrebbero derivaredal soprannome e nome medioevale Calbus,di cui abbiamo un esempio d'uso in una Carta venditionis del 1174 a Barassonel varesotto: "Anno dominice incarnacionis milleximocenteximo septuaximo quarto, decimo die mensis decembris, indicione octava.Cartam vendicionis per hereditatem salvo honore eclesie Sancte Marie deMonte Vellate fecit Marchisius qui dicitur Miliane de loco Balasse in manibuset postestatibus Ottonis qui dicitur Calbusmedietatem et Uberti et Laurentii germanorum filiorum quondam BalassiCalbi de suprascripto loco Balasse...",in qualche caso possono anche derivare dal nome di paesi come Calbi nell'aretino. |
CALCAGNI CALCAGNINI CALCAGNINO CALCAGNO | Calcagni sembra tipico laziale, con un ceppo anche nella Puglia meridionale,Calcagnini, molto raro, ha un ceppo nello spezzino ed uno nel pesarese,Calcagnino, rarissimo, è del barese, Calcagno ha un nucleo importantetra Piemonte e Liguria ed uno in Sicilia, sono presenti anche piccoli ceppiin Campania, Basilicata e Puglia, dovrebbe derivare dal nome medioevaleCalcagno, di cui abbiamo tracce nel 1500 in Lombardia con il capitano diventura Calcagno Origone. Tracce di questa cognominizzazione le troviamoa Pontremoli (MS) nel 1400: "...Zuchi de Valsasinadicti Calcagno..",a Ferrara con l'erudito Coelius Calcagninus e a Offida (AP) con il tesorieredella Provincia Niccolò Calcagni, a Montecorice (SA) nel 1500 conil feudatario Tiberio Calcagno, nel 1500 a Genova è menzionato VincenzoCalcagno come uno degli assassini di Giannettino Doria. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Calcagnini è un cognome d'origine soprannominale, movente dalveneto calcagnino «calzaredal tacco molto alto» (Olivieri). Alla famiglia comitaledei Calcagnini apparteneva il castello di Formigine (MO). Fonte:G. Violi, Cognomi Modena e nel Modenese. |
CALCAMO | Calcamo, quasi unico, sembrerebbe del catanese, dovrebbe derivare da unsoprannome riferito al mestiere di venditore ambulantedi panni vecchi, che in arabo si identificava con il termine hulqānī. |
CALCARA | Calcara è un cognome tipico della Sicilia occidentale, di Castelvetranoe Mazara del Vallo nel trapanese e di Palermo e Caccamo nel palermitano,dovrebbe derivare da nomi di località come Calcara di Panarea, tipicaper le sorgenti termali e fumarole, o come Cala Calcara di Levanzo nelleEgadi, ma è molto più probabile che derivi dal fatto di abitarela famiglia nei pressi di una calcara,voce dialettale siciliana per fornace da calceo gesso, o per il fatto di essere loro stessi dei produttoridi calce o gesso. |
CALCATELLI | Calcatelli ha un ceppo marchigiano, ad Arcevia nell'anconetano, ed unonel romano a Roma, Velletri e Ciampino, il ceppo romano potrebbe esseredi origini molisane e derivare dal nome della località Calcatellosul Monte Caraceno di Pietrabbondante nell'iserniese, come potrebbe purederivare da una forma etnica del paese di Calcata nel viterbese, che potrebbeanche aver dato luogo al ceppo nell'anconetano, una seconda ipotesi proporrebbeuna derivazione dal verbo latino calcare(calpestare, ma anche il pigiarel'uva), in questo caso deriverebbe da un soprannome attribuibilead un vignaiolo, forse il mestiere dei capostipiti. |
CALCATERRA INCALCATERRA | Calcaterra è presente in tutto il territorio nazionale si evidenzianodue ceppi distinti, uno in Sicilia, l'altro nelle Marche, Incalcaterraha un ceppo siciliano, soprattutto a Trapani e Mazara del Vallo nel trapaneseed uno nel Lazio a Civitavecchia, dovrebbero entrambi derivare da soprannomilegati all'attività del capostipite, probabilmente un contadino,secondo altri si tratterebbe invece di soprannomi originati dalla bassastatura del capostipite. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli In Sicilia il cognome Calcaterra viene dal vocabolo siciliano scherzoso'carcaterra' = nanerottolo.Rohlfs 58. |
CALCHERA | Molto molto raro è tipicamente veneto, ha un piccolo ceppo in Cadoreed uno a Venezia, dovrebbe derivare dal vocabolo dialettale calchera(fornace da calce). integrazioni fornite da Fabio Paolucci Fino a circa una sessantina di anni fa la calce veniva prodottain fornaci chiamate localmente calchere.Il termine calchera deriva dal latino calcariafornax, col significato appunto di fornoper produrre calce e calcina. La calcheraè un forno costruito con sassi squadrati, possibilmente resistential calore. Il luogo per la sua costruzione veniva scelto con cura: eranonecessari la presenza di una strada per il trasporto e una grande disponibilitàdi rocce calcaree e legname per alimentare il fuoco. Il cognome Calcherasembrerebbe tipico della provincia di Belluno, del comune di Forno di Zoldo,ma altri ceppi sono riscontrabili a Venezia e relativa provincia nonchèin Lombardia, a Milano. Chiaramente il cognome trae origine dall'attivitàlegata alla produzione della calce oppure dalla toponomastica, considerandoil fatto che molti luoghi potevano essere denominati in tal modo con specificoriferimento ad una calchera attivanelle vicinanze. |
CALCHI |  Abbastanzararo sembrerebbe avere due ceppi, uno tra Milano e Bergamo ed uno in Abruzzotra Pescara e Chieti, il ceppo lombardo dovrebbe derivare dal toponimoCalco (CO), famiglia nobile di cui si ha traccia fin dal 1277, quando OttoneVisconti la iscrisse nella Matricola degli Ordinari della Metropolitana,nel 1400 troviamo un Bartolomeo Calchi segretario particolare di Ludovicoil Moro, nel 1578 i Calchi furono ammessi al Patriziato milanese. Un'ipotesi sull'origine del cognome fa riferimento al fatto che Strabonestorico e geografo greco ( 63 a.C. - 19 d.C), scrive che, onde ripopolaredopo la cacciata dei Galli il territorio dal Lago di Como al fiume Adda,i Romani abbiano trasferito in quella zona un certo numero di greci provenientidall'isola di Calchi (Colcide) del mar Egeo. |
CALCI | Calci ha un piccolo ceppo lombardo, che potrebbe derivare dal toponimoCalcio nel bergamasco, uno a Mondragone nel casertano ed uno a Gizzerianel catanzarese, che potrebbero derivare o da nomi di località odal mestiere dei capostipiti. |
CALCIA CALCIO | Calcia, assolutamente rarissimo, è diffuso in Piemonte, Calcio,quasi unico, è probabilmente dovuto ad un'errata trascizione delprecedente, che dovrebbe derivare dal nome medioevale Calcia,di cui abbiamo un esempio d'uso nel 1218 ne la Histoirede la ville de Nismes: "AnnoMCCXVIII. kal. Julii, petit in jure W. de Fonte à R. Cabassono quoddamstare quod confrontat ab oriente in via, à vento cum fstari PonciiVilani, à circio cum stari uxoris B. Corderii ; & dicit quodistud stare tenebat R. Cabassonus, nomine Calce, & debebat eidem Bernardo dare de censu annuatim VI. denarios; quemcensum R. Cabassonus non solvit, XX. anni proxime continui sunt elapti.Preterea dicit W. de Fonte se habere totum jus quod dictus Calciahabebat in dicto stari reale sive personale, sive quocumque modo dictusCalcia ibi jushaberet. R.Cabassonus confitetur se possidere predictum stare, sed dissiterurquod tenebat illud nomine Calciasub censu vel alio modo. V. kal. Julii, ponit G. de Fonte quod R. Cabassonusdebebat dare de censu annuatim VI denarios Calcie,nomine dicti staris: quod altera pars dissitetur. ..". |
CALCO CALCO' | Entrambi siciliani, Calco è quasi unico, Calcò è specificodel messinese, di Alcara li Fusi, Tortorici e San Salvatore di Fitalia,dovrebbero derivare da un soprannome basato sul termine grecanico calcòs(fabbro), stando così probabilmentead indicare quale fosse stato il mestiere dei capostipiti. |
CALCOPIETRO | Calcopietro cognome tipicamente calabrese del reggino, di Polistena inparticolare, potrebbe derivare da un soprannome antico basato sul terminegreco chalcòs (rame),forse ad indicare nel capostipite un artigiano del rame di nome Pietro,ma è pure possibile una derivazione aferetica dal termine medioevalescalco (servitore),a sua volta derivato dal germanico medioevale scalh(servo), e si tratterebbe allora diun capostipite conosciuto come il servo Pietro. |
CALDAN CALDANA CALDANI CALDANO | Caldan è quasi unico, Caldana è tipico dell'area che comprendebresciano, veronese e vicentino, Caldani ha un piccolo ceppo nell'imperiese,uno nel fiorentino ed uno a Roma, Caldano, estremamente raro, ha un piccoloceppo tra Piemonte e Liguria ed uno forse nel potentino, dovrebbero derivaredai tanti toponimi contenenti la radice Caldan-,come ad esempio Caldana nel varesotto, nel grossetano e nel senese, Caldanenel potentino o altri simili, ma potrebbero anche derivare da soprannomioriginati dal termine arcaico caldanao caldano (localeriscaldato) con questo nome si chiamava il localedove i panettieri mettevano il pane a lievitare, caldanoinoltre veniva chiamato il vaso usato per scaldarsi,spesso di rame, dove si riponeva della brace ancora accesa. |
CALDARA CALDARELLI CALDARI CALDARINI CALDARINO CALDERA CALDERINI CALDERINO | Caldara, oltre al ceppo milanese, bergamasco, ne ha uno nel barese ed unonel palermitano, Caldarelli è specifico dell'Italia centromeridionale,delle Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, casertano e napoletano, Caldari èspecifico della zona che comprende il riminese, il pesarese ed il perugino,con un grosso ceppo tra Rimini, Riccione e Cattolica, nel riminese, Pesaro,Colbordolo e Gabicce Mare nel pesarese, ed un ceppo a Città di Castelloed Umbertide nel perugino, Caldarini ha un ceppo nel milanese a Milano,Carate Brianza, Albiate e Paderno Dugnano, uno in Emilia nel parmense aColorno e Parma ed uno nel romano a Castel Gandolfo, Palombara Sabina eRoma, Caldarino è unico, Caldera è tipico di Lombardia ePiemonte, Calderini ha un ceppo nel vercellese e novarese, uno nell'udinese,uno piccolo nel parmense, uno nel livornese e pisano, uno nel peruginoe ternano ed uno nel romano, Calderino, quasi unico, ha presenze sparsequa e là per tutta l'Italia peninsulare, in alcuni casi possonoderivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomi originatidal mestiere dei capostipiti, occupati probabilmente nell'attivitàdi produttori o riparatori di caldaie o pentole,in altri casi possono originare da toponimi come Caldera nel messineseo Torre Caldera nell'alessandrino o da altri indicativi di località,come si può vedere in uno scritto del 1183 tratto dal CodiceDiplomatico della Lombardia medievale: "...asero via canpus dicitur in Zerbo prope Dupumde la Caldera, est iugera quattuor et perticasquattuor. et tabulas undecim...". |
CALDAROLA | Tipico della provincia di Bari,dovrebbe derivare dal vocabolo latino calidarium (luogo termale) ed essereriferito ad un'origine riferita ad una località termale, come Caldarola(MC) nelle Marche. |
CALDART | Caldart è tipico di Belluno e della sua provincia,di Ponte nelle Alpi, Sospirolo e Sedico, potrebbe derivare dal toponimoKaltern (Caldaro sulla strada del vino) in provincia di Bolzano. |
CALDATO | Abbastanza raro è tipico di Treviso. |
CALDERAN CALDERANI CALDERANO | Calderan è tipicamente veneto, dell'area che comprende le provincedi Venezia, Treviso e Pordenone, Calderani, molto raro, è invecetoscano, del pisano, di Ponsacco, Calderano, molto raro, è specificodi Maratea nel potentino, dovrebbero tutti derivare dal mestiere di calderano,cioè di maestro artigiano addetto alla bollitura ed al trattamentodei bachi da seta, probabile occupazione del capostipite. |
CALDERALE CALDERALO | Calderale, assolutamente rarissimo, dovrebbe essere originario del barese,zona di Alberobello e Monopoli, Calderalo, se possibile ancora piùraro, sembrerebbe dell'area tarentino, brindisina, questi cognomi dovrebberoderivare dal mestiere di artigiano produttore di pentole e caldaie, riteniamopoco probabile il riferimento all'associazione dei calderalio calderai, un'associazione segretareazionaria, filo-borbonica costituita in opposizione alla Carboneria. |
CALDERARA CALDERARI CALDERARO | Calderara è diffuso in Lombardia ad Agnadello (CR), Milano, Besnatee Cuasso Al Monte (VA) e in tutto il varesotto, in Emilia e a San Bonifacio(VR), Calderari, meno diffuso, ha un piccolo ceppo a Pieve di Soligo (TV),a Bologna ed un nucleo nel Lazio, a Roma, Anticoli Corrado (RM), Ceccano(FR) e Orte (VT), Calderaro ha un ceppo nel padovano e vari nuclei al sud,in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, dovrebbero tutti derivare dalmestiere di artigiani produttori di pentole e caldaie, ma in alcuni casipossono derivare da toponimo come Calderara (MI) o Calderara di Reno (BO). |
CALDEROLI CALDIROLI | Entrambi tipicamente lombardi, Calderoli è bergamasco, di Bergamoe di Azzano San Paolo, Caldiroli, più diffuso, è specificodell'area tra milanese e varesotto, di Castellanza, Gorla Minore e BustoArsizio nel varesotto e Legnano nel milanese, dovrebbero derivaredal vocabolo lombardo caldera (grossopentolone di rame usato normalmente per scaldare l'acqua peril bucato), starebbe probabilmente ad indicare l'attività di produttore, o riparatoredi caldere svolta dai capostipiti. |
CALDERON CALDERONE CALDERONI | Calderon è quasi scomparso, Calderone è tipico siciliano,Calderoni ha un ceppo nel ravennate ed uno nel barese, dovrebbe esseredi origini spagnole, potrebbe derivare o da un toponimo, di paesi chiamatiCalderon in Spagna ce ne sono almeno due, o da un soprannome legate o acaratteristiche di una località o ad un mestiere, il casato deiCalderon lo troviamo come feudatario del re spagnolo in Calabria nel 1600,a Bormio (SO) nel 1507 in un atto si legge: "...Etsuper hoc dat pro testibus Angelum Redulfini, Antonium Juliani, SimonemAndree Calderoni....". |
CALDI | Cognome del centro nord Italia,si individuano molte possibili zone d'origine (Verbania Intra, Milano,Bologna, Massa Carrara, ecc), potrebbe derivare da toponimi quali Caldè(VA) o altri con la stessa radice. |
CALDOGNETTO CALDOGNO | Entrambi tipicamente veneti, Caldognetto è tipico di Vicenza, IsolaVicentina e Dueville, con presenze anche nel mantovano, Caldogno, moltomolto raro, è di Peschiera del Garda nel veronese e di San Giorgioin Bosco nel padovano, dovrebbero derivare dal nome del paese di Caldognonel vicentino, probabilmente il luogo d'origine dei capostipiti. |
CALDONAZZO | Caldonazzo, specifico della zona tra trentinoe veronese, deriva dal toponimo Caldonazzo in Trentino. La dinastia dei Caldonazzonasce in epoca longobarda con l'Arimanno Warbert. |
CALECA | Caleca è di origini siciliane, è diffuso a Castellammaredel Golfo nel trapanese, a Palermo e Partinico nel palermitano, a SantaMargherita di Belice nell'agrigentino e nel messinese a Patti, Torrenovae Montagnareale, questo cognome dovrebbe derivare da un soprannome dialettalebasato sul termine siciliano arcaico calèca(un tipo di susina di piccole dimensioni),il cui nome sembrerebbe essere di origini arabe e derivare dal terminehawaiha (prugna). |
CALEF CALEFFA CALEFFI CALEFFO | Calef, estremamente raro, è presente in modo sporadico nella fasciaumbro, marchigiana, con un piccolo ceppo a Senigallia, Caleffa, assolutamenterarissimo, è specifico del vicentino, Caleffi è diffusissimonell'area che comprende il veronese, il mantovano, il parmense, il reggiano,il modenese, il bolognese ed il ferrarese, Caleffo, quasi unico, sembrerebbedell'area veronese, potrebbero derivare dal nome ebraico Calebo anche da un'alterazione di Haleb,l'attuale Aleppo in Siria, probabile luogo d'origine delle famiglie. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome Caleffi è d'origine soprannominale e muove dall'anticoitaliano calèffo «burla»e da caleffare «burlare». Il nome personale Calleffusè presente in una carta modenese del 1163. Fonte: F. Violi, Cognomia Modena e nel Modenese. |
CALEGARI CALEGARIS CALEGARO CALIGARI CALIGARIS CALIGARO CALLEGARI CALLEGARIS CALLEGARO CALLIGARI CALLIGARIS CALLIGARO | Calegari è tipicamente lombardo, del bergamasco e del milanese,Calegaris è unico, Calegaro, molto raro, decisamente veneto, èsoprattutto del veronese, Caligari, abbastanza raro, ha un ceppo in provinciadi Sondrio ed uno tra forlivese e riminese, Caligaris è specificodell'area nordoccidentale, del Piemonte, Liguria ed ovest Lombardia, Caligaroè unico, Callegari è proprio del nord Italia, Callegaris,molto raro, ha un ceppo nel pavese ed uno nel triestino, dove probabilmenteè solo una variante dovuta ad errori di trascrizione di Calligaris,Callegaro è tipico veneto, della fascia che comprende il rovigoto,il padovano, il veneziano ed il trevisano, Calligari ha la sua massimaconcentrazione nelle provincie di Milano, Pavia e Novara, ma si nota unapresenza significativa anche in provincia di Napoli, Calligaris, decisamentefriulano, è tipico dell'udinese, goriziano e triestino, Calligaroè specifico dell'udinese. La derivazioneè facilmente intuibile, infatti ha origine dal vocabolo tardo latinocaligarius (calzolaio),cioè chi produceva o commerciava in scarpe (in latino calzatura= caliga). Si pensi che persino un famoso imperatore romano prese il nome propriodal termine caliga, il famoso imperatoreCaligola, Tacito nel primo libro deisuoi Annali infatti scrive: "...iam infans in castrisgenitus, in contubernio legionum eductus, quem militari vocabulo Caligulamappellabant, quia plerumque ad concilianda vulgi studia eo tegmine peduminduebatur...". |
CALEO | Caleo ha un ceppo a Carrara con diramazioni a Livornoe nello spezzino a Sarzana, Ortonovo e La Spezia, potrebbe derivare damodificazioni italianizzate del nome provenzale Caleb,esiste anche un ceppo nel salernitano, che potrebbe invece derivare invecedal toponimo Caleo nel Cilento, improponibile la derivazione dal verbolatino caleo(scaldarsi). |
CALESTANI | Calestani è tipico dell'area lombardo emiliana, ha un piccolo ceppoa Leno nella bassa bresciana a ed uno più consistente a Parma enel parmense e vicino reggiano, dovrebbe derivare dal nome del paese parmensedi Calestano, anche se non si può escludere una derivazione analogaa quella del toponimo, cioè dal nome tardo latino Callistanus,nome tipico dei liberti di un Callistus,oltre che delle sue proprietà terriere. |
CALFAPIETRA | Calfapietra ha un ceppo romano ed uno nel reggino, dovrebbe derivare daun soprannome con il significato di scaldapietre, attribuito probabilmentead un capostipite ritenuto uno scansafatiche. |
CALGARO | Tipico del vicentino, deriva dalvocabolo tardo latino caligarius (calzolaio), cioè chi producevao commerciava in scarpe (in latino calzatura = caliga). |
CALI CALI' | Cali è tipico catanese, dovrebbe trattarsi di un errore di trascrizionedel più comune Calì, molto diffuso in tutta la Sicilia, masoprattutto nel catanese e palermitano, dovrebbe derivare dal vocabologreco kalos (bello). integrazioni fornite da Sac. GiuseppeDi Bella Calì è un cognome di origine greca accorciativo di kalìs(kalès-in greco antico), chevuol dire di bella: kalòs-nominativomaschile, kalì (Kalègr. ant.)-nominativo famminile, kalòn-nominativo neutro; kaoù,kalìs,kaloù-genitivo. |
CALIA | Calia ha un grosso ceppo in Puglia, uno nel trapanese e palermitano eduno nel nuorese in Sardegna, dovrebbe derivare dal termine italiano arcaicocalìa (calo,persona gretta e ridicola), che veniva però anche riferitoa mercanti di gioielli di poco conto, a Lucera nel foggiano ad esempio,in epoca rinascimentale, la via di Calìa era quella dove questimercanti da poco proponevano i loro articoli fatti con oro di recuperoe questo potrebbe essere stato il mestiere del capostipite, ma, nell'areadella Magna Grecia, potrebbe anche derivare dal termine greco kalos(bello, carino) con un significatocompletamente diverso. |
CALIAN CALIANI CALIANO | Calian, assolutamente rarissimo, è specifico della parte meridionaledella provincia di Verona, Caliani, molto raro, è tipico del senese,Caliano, molto molto raro, è tipico campano di Montoro (AV) unacui frazione si chiama Caliano, derivano dal cognomen latino Calianus dicui abbiamo un esempio in un'antica iscrizione latina del II° secolod.C.: "...M(arcus) ValeriusSperatus - L(ucius)Aemilius Calianuscor(nicen) -T(itus) FlaviusSurus act(uarius)leg(ionis)..."o direttamente o attraverso toponimi con questo nome come Caliano diCapolona (AR). |
CALIANDRO CALIENDI CALIENDO CALIENDRO | Caliandro è tipicamente pugliese, del brindisino e tarentino, Caliendi,molto raro è dell'urbinate, Caliendo è un cognome tipicamentecampano, Caliendro, praticamente unico è quasi sicuramente dovutoad un errore di trascrizione di Caliandro, dovrebbero tutti derivare daun soprannome legato ad una caratteristica fisica o al mestiere di parrucchiere,infatti caliandrum - caliendrum erail vocabolo latino per parrucca, tracce di queste cognominizzazioni le troviamonel brindisino fin dal 1700 con dei Caliandro in qualità di sacerdotie notai . (vedi Calandra) integrazioni fornite da DomenicoBiondi Il cognome Caliandro è tipico di Ceglie Messapica (BR) da quisi è diffuso poi nei comuni limitrofi di nuova istituzione (iniziodel '900) ovvero, Villa Castelli e San Michele Salentino. L'antico nomedi Ceglie Messapica era Kalia, da quiKaliandrus, diventato poi Caliandroper indicare un abitante di Ceglie. |
CALIARI CALIARO CALLIARI CALLIARO | Caliari è tipico dell'area che comprende il basso Trentino, BleggioSuperiore, Trento e Mori, ed il veronese, a Verona, Villafranca di Verona,Sommacampagna, Castelnuovo del Garda, Sona e Bussolengo, con un piccoloceppo anche a Valdagno nel vicentino, Caliaro, molto meno diffuso, ètipico del vicentino, di Arzignano, Chiampo e Vicenza, con un ceppo anchea Verona, Calliari è specifico del Trentino, di Trento, Volano,Romeno, Villa Lagarina, Mezzolombardo e Lavis, con un ceppo anche a Termenosulla Strada del Vino in provincia di Bolzano, Calliaro è praticamenteunico, dovrebbero derivare da forme contratte del termine latino caligarius(calzolaio) (vediCALEGARI), indicando che quello probabilmente fosse il mestieredei capostipiti. |
CALICCHIO | Oltre al nucleo salernitano nella zona di Camerota è presente unceppo a Noci (BA) in Puglia. |
CALIFANI CALIFANO CALIFFI CALIFFO | Califani, praticamente unico è un errore di trascrizione di Califanoche è tipico della Campania, con un ceppo nel potentino ed uno nelLazio, Califfi e Califfo sono assolutamente rarissimi, dovrebbero tuttiderivare dal nome arabo Khalifa derivatoa sua volta dal termine omonimo (in italiano il califfo),che identifica il capo supremo del paese,il vicario del re, il podestà. |
CALIGIURI CALOGERI CALOGERO CALOGIURI | Caligiuri è calabrese, del basso cosentino, catanzarese e crotonese.Calogeri è assolutamente rarissimo, Calogero è tipico dellaSicilia orientale e del reggino, Calogiuri è specifico salentino,di Lizzanello (LE) in particolare, dovrebbero derivare tutti dal terminegreco kalogheros (belvecchio) titolo riservato in particolare ai frati ed alle personedi rispetto, in alcuni casi è pure possibile una derivazione dalnome greco Kalogeros o in alcuni casidal toponimo greco Kalogeros o da uno dei toponimi contenenti la radiceCalogero come ad esempio San Calogero (VV) e (AG) o Piano Calogero (PA)..Presenze di queste cognominizzazioni le troviamo fin dal 1500 a Lizzanellocon i Calogiuri e nella seconda metà del 1700 a Bella (CZ) con ilcanonico don Francesco Caligiuri. |
CALIGNANO | Calignano ha un piccolo ceppo a Napoli, mentre il ceppo più importanteè pugliese, di Nardò nel leccese e di San Donaci nel brindisino,sembrerebbe poter essere originario della provincia di Brindisi, potrebbeessere originato da un soprannome dialettale derivato dal vocabolo grecokali (bello) o da un'alterazione del nome del toponimo Carignano presentenel foggiano, forse il luogo di provenienza dei capostipiti. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Calignano poiché è presente anche al Nord, potrebbe derivaredal toponimo omonimo in provincia di Pavia. |
CALIMAN CALIMANI CALIMANO CALLIMAN | Caliman è estremamente raro sembrerebbe originario della zona traPordenone e Treviso, Calimani ancora più raro sembra sempre esserecomunque veneto, Calimano è assolutamente rarissimo, quasi unico,Calliman sempre rarissimo è tipico del trevigiano, cognomi di origineisraelitica dovrebbero tutti derivare dal nome ebraico Calonimos o Kaliman.Esempio di questo nome si trova nel Veneto fin da prima del 1500; ad Asolo(TV) un certo Caliman Cohen è citato in un atto del 1547 nel qualesi legge: "ad istantia et requisitione de Calimanet Iseppo hebrei figlioli del quondam Marco, et de altri hebrei habitantiin Asolo". |
CALINI CALINO | Calini è specifico del milanese, con un piccolo ceppo nel bresciano,Calino, assolutamente rarissimo, è del bresciano, quest'ultimo, assiemeal ramo bresciano dei Calini, potrebbe derivare dal toponimo Calino diCazzago San Martino (BS), tutti possono derivare dal cognomen latinoCalenus ricordiamo il generale romanoQuintus Fufius Calenus che divenne Console nel 47 d.C.. Tracce illustridi queste cognominizzazioni le troviamo nel 1500 a Brescia, dove i Caliniappartenevano alla migliore nobiltà e nel 1700 con Ludovico CaliniVescovo di Crema. |
CALIO CALIO' | Calio, molto più raro, è del catanese, Caliò èben diffuso in Calabria, in particolare a Catanzaro, ma comunque ben presentea Rossano nel cosentino, con presenze anche a Caraffa di Catanzaro, Botricelloe Girifalco nel catanzarese ed a Crotone, ed in Sicilia, soprattutto aNaso e Capo d'Orlando nel messinese, con un piccolo ceppo anche nel catanesea Ramacca e Catania, dovrebbe derivare dal nome greco Kalliòn(più bello), o dal nome dellacittà di Kallion in Etolia (inGrecia), o anche dal cognome greco Kalliòs. |
CALIOLO | Caliolo è tipico del brindisino, di Carovigno in particolare, diLatiano, di San Vito dei Normanni e di Mesagne, dovrebbe derivare dal nomedel monte Caliolo o meglio ancora dal nome della Contrada Monte Caliolosituata nell'area del paese di Carovigno. |
CALIPA | Calipa, assolutamente rarissimo, tipicamente calabrese del reggino, diGioia Tauro e Rizziconi, potrebbe derivare da un'italianizzazione del nomearabo Khalib. |
CALIPARI CALLIPARI | Calipari, abbastanza raro, è specifico del reggino, in particolaredi Caulonia, Varapodio e Santa Cristina d'Aspromonte, Callipari, altrettantoraro, è specifico sempre del reggino, di Careri, Locri e Bovalino, dovrebbero essere derivati da un soprannome grecanico kalèpareia con il significato di bellaguancia, ma è pure possibile una derivazione dal nomedella ninfa Pareia, sempre con l'aggiuntadell'aggettivo kalè (bella)e si tratterebbe in questo caso di un matronimico. |
CALIRI | Caliri è specifico del messinese, di Barcellona Pozzo di Gotto inparticolare e di Messina, Falcone, Terme Vigliatore e Milazzo, con ceppianche a Palermo e Catania, potrebbe derivare da un soprannome grecanicooriginato dal termine kalion (potassio),forse ad indicare che il mestiere del capostipite fosse quello di estrarrela potassa dalle miniere di salgemma. |
CALISE CALISI | Calise è tipico del napoletano, Calisi ha un ceppo nella provinciadi Latina ed uno nel barese, derivano dal nome medioevale Calisius, traccedi questa cognominizzazione le troviamo nella seconda metà del 1500con Albertus Calisius pedagogo e retore e nel 1600 con il teologo JohannesCalisius. |
CALISTA CALISTE CALISTI CALISTO CALLISTA CALLISTI CALLISTO | Calista è tipico di Palermo e della provincia di Pescara, di Collecorvinoe Pescara in particolare, Caliste, molto molto raro, parrebbe romano, Calistiè ben diffuso nelle Marche, nel teramano, in Umbria ed in Lazio,Callista è quasi unico, Callisti, molto raro, ha un piccolissimoceppo romagnolo, uno nel romano ed uno nel valenziano, Callisto sembrerebbespecifico di Molinara nel beneventano. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Calistoo Callisto, l'italianizzazione cioèdel personale greco Kallistos, colsignificato letterale di bellissimo(si tratta di un superlativo del nome greco Kalos;(vedi Calò): nell'antica mitologiagreca, infatti, Callisto era il nome di una ninfa di Artemide, il cui nome,in realtà, nasce da un epiteto della stessa dea, anche conosciutacome Artemis Kalliste (Artemidela bellissima). Per quanto riguarda i cognomi in questione,dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti. |
CALISTRI CALISTRO | Calistri ha un ceppo a Pistoia e nel pistoiese, fiorentino e nel bolognesea Granaglione e Porretta Terme, ed uno a Viterbo ed a Roma, Calistro, assolutamenterarissimo, parrebbe del Piceno, Calistroni ha un ceppo nel perugino a Marscianoe Perugia, ed uno nel viterbese a Civitella d'Agliano e Viterbo, dovrebberoderivare, direttamente o tramite accrescitivi, dal nome latino Callistruso Calistrus, ricordiamo nel I°secolo un Callistrus prefetto della Guardia Pretoriana dell'ImperatoreTiberio. |
CALITRI | Calitri ha un ceppo tra potentino e foggiano, in particolare ad Acerenzanel potentino ed a Foggia e Panni nel foggiano, dovrebbe derivare dal toponimoCalitri nell'avellinese, probabile luogo di provenienza del capostipite. |
CALIZZI | Cognome prettamente crotonese,potrebbe essere originato da un soprannome dialettale derivato dal vocabologreco kali (bello). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Calizzi cognome calabrese, che è l'italianizzazione del cognomegreco Kalitsis. |
CALLA CALLA' | Calla, assolutamente rarissimo, del reggino e vibonese, dovrebbe esseredovuto ad un'errata trascrizione di Callà, che è tipicamentecalabrese anch'esso, di Mammola nel reggino e di Serra San Bruno nel vibonese,e che potrebbe derivare da un'italianizzazione del cognome greco Callas,o derivare da soprannomi basati sull'aggettivo greco καλόςkalòs (bello). |
CALLARA CALLARI CALLARO | Callara, assolutamente molto raro, ha un piccolo ceppo ad Anagni nel frusinateed uno a Colle Sannita nel beneventano, Callari è specifico della Sicilia, con un ceppo anche in provincia di Roma, Callaro, quasi unico, è del beneventano, potrebberoderivare dal praenomen latino Callarus, un'ipotesi da prendere in considerazione è che in qualche casopossano anche derivare dal nome di Castrum de Callari(antico nome di Cagliari). integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Cognome prevalentemente siciliano, con un ceppo minore forse nel Lazio,potrebbe derivare dal vocabolo dialettale caddaru,che indicava un pentolone usato nei caseifici per fare il formaggio. Sitratterebbe, dunque, della cognominizzazione di un soprannome derivatoda un mestiere, un'altra possibile origine di Callari vedrebbe alla base di questocognome il termine dialettale callara,che indica in generale una pentola, una caldaia: si può allora ipotizzareche callara fosse un nome di mestiere attribuito a un calderaio (detto,infatti, anche callarale) e che questa fosse l'attività del capostipite. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Callari è cognome siciliano e calabrese ed è la italianizzazionedel cognome greco Kalláris.Nel XVIII secolo era il nome di un notaio a Oppido. Rohlfs 60. |
CALLEDDA | Ha un ceppo a Cagliari ed uno a Aritzo (NU), dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal vocabolo sardo calleddu(cagnolino). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CALLEDDA: callèdda e callèddu= cane, femmina e maschio, o anchecucciolo di cane. Per quest'ultimoè più comune callellèddu.Sono sinonimi di catzèdda, catzéddu(vedi il cognome Cadeddu). Sempre dal latinocatellus = cucciolodi cane. In calledda e calleddu è chiara la metatesi,che il Wagner non scorge! Cognome presente nelle carte antiche. Tra i firmataridella Pace di Eleonora, LPDE del 1388, figura, Calleddu Juliano, villeSelluri. ** Selluri - Sedduri - Seddori: odierno Sanluri. Et ego CapulaMarcus .sindicus, actor et procurator ville Selluri.seu a Petro De Castay,locuntenente capitanei et Margiano Costa, locuntenente potestatis terreSelluri et omnibus habitatoribus dicte terre, congregatis. X die januarii1388. Cognome raro, presente in 29 Comuni italiani, di cui 21 in Sardegna:Aritzo 38, Quartu S. E. 23. Nuoro 18, Ussana 6, etc. |
CALLEGARINI | Callegarini, molto raro, ha un ceppo nel pavese, uno nel mantovano ed unonel ferrarese, deriva da una forma ipocoristica del vocabolo tardo latinocaligarius (calzolaio),cioè chi produceva o commerciava in scarpe (in latino calzatura= caliga). |
CALLEGATI | Callegati, molto raro, è tipicamente romagnolo, di Faenza e Ravennanel ravennate, di Forlì e di Mordano ed Imola nel bolognese, dovrebbederivare da un soprannome originato dal termine tardo latino calicatus(intonacato, tirato a calce, imbiancato),la motivazione del soprannome potrebbe essere dal mestiere del capostipite,che potrebbe essere stato un magister calicarius(muratore specializzato nell'intonacatura e finituraa calce dei muri), o anche semplicemente dal fatto di abitarela famiglia in una casa molto bianca. |
CALLERI | Calleri ha un ceppo nel cuneese a Carrù e Mondovì ed a Torinoha un ceppo a Genova ed Albenga (SV), ma il nucleo principale èa Scordia nel catanese ed a Palazzolo Acreide, Siracusa e Canicattini Bagninel siracusano, i ceppi liguri e piemontesi sarebbero quindi dovuti alfenomeno dell'emnigrazione dal sud, potrebbero perciò derivare dauna forma dialettale originata dal termine greco kalos(bello),ma molto probabilmente si tratta semplicemente di una forma alterata delcognome Callari (vedi CALLARI), l'ipotesi che porta a far derivare i Calleri del nordda toponimi come Moncalieri o Pancalieri nel torinese è abbastanzapoco probabile. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Calleri è cognome siciliano e calabrese ed è la italianizzazionedel cognome greco Kalleris. Nel XVIIIsecolo era il nome di un notaio a Oppido. Rohlfs 60. |
CALLOCCHIA | Assolutamente rarissimo, del centro Italia, probabilmente laziale o abruzzese,dovrebbe derivare da una modificazione del nome greco Kalò o dell'aggettivokalos (bello), ma è pure possibile che sia originato da un soprannomelegato al vocabolo calocchia (pertica usata per battere il grano). |
CALLONE CALLONI CALONE CALONI | Callone, assolutamente rarissimo, ha presenze nell'area comasca, varesotta,milanese e verbanese ed un piccolissimo ceppo nel beneventano, Calloniha un nucleo lombardo nel milanese a Buscate, Arconate, Dairago, AgrateBrianza, Monza, Milano, Arcore, Inveruno, Cernusco sul Naviglio e Bressoe nella vicina Busto Arsizio nel varesotto, ed un ceppo in Toscana nelpisano a Palaia e Pontedera, Calone ha un piccolo ceppo nel varesotto eduno nel napoletano, Caloni ha un ceppo nell'area milanese ed uno tra senese,aretino e perugino, dovrebbero derivare, direttamente o attraverso mutazionidialettali, dal nome medioevale Caloneuna forma arcaica per Carlone o Carlomagno,di cui abbiamo un esempio nei Codices TraditionumEcclesiae Pataviensis, olim Laureacensis, nell'anno 795 in untesto che così si conclude: "...et haec sunttestes qui audierunt et uiderunt hanc traditionem Rantolf comis. Into Chuntilo.Perri. Ratolt. Pero, Taozi. Adalhart. Itto. Clauperht. Isanker. Aotker.Adalhaoh. Kerhaoh. Ato. Siquis uoluerit hanc traditionem frangere aut egoaut alius de heredibus et coheredibus meis. primum iram dei incurrat omnipotentiset habeat luctam cum sancto Stephane coram deo et angelis ejus et haectraditio. firma permaneat et est factum in III id. aprilis anno XXVII regniCaloni regis(nel 768 iniziò il regno di Carlomagno)..", ma potrebbero anche derivare dal termine latino calones,una sorta di manovalanza militare addetta alla funzione di attendenti (domestici)o portatori presso le antiche legioni romane, ne leggiamo nel Debello gallico di C. Giulio Cesare: "...Horumadventu tanta rerum commutatio est facta, ut nostri, etiam qui vulneribusconfecti procubuissent, scutis innixi proelium redintegrarent, calonesperterritos hostes conspicati etiam inermes armatis occurrerent, equitesvero, ut turpitudinem fugae virtute delerent, omnibus in locis pugnantesstudio se legionariis militibus praeferrent....". su suggerimento di Nicola Caloni |
CALLOZZO | Callozzo, quasi unico, sembrerebbe siciliano, dovrebbe derivare da un soprannomebasato sul termine dialettale siciliano arcaico caddròzzu(sciocco). |
CALMI CALMO | Calmi, assolutamente rarissimo, sembrerebbe essere dovuto ad errate trascrizionidel cognome Calmo, che è decisamente meridionale, assolutamenterarissimo, ha piccole presenze in Campania ed in Sicilia e presenta unpiccolissimo ceppo nel foggiano, dovrebbero derivare dal nome medioevaleCalmus di cui abbiamo un esempio inquesto atto del 1221: "Ego, Matheus de Tosquin, notumfacio omnibus presentes litteras inspecturis, quod de mandato domine meeBlanchie, comitisse Trecensis palatine, ivi apud Joviniacum ad recipiendajuramenta militum castellarie Joviniaci et burgensium ejusdem castri, quodsi do minus P., comes Joviniaci, deficeret quod non redderet dicte comitissevel Th. comiti, nato ejus, quandocumque ab eis fuerit requisitus, castrumJoveniaci, quod est jurabile et reddibile eis, dicti milites et burgensesex tunc se tenerent ad dominam comitissam, vel comitem natum ejus supradictos.Hec sunt nomina eorum qui juraverunt: dominus Petrus de Chevallo; dominusRenaudus de Septempilis; .... Vilanus Piscator; Calmus,frater ejus; Uroz; .... ex parte vero domine Comitisse superius nominate;presentibus domino Theobaldo de Buoterio, et me Matheo de Tosquin. In cujusrei testimonium, feci fieri presens scriptum, sigilli nostri munimine roboratum.Actum, anno Gracie Mº CCº vicesimo primo, ipsa die Epifanie.". |
CALO CALO' | Sia Calo che Calò sono molto comuni in Puglia con un ceppoanche nel palermitano ed uno nel romano il primo ed in Irpinia il secondo,derivano dal nome Calò derivato dal termine greco kalos(bello). |
CALOFARO | Calofaro, quasi unico, sembrerebbe siciliano, dovrebbe derivare da un soprannomebasato sul termine dialettale siciliano calòfaru(garofano). |
CALONACI CALONICI CALONICO | Calonaci è un cognome molto raro, specifico toscano, del fiorentinoin particolare con ceppi nel livornese e nel senese, Calonici, anch'essomolto raro, è tipicamente emiliano, Calonico invece, un poco piùdiffuso ha un ceppo nel cosentino, in particolare a San Sosti, uno nelsalernitano, uno a Cerignola nel foggiano e rare presenze qua e làanche al nord, derivano dal vocabolo medioevale toscano calonaca(canonica), o dal termine arcaico calonico(canonico, chierico), il termine calonaciè stato usato ad esempio a Firenze da Giovanni Villaninel suo Nuova Cronica: "...sconfittoil vescovo e sua gente, e morìvi il sire di Falcamonte, e piùaltri gentili uomini e de' calonaci,e dell'una parte e dell'altra..." o anche a Pisa, dove nell'archiviodi stato si legge: "...Domino Rinaldo da Riva diMantova potestà anno uno, 1279. Fu chiamato per li calonacidi Pisa arciveschovo di Pisa ..." e a Lucca: "...L'annodi .MCCXIIII Ingherame da Porcari fu podestà di Luccha contra lavoluntà de' grandi homini .. ... Allora vennero li calonacicon le croci et colle reliquie santi per difentione del Podestàvecchio. E in quel dì misse bando Ingherame, che alcuno raunamentonon si dovesse fare se non al suo consiglio...". |
CALONGHI | Calonghi, abbastanza raro, sembrerebbe della zona tra cremonese e bresciano,potrebbe derivare dal nome di una località ormai scomparsa, anchese non si può escludere una derivazione da una forma arcaica dell'etnicodi Calusco nella bergamasca o di Colonius (Cologno al Serio sempre nelbergamasco). |
CALOPRESTI | Estremamente raro è tipico del reggino dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal vocabolo greco kalos(bello, buono) e dal vocabolo dialettalepresti (prete)e starebbe per Buonprete. |
CALOR CALORA CALORE CALORI | Calor è praticamente unico, Calora è specifico di Santa CesareaTerme e Castro nel leccese, Calore è specifico di Padova con ceppianche nel padovano e nel veneziano, e nel Lazio, probabilmente trasferitisia seguito della bonifica delle Paludi Pontine, Calori ha un ceppo tra bolognesee ferrarese ed uno a Roma, dovrebbero derivare, direttamente o ytamitealterazioni dialettali, dal nome medioevale Calor, Calorisattribuito a figli molto desiderati e che avrebbero riscaldato con la loropresenza la casa. |
CALOSSO | Calosso è ben presente in Piemonte, in particolare nell'astigianoad Asti, San Damiano d'Asti, Canelli e Nizza Monferrato ed a Torino, potrebbederivare dal nome medioevale Calocius,nel 1400 a Genova troviamo un incisore chiamato Calocius de Guisulfis. integrazioni fornite da DanieleZaia Calosso deriva dal nome del comune astigiano di Calosso. |
CALTABELLOTTA | Specifico del palermitano, di Lercara Friddi (PA) in particolare. integrazioni fornte da StefanoFerrazzi molto raro, originario del palermitano, deriva dal toponimo Caltabellotta(AG). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caltabellotta è cognome e toponimo in provincia di Catania.Il nome deriva dall'arabo Qal'at-al-ballut= castello delle querce. |
CALTAGIRONE | Tipico della Sicilia centrooccidentale, ha un ceppo secondario anche aRoma, dovrebbe derivare dal toponimo Caltagirone (CT). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caltagirone è cognome e toponimo siciliano, viene dall'araboQal'at-al-ghiràn = castellodelle grotte. |
CALTANISSETTA | Caltanissetta, assolutamente rarissimo, è siciliano, dovrebbe derivaredal toponimo Caltanissetta, potrebbe avere origini ebraiche. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caltanissetta è cognome e toponimo siciliano, è compostoda Nissa, nome di un'antica localitàprima sicana e poi greca, al quale gli Arabi unirono la voce Qal-at= castello. |
CALU CALU' | Calu è praticamente unico, dovrebbe essere un errore di trascrizionedi Calù che, assolutamente rarissimo, è specifico del reggino,dovrebbero derivare da un soprannome dialettale derivato da un'alterazionedel nome Calò, a sua volta derivatodal termine greco kalos (bello). |
CALUBANI | Calubani, assolutamente rarissimo, sembrerebbe romagnolo, dovrebbe derivaredal nome della località Calubano nel forlivese, situata nella zonaappenninica tra Dovadola e Modigliana, probabilmente il luogo d'originedel capostipite. |
CALUSI CALUSIO CALUSSI | Calusi, molto molto raro è tipico di Firenze e di Poggibonsi nelsenese, Calusio è quasi unico, Calussi è tipico dell'aretino,di Cortona ed Arezzo, di Grosseto e di Montepulciano nel senese, dovrebbederivare dal nome tardo latino medioevale Calusius,di cui abbiamo un esempio nel trattato CaroliBoucheroni de Thomas Valperga Calusio: "...Sedcontentiosa haec philosophia suos habuit lacertos, et optime de posterismerita dicenda est, cum per tria et amplius secula a summis viris postLanfrancum et Anselmum nobilitata, quidquid doctrinarum a barbaria et vastationibusreliquum erat, infestissima aetate servaverit. Ita sentiebat Calusius;qui enim Baconem laudabat, quod homines ad meliora studia revocasset, nonminus aequum in scholasticos se ostendebat, Aquinatis et aliorum operadigito plus semel indicando, unde complura derivaverant recentiores. ...". |
CALVANESE CALVANESI CALVANISE | Calvanese è specifico del napoletano e salernitano, Calvanesi eCalvanise dovrebbero essere dovuti ad un errore di trascrizione, dovrebberoderivare dal toponimo Calvanico (SA). Tracce di questa cognominizzazionele troviamo a Salerno nel XV° secolo con il magistrato cittadino AngeloCalvanese di Salerno, a Striano (NA) nella seconda metà del 1700con il parroco don Gennaro Calvanese, nello stesso periodo a Castel SanGiorgio (SA) i Calvanese sono tra i magguiorenti della città. |
CALVANI CALVANO | Calvani è tipico della fascia centrale che comprende Toscana, Marche,Umbria e Lazio, con un ceppo anche nel barese, Calvano ha ceppi nel teatino,nel Lazio meridionale, nella Campania e nella Puglia settentrionale e nelcosentino, dovrebbero derivare dal nome medioevaleCalvanus, ma è pure possibileuna derivazione dal toponimo Calvano nel beneventano o dal Monte Calvanoin Toscana, tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Barletta nel1655 in una bolletta: "Don Fabrizio Capece Bozzutopaga ducati 50 a mastro Onofrio Calvanomarmoraro in nome e per parte di Trojano Marulli, suo genero, in contodi ducati 170 per tutto il prezzo di marmi bianchi e mischi di buona qualitàe condizione mandati nella cappella di detto Trojano e nel tumulo del "quondam"Sebastiano Marullo, suo padre...", a Conversano (BA) in un attodel 1659: "Informatione a querela del canonico GiovanniAntonio Franco contro il canonico Francesco Paolo de Paulo clerico Santofratelli clerico Sabino Calvanodon Sante Attolino ...". |
CALVARI CALVARIO CALVERI | Calvari, molto molto raro, ha un piccolo ceppo nel piacentino, uno nelmaceratese, uno a Roma ed uno nel reggino, Calvario ha un ceppo a Romae ad Anagni nel frusinate, uno a Bari e Molfetta nel barese ed uno a Villabatenel palermitano, Calveri, molto raro, ha un ceppo a Roma ed uno a Messinae nel vicino reggino, potrebbero derivare dal nome personale latino Calvariuso Calverius, ma è pure possibileche derivino dal nome medioevale Calvarioattribuito ai figli in memoria ed onore della Passione di Cristo.Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo ad Ajaccio in Corsica almenodalla prima metà del 1500, quando il Nobile Quilico Calvari èConsigliere della Città di Ajaccio. |
CALVARUSO | Calvaruso è tipicamente siciliano, concentrato ad Alcamo nel trapaneseed a Palermo, dovrebbe derivare dal toponimo siciliano Calvaruso nel messinese.A Bafia nel messinese nel 1700 si trovano tracce di questa cognominizzazionecon il Sacerdote Francesco Calvaruso: "...tiene l'obligodi far celebrare una messa per ogni giorno festivo e di precetto in tuttol'anno, e nel giorno di detto Santo si deve fare sodisfare sei messe letteet una messa cantata per l'anima del quondam sac. FrancescoCalvaruso; per la sodisfazione del qual legatopossiede suddetta chiesa un loco di celsi, terreno scapulo, pochi oliviet una casa; et in detto loco esiste sudetta Chiesa di Santo Nicolao, qualenon tiene mobile, ma viene governata come sopra...". |
CALVELLI CALVELLO | Calvelli, abbastanza raro, ha un nucleo nel fiorentino, che potrebbe derivaredal nome del Monte Calvello o della Località Calvello in Val diFiora, uno nel cosentino ed uno in Puglia che dovrebbe derivare dal paesedi Montecalvello nel foggiano, Calvello, abbastanza raro, è tipicodella Basilicata della cui regione dovrebbe essere originario, dovrebbederivare, così come il ceppo calabrese del precedente, dal toponimoCalvello nel potentino. Fin dal 1300 si hanno tracce dei De Calvello,si ricorda un feudatario siciliano Giovanni De Calvello cui vennero affidatedall'imperatore terre nella zona di Caltanissetta. |
CALVESI | Hanno un ceppo a Bitti (NU) ed uno a Olbia (SS), dovrebbe derivareda un soprannome originato dal vocabolo sardo calvesa(calvizie), e dovuto probabilmentea caratteristiche fisiche del capostipite. |
CALVETTA CALVETTI CALVETTO CALVI CALVO | Calvetta, assolutamente rarissimo, è romano, Calvetti è presentenell'area che comprende il Piemonte, la Lombardia ed il veronese e bassotrentino, con un ceppo anche tra fiorentino e pisano, Calvetto èspecifico di Piscina e Cumiana nel torinese, Calvi è diffuso intutt'Italia, Calvo ha un ceppo nella Sicilia orientale, un ceppo nel crotoneseed uno molto consistente nel Piemonte occidentale, possono avere diverseorigini, direttamente o tramite ipocoristici, o dal cognomen latino Calvus,o da soprannomi legati alla forma della testa (in latino calva= cranio) o a caratteristiche fisiche,in molti casi l'origine è la provenienza da un toponimo iniziantecon Calvi, come ce ne sono molti in Italia (Es. Calvi (BN) - (TR) - (CE)- (PV) ecc. |
CALVIA | Calvia è tipicamente sardo del sassarese, di Alghero, Sassari, Ittiri,Porto Torres e Mores, con un ceppo anche a Berchidda in Gallura. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CALVIA: o Carbia: nome di un antica e mitica città, fondatapresumibilmente in periodo Fenicio, intorno all'VIII° - VII° secoloa. Cr. assurta a massimo splendore in periodo romano. I cui resti, attualmenteoggetto di scavi archeologici, per conto delle Soprintendenze di Sassarie di Nuoro, si trovano nelle vicinanze di Alghero, nei pressi della necropolidi Monti Carru. In periodo medioevale fu "villa" (bidda - centro abitato)appartenente alla Curadorìa di Nulàuro, del regno giudicaledi Torres, e fu possedimento privato dei Doria sino al 1272, ma dopo lafine del regno turritano, negli ultimi anni del XIII° secolo, fu abbandonata:no si conoscono ancora le cause del suo abbandono! L'etimologia di Carbiaè tuttora oscura; trattasi, secondo alcuni esperti di voce preromana.Il canonico Spano la fa derivare dal fenicio Kar-bia = città dipiacere. Noi in proposito non abbiamo niente da aggiungere. Come cognome,sempre preceduto da "de", ad indicare la provenienza, lo ritroviamo negliantichi documenti della lingua sarda. Tra i firmatari della Pace di Eleonora,*LPDE del 1388, figurano: Carbia (de) Agustino, majore(amministratore,sindaco) ville Setini (*odierno Sedini. Contrate de Anglona - Chiaramonte);Carbia (de) Anthonio, ville Gurrutta (* odierno Borutta(Meylogu). Contratede Ardar et Meylogu); Carbia (de) Comita, ville Semestene(* odierno Semestene.Curatorie de Costa de Valls ; Carbia (de) Joanne, ville Semestene ; Carbia(de) Leonardo, jurato(guardia giurata, collaboratore del majore) villeSeneghe (*odierno Seneghe-Contrate Partis de Milis); Carbia (de) Petro,jurato ville Orani; Carbia (de) Petrus, ville Sasseri; Carbia (de) Santoro,jurato ville Ardar (*odierno Seneghe(Contrate Partis de Milis); CarbiaFranciscus, ville Sasseri; Carbia(de) Barçolo, ville Setini ; Carbia(de)Francisco, ville Gocille ( *villaggio Distrutto - Curatorie de Anella);Carbia(de) Guantino, ville Burgi (*odierna Burgos, fondata da Mariano IV,padre di Eleonora - Curatorie de Anella); Carbia(de) Joanne, jurato villeCossein (*odierno Cossoine. Contrate Caputabas). Nel Condaghe di San Pietrodi Silki, *CSPS, XI°, XIII° sec. troviamo: Carbia (de) Ithoccore Carbia (de), Thippari (79 - si tratta probabilmente di due fratelli,che poi ritroviamo ai cap. 100 e 107 con la variante de Carvia), in unalite (kertu) per il possesso di servi. Carbia (de) Janne, kertu de ancilla(80 - in una lite per il possesso di una serva). Carbia (de) Petru, kertude servis (111 - sempre in una lite per il possesso di servi). Sempre conla variante de Carvia troviamo: Carvia (de) Dorgotori (130 -postura = donazione);Carvia (de) Comita(107- kertu de servis). Nel Condaghe di San Nicola diTrullas, *CSNT, XI°, XIII° sec., troviamo il cognome nelle duevarianti de Carbia e de Carvia, riferiti alle stesse persone. Carbia oCarvia (de) Barusone, figlio di Furatu, fratello di Comita e Pietro e diFurata e Mariane (sos de Carvia), in una vendita di terre in Balle(valle)de Mela e in Sorcariu (due località poco a sud ovest del centroabitato di Semestene - centro abitato di 227 abitanti - prov. Sassari -Meilogu - appartenente all'antica Curadorìa Costavalle o Costade Valls). Non v'è dubbio che si tratti di un casato di antica nobiltàterriera sarda. Sos de Carbia o Carvia citati nel Condaghe, oltre ad essereproprietari di terre, avevano anche incarichi di rilievo nel regno giudicaledi Torres: Mariane de Carbia(117) era maiore de scolca, cioè capodella scorta armata di vigilanza ai confini; Gosantine de Carbia(32) eramarito di Elene de Thori (i de Thori costituivano una delle piùpotenti famiglie della Sardegna Giudicale); Mariane de Carbia (diversodal precedente) era armentariu de rennu( amministratore generale del giudicato),etc. Attualmente il cognome Calvia è presente in 62 Comuni d'Italia,di cui 34 in Sardegna: Alghero 62, Sassari 41, Berchidda30, Ittiri 29,P. Torres 27, Mores 23, Oniferi 17, Torralba 13, etc. Come si nota la maggiorediffusione del cognome si registra nell'area Alghero - Sassari come neitempi antichi. Sulla mitica città di Carbia, forse una delle primevere e proprie città della Sardegna antica, dovremmo attendere irisultati degli scavi ancora in corso. Per saperne di più: visitail sito - Carbia antica città - Carbia la memoria di Alghero nelmuseo archeologico etc. |
CALVIANI | Calviani, assolutamente estremamente raro, è del centro Italia,forse toscano, dovrebbe derivare dal nome medioevale Calviano. |
CALVINA CALVINI CALVINO | Calvina è ormai unico, Calvini ha un ceppo a San Remo nell'imperieseed uno molto piccolo a Roma, Calvino ha un ceppo a Roma, uno a Napoli edun ceppo in Sicilia nel trapanese a Trapani ed Erice, con presenze a Palermo,a Caltanissetta e nell'ennese, dovrebbero derivare dal cognomen latinoCalvinus, Calvina,di cui abbiamo un esempio nel De Vita Caesarum - Divus Iulius di Svetonio:"..Omnibus civilibus bellis nullam cladem nisi perlegatos suos passus est, quorum C. Curio in Africa periit, C. Antoniusin Illyrico in adversariorum devenit potestatem, P. Dolabella classem ineodem Illyrico, Cn. Domitius Calvinusin Ponto exercitum amiserunt. Ipse prosperrime semper ac ne ancipiti quidemumquam fortuna praeterquam bis dimicavit; semel ad Dyrrachium, ubi pulsusnon instante Pompeio negavit eum vincere scire, iterum in Hispania ultimoproelio, desperatis rebus etiam de consciscenda nece cogitavit...". |
CALVISE CALVISI | Calvise. assolutamente rarissimo, sembrerebbe di Pescara, Calvisi ètipico de L'Aquila e provincia, dovrebbero derivare dal nomen latino Calvisiusdi cui abbiamo un esempio negli Annalesdi Tacito: "...Appius Silanus Scauro Mamerco simulac Sabino Calvisiomaiestatis postulantur,...". |
CALVOSA | Ha un nucleo a Laino (CS) ed uno a Castrovillari (CS). |
CALZAFERRI | Calzaferri è tipicamente lombardo, dell'alto bergamasco, di Clusonein particolare e dell'alto bresciano, di Malonno soprattutto, il cognomedovrebbe derivare dal nome della località di Calzaferro di Malonnonel bresciano, ma non si può escludere che derivi invece dall'attivitàdel capostipite, che probabilmente produceva cotte di maglia: una speciedi tunica fatta di molti, piccoli anelli di ferro fittamente collegatifra loro., utilizzati dagli armati nel medioevo come prima difesa, purproteggendo il corpo dai colpi delle armi da taglio, la zona tra alto bergamascoe bresciano, ricca di minerali di ferro e di fucine, si specializzòanticamente nella produzione militare di armi ed armature. |
CALZATI CALZATO | Calzati è tipico del bolognese di San Giovanni in Persiceto e diBologna, Calzato, assolutamente rarissimo, sembrerebbe dell'alessandrino,potrebbero derivare da riferimenti a conventi dei frati agostiniani, aicarmelitani od ai trinitari calzati, varie congregazioni religiose, cuipotrebbero aver aderito, con varie funzioni laiche, i capostipiti. |
CALZAVACCA | Cognome la cui origine dovrebbeessere bresciana, dovrebbe derivare da un soprannome legato ad un mestiere. |
CALZAVARA CALZAVARI | Calzavara è tipico del Triveneto, in particolare di Venezia, Mirano,Santa Maria di Sala, Mira, Pianiga, Martellago, Dolo e Spinea nel venezianoe di Campodarsego, Vigonza e Padova nel padovano, Calzavari è praticamenteunico ed è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizione delprecedente, dovrebbero derivare da termini arcaici semidialettali per calzolaioo produttore di scarpe, tracce di queste cognominizzazioni le troviamoa Venezia nell'Archivio di Stato dove troviamo i notai Andrea Calzavaraoperante dal 1638 al 1686, Angelo Calzavara operante dal 1651 al 1680e Luca Calzavara dal 1668 al 1716. |
CALZETTA | Lo si trova qua e là inItalia, senza una vera e propria zona elettiva, forse sono varie le areedi origine, che potrebbero essere la provincia di La Spezia, il Lazio,gli Abruzzi e la Sicilia. Il cognome potrebbe derivare da un soprannomelegato ad un mestiere. |
CALZOLAI CALZOLAIO | Calzolai è specifico fiorentino, Calzolaio tipico del sud, ha unceppo tra napoletano e casertano ed uno tra barese e tarantino, derivanoda un soprannome originato dal mestiere di calzolaio. |
CALZOLARE CALZOLARI CALZOLARO | Calzolari è tipico della zona che comprende le province di ReggioEmilia, Modena, Bologna e Ferrara, Calzolaro è specifico della zonasudoccidentale della penisola salentina, Calzolare è probabilmentedovuto ad un errore di trascrizione del precedente, derivano da un soprannomeoriginato dal mestiere di calzolaio. integrazionie e diversa ipotesifornite da Giancarlo Calzolari Il cognome Calzolari non è un soprannome derivato dal mestieredi calzolaio ma deriva la sua origine, come Fabbri, Speziali ed altri cognomi, dalle corporazioni medievali. Non è un caso che questocognome sia diffuso proprio nelle città dove esistevano le antichecorporazioni. Questo naturalmente non esclude che le persone indicate conil cognome facessero i calzolai. Un esempio di cognome tipicamente professionaleè invece Calligari, Ciabattini e Ciabattoni, Scarpari ed altri. |
CALZONE CALZONI | Calzone ha un ceppo a Reino nel beneventano, uno nel foggiano a Casalvecchiodi Puglia ed uno in Calabria a Roccabernarda nel crotonese e Mileto e Briaticonel valentiano, Calzoni è invece tipico del centronord, del bresciano,dove potrebbe derivare dal toponimo Calzoni nel veronese, del bolognesee del perugino, potrebbero derivare da modificazioni dialettali di nomidi località come il castello del Calcione nell'aretino o il molisanocontrada Colle Calcione o anche come l'isola di Calcioni nel mar Egeo. |
CAMPILI CAMPILIA CAMPILLICAMPIONE CAMPIONI | Campili ha un ceppo a Terni ed uno a Roma, Campilia, molto molto raro,sembrerebbe tipico del maceratese, di Pollenza nel maceratese in particolare,Campilli è specifico di Roma, questi cognomi dovrebbero derivareda nomi di località, in epoca medioevale con il termine campiliasi definivano delle terre adibite a coltivazioni varie, amministrate dauna comunità di cittadini ed i cui frutti venissero distribuititra i vari abitanti del paese, tracce di un principio di queste cognominizzazionile troviamo ad esempio nel pisano in uno scritto del 1332: "...Ser Cecchinusde Campilia. Mactheus Scarsus. Pasquinus deCasciana not. M. p. Ser Bacciameus Tadi. Gorus Savini. Bartalus de Ripuli...". Campione è tipicamente meridionale, con un ceppo campano, uno lucano,uno pugliese ed uno, il più consistente in Sicilia, Campioni èspecifico del centronord, del Lazio in particolare, dovrebbero derivaredal nome medioevale Campione, con ilsignificato di perfetto, senza difetti, attribuito da genitori entusiastidel proprio figlio. |
CAMAGNA CAMAGNI | Camagna sembrerebbe piemontese, Camagni invece ha un ceppo nel milaneseed uno nel forlivese, dovrebbero derivare da nomi di località caratterizzatedalla presenza di una casa (cà)grande (magna), tracce di queste cognominizzazionile troviamo in una Cartula venditionisdel 1183 a Sartirana (PV): "...Anno dominice incarnacionismillesimo centesimo octuagesimo tercio, sesto die kalendas februarii, indictioneprima. Nicolaus Camagnafilius Lafranci , vivens lege Lombarda, consensu eiusdem genitoris suivendidit Petro de Rizolo et fratris suis germanis, filiis quondam Viviani,peciam unam terre ...". |
CAMAIONI | Camaioni è ben radicato nell'area che comprende il teramano ed ilPiceno, nel Piceno a San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Spinetolie Monsampolo del Tronto e nel teramano a Martin Sicuro, Sant`Omero, AlbaAdriatica e Nereto, con un piccolo ceppo secondario anche a Roma, potrebberoderivare dal toponimo Camaioni di Montelupo Fiorentino nel fiorentino,o dal toponimo omonimo nel pratese, nel 1260, dopo la battaglia di Montapertiche segnò la sconfitta dei guelfi fiorentini, molti guelfi emignaronoin terre più amiche perchè sotto il saldo dominio pontificio. |
CAMANA CAMANINI | Camana è assolutamente raro,probabilmente della zona che comprende il novarese, e il varesotto, Camaniniè di origine bresciana. La derivazione di questi cognomi ècomplessa, data l'ubicazione, dovrebbe derivare da un nome di localitàsvizzera, la Val Camana nel Canton Ticino, ma esiste anche una teoria cheli fa derivare dal toponimo spagnolo Camanas, paesino di montagna spagnolodella provincia di Teruel in Aragona. Per il cognome Camanini, ci èstata proposta da un diretto interessato una teoria che lo farebbe derivaredal nome della val Camonica, deriverebbe quindi dall'etnico Camuni, popoloche ha dato il nome appunto a quella valle. |
CAMANDONA | Camandona è specifico dell'area che comprende le province di Torinoe Vercelli, dovrebbe risalire agli inizi del 1800 e derivare dal toponimoCamandona nel biellese. |
CAMARATA CAMMARATA | Camarata sembrerebbe specifico di Randazzo nel catanese, Cammarata inveceè un cognome tipicamente siciliano molto diffuso in tutta l'isola,dovrebbero entrambi derivare dal toponimo Cammarata (AG). |
CAMARDA CAMARDI CAMARDO | Camarda sembra specifico della Sicilia settentrionale con un cepponel brindisino, gli altri due sono abbastanza rari e specifici del materano,con possibili ceppi, probabilmente secondari, nel catanese e in Abruzzoe Molise, dovrebbero derivare da toponimi come Camarda (MT), nome anticodi Bernalda, Camarda (AQ) o Camarda tra Campania e Basilicata come si capisceda un testo della fine del 1400 : "...Ad Berardinode Bernaudo, per mercè et excambio de Fontanarosa, sopra li pagamentifiscali de Monte Acuto et Camardaet sopra li casali de Cusencza per anno ducati ...". integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Camarda è un cognome siciliano, calabrese, lucano e salentino.Viene dal calabrese camarda =macchia di cespugli, dal greco tardokamarda = 'sortadi tenda'. La voce greca ha dato origine anche al toponimo Camardain provincia di Matera, |
CAMARDELLA CAMARDELLI CAMARDELLO | Camardella, abbastanza raro, ha vari ceppi, uno piccolo a Roma, uno a Napolie nel napoletano ad Ercolano, Arzano e Portici, uno nel foggiano a SanGiovanni Rotondo e Lesina, ed a Bari e Casamassima nel barese, uno a Melfinel potentino ed a Pisticci nel materano, Camardelli, estremamente raro,è tipico del centrosud, Camardello, praticamente unico, èdel napoletano, si dovrebbe trattare di una forma etnica riferita ad untoponimo Camarda presente ad esempio in Abruzzo, Campania e Basilicata(vedi CAMARDA) |
CAMARLINGHI CAMERLENGHI CAMERLENGO CAMERLINGO | Camarlinghi è tipicamente toscano, con un ceppo a Firenze, Lastraa Signa e Barberino del Mugello nel fiorentino, a Santa Croce sull'Arnonel pisano ed a cecina nel livornese, Camerlenghi, molto molto raro, haun piccolissimo ceppo lombardo, soprattutto nel mantovano, ed uno a Genova,Camerlengo ha un ceppo a Verona, uno piccolo nell'ascolano a Montegranaroed a Monte San Giusto nel maceratese, uno a Roma e Tivoli nel romano eda Magliano Sabina nel reatino, uno ad Altavilla Irpina nell'avellineseed a Benevento, San Giorgio del Sannio e San Nicola Manfredi nel beneventano,ed uno a Fasano nel brindisino, Camerlingo è tipico del napoletano,di Giugliano in Campania, Napoli, Marano di Napoli, Villaricca, Pozzuoli,Quarto e Qualiano, questi cognomi dovrebbero derivare dal termine medioevalecamerlengo (tesoriere,esattore), italianizzazione del termine medioevale germanicochamarlinc, ad indicare che i capostipitisvolgessero appunto anticamente quella mansione. |
CAMARRA | Cognome abruzzese originario dellaprovincia di Pescara, potrebbe derivare da un soprannome legato ad un toponimoCamarda (AQ) |
CAMASTRA CAMASTRO | Camastra ha un ceppo nel barese a Grumo Appula, Castellana Grotte ed Altamura,uno nel catanzarese a Botricello, Vallefiorita e Stalettì, ed unoa Palermo, Camastro ha un ceppo a Sora nel frusinate ed a Roma, con rarepresenze al sud, relativamente a questi cognomi esistono almeno due ipotesi,la prima è che derivano dal nome fenicio Kamastart,il nome anche di una divinità, la seconda propone una derivazioneda un soprannome basato sul termine dialettale camastra,camastro (la catena cui si appendonoi paioli nel focolare), a sua volta derivato dal verbo grecoantico κρεμάσω kremaso (appendere). |
CAMATA CAMATI CAMATO | Camata ha oggi un ceppo tra veneziano e trevigiano, ma dovrebbe essercenestato anche uno nel sud della Sicilia, tra siracusano, ragusano e nisseno,Camati, quasi scomparso in Italia, sembrerebbe avere due luoghi d'origineuno nel meridione del paese, probabilmente in Calabria ed uno nel modenese,Camato è quasi unico, dovrebbe essere dell'Italia del sud, dovrebberoderivare da un soprannome riferito al mestiere dei capostipiti, probabilmenteoriginato dal termine greco χαμαί camai(terra) o meglio ancora daltermine sempre greco κάματος kamatos(fatica), intendendo che probabilmentei capostipiti fossero lavoranti agricolio comunque uomini di fatica. |
CAMAZZOLA | Camazzola è tipico della zona tra vicentino e trevisano, di Romanod'Ezzelinonel vicentino e, nel trevigiano di San Zenone degli Ezzelini e di Borsodel Grappa. integrazioni fornite da GabrieleFarronato Camazzole è una frazione del comune di Carmignano sul Brenta(PD). I dalle Camazzole sono detti coloro che si sono trasferitinell'Asolano a Liedolo di San Zenone nel secolo XV°. Da qui si sonopoi sparsi anche nel Bassanese. |
CAMBA CAMBEDDA CAMBONI CAMBOSU CAMBULI | Camba è specifico del sud della Sardegna, di Cagliari soprattuttoe di Quartu Sant'Elena, Selargius, Monserrato e Capoterra nel cagliaritanoe di Oristano, Cambedda, abbastanza raro, ha un nucleo nel cagliaritanoed uno nel nuorese, Camboni è molto diffuso in tutta la Sardegna,a Sassari, Ploaghe, Sennori, Ozieri, Olmedo e Sorso nel sassarese, a Cagliari,Quartu Sant'Elena, Settimo San Pietro, Villaputzu e San Vito nel cagliaritano,a Siniscola e Nuoro nel nuorese, a Giba, Carloforte e Carbonia nel carbonense,Cambosu è specifico di Nuoro, Cambuli ha un ceppo a Nurallao, Cagliarie Quartu Sant'Elena nel cagliaritano ed uno a Neoneli nell'oristanese,dovrebbero tutti derivare, direttamente o attraverso ipocoristici o accrescitivi,da un soprannome originato dal vocabolo sardo camba(gamba). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CAMBA; CAMBEDDA; CAMBONI; CAMBOSU; CAMBULI: sacàmba è la gamba,ma significa anche ramo; sacambèdda è l'osso dellagamba, più conosciuto con nome sacannèdda de sa càmba.Sa cambèdda è inoltrela "guardia" del freno per le redini.Camboni è l'accrescitivo dicamba > gambone,ma è anche la bussola d'alcova,dal catalano cambrò, con lascomparsa della r (frequente nella lingua sarda). Cambosu> gamboso, dalle gambe robuste o lunghe?Cambuli potrebbe invece derivare, oltreche da gamba, dallo spagnolo antico cambuj,nel significato di cuffia per i bambini!(especie de capillo de lienzo que se pone a losniños). Sono cognomi presenti negli antichi documentidella Sardegna. Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388,troviamo: Camba Nicolaus - de Aristanni; Cambella Dominigo, villeBurgi. * Burgi de Gociano...odierna Burgos - fondata da Mariano IV, padredi Eleonora. Curatorie de Anella; Cambella Joannes, ville Sasseri. ** Sasseri.Sassari.Et nos Pugioni Anthonius et De Lacon Salatinus, cives Sasseri, sindici,actores et procuratores.Marringoni Arsòcus potestas ac capitanuscivitatis Sasseri. Omnes cives congregatis in civitate Sasseri, apud ecclesiamSancte Caterine.presentibus Corda Jacobo, Magnispesa Francisco, De MascaraFrancisco. In die XIII mensis Januarii MCCCLXXXVIII - 1388. Cambone Gunnario,jurato ville Culleri(Cuglieri** CULLERI.(attuale Cuglieri) CASTRI MONTISDE VERRO.in posse Salari Arsocho, notarii publici et etc. die X januario1388. nisi bestiaris pastores.congregatis in villa de Guilciochor .in posseSalari Arsoci, habitatoris Bose .notarii publici et etc. die X januari1388; Cambone Petro, ville Bordigale. * BORTIGALE.odierno Bortigali. Curatoriede Marghine de Gociano; Cambuli Echu, jurato ville Mahara. ** ContrateMarmille.et ego Ferrali Agustinus, sindicus et c.etc. Contrate Marmille.seua Nicolao Longhu, castellano Contrate Marmille.habitatoribus, congregatisin dicta villa Mahara Barbaraquesa (Villamar) ante ecclesiam Sancti Saturnini(nisi pastores bestiarum) .in posse Virde Andrea, civitate Sasseri, VirdeJoannis filii.die XII januarii 1388; Cambuli Michaele - de Bosa. ** Bosa:omnibus civibus et habitatoribus civitatis Bose.nisipastores.congregatisintus Ecclesiam Beate Marie Virginis .die XV Januarii 1388, Cambuli Petro,ville Selluri. ** Selluri - Sedduri - Seddori: odierno Sanluri. Et egoCapula Marcus .sindicus, actor et procurator ville Selluri.seu a PetroDe Castay, locuntenente capitanei et Margiano Costa, locuntenente potestatisterre Selluri et omnibus habitatoribus dicte terre, congregatis. X diejanuarii 1388. Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°,XIII° secolo, abbiamo: Camba Arzocco (138), prete di Segazos ( abitatoscomparso appartenente alla Curadorìa di Milis, del regno giudicaledi Arborea, i cui resti si trovano in agro di Riola Sardo, in localitàTrogatzus); in uno scambio di terre: tramudarus vinias cun presbiteru Mellosede Segazos.Cambuli Furada Buriga, figlia a (di) Ianni e sposa a GosantineAnione (167), in una partizione di servi: partivi cum donnu Troodori Cocoarkipiscopu. Coiuedi Goantine Anione , serbu de Santa Maria de Bonarcado,cun Cambuli Furada, ankilla de Santa Maria de Aristanis.Nel Condaghe diSan Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo, abbiamo: CambaDorgotori (183) in una compera di servi: comporaili a Petru de Serra pedein Dorgotori Camba et.(ho comprato da Petru de Serra, un quarto(del servizio)di Dorgotori Camba e.;Camba Maria (76), in una donazione: dona binia (vigne)in Soricariu - in agro di Andronike; Camba Petru (240), in uno scambiodi servi: tramutai cun Petru de Serra Boe: isse deitimi latus(la metà,del servizio) de Petru Camba et ego deitili III pedes de Maria Bacca (trequarti). Nel Condaghe di San Pietro di Silki, XI°, XIII° secolo,abbiamo: Canbella Petru (51) armentario( amministratore di corte),in una donazione a San Pietro (postura); Canbella Comita (100), teste inuna lite per la partizione della servitù (kertu de servis); CanbellaFuratu (131), in una donazione (postura); Canbella Petru(76), maiore descolca( comandante dei reparti di guardia dei confini), testimone in unalite per la partizione della servitù (kertu de servis). Nel testodel Fara "De Rebus Sardois" libri, III° e IV° troviamo citati:Cambonus Basilius, canonicus Sorrensis (canonico in Sorres > abitato scomparso;appartenne alla Curadorìa del Meylogu nel regno giudicale di Torrese sede della omonima diocesi, oggi non più esistente); CambonusPetrus, alleato del re di Spagna e da lui gratificato, allorquando MarianoIV, Giudice d'Arborea, tentò con azioni militari la conquistadi tutta la Sardegna - anno 1369. Attualmente il cognome Camba èpresente in 32 Comuni italiani di cui 15 in Sardegna: Cagliari 113, QuartuS. E. 23, Oristano 21, etc. Cambedda è presente in 46 Comuni italiani,di cui 26 in Sardegna: Teulada 27, Nuoro 23, Cagliari 19, etc. Camboniè presente in 156 Comuni italiani, di cui 65 in Sardegna: Sassari71, Plaghe 62, Cagliari 62, Sennori 53, Quartu S. E. 38, etc. Cambosu èpresente in 9 Comuni italiani di cui 8 in Sardegna: Nuoro 44, Ozieri 6,Sassari 6, Cagliari 5, Olbia 3, etc. Cambuli è presente in 38 Comuniitaliani di cui 18 in Sardegna: Nurallao 33, Cagliari 27, Neoneli 26. |
CAMBARAU | Cambarau è tipicamente sardo del cagliaritano, di Quartu Sant'Elena,Cagliari, Decimoputzu e Capoterra, e di San Giovanni Suergiu e Carbonianel carboniense, dovrebbe derivare dal termine sardo cambaràu(esattore, addetto alle riscossioni),un deverbale del verbo sardo cambarài (incamerare,confiscare). |
CAMBARERE CAMBARERI CAMERIERE CAMERIERI CAMMARERE CAMMARERI CAMMARIERI CAMMERIERI | Cambarere, praticamente unico, è probabilmente dovuto ad un erroredi trascrizione di Cambareri, che è tipico del reggino, di BagnaraCalabra, ma, anche se in misura minore, di Scilla, Villa San Giovanni,Campo Calabrò, Seminara e Gioia Tauro, Cameriere, molto raro, ètipico di Lattarico nel cosentino, Camerieri, assolutamente rarissimo,sembrerebbe del perugino, di Perugia e di Valfabbrica, Sempre del peruginodovrebbero essere gli assolutamente rarissimi Cammarieri e Cammerieri,Cammarere, molto raro, sembra essere specifico di Sant`Eufemia d`Aspromontenel reggino, Cammareri è tipicamente siciliano del trapanese, diTrapani, Marsala, Erice, Mazara del Vallo e Gibellina, con ceppi anchea Palermo e Messina, un piccolo ceppo è presente anche a Taurianovanel reggino, tutti questi cognomi dovrebbero derivare, a seconda del momentoin cui si sono formati, se in epoca abbastanza vicina da termini, piùo meno dialettali, stanti ad indicare il mestiere di camerierecome attualmente si intende, se in epoca tardo medioevale o rinascimentalederivano invece dalla funzione di gentiluomo cameriere,un funzionario di grado elevato addetto a funzioni amministrative o digestione di corte ai servizi dell'alta nobiltà e dell'alto clero. |
CAMBI CAMBIO | Cambi è tipicamente toscano, con ceppi, probabilmente secondariin Emilia e nel Lazio, Cambio, molto molto raro sembra specifico del casertanoed iserniano, derivano dal nomen latino Cambius di origini celtiche, dicui abbiamo un esempio in un atto rogato a Bologna nel 1329: "...Cambiusolim Martini Guaraldi, Iohannes quondam Lambertutij, Albertus Bonore...",tracce di questa cognominizzazione si trovano a Firenze nel 1200, in unoscritto del 1263 viene citato un certo Ricco Cambi come esponente dei maggioribanchieri della città, a Bergamo nel 1500 leggiamo: "...Actorumspectabilis domini vicarii pretorii Bergomi FrancescusCambius et Antonius Rizattus julii et augustianni 1559...". integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cambi muove dal nome proprio medievale Cambio,d'area toscana (sec. XII). E' forma aferetica da (Bon)cambio«buon cambio», nome augurativo«dato a un figlio dopo la morte di un figlio precedente» (DeFelice). Discreta la sua diffusione a Modena. Fonte: F. Violi, Cognomia Modena e nel Modenese. |
CAMBIALE CAMBIALI | Cambiale è quasi unico, potrebbe essere siciliano, Cambiali, leggermentemeno raro, è probabilmente toscano, dovrebbero derivare da un terminemedioevale cambiale, cambialis (operatoredi cambio moneta), forse ad indicare nel capostipite un banchiere. |
CAMBIASO | Cambiaso è tipicamente ligure di Genova e del genovese, di SerraRiccò, Sant'Olcese e Campomorone, dovrebbe derivare da un'italianizzazionedel cognome francese Cambiez o deltermine medioevale francese cambias(birraio), che ha dato origine a quelcognome, ma potrebbe anche derivare da un soprannome originato dal terminecelta cambios (gobbo),forse un difetto del capostipite. |
CAMBIE' CAMBIELLI | Cognome lombardo originario dellaprovincia di Cremona Cambiè, tipico della provincia di Milano Cambielli,potrebbero essere stati originati da un soprannome derivato da un toponimoCambiago (MI) o legato al mestiere di commerciante , cioè di unoche fa baratti. Potrebbero anche essere derivati dal nomen latino Cambius. (vedi Cambi) |
CAMBIERI | Specifico della parte occidentaledell'Italia settentrionale, potrebbe essere originato dal nome auguraleCambio ( quelli di Cambio, la gente di Cambio) oppure dal mestiere di commerciante. |
CAMBRIA | Specifico del messinese, potrebbe derivare dal cognomen latino Cambria(antico nome latino per Galles, regione del Nord Ovest dell'Inghilterra),un esempio è Aurelia Titulla Cambria leggibile in un'antica iscrizioneromana. |
CAMBRIANI | Molto raro, è specifico del centro Italia, dovrebbe derivare dall'etnico Cambria, (antico nome latino per Galles, regione del Nord Ovest dell'Inghilterra),forse ad indicare reduci dalle campagne in Britannia, inun antica lapide romana leggiamo: "Cambrianus/ l(ibens) p(osuit)". |
CAMBRUZZI | Cambruzzi, presente in modo sporadico nell'Italia settentrionale, ha unceppo veneto nel bellunese a Fonzaso, dovrebbe derivare da un soprannomedialettale con riferimento alla finissima tela detta di Cambrai,forse ad indicare che il capostipite ne facesse commercio, troviamo traccedi questa cognominizzazione nel bellunese a Feltre nel 1600, in un attoleggiamo: "...IoannesCambrutius cancellarius episcopalis feltrensisnotarius...". |
CAMEDDA | Camedda, tipicamente sardo, è specifico soprattutto dell'oristanesedi Cabras in particolare e di Oristano, Santa Giusta, Marrubiu e Solarussa,e di Cagliari, potrebbe derivare da nomi di località. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CAMEDDA: sa camèdda in logudoreseè l'arco del giogo dei buoi.Dallo spagnolo gamella - arcode yugo en que entra la cabeza de los bueyes. In campidanesesu yù o juali/ede is bois. Dal catalano camella.Dal latino camela = femminadel cammello. In latino esiste anche camella,dim. di camera, col significato di scodella.Sono tanti i cognomi ed i toponimi che hanno come base questo termine,sin dai tempi antichi e, nonostante sia ritenuto logudorese, lo ritroviamoin tutta la Sardegna, anche nei toponimi: un classico esempio èl'area del Monte Linas, Sardegna sud occidentale, dove ritroviamo i toponimiPunta sa Camedda, su Pranu de Camedda, in agro di Gonnosfanadiga. Comecognome lo ritroviamo tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del1388: Camella Bernardus, ville Algueri(Alghero). Nell'oper del Fara (DeRebus Sardois, III°, IV° libro è citato Camella Bernardus:nominato, nell'anno 1387, dal re Giovanni d'Aragona tutore e curatore (amministratore),insieme a Franciscus Bos et Antonius Ferret, pro Alguerii populo(per la città di Alghero). Camedda Antioco (XVIII_XIX secolo) sacerdoteresidente a Cagliari * I 2000 sardi più faosi (L'Unione Sarda).Attualmente il cognome Camedda è presente in 111 Comuni italiani,di cui 49 in Sardegna: Cabras 230, Oristano 65, Cagliari 48, Santa Giusta28, Marrubiu 18, etc. |
CAMELI CAMELLI CAMELLINI CAMELLINO CAMELLO | Cameli è molto diffuso nell'area che comprende il maceratese, ilPiceno ed il teramano in particolare ed il pescarese, con piccoli ceppiin Umbria, uno nel romano e latinense ed uno nell'ennese, Camelli, moltoraro, è specifico di Faenza, Camellini è tipicamente emiliano,del reggiano, di Reggio Emilia,Cadelbosco di Sopra, Guastalla e Casalgrande,del modenese, di Sassuolo, Modena, Formigine e Carpi e di Parma, Camellino,praticamente unico, potrebbe essere dovuto ad un'errata trascrizione delprecedente, Camello è assolutamente rarissimo, dovrebbero quasitutti derivare, direttamente o attraverso una forma ipocoristica, da unalatinizzazione del nome e cognome tedescoKamel, cognome di cui abbiamo un esempionella seconda metà del 1600 con il Padre gesuita Georg Joseph Kamelche latinizzò il suo nome in Gergius JosephusCamellius e che diede il suo nome alla camelia(pianta da fiore) che portòin Italia dall'Asia, ma è pure possibile una derivazione dal nomedi origine celta Camelian, ricordiamoSan Camelian vescovo di Troyes in Francia dal 478 al 525, anno della suamorte, non si può escludere che in qualche caso possano anche derivaredal nome arabo Kamel, ricordiamo conquesto nome il sultano d'Egitto Malik-al Kamelche nel 1292 restituì a Federico II° Gerusalemme senza combattere. |
CAMELLATO | Camellato, estremamente raro, è del trevigiano, dovrebbe trattarsidi una forma patronimica dialettale del nome Camelluso Camellian, la terminazione in -atosta per figlio di. (vedi Camelli). |
CAMERA CAMERAN CAMERANI | Camera è distribuito intutt'Italia, ha vari ceppi originari, dalla provincia di Alessandria, Paviae Genova alla Campania ed alla Calabria. Cameran è padovanoe Camerani è ravennate. Questi cognomi potrebbero derivare da unodei tanti toponimi con radice Camera come Camerana (CN), Camerano (AN)- (AT) ecc. oppure dal mestiere di servitore (addetto alla camera). |
CAMERINI CAMERINO | Camerini è presente a macchia di leopardo nel centronord,Camerino è presente in tutta Italia, possono derivare dal toponimoCamerino (MC) in qualche caso, in altri dal mestiere di servitore(addetti alla camera). |
CAMILLA CAMILLACCI CAMILLETTI CAMILLI CAMILLINI CAMILLO CAMILLONI CAMILLUCCI CAMILLUZZI CAMMILLI | Camilla è tipica del cuneese di Niella Tanaro e Mondovì,Camillacci è tipicamente laziale, del romano e del frusinate, Camillettiè tipico delle Marche, del perugino e del romano, Camilli èspecifico della fascia centrale che comprende il grossetano, il Lazio,l'Abruzzo, l'Umbria e le Marche, Camillini è tipicamente romagnolo,del ravennate, forlivese, riminese e pesarese, Camillo ha ceppi nel Veneto,nel romano, nel napoletano, nel foggiano e nel palermitano, Camilloni sembramarchigiano e del perugino e romano, Camillucci oltre al ceppo marchigianoha un ceppo nel ternano, nel viterbese e nel romano, Camilluzzi, moltomolto raro, è tipico del ternano, Cammilli, sicuramente toscano,è proprio del fiorentino e del pistoiese., integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome antico Camillo,l'italianizzazione cioè del personale samotracio Kadmilos,che, nell'antica mitologia greca, era il nome attribuito al padre dei Cabiri(divinità dell'oltretomba, venerate come Grandi Dei in un cultomisterico che aveva il suo centro in Samotracia): dalla figura mitologicadi Kadmilos, in seguito, presero illoro nome i cosiddetti camilli, giovani sacerdoti che assistevano a particolaririti sacrificali, conosciuti come i Misteri dei Grandi Dei. Detto questo,comunque, va notato che in alcuni casi il cognome Camillo potrebbe derivareda una variante del cognome Camillò (vedi questo cognome). Per quantoriguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazionio dei nomi personali dei capostipiti o di soprannomi ad essi attribuiti. |
CAMILLERI CAMILLIERI | Camilleri è tipicamente siciliano dell'area che comprende il nisseno,l'agrigentino ed il palermitano, Camillieri, molto molto raro, ètipico di Ragusa e del ragusano, con il termine camilleroin Sicilia si definivano i portantini o lettighieri, ed anche dei fraticamilliani cioè che per vocazione dedicavano la loro vita all'assistenzaai malati, si potrebbe ipotizzare quindi che il capostipite avesse o rapporticon qualche convento di quei frati o facesse appunto il lettighiere. |
CAMILLO' | Camillò è tipicamente calabrese del reggino e soprattuttodi Vibo Valentia. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questo cognome va ricercata nel soprannome o nome medievaleCamillò, che, nato sulla basedel greco chamilòs, significa letteralmente basso (vedi ancheBasso e Curcio, dei quali Camillò è l'equivalente greco-italiano);anche se è più improbabile, comunque, non si può escludereche in alcuni casi questo cognome derivi dal nome antico Camillo (vediCamilli). In conclusione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni o deinomi personali dei capostipiti o di soprannomi ad essi attribuiti. |
CAMINADA | Tipicamente lombardo e specificatamentemilanese e comasco. |
CAMINATI | Si individuano due ceppi uno nell'areadi Piacenza e l'altro in provincia di Forlì; il ceppo piacentinoderiva dal toponimo Caminata (PC). |
CAMINITA CAMINITI CAMINITO | Caminita è specifico del palermitano, di Palermo e di Ustica, Caminiti,molto più diffuso, è tipico della Calabria meridionale edella Sicilia nordorientale, di Villa San Giovanni, Benestare, Bovalino,Santa Cristina d'Aspromonte, Careri e Cittanova nel reggino e di Messina,Roccalumera, Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Pagliara, Taormina, Mandanicie Fiumedinisi nel messinese con ceppi anche a Catania e Palermo, Caminito,meno diffuso, è specifico di Melilli nel siracusano e di Militelloin Val di Catania e Catania nel catanese, in molti casi dovrebbe trattarsidi forme etniche riferite al paese di Camini nel reggino, il cui toponimodovrebbe derivare dal termine greco arcaico kaminion(fornace), negli altri casi potrebbederivare dal termine grecanico caminètes(piccola fornace), forse ad indicareche i capostipiti si occupassero della fusione di metalli. integrazioni fornite da MicheleCaminita Caminita: da documenti trovati nell'archivio di stato civile del comune di Usticasi legge che il capostipite fosse un certo marinaio proveniente dalla Spagnadi nome Joachin Caminito nato nel 1786 successivamente sposato con unadonna di Ustica ed ivi morto nel 1883. |
CAMINOLI | Assolutamente rarissimo potrebbe derivare da toponimi come Camino (TV)o Camino al Tagliamento (UD). integrazioni fornite da EnricoCaminoli i Caminoli in italia sono tutti parenti fra loro, quindi esiste unsolo ceppo; da una ricerca a metà del 1700 fino al 1800 erano inCarinzia Slovena, a Maribor, probabilmente di origini venete.Il toponimo di riferimento è Camino, come la famiglia Da Caminodella marca trevigiana. Comunque nel 1900 i Caminoli sono in trentino. |
CAMIOLA CAMIOLI CAMIOLO | Camiola, quasi unico, sembrerebbe siciliano, Camioli, anch'esso quasi unico,è probabilmente dovuto ad un'errore di registrazione anagraficasettentrionale del cognome Camiolo, che è tipicamente siciliano,di Palermo, di Gela nel nisseno, di Grammichele, Catania e Caltagirononel catanese e di Valguarnera Caropepe, Leonforte, Aidone ed Enna nell'ennese,dovrebbe derivare dal nome medioevale Camiolus,un'alterazione dialettale del termine latino medioevale cameolus(cammeo), dell'uso di questo termineabbiamo un esempio in epoca medioevale in un atto: "...Zona una argenti cum cinto corii cum certis paucis splanguis. Adamantitres parvi in tribus anulis auri. Camiolusunus in uno anulo auri. Anulli quatuor auri fracti pauci valoris. Virgedue parve pauci valoris que sunt fracte. Pendini duo granate et alii duosafilii cum periis ceto...", nome in uso soprattutto presso i popolislavi, anche come forma alterata del nome Camillus,secondo un'altra ipotesi potrebbe derivare da un soprannome dialettalebasato su di un termine arcaico dialettale camiolo(vignaiolo). |
CAMISASCA CAMISONI | Cognomi decisamente milanesi, dovrebberoderivare dal toponimo Camisasca (CO) e Camisano (CR). |
CAMISOLA | Camisola, assolutamente rarissimo, sembrerebbe dell'astigiano, forse diSan Damiano d'Asti, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal terminedialettale piemontese camisòla(sottoveste), a sua volta derivatodal provenzale camisol (gonna,veste), si tratta di un cognome molto antico, di cui si hannotracce fin dal medioevo, infatti nel Codice Diplomaticodella Lombardia Medioevale, in una Cartulavendicionis redatta a Pavia nell'anno 1141 possiamo leggere:"Anno ab incarnacione domini nostri Iesu Christimillesimo centesimo quadragesimo primo, quintodecimo kalendas decembris,indictione quinta. Constat me Mantoanam, filiam quondam Nigriboni Buccanigra,et relicta quondam Guilielmi Bescossa, que professa sum ex nacione mealege vivere Romana, accepisse sicuti et in presentia testium accepi a teBorgundio Musso da Salairano, per RainardumCamisolam, missum tuum, argenti denariorumbonorum Papiensium solidos viginti quinque et dimidium, finito precio,pro omnibus rebus illis cum areis suis, iuris mei, quas habere et deti|nerevisa sum, per aliquem modum, in loco et fundo Ragagnaria et in eius territorio,prope castro de Lambro ...". |
CAMMARELLE | Cammarelle, abbastanza poco comune, è specifico di Rionero in Vulturenel potentino, dovrebbe derivare dal nome della località Cammarellesita nel comune di Padula nel salernitano. |
CAMMI CAMMIA | Cammi è specifico di Piacenza e del piacentino, di Rottofreno, Fiorenzuolad'Arda e Caorso, Cammia, quasi unico, è sempre del piacentino, dovrebberoderivare dal nome tardo latino di origini celte Cammius,latinizzazione del nome Cammiac inuso nella Gallia meridionale, durante il periodo imperiale sotto AntoninoPio troviamo come Proconsole del Norico LuciusCammius Secundinus, in una lapide del primo secolo situata adAquileia si può leggere: "K(alendis)Novembr(ibus)L(ucius) NoniusRufinus Pomponianus Q(uintus)Vesonius Fuscus // p(raefecti)i(ure) d(icundo)/ scr(ibendo)adf(uerunt) C(aius)Lucretius Helvianus M(arcus)// Trebius Proculus L(ucius)Cammius Maximus/ s(enatus) c(onsulto)cum prona voluntate // honestissimo animo ultro Calvius Pollio IIIIviri(ure) d(icundo)/ in proximum annum // professus sit quo facto haesitationi publicae inpartem / moram ademerit placere ei quo // magis etiam ceteri ad bene faciendumin rei publicae / provocentur statuam equestrem // auratam in foro n(ostro)poni censuer(e)prim(us) cens(uit)C(aius)Lucretius Helvianus". |
CAMMAROTA CAMMAROTI CAMMAROTO | Cammarota è un cognome specifico dell'Italia meridionale, probabilmenteoriginario della Campania e Basilicata, dove è diffusissimo, Cammaroti,praticamente unico, è probabilmente dovuto ad un'errata trascrizionedel precedente, Cammaroto è specifico di Messina e del messinese,si dovrebbe trattare di cognomi derivanti da alterazioni dialettali delnome del paese di Camerota nel salernitano, o di Cammarata nel cosentino e nell'agrigentino. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cammarota è cognome siciliano (anche Cammaroto) che viene dalgreco 'kammarōtos' = fattoa volta, ma anche 'fiero'.Possibile anche una derivazione dal toponimo Camerata (SA). Rohlfs 60. |
CAMMORANESI CAMORANESI | Camoranesi è ormai quasi estinto in Italia continua la sua presenzaall'estero grazie al fenomeno dell'emigrazione del secolo scorso, Cammoranesiè estremamente raro, sembrerebbero originari dell'anconetano, forsedi Fabriano. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Camoranesi è un cognome ormai quasi scomparso nel nostro paese, probabilmente originariodelle Marche, deriva dall'etnico del toponimo Camerano (AN), un tempo notocome Camborano o Camorano. |
CAMNASIO | Specifico del milanese, dovrebbe derivare dal toponimo Camnago (MI) frazionedi Lentate. |
CAMODECA | Camodeca è tipico della zona tra il basso potentino, San Paolo Albanesee San Costantino Albanese, e l'alto cosentino, Spezzano Albanese e Castroregio,famiglia nobile di chiare origini albanesi, che arrivò in zona nellaprima metà del 1500, in fuga da Corone, città della Morea(antico nome del Peloponneso attualmente greco), che era stata invasa daiturchi islamici, aiutati nell'operazione di espatrio dalle navi messe adisposizione da Carlo V°, per sottrarre i cristiani alle ritorsioniturche. |
CAMOGLIANO | Molto molto raro è tipicamente genovese, dovrebbe derivare dall'etnicodi Camogli (GE). |
CAMOIRANO | Camoirano, molto molto raro, è tipicamente ligure, dell'area tragenovese e savonese, potrebbe trattarsi di una forma etnica relativa alpaese spagnolo di Camoira in Galizia, questo supportato dalla particolarefrequenza con la Spagna da parte della Repubblica Marinara di Genova edai numerosi interscambi marittimi fra quelle regioni. |
CAMONI | Due le aree di origine, la provinciadi Brescia e quella di Piacenza, dovrebbe essere legato alla provenienzadalla val Camonica. |
CAMONITA CAMONITI | Camonita è tipico di Paternò nel catanese, con un piccoloceppo anche a Ficarazzi nel palermitano, Camoniti, quasi unico, sembrerebbedel palermitano, dovrebbero derivare da forme etniche soprannominali grecanichedove il suffisso -ita sta per abitantedi, proveniente da, unalocalità per il momento non meglio identificabile. |
CAMORANI | Camorani è tipicamente romagnolo, di Forlì, e del ravennate,di Faenza, Lugo, Solarolo e Castel Bolognese, con un ceppo anche nel reggianoa Reggio Emilia e Canossa, dovrebbe derivare dal nome del paese di Camorano,antico nome dell'attuale Camerano nel riminese o Camerano nell'anconetano. |
CAMORRI | Camorri, molto raro, è tipico di Cortona nell'aretino, dovrebbederivare da un soprannome originato dal termine arcaico italiano camorro(acciacco, malaticcio e per estensionecosa che funziona male) a sua voltaderivato dal latino camoria (moccio). |
CAMOSSI CAMOSSO | Camossi sembra tipico di Darfo Boario Terme (BS) e del bresciano, Camossoè tipico piemontese di Envie (CN), dovrebbero derivare da soprannomioriginati dal vocabolo dialettale lombardo camòss(camoscio). |
CAMOTTI | Camotti è specifico di Castelli Calepio nel bergamasco, il cognomedovrebbe derivare dal fatto che il capostipite fosse di razza camuna, osemplicemente provenisse dalla Val Camonica. |
CAMPA CAMPI CAMPO DELLA CAMPA LO CAMPO | Campa è tipicamente pugliese, del Salento in particolare, Campiè diffuso in tutto il nord, soprattutto nel milanese e varesotto,nel genovese, nel ferrarese ed in Umbria, Campo è tipicamente sicilianocon ceppi anche nel bellunese ed in Puglia, Della Campa, rarissimo, èdel napoletano, Lo Campo è specifico di Foggia, dovrebbero tuttiderivare da uno dei molti toponimi chiamati Campa, Campi o Campo o composticon la parola Campi o Campo, abbiamo un esempio di quest'uso in questoscritto del 1257: "...Namex parte mei, domui iam dicte pacis causa, propter eciam salutem animemee, de consensu fratris mei Sandivogii et filioli mei Nycolai filii Sandivogiide Campa, villas istas, ...". Traccedi queste cognominizzazioni le troviamo nel 1200 nel pisano:"...Bonaventure de Ceuli quondam Campide S. Iohanni alla Vena (San Giovanni allaVena (PI))...", in Valtellina nel 1600con il notaio Antonio Campi, esattore delle taglie forestiere nella comunitàdi Grosio (SO). |
CAMPACCI CAMPACCIO CAMPACI | Campacci, molto molto raro, ha un ceppo nello spezzino ed uno nel forlivese,Campaccio, quasi unico, è toscano, Campaci ha un ceppo molto piccolonel nordmilanese e nell'area che comprende il pavese e l'alessandrino,ed un ceppo veneto concentrato nel rovigoto, padovano e veneziano, dovrebberoderivare da soprannomi originati da nomi di località, come quellacitata in questo scritto del 1581 a Travedona nel varesotto: "..Jtemdicunt esse legatum unum super pecia una terre ubidicitur al campacio siue in ciosetto superquo debetur ecclesie santi Viti ..", tracce di queste cognominizzazionile troviamo in un atto del 1582 a Dervio nel lecchese: "..Unapezza de vigna arativa et prattiva de pertiche doi et meza nel circa, dovese dice alla vigna della madona alla quale coherentia ms gio Petro delguasto da mezo dì il sig.ottavio boldoni Dottore da bellano da seraJacobo della corona prestinaro et da nullora ms GioAntonio Campacio da Coreno..". |
CAMPAGNA | Molto diffuso in tutt'Italia, dovrebbe derivare dai vari toponimi con questaradice presenti un pà ovunque in Italia, come ad esempio Sommacampagna(VR), Campagna (SA), (VI), (PG), (TV), (CR) e molti altri, di quest'usoabbiamo un esempio in una Carta de concessione dell'XI° secolo: "...Quomodoerit modo de rebus nostris quas hic per comitem Gaufridum, avunculum vestrum,et episcopum Andecavensem et uxorem Hucbertide Campania, Agnetem, hujus castri tunc dominam,et per filios suos, partim dono, partim precio, hic adquisivimus?...". |
CAMPAGNOLA CAMPAGNOLI CAMPAGNOLO CAMPAGNUOLO | Diffuso in tutta Italia Campagnola con almeno due ceppi uno cagliaritanoe l'altro veronese, Campagnoli altrettanto diffuso è probabilmentedi origine modenese, mentre Campagnolo prevalentemente veneto possiedeanche un ceppo ragusano, Campagnuolo è specifico dell'area occupatadalle province di Napoli, Caserta e Benevento. Tutti questi cognomi hannouna derivazione dall'attività contadina o da un soprannome natoin città per identificare chi era di campagna o da un soprannomelegato ad un toponimo come Campagna (SA) - ( PN) - (VE) o anche Campagnola(PD) - (VR) - (CE) - (CR) - (RE). |
CAMPANA CAMPANI CAMPANINI | Molto diffuso in tutta Italia Campana, Campani è dell'area che comprendereggiano, modenese e Toscana, prevalentemente settentrionale Campanini,che ha le sue origini in Emilia ed in Lombardia. Questi cognomi derivanoo da un soprannome legato al mestiere di campanaro (modificato dal dialetto)o di produttore di campane o alla provenienza campana o a toponimi comeCampana (CS). ipotesi fornite da D. Campanini la provenienza di Campanini non è assolutamente da collegarealla campana ma al mestiere di camparo,cioè colui che apriva le chiuse per l'irrigazione dei campi, chiamatoanche camparèn in dialetto emilianoe poi modificato in campanènquindi Campanini. |
CAMPANACCI | Campanacci, assolutamente rarissimo, dovrebbe essere dell'Italia settentrionale,l'origine potrebbe dipendere dal mestiere di conduttore di vacche svoltodal capostipite, vacche che, nel settentrione d'Italia, erano, ed in alcunicasi sono ancora, caratterizzate dall'avere al collo un campanaccio, che,nel periodo di transumanza, risuonava durante il cammino verso l'alpeggio. |
CAMPANARI CAMPANARO CAMPANER | Campanari è tipico di Marche e Lazio, Campanaro ha un ceppo nelvicentino, uno nel foggiano, uno nel cosentino ed uno nel nisseno, Campanerè tipico dell'area che comprende il trevisano, il veneziano ed ilFriuli, l'origine di questi cognomi è un soprannome, in alcunu casiin dialetto, legato al mestiere di campanaro o di produttore di campane. |
CAMPANALE CAMPANILE CAMPANILI | Campanale è specifico del barese zona di Cassano delle Murge e diRuvo di Puglia, Campanile è molto diffuso nel Lazio, Campania ePuglia, Campanili, assolutamente rarissimo, è probabilmente dovutoad un errore di trascrizione del primo, dovrebbe derivare da soprannomioriginati da caratteristiche fisiche o della località, abitare nellevicinanze di un campanile, o di una posizione eretta a mò di campanile. integrazioni fornite da Prof. VitoZullo Riguardo al cognome Campanile, diventato poi anche Campanale si hanotizie in un atto dello stato canonico del 1591 riscontrato nella chiesamadre di Cassano delle Murge (Ba) dove viene citato un certo "....magnificusnotarius Vincenzius Campanilisde Tramonto..." Tramonti di Cosenza o Salerno? Risultava poi proveniredalla città di Tramonti di Salerno. Nel comune di Tramonti rogarono,per gli anni 1568-1581, il notaio Campanile Antonio (sicuramente fratellodi Vincenzo) e, per gli anni 1713-1766, il notaio Campanile Andrea. |
CAMPANELLA CAMPANELLI CAMPANELLO CAMPANIELLI CAMPANIELLO | Campanella è molto diffuso in tutt'Italia, i ceppi più importantisono in Sicilia, Puglia e Campania, Campanelli è specifico dellazona tra bassa bresciana ed alto cremasco, Campanello sembrerebbe sicilianodi Grammichele nel catanese, Campanielli è quasi unico, dovrebbeessere dovuto ad un'errata trascrizione di Campaniello, che ha un ceppocampano a Villa di Briano e San Marcellino nel casertano ed a Torre delGreco nel napoletano, ed un ceppo pugliese nel foggiano a Foggia, Cerignolae Vieste ed a Barletta nel barese, dovrebbero tutti derivare da soprannomi,amche dialettali, originati da caratteristiche del capostipite o perchèil suo mestiere comportasse l'uso di campane o campanacci o per la presenzadi una campana in prossimità della sua abitazione, ma è moltoprobabile anche una derivazione da toponimi come Campanella nel vicentino,nel salernitano e nel ragusano, Campanelle nel maceratese, o altri simili,personaggio degno di nota fu il filosofo calabrese Tommaso Campanella (1568-1639). |
CAMPARADA | Camparada, molto molto raro, è tipicamente lombardo, di Monza inparticolare, dovrebbe derivare dal toponimo Camparada (MI) nel monzese,il toponimo di origine romana trae il proprio nome dal termine latino campora(campi). |
CAMPARI CAMPARO | Campari ha un ceppo lombardo tra milanese, pavese e cremonese, ed uno emilianotra parmense, reggiano e modenese, Camparo, molto più raro, parrebbetipicamente del pavese, dovrebbero derivare dall'antico mestiere del camparuso guardiano, custode di un fondo rustico,di questo mestiere abbiamo una traccia in un atto del 1628 nel ducato diMilano: "...Dominicus camparusfilius quondam Francisci...". |
CAMPATI | Campati ha un ceppo a Roma ed uno a Schiavi (CH) integrazioni fornite da Fabio Paolucci Alla base del cognome è il participio passato del verbo campare,nel senso di scampare, vivere, sopravvivere,dato come soprannome al capostipite perchè probabilmente scampatoad una calamità naturale o ad una terribile epidemia. Sarebbe daescludere la derivazione del cognome dal termine campata,elemento architettonico compreso tra due sostegni o piedritti consecutivi.Ancora de prendere in considerazione è la probabile derivazionedalla attività agricola o dalla riscossione delle tasse: il campaticoè il reddito agrario o anche la tassa imposta sui redditi agrari. |
CAMPEOL | Campeol è un cognome tipico del trevigiano, di Istrana, Farra diSoligo e Pieve di Soligo, dovrebbe derivare dall'etnico dialettale deltoponimo Campea di Miane (TV). |
CAMPERA | Campera è specifico del pisano, di San Giuliano Terme, Vecchianoe Pisa, dovrebbe derivare da nomi di località come La Campera di Cascina,o Campera di Peccioli, entrambe nel pisano. |
CAMPERI CAMPERO | Camperi è tipico del cuneese, di Mondovì, Villanova Mondovìe Frabosa Soprana, di Torino e dell'imperiese, con un piccolissimo ceppoanche nel bergamasco, Campero è specifico di Garessio nel cuneese,potrebbero derivare dal cognomen tardo latino Camperus,di cui abbiamo un esempio d'uso in questo testo medioevale: "...Deniquevero Camperusipse, in iconibus operi suo sbjunctis, lineis suis binis normalibus adeoarbitrarie et incostanter usus est, toties punctis contactus variat, secundumquae lineas istas dirigit, et a quibus omnis earum vis et fides pendet,ut seipsum in earum usu incertum et ambigue hesitantem tacite profiteatur...". |
CAMPESAN CAMPESANO CAMPISANI CAMPISANO | Campesan, molto raro, è tipicamente veneto, dell'area vicentino,padovana, Campesano, praticamente unico, dovrebbe essere dovuto ad un erroredi trascrizione del precedente, Campisani, assolutamente estremamente raro,è panitaliano, Campisano ha un ceppo a Roma, uno calabrese tra catanzaresee valentiano ed uno siciliano nel catanese, dovrebbero tutti derivare,direttamente o tramite modifiche dialettali, dal termine campisano,ormai caduto in disuso, usato per definire i lavoratori agricoli, ma iceppi veneti potrebbero anche derivare da etnici del toponimo Campese nelvicentino. |
CAMPESE CAMPESI CAMPISE CAMPISI | Campese ha un ceppo nel vicentino che potrebbe derivare dal toponimo Campesedi Bassano (VI) ed uno nel napoletano, ma il nucleo più importanteè in Puglia, nel barese in particolare, Campesi è tipicamentesardo, della zona di Olbia e di Oschiri in Gallura, Campise, molto moltoraro, è calabrese, Campisi è tipico siciliano e del reggino,dovrebbero tutti derivare, direttamente o tramite modificazioni locali,dal termine medioevale campese o campiseutilizzato per indicare i terreni coltivabili, come si può leggerein questo documento del 1258 ad Afragola (NA): "...teneta domino Joanne Abate monasterii S. Petri ad Castellum petiam unam terrecampise sitamin dicto casali...". |
CAMPIBELLI CAMPOBELLO | Campibelli, quasi unico, parrebbe dovuto ad un errore di trascrizione,effettuato da uffici anagrafici del nord, relativo al cognome Campobello,che, molto raro, ha un ceppo a Martina Franca nel tarentino ed uno a Palermoe Ciminna nel palermitano, dovrebbe derivare da toponimi come Campobellodi Licata nell'agrigentino o Campobello di Mazara nel trapanese. |
CAMPIDOGLIO | Campidoglio è tipico del sud, assolutamente rarissimo, sembrerebbedella zona tra la Campania, il Molise e la Puglia, ma con presenze anchein Sicilia, potrebbe derivare da toponimi come Campidoglio nel teatinoo come la località Campidoglio nell'amalfitano. |
CAMPIGLIA | Campiglia ha un ceppo a Roma ed uno a Sala Consilina nel salernitano, dovrebberoderivare da un nome di località. (vedi CAMPILI). |
CAMPILONGO | Campilongo ha un ceppo a Napoli, uno nel leccese, ad Arnesano, Monteronidi Lecce e Lecce, ed a Taranto, ed uno nel cosentino, a Verbicaro, BelvedereMarittimo, Castrovillari, Rossano, Firmo e Scalea, dovrebbe derivare danomi di località denominate campo lungo, probabili luoghi d'origine dei capostipiti. |
CAMPIRONI | Cognome milanese, dovrebbe derivaredalla funzione di campèe (guardia dei campi). |
CAMPISANO | Tipico calabrese, della zona di Filadelfia (VV) e Falerna (CZ), ha un ceppoforse non secondario a Roma, dovrebbe derivare dal termine campesanus(abitante di zone rurali). |
CAMPITELLI | Sembra avere tre ceppi, nel maceratese,nel chietino e nel salernitano, dovrebbe derivare da un nome di località,si hanno tracce di questo cognome a Macerata fin dal 1700, con un VincenzoCampitelli di nobile famiglia. |
CAMPLI DI CAMPLI | Campli è tipico di Francavilla al Mare e di Ortona nel teatino,Di Campli, molto più diffuso, è specifico del teatino, diLanciano, Ortona e Castel Frentano, e di Pescara, dovrebbero derivare dalnome del paese di Campli nel teramano, probabile luogo d'origine dei capostipiti, che potrebbero risalire all'epoca deisaccheggi di Campli ad opera nelle truppe borboniche nel XVIII° secolo,saccheggi che costrinsero molti abitanti a ripararsi nel vicino teatino. |
CAMPOBASSO | Presenze significative a Roma ed a Fondi (LT) ed in Campania a Napoli eda Montesarchio (BN), ma il nucleo principale sembrerebbe essere in Pugliaa Triggiano (BA) ed a Bari, con un ceppo anche a Lecce, dovrebbe derivaredal toponimo molisano Campobasso, improbabile una connessione con il condottieroAngelo Monforte, Conte di Campobasso detto il Campobasso, che si schierò contro il Re Ferdinando II d'Aragonail cattolico (1452-1518) la cui discendenza continuò con il cognomedi Monforte e neppure è proponibile una connessione con Niccolòdi Monforte, Cola Gambatesa, il conte Cola Di Napoli, Conte di Campobassoe di Termoli. Signore di Campobasso, generale sotto gli Angiò controil re di Francia Luigi XI nella guerra del Bene Pubblico e che con il Galeotal'esercito del conte di Charolais e del duca di Borgogna Carlo il Temerariocon 900 uomini d'arme, di cui 120 veterani delle guerre italiane. AttaccaParigi, in quanto la sua stirpe proseguì con il cognome di Gambatesa. |
CAMPOFILONI | Campofiloni sembrerebbe tipico di Fermo (AP) e dintorni, deriva dal toponimoCampofilone (AP) che era in epoca medioevale un territorio sottoposto all'autoritàdi Fermo. |
CAMPOLATTANO | Campolattano è un cognome tipico di Maddaloni nel casertano, dovrebbetrattarsi di una forma locale per indicare una persona proveniente da Campolattaronel beneventano. |
CAMPOLI CAMPOLINI CAMPOLINO | Campoli è tipicamente laziale, molto diffuso nel romano, nel latinense,nel frusinate, con un piccolo ceppo anche nel napoletano, Campolini, quasiunico, è laziale, Campolino, altrettanto raro, sembrerebbe siciliano,potrebbero derivare, direttamente o attraverso ipocoristici, dal nome medioevale Campolus, ma èpure possibile che possano derivare da un alterazione del termine latinocampilius, ad indicare nel capostipite un contadinoaddetto a dei campilia (vedi CAMPILI). |
CAMPOLUNGHI CAMPOLUNGO | Della zona compresa tra Pavia,Milano e Piacenza Campolunghi, lodigiano con radici anche nelle MarcheCampolungo. Questi cognomi derivano da soprannomi che servono adidentificare una provenienza, quelli del campo lungo ad esempio diventanoi Campolunghi (pensate ad esempio a Melegnano, dove la via Castelliniera chiamata contrada lunga. |
CAMPOMAGGIORE | Campomaggiore, molto raro, è tipico del casertano, di Capodrise e di Marcianise,dovrebbe derivare dal nome del paese potentino di Campomaggiore o dal paeseomonimo nel reatino, o anche da Campomaggiore, una località di Reinonel beneventano. |
CAMPOMENOSI CAMPOMINOSI | Campomenosi sembrerebbe specifico del genovese, di Santo Stefano d`Avetoe Chiavari, Campominosi è specifico del piacentino, di Piacenzae Ferriere in particolare, dovrebbero entrambi derivare dal nome dellalocalità di Campomenoso di Santo Stefano d`Aveto, i Campomenoso,nobili liguri, compaiono in atti notarili degli inizi del 1300, in un attodi vendita del 1324 leggiamo: "...Petrus, filiusquondam Enrici de Campolemenosode Valle Avanti...", il casato nel 1500 si legò in matrimoniocon un ceppo dei Doria.. |
CAMPOMIZZI | Tipico marsicano, potrebbe derivare dal nome della località Campomizzidi Pescasseroli (AQ), nel 1800 troviamo tracce di questo cognome nei territoridi Cerchio (AQ) con i briganti Pasquale ed Emidio Campomizzi. |
CAMPONOGARA | Camponogara è tipico del veronese e vicentino, in particolare diVestenanova, San Martino Buon Albergo e Verona nel veronese e di Valdagnonel vicentino, dovrebbe derivare dal nome del paese veneziano di Camponogara,anche se non si può escludere che derivi dal nome di altre localitàcaratterizzate dalla presenza di una piantagione di alberi di noce, uncampus nucarius. |
CAMPORA | Campora ha un nucleo tra genovese ed alessandrino, un piccolo ceppo nelnapoletano ed uno nel palermitano, dovrebbe derivare da soprannomi indicantiuna provenienza dai campi cioè un'origine contadina, campora(campi) è il plurale del sostantivo latinocampus (campo). |
CAMPOREALE | Camporeale è tipicamente pugliese, in particolare di Giovinazzoe soprattutto di Molfetta nel barese, con un ceppo importante anche nelfoggiano a Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, dovrebbe derivareda toponimi come Camporeale di Ariano Irpino nell'avellinese o Camporealedi Marsico nuovo nel potentino. |
CAMPORESE CAMPORESI | Camporese sembra specifico del padovano, con un piccolissimo ceppo a Sanzanel salernitano che dovrebbe derivare dal toponimo Campora (SA) ed unoancora più piccolo a Napoli che dovrebbe derivare da Campora diAgerola (NA), Camporesi è proprio del forlivese e ravennate, tuttiquesti ceppi settentrionali derivano da un soprannome originato dal vocabolocampus (terrenoagricolo), il cui plurale fa camporae starebbero ad indicare un'origine contadina. Tracce di questa cognominizzazionesi hanno già nel 1500, a Roma troviamo un Pietro Camporesi di ForlìArchitetto del Papa Clemente XIII°; nelle memorie del chirografodi Clemente XIII° leggiamo: "collaminor spesa possibile, coll'intervento e ricognitione anche di PietroCamporesi Architetto". |
CAMPOROTONDO | Camporotondo, assolutamente rarissimo, è ora presente praticamentesolo nel pavese, in particolare a Varzi, che dovrebbe essere uno dei nucleioriginari, mentre un altro nucleo ormai scomparso parrebbe siciliano, forsedel palermitano, dovrebbe essere derivato da nomi di località comeCampo Rotondo di Molare nell'alessandrino o ad esempio Camporotondo nel palermitano, ma presente anche nel catanese. |
CAMPOSTRINI | Campostrini ha un ceppo nel veronese, a Villafranca di Verona, Verona,Sant'Anna di Alfaedo, Sant'Ambrogio di Valpollicella e Bardolino, ed inTrentino, ad Avio, Ala, e Rovereto, ed un ceppo nel fiorentino a SestoFiorentino e Firenze, potrebbe derivare dal nome del paese di Campostrino,una frazione del paese di Asigliano Veneto nel vicentino, o di altri posticon un nome simile, come ne esistono nel ferrarese ed anche altrove. |
CAMPOVERDE | Campoverde, assolutamente rarissimo, sembrerebbe dell'Italia centrale,forse dell'Abruzzo, dovrebbe derivare dal nome del paese di Campoverde,frazione di Aprilia nel latinense, forse il luogo primitivo d'origine del capostipite. |
CAMPU CAMPUS | Campu è praticamente unico, Campus, tipicamente sardo come il precedente, derivano da nomi di località contenenti il terminelatino campus (campo) come Campus Jovis, Campus Martius ed altri, o anchedirettamente da toponimi come Campo Omu (CA), Campus di Villasimius (CA)o simili, si trovano tracce di questa cognominizzazione a Sassari e ad Oristanofin dal 1200. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CAMPU; CAMPUS: campu = campo;in latino campus. Campùra,campèda = territorio pianeggiante,aperto. Iscampiài/re= da cielo coperto, a cielo sereno.Esti iscampièndi = (il cielo)si sta rasserenando. Iscampus de su xelu = il firmamento,i campi del cielo. Campeda> centro abitato scomparso; in periodo medioevale appartenne alla Curadorìadi Barigàdu, del regno giudicale di Arborea. Campidano, pianuradel: = la vasta pianura che va da Cagliari ad Oristano, e attraversa tuttala fascia meridionale dell'isola di Sardegna: per estensione è laseconda d'Italia, dopo la Padana. Campo de Vinyes (campo delle vigne),abitato scomparso; appartenne alla Curadorìa di Gemini, nel regnogiudicale di Gallura. Campo Pisano, abitato, frazione di Iglesias. Campude Locu, detto anche Campulongu: abitato scomparso; in periodo medioevaleappartenne alla Curadorìa di Costavalle, nel regno giudicale diTorres. Il centro abitato, villa è menzionato nel Condaghe di SanNicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII°, sec. Campu Giavesu, abitatoscomparso, i cui resti si trovano nell'agro di Giave. Campu; Campulongu;campu Majori etc. Sono tantissimi i centri abitati ed i toponimi che portanola radice "campu". Quindi, l'origine del cognome, abbastanza diffuso, sindai tempi antichi, in Sardegna, trova diverse probabilità. Èpresente, in maniera nutrita, nelle carte antiche. tra i firmatari dellaPace di Eleonora, LPDE del 1388, troviamo: Campo (de) Fidirico -ville Terrenove (Olbia); Campo (de) Gantino, curie de Sacargia; Campo (de)Guantino, ville Macumerii; Campo (de) Guantino, ville Sancto Lussurgio;Campo (de) Guiglielmo, potestate Macumerii et Curatorie de Marghine deGociano...; Campo (de) Joannes, ville Sasseri; Campo (de) Leonardo, villeZaramonte(Ciaramonti); Campo (de) Leori, majore ville Simagis de Josso;Campo (de) Parasonus, ville Sasseri; Campo (de) Paulo, ville Macumerii;Campo (de) Petro, majore ville Gulcei. * Gulcei.odierno Bultei. Contratede Anglona; Campo (de) Petro, ville Setini (odierno Sedini); Campo (de)Petrus, ville Sasseri; Campo (de) Puço, majore ville Mumutata. *Mumutata...l'odierna Mamoiada. Barbagie Ollolai et Curatorie de Austis;Campo (de) Simplighi - ville Terrenove et Fundi Montis (Olbia); Campo (de)Drogodorio - de Castri Januensis (Castelsardo); Campo (de) Hlierio - deCastri Januensis.Campo (de) Leonardo - de Castri Januensis; Campo (de)Nicolao - de Bosa; Campo (de) Petro - de Castri Januensis. Campu (de) Anthonio,jurato ville Bitiri. * Bitiri...villaggio distrutto: del Meylogu. Contratede Ardar et Meylogu; Campu (de) Comita, jurato ville Pardu ; Campu (de)Comita, ville Mahara (Villamar); Campu (de) Duranti, ville Gonnos de Tramacia; Campu (de) Gilitto, majore ville Nurgillo ; Norghiddo...odierno Norbello.Contrate Partis de Guilcier ; Campu (de) Joanne, ville Septem Fontanis.Septem Fontanis.distrutto : Siete Fuentes - I conti di Siete Fuentes prendevanotitolo sotto il governo spagnolo. Castri Montis de Verro; Campu (de) Michele,jurato ville Sia Sancte Lucie. Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT,XI°, XIII° secolo, sono tante le persone col nome Campu omeglio de Campu o de Campo; tra cui ricordiamo: Comita, Dorgotori, Gitilesu,Gunnari Ioanne, Ythoccor, Mariane, Petru, etc. Citiamo Ythoccor de Campuo de Campu: Majore de Scolca( comandante della guardia di confine) in Ballese curatore de factu(amministratore generale) in una Corona de Rennu (tribunale),presieduta da Ythoccor de Laccon. Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado,CSMB, XI°, XIII° secolo troviamo: De Campeda Petru(88), teste inuna donazione di servi; Campu (de) Furatu (60); Campu (de) Terico, buiakesu,teste in una donazione. Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°,XIII° secolo, abbiamo: Campu (de) Comita (110), testis kertude servis (teste in una lite per la partizione della servitù). Nell'operadel Fara, "De Rebus Sardois, III° e IV° sono presenti: Campo Ioannes:anno 1426 2, idus Martii, Ioannes de Campo ordinis fratrum Carmelitarum,magister in teologia, episcopus Usellensis creatus sedit annos 5 et obiit;Campus Fregosus Ludovicus (180 /11); Campus Fregosus Pirrinus, (192/7).Attualmente il cognome Campu è presente in un solo Comune italiano:a Narcao in Sardegna, con un nucleo familiare: Campus è presentein 270 Comuni italiani, di cui 111 in Sardegna: Sassari 369, Quartu S.E. 232, Cagliari 124, Macomer 84, (Narcao 14). Etc. |
CAMUFFI CAMUFFO | Camuffi è quasi unico, Camuffo è tipico del veneziano, conun piccolo ceppo anche nel goriziano, potrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal termine italiano arcaico camuffo(gioco d'azzardo, fazzoletto o foulard usabileper coprire il volto, travestimento, maschera), ma non si puòescludere anche una possibile derivazione dal nome ebraico Hamoth,le origini di questa cognominizzazione sembrerebbero candiote (cretesi),proprio a Candia, l'attuale Creta, porto veneziano, agli inizi del 1400fiorente centro commerciale veneziano nel mar Egeo, con la caduta dell'ImperoRomano d'Oriente, Costantinopoli, l'attuale Istanbul, fu preda dei saracenie molti candioti si rifugiarono a Venezia e Chioggia per sfuggire allepersecuzioni operate dai turchi sui cristiani, tra questi anche i Camuffoche, giunti a Mestre, continuarono la loro opera di costruttori di ognisorta di imbarcazione, impresa che continua tuttora. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Camuffo è un cognome veneto che viene da un antico vocaboloveneto che significa 'balza del vestito'.Olivieri 238. |
CAMURANI | Cognome tipico dell'Emilia e Romagna. |
CAMURRI | Camurri è tipico dell'area che comprende il modenese soprattuttoed il reggiano e mantovano, dovrebbe trattarsi di una specie di forma etnicadel paese di Camurana di Medolla nel modenese o dai territori dell'anticoCastello di Camurana. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli A spiegare il cognome Camurri soccorrono tanto una derivazione localeda una ca(sa) Murri, quanto il nomepersonale latino Camurius, che ha datonel Modenese anche il nome locale Camuriana, in comune di Medolla, cheè una Camuriana villa d'età romana. La seconda ipotesi èper me più probante. Buona la diffusione nel Modenese. Fonte: F.Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CAMUS CAMUSSI CAMUSSO | Camus è quasi unico, Camussi, molto molto raro, è tipicodella zona che comprende il milanese, il pavese e l'alessandrino, Camusso,decisamente più diffuso, è specifico del torinese, di Pinerolo,Torino, Cumiana, San Secondo di Pinerolo, San Pietro Val Lemina e PerosaArgentina, in alcuni casi potrebbero derivare dal cognome francese Camus,ma in tutti i casi dovrebbero derivare da soprannomi originati dal fattoche i capostipiti avessero il naso camuso. |
CANAL CANALE CANALI | Canal è tipico del triveneto, del trevisano e del bellunesein particolar modo, ma anche del veneziano, del trentino e del goriziano,Canale è presente in tutt'Italia, Canali è più tipicodel centro nord, derivano, direttamente o tramite una modificazione dialettale,da toponimi quali Canale (TR) - (CN) - (AV) - (BL) - (GE) - (RM) - (TN)- (BO), o dal fatto che la fgamiglia abitava in prossimità o sullerive di un canale. |
CANALA | Canala è specifico di Ascoli Piceno e provincia, dovrebbe derivareda una voce dialettale del Piceno per intendere una vallata lunga e stretta,quella che anche in italiano viene detta canalone, probabilmente ad identificarele caratteristiche della zona di provenienza o d'abitazione della famiglia. |
CANALAZ | Assolutamente rarissimo, è tipico della zona orientale dell'udinese,di Grimacco in particolare, deriva da una voce dialettale friulana canalche sta ad indicare la valle, e si riferirebbe a persone provenienti davicine vallate. |
CANALIS | Molto molto raro ha un ceppo sardo ed uno piemontese, dovrebbe essere diorigini liguri o piemontesi e dovrebbe derivare da un nome di localitào dalla vicinanza ad un canale. Tracce di questa cognominizzazione le troviamonel 1400 nel torinese con il casato dei Canalis influenti notai e giureconsultialla corte pinerolese dei principi d'Acaia furono marchesi di Altavilla(1635), Spigno (1731); conti di Cumiana , S. Giorio (1400); consignoridi di Bruino, Cantogno, Caselle, Caselette, Genola, Givoletto, S. Martino,Stoerda, Villafranca, Villarfocchiardo. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CANALIS: ha il ceppo più rappresentativo a Sassari, ma èpresente anche in diversi Comuni della provincia di Torino; anche Romane ha un ceppo, con oltre 20 presenze. In sardo iscanalis o is canabis (betacismo)hanno diversi significati: is canabis de is crabeturas,sono le gronde dei tetti; iscanabis de su monti, sono le vallistrette e profonde della montagna o le forre, etc. Nonlo troviamo nelle carte antiche se non con uscita diversa. Tra i firmataridella Pace di Eleonora, LPDE del 1388, troviamo: Canals Franciscus rectorecclesie parrochialis ville Algueri. ** Ville Algueri.odierno Alghero.Camella Bernardus, Bos Franciscus, Ferret Anthonius sindici, actores etprocuratores.et nos, superius nominati: Serra (de) Thomas, major camere;Pancie Comita, sub cancellarius; Caso Anthonio procuratores.et singuloshomines civitatum Sasseri et Ville Ecclesiarum ac loci Telluri et locorumMole de Posata et Iscle de Galtelì ac Contrate de Baronia .et egoDe Vieri Jacobus praedictus tutor et curator datus et etiam adsignatusnobili Mariano filio (di Eleonora e Brancaleone Doria). Fideiussores DonnumDe Villa Gonnarium et Donnum Musca Bartholomeum, cives Aristanni. Presentibus:Marinella Torbino, Polvirella Anthonio, Sirgo Barçòlo, civibusAristanni. In die vigesima mensis Januarii, anno millesimo CCCLXXXVIII(1388). Seguono nomi di funzionari di tutta la Sardegna: Arenosio (de)Petri, ville Algueri; Masala Galeago, ville Bosa; Culto (de) Lemuxio, villeTerranova (Olbia); Ferrali Augustino, Marmilla; Casilis Petrus, CastriJavensis; Galluresu Mariano, Castri Montis; Montis (de) Laurencio, ParteMontibus; Sabiu Francisco, Parte de Valença; De Sii Jacobo, Mandrolisay;Lacono (de) Basilon, Parte Virigadis (Barigadu); Sotgiu (de) Thoma, CampitaniMajore; Porcu Guantino, Parte Milis; Sori (de) Francisco, Parte Guilcier;Agus (de) Joanne, Montis de Verro; Senalo (de) Barisono, Planarie de Bosa;Seche Gonnario, Montis Leonis e Caputis Abbas; Masala Joanne, Serra deVallis; Coghu Petro, Macumeri et Margini; Aletti Anthonio, Alçana;Vare (de) Nicolao, Claramonte et Anglona; Sunna Elia, Mejloco. Segue l'attonotarile.quod fuit actum die loco et anno predictis.testibus ad haec vocatis:Tholono (de) Giordano, Tardino (de) Poncio et Coloma Francisco Joannismilitibus; Colle (de) Petro, jurisperito; Tomich Francisco, Rigonfi Jacobo,Sagrestani Bernardo, Monge Petro, Celis Betto ( ville Ecclesiarum de Sigerroet Bassagoda Berengarius( Castri Calleri).Jonquerio Bernardo, SerraneiAnthonium et De Vineolis Petrum, notai (Castri Calleri). Actum in villaAlgueri; Baringe Damianum canonicum Arestanni et Virgili Nicolaum (Arestanni).Nella storia ricordiamo Canales de Vega Antonio, cagliaritano di origine,vissuto nel XVII° secolo, in periodo spagnolo. Professore delle cattedredi Diritto nell'Università di Cagliari ed infine Giudice della RealeUdienza (Di. Sto. Sa). Attualmente il cognome Canalis è presentein 54 Comuni italiani, di cui |
CANANI | Canani, assolutamente rarissimo, sembrerebbe avere un ceppo lombardo nelmantovano, con antiche origini ferraresi, ricordiamo Giovanni BattistaCanani nato a Ferrara nel 1515, autore del Musculorumhumani corporis picturata disectio, sempre nel 1500 il Cardinaleferrarese Giulio Canani, e, nello stesso periodo troviamo Antonio MariaCanani in qualità di Podestà di Guiglia nel modenese, possiedeinoltre un ceppo in Puglia, dovrebbe derivare dal nome medioevale goticoCananus, nel De generationeprincipum Walliae possiamo leggere: "Haecitaque est generatio principum Sudwalliae : Resus filius Griphini, Griphinusfilius Resi, Resus filius Theodori, Theodorus filius Cadelh, Cadelh filiusEneae, Eneas filius Oenei, Oeneus filius Hoeli da, id est Hoeli boni, Hoelusfilius Cadelh, Cadelh filius Roderici magni. De Cadelo igitur, filio Rothericimagni, descenderunt principes Sudwalliae. De Mervino principes Nortwalliae,in hunc modum ; David filius Oeni, Oeneus filius Griphini, Griphinus filiusCanani, Cananusfilius Iago, Iago filius Ythewal, Ythewal filius Meuric, Meuric filiusAnaudrech, Anaudrech, filius Mervini, Mervinus filius Rotherici magni...". |
CANAPA CANEPA | Canapa ha un piccolo ceppo tra novarese ed alessandrino, ed uno ad Osimonell'anconetano, Canepa è un cognome genovese ma si individuanoceppi in Sicilia e nel Cagliaritano. L'origine dei cognomi può risalirea soprannomi legati al mestiere di cordaio o di coltivatore di canapa oanche al fatto che il capostipite dimorasse nei pressi di una fabbricadi corde o di un campo di canapa. |
CANAVACCI CANAVACCIO CANAVASSI CANAVASSO CANEVACCI CANEVAZZI CANNAVACCIO | Cognomi tutti molto rari, derivano da un soprannome. integrazioni fornite da StefanoBettazzi Canavacci, Canevacci e Cannavaccio, rarissimi, sono presenti soprattuttonel romano, Canavaccio, unico, si riscontra soltanto a Cittaducale (RI), Canavasso, quasi unico, è forse originario del torinese,per Canavassi, anch'esso quasi unico, è invece molto difficile indicareuna precisa provenienza, Canevazzi, infine, è presente per lo piùin Emilia Romagna, fra il ferrarese e il modenese, tutti questi cognomidovrebbero derivare da varianti arcaiche o dialettali del termine canovaccio,col significato di strofinaccio (usato spesso in cucina), ad indicare cosìil mestiere di fabbricante o commerciante di strofinacci. Si tratta, dunque,delle cognominizzazioni di nomi di mestiere attribuiti ai capostipiti. |
CANAVACCIUOLO CANNAVACCIOLO CANNAVACCIUOLI CANNAVACCIUOLO CANNAVACIUOLO | Canavacciuolo, Cannavacciuoli e Cannavaciuolo sono quasi unici, Cannavacciolo.estremamente raro, è del napoletano, Cannavacciuolo è tipicodel napoletano e zona limitrofa del salernitano. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Canavacciuolo e Cannavaciuolo, unici, si riscontrano soltanto a Scauri(LT) e a Napoli, Cannavacciolo, rarissimo, ha un ceppo nel napoletano el'altro nel viterbese, Cannavacciuoli, quasi unico, è originariodi Scafati (SA), Cannavacciuolo, molto più comune dei precedenti,ha un epicentro in Campania, fra il napoletano e il salernitano, ma èpresente a bassa frequenza anche nel nord e centro nord del paese, tuttiquesti cognomi derivano da varianti arcaiche o dialettali del termine canovaccio,col significato di straccio, strofinaccio (usato per lo più in cucina),ad indicare così il mestiere di fabbricante o commerciante di strofinacci(altrimenti detto cenciaiolo). Si tratta, dunque, delle cognominizzazionidi nomi di mestiere attribuiti ai capostipiti. |
CANAVESE CANAVESI | Canavese è specifico del torinese e del cuneese, anche se èben rappresentato anche nell'imperiese, Canavesi invece è specificodell'area che comprende il nordmilanese ed il varesotto, dovrebbero derivaredal toponimo Canavese presente in misura massiccia nel torinese, o dalnome stesso (Canavese) dell'area geografica posta nella zona settentrionaledella provincia di Torino con centro principale Ivrea. |
CANCEDDA | Cancedda è specifico del sud della Sardegna, di Cagliari, QuartuSant'Elena, Decimomannu, Villaputzu, Nurri e Selargius nel cagliaritano,di Carbonia, di Arbus, Villamar, Villacidro, San Gavino Monreale e Guspininel Medio Campidano e di Oristano, Villaurbana, Gonnosnò, Uselluse Simala nell'oristanese, dovrebbe derivare da un soprannome originatodal termine sardo cancèdha,cantzedha, che significa cannuccia,vocabolo usato soprattutto per indicare la canna utilizzata per estrarreil vino dalle botti grosse. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CANCEDDA: è difficile dire che cosa significhi e da dove derivila voce cancèdda: non èpresente nei dizionari della lingua sarda e neppure nel DES del Wagner.Tentiamo alcuni suggerimenti. Nella ipotesi di una eventuale corruzionedel termine, nella lingua sarda esiste la parola conkèddae la sua variante cunkèdda…eperché no, cankèdda,nel significato di catino, catinella di terracotta, dal latino concha= scodella. Sacontzèdda nella parlata di Dorgali è lametà del guscio della noce o anche ilguscio vuoto dell’uovo, dopo che ne è uscito il pulcino;la base è sempre il latino concha.Oppure possiamo pensare ad una parola di derivazione greca, da κάγκελον (kànkelon) = cancello,sbarra, etc. cancèllosin latino. O ancora dal greco κάγχαλος = cancano, cardine o rampino. Non sappiamoaltro. Nei documenti antichi della lingua e della storia della Sardegna,abbiamo una serie di varianti, che potrebbero far pensare alle diverseipotesi su esposte, ma fra tutte prevale la voce greca κάγκελον= cancello Tra i firmatari dellaPace di Eleonora, LPDE, del 1388 figurano: Canceda Nicolao, jurato villeSeuis, * Seuis…odierno Seuis (Laconi…Contrate partis Alença); CancelluAntiogho, ville Ecclesiarum, *** Villa Ecclesiarum…odierno Iglesias. Etego De Nelli Pelipaparius Ludovicus, civis et habitator terre et VilleEcclesiarum…sindicus, procurator universitatis Ville Ecclesiarum…seu aFormenyino Joanne, capitano, camerlengo Ville Ecclesiarum di Sigerro. Omnibushabitatoribus dicte terre Ville Ecclesiarum, congregatis in Curia Magna…inposse Virde Andree, quondam Virde Joannis de Civitate Sasseri…nona diejanuarii 1388; Cancellu Juliano ville Ecclesiarum; Canchello Barsolo, majore(amministratoredi giustizia, sindaco) ville de Dolefa (Onnifai, Contrate Partis MontisAcuti). Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI, XIII secolo,al capitolo 70 abbiamo Cancella Corsa e Cancella Iustu, in un acquisto(comporeili)di terra: Ego Armanus, prior de Bonarcato, comporeili ad Abisatu et a CorsaCankella, socra sua (sua suocera) et a muliere sua Vera, plaza in Cellevane(Zeddiani : 1100 ab. Prov. Oristano), tenendo (confinante) assa de FuraduCorrìa servu de Sancta Maria de Bonarcato ; e deindeli (in cambioho dato…segue l’elenco) ; tra i testes figura Cankella Iustu, che èprobabilmente il fratello di Corsa. Sempre del CSMB, al capitolo 82 èmenzionato Cankella Mariane, prete: Ego Girardo, prior de Bonarcato, faciopartione cun iudice, homines ki hamus in Augustis (Austis) : (si trattadi una spartizione di servi) ; segue un lungo elenco, suddiviso in paragrafi.Fra i « testes » figura prebietru Mariane Cancella o Cankella.Il cognome Cankella è presente pure nel Condaghe di San Micheledi Salvennor, CSMS, XI, XIII secolo (al capitolo 133/209): CaçoPedro Quanquella – Cankella - (è in spagnolo)siervo entero de SanMiguel con Juerra que fue esclava entera de Comida de Tori…y la icierona Maria Canquella – Cankella - y Comida de Tori…Al 9 e 314 (è unaripetizione) abbiamo Marian Cankella : - en Billikennor (lungo lastrada che unisce Banari ad Ossi – v. il CSMS a cura di V. Tetti – DelfinoEd.) – Comprè de Marian Cankella con voluntade de su Muger su viñade la Villa…etc. (al 314 si ripete ma Cankella diventa Quanquella). NelCondaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI, XIII secolo : ai capitoli108 e 117 è citato Mariane Cancella, servo per un « pede »(unquarto)di San Nicola. E’ usufruttuario di una terra in localitàBingias Maiores in Consedin (Cossoine). Questi in una lite uccide un altroservo, « intero » di San Nicola, pertanto il monastero ne acquisisce« latus » (la metà più 2 giorni la settimanae lo stesso trattamento è riservato ale sue due figlie : - Ego prebiteruSalomone k nce ponio in ‘stu codice certo ki feci pro homine ki occisitMariane Kancella : a Ianne Corrìa, ki fuit integru de Sanctu Nichola,et. etc. ..et derunminde latus et .II. dies de Mariane, et cis latus et.II. dies in anbas fiias ( Il CSNT a cura di Paolo Merci – Ed. Delfino).Al capitolo 177 sempre del CSNT, è citato (Kancella) Cane (giàmenzionato in un documento del 1145 – Artizzu Geneal. VII, 13), maritodi Pisana de Athen, membro della potente famiglia degli Athen di Torres.Attualmente il cognome Cancedda è presente in 150 Comuni italiani,di cui 80 in Sardegna : Cagliari 121, Carbonia 47, Arbus 38, Quartu 38,etc. Nella penisola è Roma ad avere il numero più alto, con50, segue Genova con 15, etc. |
CANCELLARA CANCELLARI CANCELLARO | Cancellara è tipico dell'area potentino, barese, di Palazzo SanGervasio, Genzano di Lucania, Acerenza, Oppido Lucano, Venosa e Bella nelpotentino e di Spinazzola, Gravina in Puglia, Andria e Minervino Murgenel barese, Cancellari, quasi unico, dovrebbe essere dovuto ad un'erratatrascrizione del precedente, Cancellaro è tipicamente pugliese,di Foggia e Sant'Agata di Puglia jnel foggiano e di Andria e Canosa diPuglia nel barese, dovrebbero derivare dal nome del paese potentino diCancellara, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CANCELLI CANCELLINI CANCELLINO CANCELLO CANCIELLO | Cancellini praticamente unico è presente solo a Castelfranco Veneto(TV), negli USA ed in Brasile, dovrebbe derivare da un antenato che nel1886 a Edolo (TV), in quanto bambino abbandonato, ricevette questo cognomedall'ente che lo accolse, di questo cognome esistono comunque tracce anterioriin Sicilia ed a Benevento dove si riscontra una presenza nella secondametà del 1800 del cognome Cancellino, probabilmente per indicarei neonati abbandonati in prossimità del cancello di un monastero,la stessa origine dovrebbero avere i cognomi Cancelli, diffuso in Toscana,Umbria, Abruzzo e Lazio, con un ceppo anche nel leccese, Cancello, moltoraro, tipico del napoletano, come il molto meno raro Canciello, molto diffusonel napoletano a Frattamaggiore, Napoli, Frattaminore, e nel casertanoa Capua e ad Orta di Atella, che potrebbe anche derivare da nomi di localitào plebi come la napoletana Santa Maria a Canciello. |
CANCELLIERI | Presente in tutt'Italia ha piùzone di provenienza, dalle Marche, al Lazio alla Sicilia, deriva dall'apparteneread una famiglia dove qualcuno ha svolto la professione omonima. |
CANCEMI CANGEMI | Tipici siciliani dovrebbero derivare da un nome di località, la ContradaCangemi di Termini Imerese nel palermitano potrebbe essere un esempio,potrebbero anche derivare dal cognomen Cangemius di cui abbiamo traccenel 1600 con il dotto medico Franciscus Cangemius autore di un trattatomedico sulla cura di varie patologie. Tracce di questa cognominizzazionele troviamo nel 1593 ad Alessandria della Rocca (AG) dove viene fatto parrocodella chiesa Madre di S. Maria del Pilerio il reverendo Don Natale Cangemi. integrazioni fornite da CarmeloCiccia tratte da I cognomi di PaternòC:R:E:S Catania il cognome deriva dal vocabolo arabo haggam(applicatore di mignatte, barbiere, chirurgo, guaritore). A Palermo troviamoun Galterius Changemi nel 1283 |
CANCIAN CANCIANI | Cancian è tipico del trevigiano e pordenonese, Canciani èpiù dell'udinese, dovrebbero derivare da una modificazione dialettaledel nomen latino Cantianus, ricordiamo i martiri cristiani delle persecuzionidell'Imperatore Diocleziano, Cantius, Cantianus e Cantianilla uccisi nel300 ad Aquileia (UD), l'uso di questo nome nel medioevao si riscontra inun atto del 1139 conservato a Pavia, dove si legge: "...Signum+ manuum Arderici Marchesii Bullii, Guidonis Buzii, Onfredi de Concorezo,Proculini, Cantiani,testium. Ibi statim, presentibus ipsis testibus, dederunt guadiam suprascriptiPetrus Pecia et Iohannes et Bellonus germani, pater et filii, eidem Ingelzendeabbatisse ...", traccia di questa cognominizzazionela troviamo con l'autore storico Paulus Canciani autore del Barbarorumleges antiquae Accedunt formularum fasciculi et selectae constitutionesmedii aevi. Collegit ... monumentis quoque ineditis exornavit. |
CANDEAGO CANDIAGO | Candeago è tipico di Belluno e del bellunese, Candiago, decisamentepiù raro, è più tipico di Vittorio Veneto e del trevisano,dovrebbe derivare da un nome di località ormai scomparso, potrebbetrattarsi di terreni di proprietà di un profugo di Candia (cittàdll'isola di Creta, sotto il dominio veneziano), ma potrebbe anche trattarsidi possedimente di un Canidius (nomegentilizio romano o di un paese che potrebbe aver preso il nome dai Candeosignori di Faedis nell'udinese. |
CANDELA | Ha un ceppo nel trapanese e palermitano, uno nel barese, uno tra napoletanoed avellinese, potrebbe derivare da toponimi come Candela, presente sia nel foggiano che nel potentino. |
CANDELARI | Candelari sembrerebbe tipicamente marchigiano, di Ancona in particolare,potrebbe derivare dal mestiere di produttore di candelari,forma arcaica per candelieri, svoltoforse dai capostipiti, troviamo tracce di questa cognominizzazione almenodal 1300, tra i notai della Serenissima Repubblica Veneta compare infattiun Notaro Stefano Candelari in atti datati 1324. |
CANDELI | Candeli è tipico del modenese, di Modena, Maranello, Serramazzonie Pavullo nel Frignano, potrebbe derivare dal mestiere di produttore dicandele o ceri, svolto forse dal capostipite. |
CANDELIERE CANDELIERI | Candeliere è tipico di Gravina in Puglia nel barese e di Bari, consparute presenze nel catanzarese, Candelieri ha un ceppo nel leccese aCalimera e Martignano ed uno nel catanzarese a Vallefiorita e Soverato,potrebbero derivare dal mestiere di produttore di candelieri svolto daicapostipiti. |
CANDELO | Candelo è tipicamente piemontese, con un ceppo a Capriglio nell'astigiano,a Torino ed a Racconigi nel cuneese, dovrebbe derivare dal toponimo Candelonel biellese. |
CANDELORA CANDELORI CANDELORO DI CANDELORO | Candelora, molto raro, ha un ceppo a Fano nel pesarese ed uno a Bari eTriggiano nel barese, Candelori è tipico del teramano, zona di Rosetodegli Abruzzi e suo entroterra, Candeloro è invece della fasciadel chietino e pescarese, Di Candeloro, sempre del teramano, molto moltoraro, dovrebbe comunque riferirsi alla famiglia di un figlio di un Candeloro,dovrebbero tutti derivare dal nome Candeloroo Candelora, nomi attribuiti anticamenteai figli nati nel giorno cosiddetto della Candelora,così chiamato perchè perché in quel giorno vengonobenedette le candele, simbolo di Cristo, la luceche illumina le genti. integrazioni fornite da Andrea Ferreri - Milano Candeloro è un cognome abruzzese, diffuso nelle province diChieti e Pescara. Qualche presenza significativa anche nel sud Italia.Il nome Candeloro veniva dato soprattutto, ma non soltanto, ai bambiniche nascevano nel giorno della festa religiosa della Candelora, che dovrebbeessere il 2 Febbraio, nella quale si facevano benedire le candele e i ceri,per poi accenderli per chiedere protezione. |
CANDELU' | Candelù, molto raro, è tipico di Venezia e di Mogliano Venetonel trevisano, dovrebbe derivare dal nome del paese di Candelù,una frazione di Maserada sul Piave nel trevisano. |
CANDEO | Abbastanza poco comune è specifico del padovano, dovrebbe derivareda un soprannome dialettale con il significato di candido o forse e piùprobabilmente può derivare dal toponimo Candia, troviamo tracciadel casato dei Candeo come signori di Faedis (UD) arrivati da Padova nel1600. |
CANDI CANDIO | Candi ha un ceppo emiliano, a Parma, Modena, Bologna ed Argenta nel ferrarese,uno nell'anconetano ad Ostra, Senigallia, Chiaravalle ed Jesi, ed uno adAlbano Laziale, Roma e Frascati nel romano, Candio, molto meno comune,ha un piccolo ceppo tra veronese e vicentino, uno a Roma ed uno in Puglianel barese e nel leccese, dovrebbero derivare dal nome medioevale Candius,di cui abbiamo un esempio d'uso in questo scritto secentesco: "..Optatissimusadfuit Candiuset Episcopo, et Ciuitati, et max me Angelo, ac Sodalibus. Post mutuam salutationem,in conspectu omnium recitantur Patris Generalis literae: quibus collaudanseorum pietatem, singularique voluptati, atque exemplo sibi, ac ceterisPatribus fuisse demonstrans, quod tanto studio, quantum subscriptionibusquisque suis declarauerant, ad diuinae Maiestatis obsequium in hac minimaSocietate Iesu dedicarent sese..". |
CANDIA LA CANDIA | Candia, molto raro, sembra originario del potentino e della zona di confinedel casentino, deriva dal toponimo Candia (Creta), è presente ancheun ceppo autonomo nel pavese che deriverebbe dal toponimo Candia Lomellina(PV), La Candia, tipico del barese, di Molfetta in particolare e di Giovinazzo,dovrebbe essere una forma matronimica del precedente. Tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Fano (PS) nel 1400 con una certa Bernardina Candia. Un Giovanni Candia fu prevosto di Melegnano dal 1766 al 1812. |
CANDIANI CANDIANO | Candiani sembra avere un ceppo nel milanese ed uno nella provincia di Venezia,Candiano sembrerebbe del ragusano, dovrebbe derivare dal toponimo Candiadi Lomellina (PV) ma più probabilmente dal toponimo greco Candia(Creta) indicando la provenienza di esuli da quella terra dopo la conquistaturca dell'isola (1669), esempio di questa derivazione e prima cognominizzazionesi ha nel X° secolo, nella Istoria Veneticorumdi Johannes Diaconus si legge tra l'altro: "...IgiturPetrusCandianus dux, quem prediximus, sexto suiducatus anno triginta et tres naves, quas Venetici gumbarias nominant,contra Narrentanos Sclavos misit, quibus Ursus Badovarius et Petrus Rosolusprefuerunt, ..."; questo cognome lo si trova a Lodi nel 1500 neltestamento del senatore ducale Bernardino Busti, vedovo della moglie, LucreziaCandiani. integrazioni fornite da EnricoCandiani Busto Arsizio A Busto Arsizio esiste un ceppo numeroso di Candiani.Il senatore ducale Bernardino Busti sopracitato è verosimile chesia di origini bustocche, esistono infatti personaggi storici di sicuraprovenienza bustocca che venivano chiamati genericamente Busti, fra questi,lo scultore della scuola lombarda Agostino Busti (1483-1548) detto il Bambaia. |
CANDIDA CANDIDI CANDIDO | Candida ha un ceppo romano, uno nel napoletano a Cardito e Napoli, ed unosalentino ad Oria e Francavilla Fontana nel brindisino ed a Taranto, Candidiè tipico del romano, di Velletri, Roma, Lariano e Tivoli, Candidoè panitaliano, con i ceppi più importanti in Friuli, nelromano e latinense, nel napoletano, in Puglia, soprattutto nel leccese,nel reggino ed in Sicilia, dovrebbero derivare dal cognomen latino Candidus,Candida. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Candido,che, nell'onomastica augurale, va inteso probabilmente nel senso di puro,dall'animo candido. Nel sud Italia,però, non si può escludere che i cognomi Candida, Candido,etc abbiano talvolta un'origine arbëreshë (più probabilmentegreco-albanese), facendo riferimento, cioè, al nome etnico dell'isoladi Candia, oggi conosciuta come Creta (per una spiegazione più approfondita,vedi Candita e Di Candia): questa considerazione,in effetti, sembra applicarsi per lo più ai ceppi salentini e tarantini,tenendo conto che, nel sud della Puglia, la distribuzione dei cognomi Candidae Candido è molto simile a quella dei cognomi Candita e Candito. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Da segnalare anche la possibilità di una derivazione dal toponimoCandida in provincia di Avellino. |
CANDILA | Cognome quasi scomparso. integrazioni fornite da Fabio Paolucci Candìla è oggi un cognome molto raro, forse unico, presentenei comuni di Roma, Napoli e Salerno: è proprio nel Salernitano,nel Cilento, dove con ogni probabilità in passato il cognome erapiù diffuso, che andrebbero ricercate le sue origini. Il terminecandìla che forma il cognomeè una variante dialettale del vocabolo candela:come per i cognomi Candeloro, Candelora e Candiloro, diffusi per lo piùin Sicilia e in Calabria meridionale, anche la forma cognominale Candìlaè stata a mio avviso generata dalla cognominizzazione di Candeloro,nome dato agli infanti nati il giorno della festa religiosa delle Candelorao della Purificazione di Maria Vergine, festa popolare durante la qualein passato si facevano benedire candele e ceri, da cui festacandelorum, che si accendevano poi per chiedere grazie e protezione. |
CANDINI CANDINO | Candini è tipicamente emiliano, del bolognese, di Bologna soprattuttoe di Crevalcore, Crespellano, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena,Di Castelfranco Emilia, Modena e Finale Emilia nel modenese e di Centonel ferrarese, Candino, molto molto raro, ha presenze sparse in giro perl'Italia, la prima ipotesi li riconduce ad una forma etnica arcaica relativaall'isola di Candia, forse luogo di provenienza dei capostipiti, esuliall'epoca delle guerre contro gli invasori turchi, ma la più probabilesi rifà al cognomen latino Candinusdi cui abbiamo un esempio d'uso con il console Lucius Cornelius LentulusCandinus, console di Roma nel 237 a.C. assieme a Quinto Fulvio Flacco.Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Bormio nella prima metàdel 1500 con il canipario (cantiniere) di taverna Giuseppe Candinus. |
CANDIRACCI | Candiracci, molto molto raro, è tipico dell'urbinate, di Cagli,Acqualagna ed Urbania, potrebbe derivare da un soprannome basato sul terminearcaico candi (zuccherodi canna, zucchero in verghe), forse ad identificare nel capostipiteun importatore di zucchero. |
CANDITA CANDITELLI CANDITI CANDITO CANDITONE | Candita è specifico di Francavilla Fontana nel brindisino, Canditelliè quasi unico, Canditi, solo leggermente meno raro, parrebbe abruzzese,Candito ha un ceppo nel leccese a Sternatia ed a Brindisi ed uno nel regginoa Condofuri, Canditone, assolutamente rarissimo, è di Napoli e dintorni. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Sull'origine di questi cognomi confluiscono per lo meno due ipotesi,da ritenersi valide a seconda della diversa provenienza di queste famiglie.Da un lato, infatti, Candita e le sue varianti potrebbero nascere da unarcaismo del nome medievale Candido(vedi Candida), tenendo conto soprattuttodegli ipocoristici Canditelli e Canditone - che, in effetti, fanno pensareproprio a un nome di persona. Nel sud Italia, però, va notato chei cognomi Candita e Candito hanno più spesso un'origine arbëreshë(probabilmente greco-albanese) e, in questi casi, è piuttosto chiarala derivazione dal termine candita,il nome etnico, cioè, dell'isola di Candia,oggi conosciuta come Creta (vedi Di Candia e Candida):come nel caso di Candido e varianti, quest'origine greca o arvanita siapplica per lo più ai ceppi salentini e tarantini, se si tiene contodella forte presenza arbëreshë nel sud della Puglia (soprattuttonella cosiddetta Albania tarantina). |
CANDOLINI CANDOLINO | Candolini, molto raro, ha un piccolo ceppo friulano nell'udinese, in particolarea Gemona del Friuli, Bordano e Fagagna, ed uno piccolissimo nel teramano,Candolino, quasi unico, è dovuto ad un errore di trascrizione delprecedente, si dovrebbe trattare di forme ipocoristiche dialettali di troncaturedialettali del nome Candido, che infriulano diventa Cjandi, poi attraversol'ipocoristico tipicamente veneto in -olo,-ulo è diventato Cjàndul,che, con una successiva modificazione ipocoristica, si è modificatoin Cjandulìn, quindi italianizzatoin Candolini. Tracce di queste cognominizzazioni risalgono almeno al 1600,nel libro Cenni storici sul castello di Porciadel 1629 si legge: "Li popolari di Portia per lamassim parte, anzi quasi tutti, sono forestieri, venuti da diversi luochie prima: li Bernardi e quelli dal Ponte furon da Davian; li Varischi, quellidell'Oro e quelli d'Albin,.. ..Zaniacomo Paris brescian; Orlando savelcampanaro da Gemona, Rubeo forestier; MarcoCandolin dalla Meduna; li eredi di Zangiacomode Zanchis da Triviso...". |
CANDORE | Assolutamente rarissimo, sembrerebbe siciliano, dovrebbe derivare dal nome arcaico Candore,Candoris (purezza, candore). |
CANDOTTI CANDOTTO | Candotti è tipico dell'udinese, della zona di Tolmezzo in particolare,Candotto è specifico di Gonars (UD), dovrebbero derivare da unamodificazione dialettale del nome Candido con l'accrescitivo dialettalein -ot. |
CANDUCCI CANDUSSI CANDUSSIO | Canducci è specifico dell'area romagnola, in particolare del forlivesee riminese, con presenze nel ravennate e nel pesarese, Candussi ètipico di Romans D'isonzo (GO), Candussio, assolutamente rarissimo, ètipico dell'udinese, dovrebbero derivare dal nome medioevale latino Canducciuso Candussius di cui abbiamo un esempioa Costalta (BL) nel 1400: in un atto troviamo un certo: "...CandussiusBitini de Ultrarinum...". |
CANDUSCIO | Canduscio è specifico di Ribera nell'agrigentino, dovrebbe derivareda un soprannome dialettale basato sul termine dialettale candùscia(una lunga tunica), probabilmente iltipo di veste che il capostipite era abituato a portare. |
CANE CANE' CANI | Cane è tipico piemontese e valdostano, Canè ha il nucleoprincipale nel bolognese, a Bologna in particolare, ha anche un ceppo aNapoli ed uno a Narcao nell'iglesiense, Cani ha più ceppi, nel cagliaritano,nella zona di Carbonia, Iglesias e Santadi (CA), in Emilia e nell'agrigentino,dovrebbero derivare tutti dal nome medioevale Cane, si ricordi ad esempio Cane Grande Della Scala (1291-1329) Signoredi Verona. Tracce di questa cognominizzazione le troviamo ad esempio in ValleAnzasca, nel manoscritto Memorie antiche della valleAnzasca del notaio anzinese Carlo Zambonini, si legge che: il 5maggio del 1496 arrivarono a Pianezza (TO) tre fratelli, i conti Cani diSan Pietro in valle d'Aosta. precisrazioni fornite dal Cav.Luca Giambonino i Cani di San Pietro non arrivarono a Pianezza (TO) ma a Battiggio,Ciola, Pianezza ora San Carlo ovverosia un comune della valle Anzasca (VB)nel quale presero a lavorare miniere d'oro. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli CANÈ è cognome emiliano che ha all'origine il nomelocale Canè, che è illatino cannetum = canneto.Cfr. i nomi locali Canè, comune di Vione (Brescia), e Canè,comune di Limana (Belluno). Fonte: F. Violi Cognomi a Modena e nel Modenese,1996. |
CANEGALLI CANEGALLO | Canegalli, quasi unico sembra essere una modificazione pavese di Canegalloche è tipico della punta orientale dell'alessandrino, traccia diquesta cognominizzazione la troviamo a Sant Agata nell'alessandrino fin dalla seconda metàdel 1700, potrebbe derivare da un antico nome di località ormaiscomparso. |
CANELLA | Canella ha un piccolo ceppo tra novarese, vercellese e pavese ed uno, decisamentepiù consistente nell'area veneto, emiliana, soprattutto nel vicentino,veneziano, padovano, rovigoto, ferrarese e bolognese, in particolare inVeneto ad Abano Terme, Padova, Selvazzano Dentro e Saccolongo nel padovano,a Venezia e Noventa di Piave nel veneziano ed a Porto Tolle e Taglio diPo nel rovigoto, ed in Emilia a Ferrara, con presenze anche a Copparo,Ro, Massa Fiscaglia e Portomaggiore nel ferrarese ed a Bologna, dovrebbederivare da soprannomi originati o dal fatto di essere figli di un Can(nome particolarmente diffuso nell'area veneta),ricordiamo solo a titolo di esempio il veronese Can Grande della Scala,o anche derivare dal fatto di essere i capostipiti dei vinai o di esserecomunque avvezzi ad usare la piccola canna o tubo di legno utilizzata perspillare il vino dalle botti, meno probabile una connessione con il commerciodella cannella (spezia), troviamo traccedi questa cognominizzazione a Chioggia verso la fine del 1200 con il notaioDionisio Canella, e a Chios (isola greca sotto il controllo genovese),nella seconda metà del 1300, con il notaio Giuliano de Canella. |
CANELLES | Canelles è tipicamente sardo, è un'antica famiglia catalanadi origine medievale che si è insediata in Sardegna nel XIV°secolo al seguito delle armate di Alfonso D'Aragona. integrazioni fornite da MatteoFanni Canelles  La famiglia Canelles nota nel medioevo come Canyelles secondo l'idiomacatalano, si è insediata in Sardegna dal 1326 ed è probabilmenteinsieme agli Aymerich la famiglia di origine iberica, che risiede da piùtempo nell'intera isola. I Canyelles, secondo la tradizione familiaree studi di genealogisti del '600, vengono ricondotti alla stirpereale dei Conti di Tolosa e Barcellona. Gli storici di oggi tuttavia, acausa della mancanza di fonti dirette e di incongruenze genealogiche, noncondividono questa versione, per avvalorare la tesi di un originemercantile. Il nome Canyelles - Canellas - Canelles è comunque presentein Catalogna ben prima del 1326 come è dimostrato da diversi documenticonservati in Spagna. Anche se le prime tracce si possono ricondurre al 992, quandoviene citato il castello de Canyelles a nord est della Spagna, l'attualeletteratura spagnola annovera numerosi personaggi storicamente vissutitra il XII e XIV secolo legati al nome Canyelles, Canellas, Canelles (cioèsecondo le principali varianti idiomatiche catalane, aragonesi e castigliane). Nel 1147 il re Raimondo Berengario IV incaricò Dalmau de Canyellesdi occuparsi della riconquista di Calaceite; nel 1205 l'ordine di Calatravaconsegnò a Dalmacio de Canyelles il Castello di Lledo nello stessoterritorio di Calaceite. Nel 1235 troviamo un Pedro Canellas valoroso cavalieredella Corona d'Aragona che partecipò alla conquista di Majorca eValencia e ottenne dal Re Jaime I, particolari privilegi tra i quali l'ereditàla Villa de Algemesi. Il personaggio più celebre è sicuramente Vidal de Canyelles(noto anche come Vidal de Canellas- de Canelles) giurista e vescovo diHuesca, fu grande confidente e parente del re Jaime I d'Aragona (delladinastia dei conti di Barcellona) nonché amico e collaboratore diRaimondo di Penafort. Nel 1247, Vidal conferì alla sua Corte(Curia) una grande autorità nella regione di sua competenza. Dopola laurea all'Università di Bologna nel 1221, scrisse importantitrattati di diritto come il Vidal Maior che per il contenuto fortementedemocratico dei suoi principi, fu osteggiato dalla nobiltà dell'epocatanto che solo la compilazione minore fu considerata ufficiale nel regno. La tradizione familiare vuole che la famiglia discenda da Beltran deCanyelles pronipote del vescovo Vidal e figlio di Elvira Zapata che divenneCavaliere della corona d'Aragona. Nel 1315, fu incaricato dal re, di andarein Sardegna ed esplorare il territorio per valutare il luogo piùagevole per un eventuale sbarco e conquistare l'isola. La baia utilizzatanello sbarco del 1323 da parte delle truppe aragonesi,si chiamòper alcuni decenni proprio porto Canyelles. Mancando in Sardegna fontirisalenti all'epoca narrata (sec. X-XIII), la tradizione familiare deiCanelles deve essere considerata una leggenda : non esistono documentiad oggi che testimoniano accordi tra il re d'Aragona e Bertran (o Beltran)de Canyelles e che questi giunse effettivamente in Sardegna; non abbiamodocumenti che testimoniano legami di parentela tra Bertran (che pur ebbediversi figli) e i Canyelles effettivamente presenti a Cagliari in quell'epoca.Tuttavia, nella letteratura spagnola tra il XIII e il XIV sec, troviamoun cavaliere Bertran Canelles con uno stemma araldico analogo a quellodei Canyelles sardi (fino al XVI sec) con inserite all'interno delloscudo, tre foglie verdi in campo d'argento; nel 1381, cioè successivamenteai primi Canyelles che compaiono in Sardegna, troviamo Jaime Canellas Giuratodi Palma (Canarie) discendente di Ramon Canellas cavaliere che partecipòalla conquista delle Baleari con uno stemma simile a quello sardo. Neisecoli XIV e XVI in Spagna, troviamo diversi Antonio Canyelles chediedero in Spagna un altro ramo della famiglia (stemma con raffiguratoun mazzo di canne). I gradi di parentela di questi personaggi tra loroe questi con il gruppo familiare che appare in Sardegna nella prima metàdel '300 non è facilmente ricostruibile per l'esiguo numero deidocumenti oggi disponibili, ma, in base alla descrizione dellostemma è probabile un legame di parentela tra il ceppo delle Balearie quello sardo. Sicuramente i Canyelles sardi appartenevano ad una famiglia ben radicatanel contesto sociale catalano se ben tre personaggi imparentatitra loro si trasferirono stabilmente a Cagliari già dal 1326: Pedro(XIII sec -1336) Jaime e Guillermo. Presumibilmente appartenevano ad unramo cadetto della famiglia che si trasferì nell'Isola per svilupparei traffici commerciali con i parenti di Barcellona e delle Baleari. L'insediamentonell'Isola non fu improvvisato ed è verosimile che i Canyelles parteciparono(anche se non militarmente) allo sbarco catalano - aragonese del 1323;la famiglia riuscì infatti subito ad insediarsi nell'ambito dell'oligarchiacatalana; troviamo lo stesso Pedro nominato saggiatore della Zecca di Iglesiase Guillermo nominato nel 1360 prohombre della città di Cagliari.Nel 1477, Pedro Canyelles, alla fine del regno catalano-aragonese analogamentead altre illustri famiglie della Sardegna , chiese al re e lo ottenne,il conferimento della generosità, titolo nobiliare riconosciutosolo alle famiglie di antica e illustre stirpe. |
CANELLI CANELLO | Canelli ha vari ceppi nel novarese, nel modenese e bolognese, e nel napoletano,beneventano e foggiano, Canello è tipico di Valdobbiadene nel trevigiano,potrebbero derivare da una forma ipocoristica del nome medioevale Cane(vedi CANE), o anche dal fatto di abitarele famiglie nei pressi di un canneto, ma è anche possibile una derivazioneda toponimi come Canelli nell'astigiano. Troviamo tracce di queste cognominizzazioniad Alba nel cuneese in un atto dell'anno 1186: "..NosOglerius Canelluset Oto Rava Albenses accepimus a te Alvino de Araça tantum de tuisrebusunde promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nunciumsolvere usque ad octavamproximam Pasce resurrectionis..". |
CANEO | Caneo ha un ceppo ad Alghero (SS) in Sardegna eduno nel veneziano a Santo Stino di Livenza, dovrebbero derivare dal nomemedioevale Caneus,il ceppo veneziano potrebbe prendere il nome dalla località Caneopresso Grado. |
CANESE CANESI CANESIO CANESSA CANISI | Canese è tipicamente ligure, dello spezzino, di La Spezia, Portovenere,Follo, e di Genova, Canesi ha vari ceppi nell'area lombardo, piacentino,ligure, carrarese, in particolare nel milanese a Milano e Monza eda Cremona, a Piacenza, a Genova, ed a Carrara, con un ceppo anche nel pisano,a San Giuliano Terme ed a Pisa, Canesio, praticamente unico, parrebbe pugliese,Canisi, quasi unico, è del piacentino, Canessa è specificodel genovese, di Rapallo e Genova, con piccoli ceppi a Santa MargheritaLigure, sempre nel genovese, a Livorno e Piombino nel livornese ed a MonteArgentario nel grossetano, dovrebbero tutti derivare da alterazioni medioevalidel cognomen latino Canesius o Canisius,la cui diffusione aumentò in epoca rinascimentale per il culto delPadre Gesuita San Pietro Canisioil cui cognome latinizzato in Canisius deriva però dall'olandeseKanijs, ricordiamo che grande fu ladevozione di questo santo del 1500 in Svizzera, in Austria e nella Germaniameridionale. |
CANESSI CANESSO | Canessi, molto molto raro, è tipico del rovigoto, Canesso, menoraro, ha un piccolo ceppo nel padovano a Casalserugo, San Giorgio in Boscoe Galliera Veneta, e nel vicentino a Fara Vicentina e Rosà, dovrebbetrattarsi di tipiche forme patronimiche venete dove il suffisso -ssosta per il figlio di, riferito probabilmentea capostipiti il cui padre si chiamasse Cane,nome molto diffuso in tutto il Veneto in epoca medioevale, ricordiamo adesempio il veronese Cane Francesco detto Grande della Scala (1291 - 1329)Vicario generale del Santissimo Impero Cesareo nella città di Veronae presso il popolo di Vicenza. |
CANESIN | Canesin è specifico dell'area friulano, giuliana, di Cervignanodel Friuli nell'udinese e di Cormons nel goriziano, dovrebbe derivare dauna forma ipocoristica dialettale del nome latino Canesius(vedi CANESE). |
CANESTRARI CANESTRARO CANESTRI CANESTRINI CANESTRINO CANESTRO CANISTRA' CANISTRARO CANNESTRARO CANNISTRA' CANNISTRARO | Canestrari ha un ceppo nel veronese, uno a Fano, Pesaro, Piagge e Mondolfonel pesarese, ed uno a Roma ed Allumiere (RM), Canestraro ha un ceppo aCarmignano di Brenta (PD) ed uno a Broccostella e Fontechiari nel frusinate,Canestri ha un ceppo ad Alessandria e nell'alessandrino ed uno nel romanoa Roma, Marino e Grottaferrata, Canestrini ha un piccolissimo ceppo trentinoed uno più consistente a Bagno di Romagna, Forlì e Meldolanel forlivese, Canestrino, assolutamente rarissimo, ha un ceppo a Napolie nel napoletano ed uno a Cosenza e nel cosentino, Canestro ha un piccoloceppo piemontese ed uno tra viterbese e romano, Canistraro dovrebbe esserederivato da errori di trascrizione del precedente, come la presenza lazialequasi unica di Cannestraro, che è probabilmente anch'essa dovutaad un errore di trascrizione del precedente, mentre quella siciliana aFloridia (SR) è probabilmente dovuta ad una modificazione per trascrizionedel cognome Cannistraro che ha un ceppo a Palermo, uno a Floridia (SR)ed uno ad Aragona e Cattolica Eraclea nell'agrigentino, Canistrà,quasi unico, è dovuto ad errori di trascrizione di Cannistrà,che ha un ceppo a Catanzaro e provincia ed uno nel messinese, a MonforteSan Giorgio, Messina, Torregrotta, Milazzo e Lipari, tutti questi cognomidovrebbero derivare dal mestiere di fabbricante di canestri svolto dalcapostipite e dalla sua famiglia. |
CANETTA CANETTE CANETTI | Canetta è tipicamente lombardo, di Milano in particolare anche sesembrerebbe essere stato di origini ossolane, Canette, quasi unico, èdel milanese, Canetti ha un ceppo nel milanese, uno nel parmense, uno traferrarese e rovigoto ed uno nel napoletano, potrebbero derivare da formeipocoristiche del nome medioevale Cane(vedi CANE), anche se, in qualche caso, si può ipotizzare un collegamento contoponimi contenenti la radice Canneto, come ad esempio Canneto Pavese,Canneto di Postiglione nel salernitano o altri simili. |
CANEVA | Ha un ceppo tra genovese ed alessandrino ed uno nel vicentino, deriva daun soprannome originato dal vocabolo latino caneva(cantina, osteria). |
CANEVARI CANEVARO | Canevari è tipicamente lombardo, del milanese e del pavese, di Milano,Pavia e Voghera (PV), con ceppi anche ad Ottone e Piacenza nel piacentino,Canevaro ha un ceppo tra alessandrino e genovese ed uno tra veronese emantovano, in particolare è diffuso a Garbagna (AL) ed Alessandriaed a Verona e Goito (MN), dovrebbero derivare dalla carica di Canevarius( Tesoriere comunale) probabilmentericoperta dal capostipite: "...Et quod ipse Canevariusteneatur et debeat antequam se intromittat de dicto offitio iurare ut iuratrector et ultra hoc satisdare idonee cum bono fideiussore in manibus notariicomunis recipientis nomine dicti comunis de reddendo et fatiendo bonam,iustam et completam rationem dicto comuni...". |
CANEVISIO | Cognome di origini della zona delmilanese e bergamasco. L'origine del cognome può risalire a soprannomilegati al mestiere di produttore di canovacci (canevass in milanese) odi cordaio o di coltivatore di canapa. |
CANGARO | Cangaro, ormai quasi scomparso in Italia, dovrebbe essere calabrese, delcosentino, forse di San Giovanni in Fiore, dovrebbe derivare da un soprannomeprobabilmente collegato con un mestiere (come suggerirebbe il suffisso-aro), del quale non si riesce ad individuarealcunche, è difficile pensare ad un collegamento con il terminedialettale càngaru (cancro),collegamento comunque da tenere in considerazione. |
CANGELOSI | Cangelosi è tipicamente siciliano di Palermo con grosse presenzeanche nel palermitano, a Pollina, Cefalù, Castelbuono, San GiuseppeJato, Bagheria, Marineo e Castellana Sicula, presenze significative siriscontrano anche nel trapanese, a Poggioreale ed Alcamo, l'unica ipotesianche se poco attendibile consiste in un collegamento con il nome medioevaleCangemius. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cangelosi è cognome diffuso soprattutto in Sicilia che significa:"cambia le uose". G. Rohlfs, Dizionariostorico dei cognomi nella Sicilia orientale, 1984, p. 60. |
CANGERI CANGERO | Cangeri è tipicamente siciliano, di Leonforte nell'ennese e di Catania,Cangero è specifico di Sturno nell'avellinese, dovrebbero derivareda soprannomi basati sul termine dialettale meridionale ciangero(uno che opera il baratto), indicandocosì probabilmente che i capostipiti fossero dei commercianti. |
CANGI CANGIO | Cangi sembra avere un ceppo fondamentale nell'aretino ed uno nel potentino,Cangio, assolutamente rarissimo, dovrebbe essere del foggiano, derivanodal cognomen latino Cangius un esempio del quale troviamo in un atto divendita del X° secolo redatto a Sant'Elpidio (AP), dove si legge: "...modopro collusione apud infimae latinitatis scriptores usurpatum fuit, ut testaturCangius in hacvoce...", o anche nella Nova Chronica del Villani dove nel libroVI° par XXIX° si legge: "...e feciono perdivina visione loro imperadore e signore uno fabbro di povero stato, ilquale avea nome Cangius,il quale in su un povero feltro fu levato imperadore...". |
CANGINI | Forlivese con presenze significativeanche nel Lazio. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cangini è un cognome riminese che è diminutivo del nomelatino Cangius, citato anche dal Villaninel libro VI della sua Nuova Cronica. |
CANGIANI CANGIANO | Cangiani è estremamente raro, Cangiano è decisamente napoletano,dovrebbero derivare da modificazioni del cognomen latino Cantianus(Canziano), con questa cognominizzazionetroviamo nella seconda metà del 1700 Monsignor Bernardo Cangianovescovo di Campobasso. |
CANIATI CANIATO | Caniati molto raro è tipico del ferrarese, Caniato abbastanza raroè specifico della provincia di Rovigo, potrebbero derivare da modificazionidel cognomen latino Canius che si trova citato anche da Cicerone : "...CaiusCanius, eques Romanus, nec infacetus et satislitteratus...". |
CANICATTI CANICATTI' | Canicatti è meno diffuso di Canicattì, ma entrambi sono decisamentesiciliani, tipici di Canicattì (AG) toponimo da cui hanno evidentementepreso il nome. |
CANIDIO | Canidio, quasi unico sembrerebbe cremonese, dovrebbederivare dalla Gens latina Canidiao dal nome gentilizio romano Canidiusdi cui abbiamo un esempio in uno scritto dello storico latino del I°secolo d.C. Gaio Suetonio Tranquillo: "...Quibusquondam Caius Canidiusobicientibus sibi quod in Republica administranda potissimum consularisIsaurici sectam sequeretur, malle respondit Isaurici esse discipulum, quamEpidii calumniatoris. .... |
CANIFFI | Caniffi, assolutamente rarissimo, sembrerebbe dello spezzino, dovrebbederivare da un'alterazione dialettale del termine arabo khalifa(guida spirituale, sindaco di un paese),forse a sottolineare la posizione dominante del capostipite, probabilmenteun uomo di mare. |
CANIGLIA | Caniglia ha un ceppo nel teatino, uno tra brindisino e tarantino, uno nelnapoletano ed uno tra catanese e siracusano, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal termine latino canilia(crusca del grano) entrato nell'usoarcaico come caniglia (nutrimentoper cavalli), tracce di questa cognominizzazione si trovanoa Mesagne (BR) almeno dalla seconda metà del 1600, Personaggiodi rilievo è stato il soprano napoletano Maria Caniglia nata appuntoa Napoli nel 1906. |
CANINI CANINO | Canini ha un ceppo tra milanese, bergamasco e bresciano, uno nel lucchese,uno tra ravennate, forlivese, riminese e pesarese, uno tra grossetano,senese, ternano e perugino ed uno molto importante nel Lazio centromeridionale,a Roma, Velletri, Marcellina e Bracciano nel romano, ad Alvito nel frusinateed a Cisterna di Latina nel latinense, Canino, decisamente meno comune,ha un ceppo calabrese, nel cosentino e catanzarese, ed uno siciliano soprattuttonel catanese e palermitano, con presenze significative anche nell'agrigentino,nel siracusano e nel catanese, potrebbero derivare dal nome della GensCaninia di origini etrusche, ma in alcuni casi può anchederivare da toponimi come Canino nel viterbese, meno probabile una derivazioneda una forma ipocoristica del nome medioevale Cane,ricordiamo a solo titolo di esempio Cane Grande della Scala. Traccemolto antiche di questa cognominizzazione le troviamo ad esempio a Milanoin una Carta confessionis, finis et investituredell'anno 1169: "Anno dominice incarnacionis milleximocenteximo sexageximo nono, quintodecimo kalendas iunii, indicione secunda.Manifestavit et contentus fuit Peregrinusqui dicitur Caninus, de civitate Mediolani,accepisse a Gaidone qui dicitur Faseolus et ex parte Conradi, nepotis sui,libras sedecim denariorum tertiolorum Mediolanensium pro obligatione seufideiussione aut debitoria illa in qua ipse Gaido et quondam Ardericus,frater eius...". |
CANIO | Canio, assolutamente rarissimo, sembrerebbe sardo, dovrebbe derivare dalnome medioevale Canius, originato dalnome latino Canus, con il significatodi canuto, bianco di capelli. |
CANIPARI CANIPARO | Canipari, molto raro, è specifico dell'area bresciana, Caniparo,quasi unico, è presente ora solo nell'alessandrino, dovrebbero derivaredall'occupazione del capostipite, che molto probabilmente avevano la mansionedi caniparo, o canipariotermine arcaico che indicava colui cui l'autorità religiosa o feudaleaveva affidato il compito di amministrare la canipa,cioè l'ufficio che si faceva carico di immagazzinare e ridistribuirei cereali, usati come foraggio per le bestie, le granaglie ed il vino,ricevuti a pagamento dell'affitto dagli agricoltori che conducevano a mezzadriai terreni della diocesi o del Signore locale, di questo tipo di incaricoabbiamo un esempio in un registro del 1430 ad Aquileia nell'udinese: "..Titulusaffictuum spectantium ad canipamvenerabili capituli Aquilegensis sub secunda canipariamei Petri de Monopoli mansionari in anno domini MCCCCXXX. In chorum infesto beatissimorum martirorum Hermacorae et Fortunati..". |
CANIZZARO | Estremamente raro è probabilmente un'errore di trascrizione delcognome Cannizzaro. |
CANNARA | Cannara, estremamente raro, forse del centro Italia, dovrebbe derivaredal nome del paese di Cannara nel perugino. |
CANNAS | Specifico della Sardegna, dovrebbe derivare da nomi di localitàcaratterizzate dalla presenza di canne. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CANNAS: canna, dal latino canna, dal greco κάννα(cànna). Unusulìttu de canna = un flautodi canna; in latino càlamus= zufolo. La canna è anche unamisura di lunghezza, usata per misurare terreni di non grande estensionee soprattutto stoffe, corrispondente a circa tre metri: fu introdottain Sardegna dai Pisani. Nel *CSNT, XI°, XIII° secolo al cap. 131,in una vendita:.et II cannas de pannu.e due canne di panno (stoffa). Sucannisòni è la cannapalustre; su cannayiòniè la gramigna, la nemica degliortolani; sa cannitzàda èil graticcio di canne che si usavaper coprire i tetti, come base, prime delle tegole; sacannaròtza è la tracheao in senso lato il collo; sa cannàccaè la collana, che per moltilinguisti deriva dall'arabo kannaq,per noi deriva da canna, perchécopre sa canna de su tzugu = ilcollo. Il cognome è presente negli antichi documentidella Sardegna. Tra i firmatari della Pace di Eleonora, *LPDE del 1388figurano: Cannas (de) Bartholomeo, jurato ville Usedos (Usellus- contratePartis de Montibus); Cannas (de) Guantinus, ville Sasseri; Cannas (de)Lupo, ville Forru (Villanovaforru, oggi Collinas, famosa per il suo vino- binu de Forru -Contrate Partis de Montibus); Cannas (de) Petro , juratoville Guilciochor(villaggio distrutto, conosciuto col nome di Borticoco:diocesi di Ottana . Curatorie de Anella). Nel Condaghe di San Pietro diSilki, *CSPS, XI°, XIII° sec., abbiamo: Cannas (de) Mariane(5),testis apatissa Massimilla(madre badessa del Convento di San Pietro): inuna compera di terra, in su saltu de Arave( nel territorio di Arave - villaggioabbandonato, i cui resti si trovano in territorio di Usini); Cannas (de)Bittoria(47), sposa prete Solina Istefane( si tratta di una richiesta -pettitura - e recita: Ego piscopu Jorgi Maiule, ki li pettî muierea presbiteru Istefane Solina, ki fuit servu intregu de scu. Petru de Silki,pettilîla a Bittoria de Cannas e derunnilila sos donnos suos(Io JorgiMaiule, vescovo, chiesi moglie per prete Stefano Solina, che era servointero di San Pietro di Silki, chiesi Vittoria de Cannas e i suoi padronime la diedero); Cannas(de)Gosantine(31) testis kertu de servis(testein una lite per la partizione della servitù). Nel Sulcis a nordest di Narcao esisteva un tempo un villaggio (villa - bidda), detto Baude Cannas (guado delle canne). Appartenne alla Curadorìa di Sulcis,del regno giudicale di Calari (Cagliari). Intorno al 1070 il villaggiofu dato in dono dal Giudice Torchitorio de Laccon - Gunale, all'Archidiocesidi Calari. Verso la fine del XV° secolo risultava completamente spopolato.Attualmente il cognome Cannas è presente in 247 Comuni d'Italia,di cui 124 in Sardegna(con maggiore diffusione a sud): Cagliari 271, QuartuS.E. 91, San Sperate 89, Villagrande Strisaili 63, Sassari 53, Ulassai50. |
CANNATA CANNATA' CANNATARO | Cannata, molto diffuso, è tipicamente siciliano, Cannatà,molto più raro sembrerebbe del reggino, Cannataro è specificodi Cosenza, Rende, Mendicino, Castrolibero, Trenta e Rovito nel cosentino,potrebbero derivare da un soprannome, più o meno dialettale, originatodal fatto che il capostipitre fosse un artigiano che costruiva cannate(sorta di reti da pesca), ma in Calabriasi chiama cannata anche il vasoda notte. integrazioni fornite da Paolo Chiaselotti Il cognome deriva dal mestiere di fabbricante di cannate,boccali di terracotta. |
CANNATELLI CANNATELLO | Cannatelli ha un ceppo a Roma ed uno a Latina ed uno in Calabria a Crotoneed a Sorianello e Soriano Calabro nel Valentiano, Cannatello, assolutamenterarissimo, è presente nelle stesse aree, dovrebbero derivare dasoprannomi originati da ipocoristici del termine dialettale cannata(boccali di terracotta) ad indicareforse l'attività dei fabbricante di boccali svolta dai capostipitio dalla loro predilezione per il bere. |
CANNAVALE CANNAVIELLO | Cannavale, decisamente campano, è del napoletano in particolare,Cannaviello, rarissimo, ha un ceppo napoletano, uno avellinese ed uno salernitano,dovrebbero derivare da soprannomi dialettali originati da forme ipocoristichedel vocabolo latino canevao canova (cantina) e starebbe ad indicareo il mestiere di cantiniere o l'abitudine del capostipite di alzare ilgomito spesso e volentieri. |
CANNAVARO | Molto raro è tipico del napoletano, dovrebbe derivare da un soprannomedialettale relativo al mestiere del cordaio, ma è pure possibileuna correlazione con l'attività del coltivatore di canapa. |
CANNAVO' | Cognome tipico siciliano delleprovincie di Messina e Catania deriva dal toponimo Cannavò (RC). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cannavò è cognome siciliano e calabrese che viene dalgreco κανναβός(kannavós) = grigio. |
CANNEA | Cannea è tipicamente sardo, della provincia di Oristano e di Ollastrain particolare, potrebbe trattarsi di un cognome derivato dalla presenzadi canne nella località d'origine della famiglia, ma non si devetrascurare la possibilità che derivi invece da soprannomi originatida modificazioni dialettali del termine sardo canniya(lamentela, implorazione noiosa, petulanza)forse motivato da modi d'essere del capostipite. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CANNEA: vi sono incertezze sul significato e l'etimologia. Considerandola radice della parola,"cann", dovrebbederivare da canna! Non l'abbiamo trovatonelle carte antiche. Attualmente il cognome è presente in 18 Comuniitaliani, di cui 8 in Sardegna(quasi tutti concentrati nella zona di Oristano:ricchissima di canneti, anche per la vicinanza della foce del Tirso): Ollastra47, Simagis 17, Oristano 12, etc. |
CANNEDDU | Canneddu, molto molto raro, è tipicamente sardo del nuorese, diMamoiada e di Nuoro. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CANNEDDU: significa canneto e deriva da cannao dal tardo latino cannetum. Canneduè il nome di un villaggio scomparso, ubicato in territorio di Ittiri.Appartenne alla Curadorìa di Coros, del Regno Giudicale di Torres.Fu abbandonato verosimilmente verso la fine del XIV° secolo. Il cognomeè presente nel Condaghe di San Pietro di Silki, *XI°, XIII°sec.: Cannetu (de) Gosantine, donnu, vicario dell'arcivescovado, tramutude servis (97): Ego apatissa Massimilla, tramutai homines cun donnu Gosantinede Cannetu, visdominu dess'Arkipiscopatu: ego deili latus in Gosantina,fiia de Maria Pithiris e de Janne Albu, et isse deitimilatus d'Elene Culurione,fiia de Furata Culurione e de Gavini Kitera; tramutande a boluntade dedonnu Ithoccor de Laccon, curatore de Romangia et armentariu dess'arkipiscopatue cun boluntade dessa monacas sorres meas. Seguono i testimoni. (Io abadessaMassimila scambiai uomini con donnu(nobile) Gosantine de Cannetu, vicariodell'arcivescovado. Io gli diedi la metà, "del servizio" di Gosantina(Costantina),figlia di Maria Pithiris e di Janne (Gianni) Albu ed egli mi diede la metàdi Elena Culurione, figlia di Furata Culurione e di Gavino Kitera; colconsenso di donnu Ithoccor de Laccon curatore(giudice supremo del tribunale)di Romangia e armentario (amministratore generale)dell'arcivescovado. Nellastoria medioevale rimane inoltre il nome di Pietro de Canneto, vescovoprima della Diocesi di Plaghe(scomparsa)e poi arcivescovo, dal 1134 al1139, dell'archidiocesi di Sassari, allora nel Regno Giudicale di Torres.Fu uno dei fondatori del Monastero di San Nicola di Trullas. Nel Condagheomonimo, *CSNT, XI°, XIII° sec. lo troviamo citato al cap. 291,in qualità di testimone in uno scambio tra la chiesa di San Nicolae l'arcivescovo donnu Albertu. Attualmente il cognome Canneddu èpresente in 16 Comuni d'Italia, di cui 8 in Sardegna: Mamoiada 21, Nuoro15, Sassari 9, Budoni 8, etc. |
CANNELLA CANNELLI CANNELLO | Cannella, molto diffuso, ha ceppi in Liguria, in Piemonte, in Lombardia,nel riminese, nell'ascolano, nel viterbese, romano e latinense, nel salernitano,nel barese e tarantino, nel vibonese, e, soprattutto, in Sicilia, doveè molto diffuso nel palermitano ed agrigentino, nel nisseno, nelcatanese, nel siracusano e nel ragusano, con presenze anche nel trapanesee nel messinese, Cannelli ha un ceppo nell'aretino a Terranuova Bracciolinie Montevarchi, ed a Grosseto, un ceppo ad Assisi nel perugino, uno a Monterubbianonell'ascolano, che potrebbe derivare dal toponimo Cannelli nel teramano,ed uno a Roma, Cannello, quasi unico, dovrebbe essere dovuto ad erroridi trascrizione del primo, che assieme al secondo potrebbe derivare dasoprannomi basati su forme diminutive del termine canna,sia riferita all'attrezzo dei vinai, sia alle piante di un canneto, nonsi può escludere un possibile collegamento con la cannella(corteccia profumatissima molto usata nel medioevo soprattutto per aromatizzareil vino). |
CANNIELLO | Canniello è specifico della città di Bari, potrebbe derivaredal nome della località Pozzo Canniello nell'iserniese, ma, moltopiù probabilmente deriva da un soprannome dialettale legato al mestieredel capostipite. |
CANNIZZARO | Tipico siciliano e della zona calabrese dello stretto, dovrebbeessere di origine spagnola, ma potrebbe anche derivare dal toponimo Cannizzaro(CT). Il casato dei Cannizzaro compare in Sicilia nell'XI° secolo doveviene investito della castellania di Terranova da re Pietro I° d'Aragona.Tracce di questa cognominizzazione si trova nel 1600 a Catania, in uno scrittodell'epoca si legge: "...Die l9 Augustu 1657 si comprodu pezzu di lu tirrenu di li patri gesuiti per crisciri la Clesia: l'attufu fatto in Catania per li atti di notar MarcoCannizzaro: lu preezzu di detto terreno fudi onze 1.10...". Personaggio famoso è stato il chimicopalermitano Stanislao Cannizzaro (1826-1910). integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Il cognome Cannizzaro, in realtà, nasce sulla base di un nomedi mestiere, quello cioè del fabbricante di stuoie: nel dialettosiciliano, il cannizzu è, infatti, lastuoia, così chiamata poiché questo tessuto è fattogeneralmente di canne (dal tardo latino cannicius,che letteralmente significa di canna). In tal modo, questo cognome dovrebbederivare più che altro da un nome di mestiere attribuito ai capostipitidelle famiglie Cannizzaro, benché non si possa tuttavia escluderel'ipotesi di un'origine toponomastica per alcune di tali famiglie (daltoponimo omonimo, in provincia di Catania). |
CANNOBBIO CANNOBIO CANOBIO | Tutti assolutamente rarissimi, sembrerebbero lombardo-piemontesi,dovrebbero derivare dal toponimo Cannobio (VB). |
CANNONE CANNONI | Cannone è diffusissimo nel Lazio ed in Puglia, con ceppi significativianche nel Piceno, nel teatino, nel napoletano ed in Sicilia nel trapanese,palermitano, messinese, catanese e siracusano, Cannoni è tipicodell'area toscana che comprende il fiorentino, l'aretino ed il senese,del perugino. del romano, con un ceppo anche in Sardegna a Ittiri, Sassaried Alghero nel sassarese, potrebbe derivare in alcuni casi da toponimicontenenti la radice Canne o Cannone, ma, nella maggior parte dei casideriva dal nome medioevale Cannonus,di cui abbiamo un esempio nel quinto secolo a. C. con lo statista e legislatoreateniese Cannonus citato anche da Xenophonte e, in tempi a noi piùvicini con Cannonus de Ganducio mercante e banchiere del secolo XIII°nell'alessandrino. |
CANO CANU | Cano ha un ceppo ad Alghero nel sassarese ed unoad Olbia in Gallura, Canuè decisamente sardo, è distribuito in modo massiccio in tuttal'isola, ma con prevalenza al nord, dovrebbero derivare da un soprannomeoriginato dal termine sardo canu (bigio,grigio, canuto). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CANO/U: grigio, canuto.Dal latino canus. Cognome diffuso nellaparte centro settentrionale dell'isola, sinonimo di Murru: cognomeampiamente diffuso nella parte meridionale. Presente nei documenti antichi.Tra i firmatari della Pace di Eleonora, *LPDE del 1388, abbiamo: Cano Gonnario,jurato ville Tadasuni (*odierno Tadasuni. Contrate Partis de Guilcier);Cano Juliano, majore(amministratore, sindaco) ville Borone (*odierno Boroneddu.Contrate Partis de Guilcier); Cano Lodovico, ville Silanus. (* odiernoSilanus. Castri Montis de Verro); Canu Anthonio - de Bosa; Canu Elias,ville Sasseri; Canu Flasius, ville Sasseri. Nella storia medioevale ricordiamo:Cano o Canu Antonio , vescovo di Sassari, dal 1448 al 1480 (*DiStoSa).Nella storia moderna figura: Cano Francesco, sassarese: con centouomini, il 20 aprile del 1527 respinse 400 barbareschi sbarcati all'Asinara,infliggendo loro gravissime perdite. Per il suo valore fu nominato cavalierenel 1541 da Carlo I re di Spagna (Carlo V imperatore) *DiStoSa. Della storiacontemporanea citiamo, Cano Eugenio, vescovo della diocesi di Bosa dal1871 al 1905, (*DiStoSa). Attualmente Cano è presente in soli 32Comuni italiani, di cui 9 in Sardegna: Alghero 59, Olbia 31, Tempio 9,Cagliari 8, Sassari 6, etc. Invece Canu è presente in ben 379 Comunid'Italia, di cui 126 in Sardegna, con maggiore diffusione nella parte altadell'isola: Sassari 783, Olbia 291, Alghero 222, Ossi 183, Cagliari 130,Ittiri 128, Budoni 120, Nuoro 116, etc. |
CANOBBIO | Canobbio ha un ceppo lombardo a Costa Volpino (BG), Fenegrò (CO)e Pisogne (BS), ed uno ad Acqui Terme (AL) dovrebbero derivare daltoponimo del Canton Ticino Canobbio un tempo parte della diocesi milanese. |
CANOFARI | Canofari è oggi caratteristico di Roma, ma sembrerebbe essere statodi origini abruzzesi o irpine, troviamo tracce cinquecentesche di questocognome, con il Notaio Angelo Canofari di Montereale operante nell'aquilanonella prima metà del 1500. |
CANOLA | Canola, molto raro, è tipicamente veneto, dell'area che comprendeil vicentino, il padovano ed il rovigoto, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal termine dialettale veneto arcaico cànola(tubetto di legno usato per spillare il vino dallabotte), forse ad indicare nel capostipite un cantiniere o semplicementeuno che amasse bere il vino. |
CANONICA | Canonica è tipicamente piemontese dovrebbe derivare da uno dei varitoponimi contenente la radice Canonica. |
CANONICI CANONICO | Canonici ha un ceppo anconetano tra Ancona e Falconara Marittima ed unoromano, Canonico è presente a macchia di leopardo, nel cosentinoa Cassano allo Ionio e San Marco Argentano, in Sicilia, soprattutto adAvola e Siracusa, in Campania a Napoli, Avella e Mugnano del Cardinale(AV), a Falconara Marittima (AN) ed è presente anche al nord, dovrebberotutti derivare dall'essere state famiglie cui apparteneva un canonico,cioè un religioso del Capitolo di una Cattedrale che puòessere sia un sacerdote che un secolare. |
CANOPIA CANOPPIA | Canopia, estremamente raro, sembrerebbe sardo, del lato occidentale dell'isola,così come il cognome Canoppia, solo leggermente meno raro, potrebberoderivare da una forma alterata dialettalmente del termine latino medioevalecanipa, che consisteva nell'incaricoamministrativo dell'addetto alla gestione dei viveri di una comunità,o anche e più probabilmente da soprannomi basati sul termine spagnolocanopia (baldacchino,struttura a volta che può essere matrimoniale, di pietra,o anche composta dalle frasche degli alberi), forse riferito ad artigianicostruttori di baldacchini. |
CANOPOLI CANOPULO | Canopoli è specifico della Sardegna settentrionale, del sassaresee di Erula in particolare, con buone presenze anche a Sassari e Perfugas,Canopulo, assolutamente rarissimo, è sempre del nord della Sardegnama più che altro della Gallura, questi cognomi potrebbero derivaredal nome di una località Canopoli nei pressi di Perfugas, e nellevicinanze di Erula, tracce importanti di queste cognominizzazioni le troviamoagli inizi del 1600 con Antonio Canopoli Arcivescovo di Oristano dal 1588al 1621. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome Canopoli è presente in Sardegna ma è di originecòrsa, deriva dall'antico italiano 'canòpo'= minatore. M. Pittau, Dizionario deiCognomi di Sardegna, 1, p. 170. |
CANOSA | Parrebbe avere oltre al ceppo forse primario nel barese, anche uno in Basilicataed uno in Abruzzo, dovrebbe derivare dal toponimo Canosa di Puglia (BA). |
CANOVA CANOVI | Canova è specifico dell'Italia settentrionale, Canovi è tipicodel reggiano e del modenese, di Reggio Emilia, Castelnovo ne` Monti, Carpinetie Villa Minozzo, con un ceppo a Buglio In Monte (SO) ed in Valtellina eduno a Genova, dovrebbero derivare o da toponimi come Canova (AT), (VI),(PV), (RE), (PC), (VR), (BS) ed altre, o da nomi di località identificabilida una casa nuova o anche da soprannomi originati dal termine tardo latino canova ocaneva (cantina, osteria). Personaggio di assolutorilievo è stato il celeberrimo scultore di Possagno (TV) AntonioCanova (1757-1822) il maggior esponente del neoclassicismo italiano. |
CANSELLA | Cansella, assolutamente rarissimo, è tipico della Sardegna, potrebbederivare da un soprannome originato da vocabolo sardo cansai(stancarsi), che sottolineasse forsel'atteggiamento stanco del capostipite o forse la sua malavoglia. |
CANTACESSI CANTACESSO | Cantacessi è tipico di Adelfia nel barese, Cantacesso, molto moltoraro, parrebbe specifico di Irsina nel materano, anche se tracce anticheporterebbero a Triggiano nel barese, dovrebbero derivare da soprannomiattribuiti al capostipite. integrazioni fornite da Fabio Paolucci è un tipico e raro cognome pugliese, che ha come epicentro didiffusione il comune di Adelfia nel Barese; dal punto di vista etimologico,questo bizzarro cognome dovrebbe derivare dall'antico mestiere meridionaleesercitato da coloro che dovevano piangere il defunto, quindi i cantadecessi, da cui cantacessiper contrazione del termine. Tale mestiere, diffuso nel Mezzogiorno finoa pochi decenni fa, derivato dalla pròthesis greca e romana (esposizionedel cadavere e pianto comune, rito noto archeologicamente già dalleraffigurazioni su ceramica geometrica risalente al 900-700 a. C.), servivaad attribuire prestigio e onore al defunto: più questi era "pianto",più la comunità ne riconosceva importanza. |
CANTAFIO | Tipicamente calabrese, potrebbederivare da un soprannome dialettale legato ad un mestiere. |
CANTAGALLI CANTAGALLO | Cantagalli è tipico del bolognese, del ravennate e del forlivese,della Toscana e del Lazio, Cantagallo è specifico di Penne nel pescarese,di Ferentino nel frusinate, di Anagni (FR) e di Roma, con un ceppo anchea Troina nell'ennese, dovrebbero derivare da nomi di località, iltoponimo Cantagallo è abbastanza diffuso soprattutto in Italia centrale. |
CANTALAMESSA | Cantalamessa è tipico dell'ascolano, di Colli del Tronto, AscoliPiceno, San Benedetto del Tronto, Folignano e Spinetoli, dovrebbe derivareda un soprannome, si tratta di una nobile ed antica famiglia ascolana. |
CANTALE CANTALI | Cantale è tipicamente siciliano, di Troina nell'ennese, con ceppisecondari a Catania e Messina, Cantali, sempre siciliano, è tipicodi Maniace e Biancavilla nel catanese e di Tortorici e Cesarò nelmessinese, questi cognomi dovrebbero essere di origini antiche e derivaredal termine grecanico cantàles(cestaio), a sua volta derivato daltermine greco antico κανθήλια kanthelia(panieri, ceste). |
CANTALENA CANTILENA | Assolutamente rarissimi, probabilmentedi origini campane, del basso napoletano o dell'alto salernitano, potrebberoderivare da un nome di località. |
CANTALUPI | Cantalupi, decisamente raro, sembra tipico del milanese, dovrebbe derivaredal toponimo Cantalupo di Cerro Maggiore (MI). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli II cognome Cantalupi ha origine dal toponimo Cantalupo, diffuso nellatoponomastica italiana medievale, ad indicare zone boschive in cui erapresente il lupo. Ricorderò, fra gli altri, Cantalupo di Bondeno(Ferrara), ma anche Cantalupo in Sabina, Cantalupo nel Sannio, Cantalupoligure, ecc. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CANTALUPO | Cantalupo è tipico della Campania, del napoletano e salernitanoin particolare, dovrebbe derivare da toponimi come Cantalupo (IS), toponimola cui origine sembrerebbe risalire all'espressione greca katalucon (situato in mezzo al bosco),mentre secondo altri risalirebbe all'espressione bulgara Kanteleped (abitazione del Capo),i bulgari nella zona erano presenti e nell'anno 667 il bulgaro Altzek posela sua dimora proprio a Cantalupo, che da allora venne chiamato dai suoiseguaci Kan Teleped e che il popolo adi lingua latina trasformòin Cantalupo. |
CANTARANO CANTERANI CANTERANO | Cantarano ha un ceppo a Roccagorga e Fondi nel latinense, ed a Roma, Canterani,molto raro, è tipico di Genzano di Roma, Canterano è quasiunico e si potrebbe trattare di un errore di trascrizione del cognome precedente,dovrebbero derivare dal nome antico, o da quello più recente, delpaese di Canterano in provincia di Roma. |
CANTARELLA CANTARELLI | Cantarella è tipico del catanese, con ceppi anche nel salernitano,Cantarelli è specifico del parmense e del reggiano, dovrebbero derivareentrambi da soprannomi originati dal vocabolo latino cantharus(tipo di coppa con manici, vaso), possonoanche riferirsi a nomi di località come illocus Cantharellus citato in un atto del 1131 ad Afragola (NA),tracce di queste cognominizzazioni le troviamo in un atto del 1104: "...Petrusfilius Albizzi, et Ughiccione filius Uberti, et Leo de Babilonia, et WidoCantarello, et Tebaldinus, et Gerardus filiusPetri, et Alcherius, et Gerardus Pandulfi, et Rodulfinus, et alii plures...". integrazioni fornite da GiovanniVezzelli II cognome cognome Cantarella esiste anche in Veneto dove deriva dacantarèla, nome di un pesce,lo 'sparus cantharus' che in quellaregione ha anche altre denominazioni: cantarina,cantarena, cantarena de aspero, ociada.Fonte: Olivieri 213. |
CANTARINI CANTARINO | Cantarini è un cognome marchigiano, Cantarino, è praticamenteunico, potrebbero derivare da un soprannome, o anche da una modificazionedel cognomen latino Cantaber. Troviamo tracce di questa cognominizzazionenel XII° secolo a Pisa con Cantarinus Pisanaeurbis cancellarius dal 1140 al 1147, nell'elenco degli studentidell'ateneo di Perugia nel 1577 troviamo il marchigiano Philippus Cantarinus. |
CANTATORE CANTATORI CANTORE CANTORI CANTORO | Cantatore sembrerebbe di origini pugliesi, di Ruvo di Puglia, Molfettae Bari, con ceppi probabilmente secondari a Corato, Bitonto, Terlizzi eBisceglie, sempre nel barese, in Piemonte, nell'alessandrino sembrerebberoesserci stati altri ceppi, forse non secondari, Cantatori, assolutamenterarissimo, è probabilmente dovuto ad errori di registrazione, Cantoreha un ceppo nel napoletano, ad Acerra, Napoli e Torre del Greco, uno nelpotentino, a Muro Lucano e Potenza, ed uno pugliese, soprattutto a Gioiadel Colle nel barese e nel tarentino a Taranto, Martina Franca, Mottola,Ginosa e Grottaglie, Cantori, molto più raro, ha un ceppo a Centonel ferrarese e nel bolognese ed uno ad Osimo in particolare nell'anconetano,e ad Ancona e Novafeltria nel pesarese, Cantoro ha un ceppo abruzzese,a Pineto, Atri e Roseto degli Abruzzi nel teramano ed a Pescara, ed unopugliese, nel brindisino a Villa Castelli, Fasano e Brindisi, nel tarantinoa Taranto e Grottaglie, nel leccese a Lecce, Otranto, Acquarica del Capo,Campi Salentina e Presicce, tutti questi cognomi dovrebbero derivare dall'attivitàdi cantori svolta dai capostipiti,anche se, per quanto riguarda i ceppi pugliesi, si può ipotizzareche il soprannome derivi dal fatto che i capostipiti facessero i cantoriper le commemorazioni di defunti, o per serenate romantiche. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cantatore è cognome pugliese che oltre alla derivazione da 'cantatore'= cantore, potrebbe anche essere formaaferetica di 'incantatore' nel sensodi 'affascinante, seducente'. |
CANTE CANTELLI CANTELLO CANTI | Cante è specifico di Giugliano in Campania, con presenze significativeanche a Villaricca, Mugnano di Napoli. Napoli, Qualiano e Marano di Napoli,tutti nel napoletano, Canti ha un ceppo nel nordmilanese e varesotto, unotra forlivese, riminese e pesarese, uno nel grossetano ed uno a Roma, Cantelliè molto diffuso in Emilia, nel modenese, bolognese e ferrarese,con ceppi anche in Liguria, nel rovigoto, in Romagna, nel fiorentino, aretinoe senese, nel romano e nel casertano e napoletano, Cantello sembrerebbesiciliano, di Mazzarino nel nisseno e di Assoro nell'ennese, con un ceppoanche nel torinese, a San Giusto Canavese e Foglizzo, dovrebbero tuttiderivare, direttamente o tramite ipocoristici, dal nome medioevale italiano Cantedi cui abbiamo un illustre esempio nel politico italiano di parte guelfaCante dei Gabrielli da Gubbio (1260 circa - 1335 circa), che fu Podestàdi Pistoia nel 1290, Podestà di Siena nel 1298 e Podestàdi Firenze nello stesso anno, fu proprio lui ad emettere le due famosesentenze di condanna contro Dante Alighieri: quella del 27 gennaio e quelladel 10 marzo 1302 con l'accusa di concussione e baratteria. |
CANTELMI CANTELMO | Cantelmi ha un ceppo a Sulmona nell'aquilano, con presenze ad Ortona nelteatino ed a Roma, ed un ceppo a Teggiano nel salernitano, Cantelmo haun ceppo a Roma, in Campania a Napoli, ad Avellino ed Atripalda nell'avellinese,a Vairano Patenora ed Ailano nel casertano ed a Sapri nel salernitano,dovrebbero derivare dal cognome normanno Kantelm,i Cantelmo arrivarono in Italia dalla Francia, forse dalla Provenza, alseguito di Carlo I° d'Angiò, questi conferì nel 1269a Giacomo Cantelmo privilegi feudali con un vasto territorio in Abruzzoe nel frusinate, nel 1284 questi venne nominato Giustiziere d'Abruzzo daCarlo II°, furono conti di Alvito fino al 1454 quando re Alfonso V°d'Aragona concesse il titolo di Duca di Sora e di Alvito a PiergiampaoloCantelmo, figlio di Nicola Cantelmo duca di Sora "PetrusIoannes Paulus Cantelmus Sorae Albeti dux", verso la fine del 1600 troviamo arcivescovo di Napoli il Cardinale GiacomoCantelmo. |
CANTERA CANTERO | Cantera, molto molto raro è tipico dell'area che comprende il romano,l'aquilano ed il pescarese, Cantero è quasi unico, l'origine probabileè dalla gente cantoria, cioèi canteri o cantoridi chiesa, che, nella zona di confine tra il romano ed l'aquilano, avevanoacquisito un particolare rilievo sociale presso la corte papale arrivandoad ottenere il controllo politico di alcuni paesi, un'altra possibile ipotesiè che questi cognomi possano derivare dal fatto di essere attribuiticome soprannomi a dei benestanti, che, per distinguersi dal resto del popolo,assistevano alle funzioni religiose nella cosiddetta cantoria, cioènell'area della chiesa riservata ai cantori. |
CANTERGIANI | Cantergiani è specifico del modenese, di Pavullo nel Frignano, Castelvetrodi Modena, Sassuolo, Vignola, Castelnuovo Rangone e Modena, potrebbe derivareda un'alterazione del termine medioevale castregianus,cioè di abitante del Castrum Feronianum,antico nome dell'attuale Pavullo nel Frignano, ma potrebbeanche derivare dal nome della località di Cantergiano nel territoriodel comune di Pavullo nel Frignano nel modenese. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli bisognerebbe considerare lo sviluppo del termine latino 'cantherius/canterius',non tanto nel suo significato di 'cavallo castrato', quanto piuttosto inquello, usato da Columella, di 'palo per sostenere le viti'. 'Canterianus'(che non esiste nel lat. classico), potrebbe essere un termine tardo affinea 'cantheriatus' che invece esiste e significa 'posto sopra gioghi semplici,di viti messe a cavalletto'. Una specie di viticoltore, quindi. La G potrebbeessere di origine epentetica. |
CANTERI | Canteri è tipico del veronese, di Verona, Roverè veronesee Bosco Chiesanuova, potrebbe derivare dal termine latino canterius(filare di viti), forse ad indicareche il capostipite facesse di mestiere il vignaiuolo, ma il termine cantherius,di origine barbarica, dal termine illirico catar(mulo), indicava anche in epoca medioevaleil cavallo da tiro o dasoma, ed il cognome potrebbe anche aver avuto origine da soprannomioriginati da questo termine, ad indicare il mestiere del capostipite osue caratteristiche fisiche. ipotesi fornite da GilbertoTrombin Canteri deriva dal nome di una contrada Cantero sita nelle prealpivenete alle spalle di Verona, nella zona denominata Lessinia, in originemolto probabilmente il nome della località era Kanter. |
CANTIANI CANTIANO | Cantiani ha un piccolo ceppo nell'anconetano a Serra San Quirico e Fabriano,che potrebbe derivare dal nome del paese di Cantiano nell'urbinate, unceppo molto più consistente a Roma e nel romano ed a Ronciglionenel viterbese, ha inoltre un ceppo nel potentino a Marsicovetere, Cantiano,molto molto raro, sembrerebbe di Albano Laziale e Roma, dovrebbero derivaredal cognomen latino Cantianus, un personaledei liberti della Gens Cantia, cheoltre a Roma e nel romano aveva proprietà anche nelle Marche edin Friuli, ricordiamo con questo nome San Cantianus martire romano decapitato in Friulinell'anno 303 sotto l'imperatore Diocleziano. |
CANTIELLO | Cantiello è tipico del casertano, di Casal di Principe, MacerataCampania, Santa Maria Capua Vetere, Grazzanise, San Cipriano d'Aversa,Portico di Caserta, San Tammaro e Capua e di Sant'Antimo e Napoli nel napoletano,dovrebbe derivare da un soprannome, nella parlata catalana antica il cantielloera un pezzetto dell'Ostia consacrata,ma cantiello nel dialetto campano arcaicoera il cantuccio, l'angolino e potrebbefar riferimento alla posizione dell'abitazione dei capostipiti. |
CANTIER CANTIERI CANTIERO | Cantier, quasi unico, sembrerebbe friulano dell'udinese, Cantieri ha unceppo a Verona e nel veronese ed uno a Capannori e Lucca nel lucchese,Cantieroha un ceppo a Bovolone nel veronese con sparute presenze in Campania,potrebbero derivare da soprannomi dialettali originati dal termine arcaico venetocantièr (cantierenavale, bacino di carenaggio), probabilmente ad indicare chei capostipiti lavorassero in un cantiere nautico o vi abitassero nelleimmediate vicinanze. |
CANTINA CANTINI | Cantina, estremamente raro, potrebbeavere due ceppi, uno nel milanese ed uno nel viterbese, Cantini èoriginario della Toscana, potrebbero derivare entrambi dal mestiere dioste. |
CANTON DAL CANTON | Canton è tipico del Veneto centro orientale e del pordenonese, DalCanton, sempre veneto, è però tipico del bellunese, di Queroe di Alano di Piave, con un ceppo anche a Venezia, potrebbero derivareda nomi di località o frazioni come Canton dell'Asino frazione diStoro (TN) o Canton di Verona, o Canton della Madonna di Padova, ContràDel Dese o Canton di Castelfranco Veneto, e così molte altre, la locuzione Cantone o Canton in dialetto veneto è molto usatain tutta l'Italia del nord, ad indicare una parte di una regione o di unpaese. integrazioni fornite da TibèreGheno I dal Canton derivarono verosimilmente il loro cognome dal fatto dirisiedere in una località marginale, in un cantondel paese in dialetto. L'indicazione dalCanton riferita a una perona abitante a Quero compare peròrelativamente tardi, solo nella seconda metà del 1400, con Vetordi Antonio dal Canton. Probabilmente Vetor non veniva da fuori, ma eradi Quero, di qualche famiglia, per ora non individuabile, al cui internoun ramo assunse quel nuovo nome. |
CANTONE | Cantone ha un ceppo forse originario nel lodigiano, cremonese e mantovano,nella Lombardia nordoccidentale e nel Piemonte nordorientale, ha un ceppotra casertano e napoletano ed uno in Sicilia, soprattutto nel catanese,dovrebbe derivare dal nome medioevale Cantonusdi cui abbiamo un esempio in una Carta finis et refutationis causa transactionisdel 1174 a Prada (LO): "...iuxta legem una cum noticiade propinquioribus parentibus suis, hii sunt Carnelvalis et Belonus deVailathe, propinqui suprascripte Bilie, et Cantonuset Dominicus, propinqui suprascripte Zusiane, et Goizo, pater suprascripteBerlende, et Lanfrancus Gerbilinus, propinquus...", nel 1200 troviamoun Cantonus de Cantono consiglieredel governo cittadino di Mantova. |
CANTONI | Cantoni è un cognome del centro nord Italia con più di unceppo lombardo ed emiliano, dovrebbe derivare dal nome medioevale Cantonus(vedi CANTONE), ma potrebbe anche derivareda un soprannome legato ad una posizione (quelli dell'angolo (cantonin dialetto)). |
CANTOREGGI | Cantoreggi, molto molto raro, è specifico del varesotto, dovrebbederivare dal nome della Contrada Cantoreggio di Masnago, una frazione diVarese, questa contrada nei tempi antichi esisteva come agglomerato urbanoa se stante, con una propria identità locale. |
CANTU' | Cognome lombardo, deriva dal toponimoCantù (CO). |
CANZI | Cognome lombardo, dovrebbe derivaredal toponimo Canzo (CO). |
CANZIAN | Tipico friulano e trevigiano, deriva dal cognomen latino Cantius e Cantianus,ricordiamo i fratelli santi Cantius, Cantianus e Cantianilla che nel III°secolo si trasferirono dalla natia Roma ad Aquileia (UD) e nel 303 subironoil martirio; in alcuni casi può esserci anche una derivazione daltoponimo San Canzian d'Isonzo (TS). |
CANZIANI | Sembrano esserci due ceppi, nel nordmilanese e varesotto e nel triestino,potrebbero entrambi derivare sa toponimi Canzo (CO) e San Canzian d'Isonzo(TS), Canziano sembra essere unico, dovrebbero derivare dal cognomen latino Cantianus (vedi Canzian). |
CANZONIERI | Un ceppo in provincia di ragusaed uno in provincia di Reggio Calabria, dovrebbe derivare da un soprannomelegato ad un mestiere. |
CAO | Cao è un cognome tipicamente sardo, di Cagliari e del cagliaritano,di Monserrato, Selargius, Quartu Sant'Elena e Decimomannu, con un ceppoanche a Villanovafranca nel Medio Campidano, ma presenta un ceppo significativoanche a Caneva e Sacile nel pordenonese. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CAO: Per il significato e l'etimologia vedi Cau,ma non sappiamo se la forma più antica sia Cao o Cau. Attualmenteil cognome Cao è presente in 131 Comuni italiani, di cui 40 in Sardegna(area di Cagliari): Cagliari 157, Monserrato 42, Selargius 40, Villanovafranca38, Quartu S. E. 35, etc. Anche nelle carte antiche è presente nelledue varianti: Cao e Cau. Tra i firmatari della Pace di Eleonora, *LPDEdel 1388, figurano: Cao Petro, ville Leunelli (odierno Neonelli.Contrate Partis Varicati - Barigadu); Cao Raimondo, majore( amministratore,sindaco) ville Orteddi(* Oroteddi.odierna Orotelli. Curatorie Dore). Nellastoria contemporanea ricordiamo Cao Umberto (Cagliari 1871 - 1959), intellettualee politico. Esponente di punta del movimento regionalista ed autonomista,già dal 1921 divenne uno degli ideologi del Partito Sardo D'Azione.Nello stesso anno fu eletto deputato al Parlamento, con Pietro Mastino,Paolo Onano ed Emilio Lussu, ma nel 1924 dichiarò la sua adesioneal Fascismo. |
CAODURO CAUDURO | Caoduro è specifico di Vicenza, Monticello Conte Otto e MontecchioMaggiore nel vicentino, e di Giavera del Montello nel trevisano, Cauduroè specifico del trevisano, di Volpago del Montello e Giavera delMontello in particolare, dovrebbe derivare da un soprannome con il significatodi testa dura, che può essere interpretato in diversi modi, potrebbead esempio sottolineare l'ostinazione e la caparbietà del capostipite,come potrebbe fare riferimento ad episodi dove lo stesso abbia dato sfoggiodi una particolare resistenza cranica, magari in scontri militari, ma lacosa più probabile è che si faccia riferimento al luogo d'originedella famiglia, che potrebbe essere stata la contrada chiamata Caoduro(Capo Duro), come quella ad esempio citata in un contratto di affitto diun Mulino con casa murata in Contrà Caoduro (del Capo Duro) di BarbaranoVicentino, atto stipulato appunto nel vicentino il 27 settembre del 1538. |
CAOLO | Caolo, molto molto raro, sembrerebbe tipico del salernitano, con un piccoloceppo a Padula ed a Santa Marina, potrebbe derivare dal nome del paesedi Caolo Raspullo nel potentino. |
CAON | Caon è tipicamente veneto, particolarmente presente nel trevisanoa Resana, Castelfranco Veneto e Loria, nel padovano a Villa del Conte,Campo San Martino. San Giorgio delle Pertiche e Santa Giustina in Colle,con un ceppo anche a Venezia e nel romano a Gallicano Sabina, probabilefrutto dell'emigrazione veneta per la bonifica delle Paludi Pontine, dovrebbederivare da un soprannome dialettale veneto basato sull'accrescitivo deltermine dialettale cao (capo,testa, capoccia, chi comanda), probabilmente con il significatodi capoccione, forse anche semplicemente perchè i capostipiti eranodotati di una testa particolarmente grossa. |
CAPACCHI | Capacchi è specifico del parmense, oggi presente a Palanzano eda Parma, dovrebbe derivare da una forma alterata del termine capo(testa, colui che comanda), forse indicandocosì nel capostipite uno con la testa grossa o uno che occupasseuna posizione di rilievo. Lo stemma sembrerebbe proporre una lontana origine ebraica(le tre stelle a sei punte), cui abbia avuto seguito una conversione (la mano alzatain segno di giuramento). I Capacchi furono feudatari di Vairo nel parmensee di Vallisnera nel reggiano. |
CAPACCHIETTI | Capacchietti ha presenze a Brescia e tra ascolano e teramano, dovrebberoderivare da una forma ipocoristica di una forma semidispregiativa del terminecapo (testa,colui che comanda). |
CAPACCHIONE CAPACCHIONI | Capacchione ha un ceppo campano nel salernitano, a Baronissi in particolareed a Salerno e Battipaglia, ed uno pugliese nel foggiano, a San Ferdinandodi Puglia e Margherita di Savoia, e nel barese, a Barletta e Canosadi Puglia, Capacchioni, quasi unico, dovrebbe essere il frutto di erroridi trascrizione del precedente, potrebbe trattarsi di una forma etnicadialettale riferibile agli abitanti, o a chi provenisse dal paese di Capaccionel salernitano. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Capacchione è un cognome del Barese e del Foggiano che derivadal cognome base 'Capo', dal latino'caput' = testa. |
CAPACCIO | Capaccio è tipicamente campano, del salernitano in particolare,di Campagna, Eboli, Bracigliano, Salerno, Olevano sul Tusciano, Battipagliae Altavilla Silentina, con ceppi anche a Napoli ed a Frignano nel casertano,dovrebbe derivare dal nome del paese di Capaccio nel salernitano, probabileluogo di provenienza delle famiglie. |
CAPACI | Molto raro è specifico del palermitano, dovrebbe derivare dal toponimoCapaci (PA). |
CAPALBI CAPALBO CAPALDI CAPALDO GABUALDI | Capalbi, molto raro, ha un ceppo nel materano, in particolare a Stigliano,e nel cosentino a Mormanno, Capalbo ha un ceppo a Napoli, è benpresente in Basilicata, a Senise nel potentino ed a San Giorgio Lucanonel materano, ma la massima concentrazione è presente ad Acri eCorigliano Calabro nel cosentino, dove è molto diffuso anche a Rossano,Rose, Grisolia, Bisignano, Cosenza, Bocchigliero e Montalto Uffugo, e nelcrotonese a Cirò, Cirò Marina, Strongoli e Verzino, Capaldiè specifico della fascia centrale che comprende le Marche, l'Umbria,il Lazio e l'aquilense, in particolare Celano, L'Aquila, Avezzano e Sulmonanell'aquilense, Cassino, Picinisco, Villa Latina e Cervaro nel frusinate,Ronciglione nel viterbese, Roma, San Severino Marche nel maceratese e Spoletonel perugino, Capaldo ha un ceppo nell'aquilense a Campo di Giove e Sulmona,uno a Roma e ad Aplilia nel latinense, con il grosso concentrato in Campaniaa Napoli, a Casapesenna nel casertano,a Nocera Inferiore, Agropoli, NoceraSuperiore, Castel San Giorgio, Pagani e Salerno nel salernitano e ad Avellinoed Atripalda nell'avellinese, Gabualdi, quasi unico, è del nord,dovrebbero tutti derivare direttamente o tramite modificazioni distorsivedal nome longobardo Gabualdus,tracce di queste cognominizzazioni le troviamo ad esempio a Palmi nel reggino,dove, in un atto del 1547, è indicato come beneficiario un taleClericus Baptista Capalbus, ed a Conversano nel barese in un atto del 1610,dove un tale Vito Capaldo è citato in giudizio. |
CAPANCIONI | Capancioni, molto molto raro, è specifico del Piceno, di Fermo e Porto San Giorgio. |
CAPANNA CAPANNI CAPANNO | Capanna ha un piccolo ceppo tra riminese e pesarese, uno a Genova, unoa LIvorno, ma il ceppo più consistente è a Roma e nel romanocon buone presenze anche nell'aquilano, nel teramano, nel'ascolano e nelreatino, Capanni ha un piccolo ceppo nel reggiano, uno tra forlivese eriminese ed uno in Toscana, soprattutto nel fiorentino e senese e nell'aretinoe grossetano, Capanno, quasi unico, è probabilmente il frutto dierrate trascrizioni dei precedenti, dovrebbero derivare dal nome dei tantipaesi contenenti la radice Capanna o Capanni. |
CAPANNOLI | Capannoli è tipico del senese, di Siena soprattutto e di CastelnuovoBerardenga, dovrebbe derivare dal toponimo Capannoli nel pisano, probabilmenteusato per identificare dei profughi dal pisano in epoca di conflitti traguelfi e ghibellini. |
CAPANO | Capano ha ceppi al sud nel napoletano, a Napoli, Torre del Greco, Casoriae Giugliano in Campania ed a Vibonati nel salernitano e Lauria nel potentino,ha un ceppo a deliceto nel foggiano, a Racale nel leccese ed a Corato nelbarese, ed uno importante nel cosentino a Belvedere Marittimo, Cosenzae San Donato di Ninea ed a Catanzaro e Botricello nel catanzarese, dovrebbederivare da nomi di località come quella citata in quest'atto trattoda Codex Diplomaticus cavensis: "Innomine domini sextodecimo anno principatus domni nostri gisulfi gloriosiprincipis, mense nobembri, undecima indictione. Memoratorium factum a nobisromualdus presbiter filius quondam petri et romoaldus presbiter, qui sumuspater et filius, eo quod coram presentia domne theodore filiae domni gregoriiconsuli et ducis romanorum, que fuerat uxor paldulfi filii.. .. parte occidentispassi centum sexaginta duo, et una pecia de terra cum arbustis et bineain locum selecta ubi trulianum dicitur, et una pecia de terra cum arbustumet castanietum in locum propiciano ubi capanodicitur, et alia pecia de terra ubi bico dicituret milito vocatur. ...". Tracce di questa cognominizzazionele troviamo nella seconda metà del 1500 quando i Capano, principidi Pollica, fanno costruire e controllano la Torre di Cannetiello o delCapo della Punta nel salernitano, con funzione di Torre di avvistamentocontro gli attacchi dei saraceni, nel 1550 Ferrante Capano diventa Signoredi Siderno nel reggino, nella seconda metà del 1600 la principessaVittoria Capano è la moglie del feudatario di Mesagne (BR) Nicolade Angelis, nel 1700 Marianna Capano Orsini, principessa di Pollica e anchecontessa di Celso. |
CAPARELLA CAPARELLI CAPARELLO CAPPARELLA CAPPARELLI CAPPARELLO | Caparella è unico, Caparelli è del cosentino, di Mongrassano,Roggiano Gravina, Cerzeto, Rossano e Montalto Uffugo, Caparello, semprecalabrese, è più caratteristico di Lamezia Terme nel catanzarese,Capparella è laziale, con un grosso ceppo a Roma e nel romano adAnguillara Sabazia, Tivoli, Civitavecchia e Guidonia Montecelio, e nelreatino a Poggio Mirteto, Monte San Giovanni in Sabina e Montopoli in Sabina,Capparelli ha un piccolo ceppo a Campochiaro nel campobassano, uno a Roma,uno a Napoli, uno a Foggia, ma il ceppo principale è in Calabrianel cosentino, ad Altomonte, Acquaformosa, Cosenza, Cerzeto, Mottafollone,Lungro, San Benedetto Ullano, Firmo, Fagnano Castello, Castrovillari, Rendee Verbicaro, Capparello, quasi unico, è del napoletano, tutti questicognomi dovrebbero derivare da un soprannome basato su di un termine diorigine grecanica per taverniere, oanche da un ipocoristico dialettale del termine latino magistercapparius (artigiano che produce lecappe ed i mantelli). |
CAPARROTTA CAPARROTTI | Caparrotta è specifico di Lamezia Terme nel catanzarese, Caparrotti,assolutamente rarissimo, è probabilmente originario dellastessa zona calabrese. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caparrotti è un cognome calabrese, variante di Caparrottache significa 'testa rotta'. |
CAPASA | Tipico del Salento, di Martano, Bagnolo Del Salento e Lecce. ipotesi fornite da Stefano Ferrazzi Tipico del leccese, questo cognome deriva dal termine dialettale capasa,col significato di giara, vaso: sitratta, infatti, di un tipo di contenitore (detto anche capasoneo capasunu in dialetto) che un tempoveniva utilizzato per la conservazione dei prodotti locali (soprattuttovino e olive, ma anche cereali e fichi secchi). L'origine del termine varicercata nel latino capax, col significatodi ampio, capace, adatto cioè a contenere molte cose al suo interno(con chiaro riferimento alla capacità delle capase). In conclusione,dunque, visto anche che si parla di un prodotto tipicamente locale, l'ipotesipiù probabile è che il cognome Capasa sia nato sulla baseun nome di mestiere attribuito a un vasaio o, più nello specifico,a un fabbricante di capase. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Capasa è cognome leccese e brindisino che P. Minervini, Diz.cogn. pugliesi, 122, considera variante del cognome base Capo. |
CAPASSI CAPASSO | Capassi, molto molto raro, è tipico della zona tra aquilense e frusinatedi Avezzano (AQ) in particolare, Capasso è decisamente campano,con ceppi anche nel vicino Lazio, nel barese e nel potentino, ma la massimaconcentrazione è nel napoletano, dovrebbero derivare da soprannomioriginati o dal mestiere del capostipite produttore di giare e vasi (vediCAPASA) o da caratteristiche fisiche dello stesso. |
CAPECE | Capece ha un nucleo importante a Picerno nel potentino ed uno nel napoletanoe salernitano nonchè un ceppo nella penisola salentina, Capeci,assolutamente rarissimo, sembrerebbe marchigiano, tracce di questa cognominizzazionele troviamo in Calabria nel 1408, quando la contea di Laureana di Borrello(RC) fu venduta dal re Ladislao a Bernardo Capece. integrazioni fornite da CosimoDe Giovanni de Centelles La famiglia Capece, una delle famiglie più potenti del regno,era originaria della Campania. Avversi agli Angioini e sostenitoridegli Aragonesi con il prevalere della prima fazione essi furono costrettia rifugiarsi chi in Dalmazia, chi in Sicilia e chi in Terra d'Otranto.Qui ottennero varie baronie, principati e marchesati. Da un ramo principalediscesero i Baroni di Lucugnano (LE) e da questo quello di Barbarano (LE)e da quest'ultimo a sua volta discese il ramo dei Baroni di Corsano. Nel1663 don Giovan Giuseppe Cicala, Barone di Corsano e discendente dei Securodi Corsano vendette il feudo a Giovan Tommaso Cicala per atto del notarRausa. I Capece detennero tale titolo fino all'eversione della feudalità. Ultima rappresentante fu donna Carmela (n. 1849)andata in sposa a un Galluccio che ne ereditò il titolo puramenteformale. Dai Galluccio il titolo di baroni di Corsano passò ai Mongiò. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Capeceè cognome lucano presente a Picerno, Pisticci, Potenza,Ripacàndida e altrove, anche calabrese, siciliano, napoletano enel Salento: abbreviazione di 'cacapece'.Fonte: G. Rohlfs, Dizionario storico dei cognomi in Lucania, 1985. |
CAPECELATRO | Assolutamente rarissimo, dovrebbeessere di origini molisane o campane, agli inizi del 1600 Andrea Capecelatroè feudatario nell'avellinese, nel 1651 Ettore Capecelatro èreggente del Consiglio Collaterale a Foggia, nella seconda metàdel 1600 Francesco Capecelatro è Marchese di Lucito (CB) e i Capecelatrosono Duchi di Siano (SA), nella seconda metà del 1700 Giuseppe Capecelatroè Arcivescovo di Taranto. |
CAPECCHI | Capecchi è molto diffuso in tutta la Toscana, soprattutto nel pistoiese,pratese e fiorentino e nel grossetano, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal termine italiano arcaico capecchio(sorta di ovatta di lino o canapa usata per imbottiture),forse ad indicare che il mestiere dei capostipiti fosse quello di tappezziere,quindi nel suo lavoro adoperasse quel tipo di materiale, ma potrebbe anchetrattarsi di un soprannome denigratorio essendo il capecchio un prodottodi scarsissimo pregio. Tracce di questa cognominizzazione le troviamo giàdal medioevo, come possiamo vedere in un atto fiorentino del 1257, dovesi può leggere: "..Qualiter Falconiere quondamCapecchi de Cafaggiotenetur & debet dare & solvere annuatim perpetuo dicto Episcopatuide mense Augusti prosuo poderi flarios duodecim grani. Nota quod EpiscopatusFlorentinus habet & tenet & possidet hodie dictum podere..". |
CAPECCI | Cognome tipico delle Marche con un ceppo nel Piceno, uno nel pesareseai confini con l'anconetano, uno nel perugino ed uno in provincia di Roma. integrazioni fornite da prof. WalterAngelini Tipico delle Marche, e nello specifico della zona del Piceno, questocognome nasce ad Acquaviva Picena (AP) nel 1690 come aliasaffiancato all'originario cognome Camelis o Camela (antica famiglia provenienteda Pietra Camela, in Abruzzo). Il ramo principale dei Camelis o Camela,nobile famiglia di Ripatransone nel 1571 diede, tramite HierolamusCamelae, appartenente al Consiglio di Cernita, un contributo importanteper l'erezione di questo luogo al rango di Diocesi e, contestualmente dicittà, da parte del Papa Pio V° ( vedi il libro L'erezionedella diocesi di Ripatransone, pagine di storia religiosa marchigiana sec.XVI°, opera di Monsignor Giovanni Papa, 1976 Ediz.Studia Picena).Questa famiglia si trasferì ad Acquaviva Picena intorno al 1631.Fu qui che il cognome Camelis si trasformò in Capecci ( dal latinoCaput,capitis, equivalente del toscano Capecchio, e che si riferisce allapregiata fibra del lino). A partire dal 1773, sempre ad AcquavivaPicena (AP), la famiglia Capecci diede il via alla tradizione ( ancoraoggi in vigore) di dare ad ogni primogenito maschio il nome Giuseppe eValerio, alternandoli ad ogni generazione. Attualmente il ramo principaledella nobile famiglia Camelis-Capecci è fiorente in San Benedettodel Tronto (AP) con il Prof.Giuseppe, Ch.mo Accademico Gentium Pro Pace,e coi due figli Mauro Valerio e Gianmarco. Lo stemma della famiglia, risalenteai Camelis di Ripatransone ( conservato presso la biblioteca del MuseoArcheologico di Ripatransone) è uno scudo accartocciato, partito:nel primo a sei bisanti posti in cintuta e sormontati da una corona, nelsecondo ad un leone alato e rivolto, armato e lampassato. integrazioni fornite da FrancescoCapecci In merito alla storia del cognome Capecci, debbo ritenere che lo stessosia compresente in vari luoghi delle Marche almeno dal 17°secolo. In Urbino, nell'oratorio di San Giuseppe è presentenell'elenco dei confratelli deceduti all'inizio del secolo 18° un FrancescoAntonio Capecci o Capeci, priore del convento dei frati minori di Urbinoall'epoca del decesso. Ritengo pertanto che il cognome sia apparso in piùluoghi delle Marche, e non solo tramite il ramo gentilizio riportato. |
CAPEI | Capei, assolutamente rarissimo, dovrebbe essere una famiglia nobile fiorentina,di origine etimologica oscura, personaggio di rilievo è stato ilCavaliere Federigo Capei al quale il Granduca di Toscana Ferdinando III°affidò l'incarico di Vicario regio dello Stato di Piombino nell'anno1815. |
CAPELLA | Ha un ceppo a Borgo Val di Taro (PR), uno a Villa Di Serio (BG) ed unoa Torino, dovrebbe derivare dal fatto che la famiglia abitava in prossimitàdi una Cappella o veniva indicata come Quellidella Cappella grazie ad un particolare fatto, di quest'usoabbiamo un esempioin un attyo del 1117: "...Pretereaquinque plegios abbati et monachis dedit, Popart de Montargum, NormandumPochin, Petrum Mocel, Britonem de Capella,Gervasium de Marciliaco, quod quicquid tunc illis promittebat et dabat...",in questo scritto del 1416 si vede un principio di cognominizzazione: "...feceruntharengas suas insimul XVI Junii : Petrus Faitray, Matheusde Capella, Frater Poncius Goberti...". |
CAPELLARI CAPELLETTI CAPELLI CAPELLINI CAPELLO CAPPELLA CAPPELLARI CAPPELLERI CAPPELLI CAPPELLINI CAPPELLINO CAPPELLO | Capellari, molto raro è dell'area che comprende il mantovano, ilveronese, il bolognese ed il ferrarese, con presenze anche nell'udinese,Capelletti è specifico del sudmilanese e del cremonese, sono concentratiin Lombardia, Emilia e Liguria Capelli e Capellini sembrano essere originaridella zona tra Piacenza e Cremona, piemontese Capello,Cappella èdiffuso nel centro Italia, sembrerebbero esserci tre nuclei, nel Lazio,nelle Marche in provincia di Macerata e nel Molise in provincia di Campobasso,Cappellari è tipico del Triveneto, con massima concentrazione nelvicentino e nel padovano, è diffuso in tutta Italia, Cappelleriè specifico del reggino, di Roccella Ionica e Campo Calabro,Cappellini, soprattutto al centro Cappelli, in provincia di Palermo e diCuneo Cappellino, siciliano Cappello, ma con presenze massiccie anche inprovincia di Lecce e nel Veneto. Tutti questi cognomi sono originati dasoprannomi relativi a caratteristiche fisiche o identificatori di mestiere,quali il venditore o fabbricante di cappelli. integrazioni fornite da Cappella
Cognomicome questi nel sud italia venivano attribuiti a persone dotte e coltedi gusto e finezza e comunque aristocratiche, a differenziarsi dal popolocomune. Un certo Nicolò Cappella ebbe nel 1333,dopo un grave luttoidentificabile nello stemma dalle strisce nere,il feudo "molisena",e sitrasferì dal nord Italia,probabilmante Venezia o Piacenza, in Molise.Nicolò ebbe una figlia, Franca Cappella che diede in sposa a NicolòD'Arezzo. La corona sulla stemma di famiglia è di marchese, percui è probabile che questo fosse il titolo di cui era stata investitala famiglia Cappella; un'altra ipotesi è la discendenza direttadalla famiglia Cappelli, con il tempo il cognome si sarebbe mutato probabilmenteda Cappelli in Cappella; tutt'oggi la famiglia Cappella è presentein Molise in modo notevole,nelle Marche e in Lazio. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome Capelli muove dal nome proprio medievale Capellus,dal lat. capillus «capello»documentato in carta modenese del 1154. Rientra nell'ambito dei soprannomi,per indicare persona sottile quanto un «capello». La sua diffusioneè pari a quella del cognome Cappelli,che muove invece dal mediolatino cappellus«cappello; copricapo»,da cappa «cappuccio»,donde pure il diffuso cognome Cappi.Per il cognome Cappello, poco diffuso nel Modenese, si potrà pensareanche al toponimo Cappello del Cuneese. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modenae nel Modenese. |
CAPELUTTI CAPELUTTO CAPPELUTI CAPPELUTO CAPPELUTTI | Capelluti e Capelluto, assolutamente rarissimi, sicuramente pugliesi, dovrebbetrattarsi di due forme alterate del cognome Cappelluti, che è tipicamentepugliese del barese, di Molfetta, Ruvo di Puglia, Bari e Bisceglie, Cappelluto,estremamente raro, e Cappeluti, praticamente unico, dovrebbero essere dovutiad un'errata trascrizione del precedente, che dovrebbe derivare da un soprannomebasato probabilmente sul fatto che i capostipiti fossero dotati di unafolta e rigogliosa capigliatura. |
CAPERCHI CAPERCHIO CAPIRCHIO | Caperchi è decisamente romano, Caperchio, molto raro, è napoletano,Capirchio è tipico del latinense, di Itri, Terracina e Fondi, potrebberoderivare da un nome di località come Colle Caperchio nei pressidi Orte nel viterbese, ma più probabilmente derivano da soprannomibasati sul termine dialettale laziale caperchio(capecchio, cioè quel materialefilaccioso acome la bambagia usato per imbottiture), probabilmente motivatodal fatto che i capostipiti avessero dei capelli o barbe ispide, troviamotracce di queste cognominizzazioni nel 1400 a Pastena nel frusinate, dovein un atto testamentario viene citato come beneficiario un tale Cola Capirchio. |
CAPERDONI | Tipico della provincia di Milanoe Lodi dovrebbe essere originato da un soprannome derivato da un nome dilocalità, che potrebbe essere "la casa del perdono" non meglio identificata. |
CAPEZZA CAPEZZI CAPEZZONE CAPEZZONI | Capezza è specifico del napoletano, di Casamicciola Terme, Napoli,Gragnano e Pimonte, Capezzi , quasi unico, è probabilmente dovutoad errori di trascrizione del precedente, Capezzone è tipicamentelaziale, di Roccasecca nel frusinate e di Roma, Capezzoni è praticamenteunico. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel soprannome o nome medievaleCapezza, che, nell'idioma popolare,significa letteralmente testa, capo(vedi Caputo e Testa): dal punto di vistaetimologico, infatti, il termine capezzaè un chiaro prestito dello spagnolo cabeza,derivato a sua volta dal basso latino capitia(forma popolare di caput (capo,testa)). Detto questo, però, va notato che talvolta icognomi Capezza, Capezzone, etc potrebbero venire direttamente dalla Spagna,trattandosi cioè dell'italianizzazione dei cognomi spagnoli Cabezae Cabezòn (forse si tratta anchedi cognomi ebreo-sefarditi): com'è facile intuire, entrambi questicognomi alludono a caratteristiche fisiche o comportamentali dei capostipiti,anche se, a ben vedere, non è affatto escluso un rapporto con latoponomastica spagnola - si pensi ai tanti toponimi spagnoli contenentii termini cabeza e cabezòn, quali ad esempio Cabeza de Campo, Cabezade Framontanos, Cabezòn de Pisuerga, Cabezòn de la Sierra,etc. Un'ultima ipotesi prima di concludere: per quanto improbabile, nonsi può escludere che qualche ceppo dei Capezza sia legato alla nobilefamiglia dei Capece, anch'essa originaria del napoletano (vediCapece). |
CAPEZZERA | Sembrerebbe originario della provinciadi Potenza, dovrebbe derivare da un soprannome legato ad un nome di località"casa della pezzera". |
CAPEZZUOLI | Capezzuoli è tipicamente toscano del senese, di Poggibonsi, Colledi Val d'Elsa e San Gimignano, con un ceppo anche nel fiorentino a Firenzee Barberino Val d'Elsa, dovrebbero derivare dal nome della localitàdi Capezzuolo situata nel promontorio di Piombino, davanti all'isola d'Elba,probabilmente il luogo d'origine dei capostipiti. |
CAPEZZUTI CAPEZZUTO | Capezzuti è praticamente unico, Capezzuto è tipico di Napolie della fascia che comprende il casertano, il napoletano ed il salernitano,di Sparanise, Pastorano, Carinola e Camigliano nel casertano, di Castellabate,Salerno e Battipaglia nel salernitano. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel soprannome o nome medievaleCapezzuto, che, nell'idioma popolare,significa letteralmente testone, dallatesta grossa o, in senso figurato, testardo,ostinato (vediCaputo e Testa): dal punto di vista etimologico, infatti, l'aggettivocapezzuto è un chiaro prestitodello spagnolo cabezudo, tratto a suavolta dal sostantivo cabeza (per unaspiegazione più approfondita, vedi Capezza).Detto questo, però, va notato che talvolta i cognomi Capezzuti eCapezzuto potrebbero venire direttamente dalla Spagna, trattandosi cioèdell'italianizzazione del cognome spagnolo Cabezudo(forse si tratta anche di un cognome ebreo-sefardita). In conclusione,dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei soprannomi o dei nomi personalidei capostipiti, anche se, per quanto improbabile, non si può escludereuna connessione con la toponomastica spagnola - in riferimento a uno deitanti toponimi contenenti la radice cabez-. |
CAPILONGO CAPILUNGO CAPOLONGO CAPOLUNGO | Capilongo, molto raro, è specifico di Napoli, poco comune e originariodel leccese Capilungo, mentre è decisamente perugino Capolungo,Capolongo ha un ceppo laziale a Roma e ad Anagni nel frusinate, uno campanonel napoletano, a Cicciano in particolare, con presenze anche a Tufino,Pozzuoli, Camposano e Napoli, ed un ceppo a Cerignola e Foggia nel foggianoed a Gravina in Puglia nel barese, fovrebbero derivare da soprannomi relativia caratteristiche fisiche dei capostipiti, cioè una forma allungatadel capo. |
CAPILUPI CAPILUPO CAPILUPPI CAPOLUPI CAPOLUPO | Capilupi, molto molto raro, sembrerebbe di origini calabresi, di Catanzaroin particolare e di Pentone nel catanzarese, Capilupo, molto piùraro, è del cosentino, Capolupi, assolutamente rarissimo, èpresente solo al nord, dove è invece abbastanza diffuso Capiluppi,che ha un ceppo tra mantovano, reggiano e modenese, anche se in qualchecaso può essere il frutto di errate trascrizioni anagrafiche delcognome Capolupo, che ha un ceppo nell'avellinese, ad Avellino, CaprigliaIrpina, Sant'Angelo a Scala e Summonte, ed a Napoli, uno, probabilmentesecondario, a Roma, uno a Matera ed uno nel cosentino a San Donato di Ninea,questi cognomi dovrebbero derivare dall'italianizzazione del nome longobardo,ma molto usato anche dagli svevi, Hauptwolf,che ha il significato di primo fra i lupi,di lupo dei lupi, cioè di grandecapo glorioso, se pensiamo al valore attribuito alla figuradel lupo presso i popoli germanici. |
CAPIROSSI | Capirossi è specifico dell'area bolognese, ravennate, di Imola eMonterenzio nel bolognese e di Riolo Terme, Faenza, Castel Bolognese eBrisighella nel ravennate, dovrebbe derivare da un soprannome originatodal fatto che il capostipite fosse rosso di capelli, si può anchetrattare di un cognome attribuito ad un trovatello, avente comunque lastessa motivazione. |
CAPISTRANO | Capistrano ha un ceppo a Sarno nel salernitano ed uno in provincia di ViboValentia, dovrebbero entrambi derivare dal toponimo Capistrano nel valentiano. |
CAPITA CAPITTA | Capita è quasi scomparso in Sardegna, Capitta, molto più diffuso, è tipico di Sassarie del sassarese. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CAPITA; CAPITTA: (per il significato e l'etimologia vediCabitza). Lo ritroviamo nelle carte antiche. Tra i firmatari dellaPace di Eleonora, *LPDE del 1388 figurano: Capìta Ambrosius, villeSasseri; Capìta Anthonius, ville Sasseri; Capita Arcoco - villeTerrenove (Olbia); Capita Arcoco - ville Terrenove; Capita Dominigho, villeEcclesiarum (Iglesias - Villa di Chiesa); Capita Joanne, ville Selluri(Sanluri - Seddòri); Capita Manuel, jurato (guardia giurata, collaboratoredel maiore - sindaco) ville Tiesi ( *odierno Tiesi. Contrate Caputabas).Sempre tra i firmatari della *LPDE troviamo: Capissa Juliano, ville Loddu(* distrutto. Contrate Partis Varicati - Barigadu). Nel condaghe di SanNicola di Trullas, *CSNT XI°, XIII° sec., figura: CapiçaGosanrine (27) nella vendita di un terreno, coltivato a vigna in territoriodi Semestene (oggi è un piccolo centro abitato di 227 anime, dellaprovincia di Sassari). Attualmente il cognome CAPITA è presentein 13 Comuni Italiani, di cui 2 in Sardegna( con significato ed etimo diversida quelli del continente): Sassari 3, Quartu S. E. 3. CAPITTA èpresente in 42 Comuni italiani, di cui 19 in Sardegna (per lo piùs nord, come nelle carte antiche): Sassari 110, Quartu S.E. 8 Cagliari8. |
CAPITANI CAPITANIO CAPITANO | Capitani è molto diffuso in tutto il centronord, Capitanio ha lasua massima concentrazione nel lombardo veneto, ma presenta ceppi anchenel Lazio, negli Abruzzi e nelle Puglie, Capitano sembrerebbe tipicamentesiciliano del palermitano e dell'agrigentino, con un ceppo anche a Romae piccoli ceppi nel savonese e nel napoletano. Questi cognomi dovrebberoderivare da soprannomi originati dal vocabolo medioevale Capitaneus(capitano, massima autoritàcittadina), soprannomi raramente derivanti dall'aver fatto parte dellafamiglia di un Capitaneus, più spesso per esserne al servizio oin qualche modo collegati ad un Capitaneo. |
CAPIZZI | Cognome originario della Sicilia,dovrebbe derivare da un soprannome legato a caratteristiche fisiche, essendola contrazione di un capiddi rizzi (capelli ricci). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome Capizzi è un cognome siciliano che viene dal toponimoCapizzi (ME). |
CAPO | Sembra avere un nucleo in Campania, nel salernitano in particolare, unceppo nel veneziano ed un ceppo nel trapanese, dovrebbe derivare dall'apocopedi cognomi o soprannomi composti dal vocabolo capo seguito normalmenteda un aggettivo; ad esempio da Caporizzo si arriva a Capo. |
CAPOANI | Cognome originario del cremonese,la sua derivazione dovrebbe essere dal toponimo Capua (NA) ipotizzandouna lontana origine campana. |
CAPOBIANCO | Molto diffuso al sud, nel Lazio, Campania, Puglia e Basilicata, ha un ceppoanche nell'agrigentino, deriva da soprannomi legati a caratteristiche fisichedel capostipite, come l'essere bianco di capelli. |
CAPOCASALE | Capocasale sembrerebbe un cognome meridionale, molto poco diffuso in Campania,in Calabria e nella Sicilia meridionale, in qualche caso potrebbe derivaredal nome del paese di Capocasale, una zona di Nocera Inferiore nel salernitano,e con questo nome anche varie altre frazioni, come ad esempio quella diCapocasale di Cosenza, in qualche altro caso, poco probabile, potrebberoinvece derivare dalla posizione del capostipite, cui probabilmente venivademandata la guida di un casale |
CAPOCCELLO CAPOCCETTA CAPOCCETTI CAPOCCI CAPOCCIA CAPOCCIONI CAPOCCITTI CAPOCCIUTI CAPUCCI CAPUCCIO | Capoccello è tipicamente pugliese, di Salice Salentino nel leccesee di San Pancrazio Salentino nel brindisino, Capoccetta, tipicamente laziale,è soprattutto di Ceccano nel frusinate, ma anche del latinense,Capoccetti ha un ceppo in Umbria, uno nell'aquilano ed uno tra romano elatinense, Capoccia è tipico di Umbria e Lazio, con un ceppo anchenel Salento, Capocci, molto più raro, ha un ceppo a Roma e nellazona di Cassino (FR) e Picinisco (FR) ed uno in Umbria a Terni, Capoccioniè di Viterbo, Capoccitti è specifico di Balsorano nell'aquilensee del vicino frusinate, Capocciuti è di Trevi nel perugino, Capucciha un ceppo nel mantovano e nel vicino veronese, in Emilia nel bolognesee ferrarese e nel ravennate, forlivese e riminese, con piccoli ceppi anchenel romano e latinense, Capuccio ha un ceppo a Latina ed uno, molto piccolo,nel nisseno, che dovrebbe essere un alterato del cognome Cappuccio, dovrebberotutti derivare, direttamente o tramite ipocoristici o accrescitivi, dalcognomen tardo latino Capoccius, abbiamoad esempio quattro Cardinali Capoccius tra il 1200 ed il 1400: "...Naminter alios eminuit Cardinalis Rainerus Capoccius,qui tempore Innocentij IV e Flisca Familia insigni Genuensi, cum Fridericussecundus Imperator suam Civitatem occupasset, adiuvantibus Consanguineisproprijs,...", in alcuni casi potrebbero anche derivare da un soprannome originato forse dal fatto che ilcapostipite fosse dotato di una testa più grande del normale.. |
CAPODACQUA | Tipico di Capistrello ed Avezzano nella provincia de L'Aquila, con ceppianche nelle Marche e nel Lazio, dovrebbe derivare da toponimi Capodacquadi Celano (AQ), ma è pure possibile una derivazione da nomi di localitàcome Capodacqua (PG), (AP) o (LT). |
CAPODANNO | Cognome tipicamente campano, del napoletano soprattutto, derivano dal nomearcaico Capodanno che veniva a volte attribuito ai figli nati a Capodanno. |
CAPODICASA | Capodicasa ha un ceppo a Foligno e Gualdo Cattaneo nel perugino, uno aPescara ed uno a Siracusa ed a Palermo, dovrebbe derivare da capostipitiche avessero assolto la funzione di capi della servitù presso unacasa patrizia o comunque presso famiglie molto benestanti. |
CAPODIECI | Capodieci ha un ceppo nel brindisino a Mesagne, Latiano, Cellino San Marcoe Brindisi, ed a Trepuzzi nel leccese, ed un ceppo siciliano a Siracusa,dovrebbe derivare dal termine medioevale capodieci,una sorta di comandante di un gruppo di armati volontari, che si organizzavanospontaneamente in armata per combattere un'invasione, spesso saracena. |
CAPODILUPO | Capodilupo, di probabili origini abruzzesi e laziali, ha un piccolo cepponel pescarese, uno nel latinense, uno nel foggiano ed uno nel beneventano,dovrebbe derivare da soprannomi originati dalla presenza, un tempo moltodiffusa, del lupo nelle zone appenniniche. |
CAPOFERRI | Due i ceppi uno lombardo tra laprovincia di Bergamo e Brescia ed uno marchigiano abruzzese, tra AscoliPiceno e Teramo, derivano da soprannomi relativi a caratteristiche fisichetesta dura come il ferro o dall'occupazione di mastro ferraio. |
CAPOGROSSI CAPOGROSSO | Capogrossi ha un ceppo nell'anconetano a Cupramontana, Ancona e FalconaraMarittima ed uno laziale a Roma, a Genzano di Roma nel romano, a Cori nellatinense ed a Pontecorvo nel frusinate, Capogrosso ha un piccolo ceppoad Osimo e Filottrano nell'anconetano, uno a Roma ed a Formia nel latinense,uno ad Aversa nel casertano ed uno nel napoletano a Napoli, Caivano, Casoriae Frattaminore, il ceppo più consistente è in Puglia a Mandurianel tarantino ed a Trani nel barese, dovrebbero derivare da soprannomiderivati dal fatto che i capostipiti fossero dotati di una grossa testa. |
CAPOLEI CAPOLEONI | Capolei è tipico di Roma, Anzio e Marino, sempre nella provinciaromana, Capoleoni, molto molto raro, sembrerebbe specifico della provinciadi Roma, di Roma stessa e di Zagarolo (RM), dovrebbero derivare dal nomemedioevale Capoleo, Capoleonis, formacontratta del nome Caputleonis (testadi leone), tracce di queste cognominizzazioni le troviamo adesempio nell'elenco degli scolari dell'Ateneo di Perugia dove sotto l'anno1596 troviamo iscritto un certo Lelius Capoleo originario della provinciadi Roma. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questo cognome va ricercata nel nome medievale Capoleone,col significato letterale di testa di leone, da intendersi o in senso laico(quale simbolo di fierezza, di coraggio) o in senso religioso (quale simbolocristiano). Per capire meglio quest'ultimo significato, innanzitutto, varicordato che la simbologia cristiana rappresenta il leone non soltantocome immagine di misericordia e di regalità, ma anche come simbolodell'Incarnazione e della Resurrezione di Gesù Cristo; il riferimentoalla testa del leone, inoltre, può essere spiegato dall'antica credenzasecondo la quale tutte le qualità attive del leone sono situatenella parte anteriore del corpo (testa, petto e zampe anteriori), mentre la parte posteriore, sempre secondotale credenza, ha una semplice funzione di sostegno (anterioribuspartibus coelestia refert, posterioribus terram, come sostenevanogli antichi autori cristiani). Seguendo quest'interpretazione, allora,la simbologia cristiana attribuisce alla parte anteriore del corpo l'immaginedella natura divina di Cristo e a quella posteriore il simbolo della Suanatura umana. Tornando al cognome in questione, tracce del nome Capoleonesi trovano in Umbria nel '500, col poeta Capoleone Ghelfucci (Capoleo Ghelphutius)da Città di Castello (autore di poemi religiosi, fra i quali Ilrosario della Madonna - Poema eroico), ma noto anche all'interno dellasfera politica, dove occupò la carica di paciere, gonfaloniere epriore del popolo e, nel 1582, anche quella di consigliere dei Quaranta. |
CAPOLICCHIO | Capolicchio sembrerebbe di origini istriane, anche se oggi è presentepiù in Piemonte, che in Friuli, si dovrebbe trattare dell'italianizzazionedi un cognome austriaco o sloveno. |
CAPONE CAPONI CAPONIO CAPONNETTO | Capone è un cognome del centro sud, Caponi è della Toscanasettentrionale, Marche, teramano, Umbria, Lazio, pugliese Caponio che èoriginario dell'area compresa tra le provincie di Bari e Taranto, Caponnettoè tipico del catanese, tutti questi nomi dovrebbero derivare dasoprannomi legati a caratteristiche fisiche (testa grossa). Tracce moltoantiche di queste cognominizzazioni si trovano ad esempio nell'alessandrinoin una Recordatio terrarum della secondametà del 1100: "...coheret: Rufinus Deta etveder. Arnaldus Caponus.III. staria; coheret: Rufinus Deta et Manegoto et via et veder. Manegotus.XX. staria; coheret: Arnaldus Caponuset veder et Burmia..." o anche nel XV° secolo: "...ex quibusCaponus, magnam pecuniae vim profundens viginti et octo suffragia, siveemit, sive impetravit; Cardinalis autem de Medicis opera, Chigius, prudenset probus vir ab omnibus habitus, Pontificis quondam monasterium,...". integrazioni fornite da GiovanniVezzelli il cognome Capone, come Caponnetto, sono anche siciliani (Catania,Milazzo, Pace del Mela) e come tali provengono dal vocabolo siciliano.capuni= cappone, gallo castrato. Cfr. G.Rohlfs, Dizionario storico dei cognomi nella Sicilia orientale, Centrodi Studi Filologici e Linguistici, Palermo, 1984, p. 62 |
CAPONERA CAPONERI CAPONERO | Caponera, il più diffuso, ha un piccolo ceppo nel perugino, ma ilgrosso è concentrato nel romano e frusinate e nel latinense, Caponeri,molto molto raro, è tipico dell'area che comprende il senese, ilperugino ed il ternano, soprattutto di Chianciano Terme nel senese, Caponeroha un piccolo ceppo nel pisano ed uno nel viterbese e romano, a Civitavecchiae Roma nel romano ed a Soriano nel Cimino nel viterbese, dovrebbero derivareda soprannomi medioevali, forse dovuti al colore nero dei capelli dei capostipiti, divenutiin seguito nomi, di quest'uso abbiamo un esempio in un atto del 1265 aSiena, dove l'estensore è un certo Buonadote figlio del giàCaponero, l'uso continua, come riscontriamo in una registrazione di decessoa Siena nel 1648: "Adì 27 Settembre 1648 -Caterina detta Caponero,Vedova, Moglie già di Giovanni detto l'Imburchia riceuto tutti liSantissimi Sacramenti morì a hore quattro...". |
CAPORALE CAPORALI CAPORALONI | Caporale è del centrosud, Caporali è tipico della fasciache comprende Toscana, Umbria e Lazio, Caporaloni, assolutamente rarissimo,dovrebbe essere originario dell'anconetano, potrebbero derivare dalla posizionedi chi è a capo dei braccianti o ha la mansione di fattore, èpure possibile che derivi da un soprannome originato dal vocabolo dialettalemarchigiano capuràle nome attribuito al fascio di spighe di granoposto in cima al covone. |
CAPORASO | Caporaso è tipico campanop con un ceppo principale nel beneventanoe nel napoletano, ha ceppi anche a Roma e nella sua provincia ed a Pratoed Empoli (FI), dovrebbe derivare da soprannomi legati a caratteristichefisiche del capostipite, come l'essere con i capelli completamente rasati. |
CAPORELLA CAPORELLI CAPORELLO | Caporella, assolutamente rarissimo, è probabilmente dell'area lazialee campana, Caporelli, molto molto raro, ha un piccolo ceppo ad Ancona ea Falconara Marittima nell'anconetano ed uno molto piccolo a Roma, Caporelloha un ceppo veneto a Padova ed uno laziale, a Palestrina ed a Roma, questicognomi dovrebbero essere abbastanza recenti e dovrebbero derivare da soprannomibasati sul mestiere dei capostipiti, probabilmente dei fattorio dei capisquadra di lavoratori dell'agricoltura. |
CAPORICCI CAPORICCIO | Caporicci è tipico della zona centrale, del perugino, del romanoe del frusinate e del campobassese, Caporiccio, molto più raro,è del latinense, dovrebbero originare da soprannomi determinatidalla capigliatura riccia del capostipite. |
CAPORRINI CAPORRINO CAPURRI CAPURRO | Caporrini, quasi unico, ha presenze nel romano e nel casertano, Caporrinoha un ceppo a Monte San Giacomo nel salernitano ed uno molto piccolo nelpalermitano, Capurri, assolutamente molro raro, ha un piccolo ceppo a Piacenza,Capurro ha un grosso nucleo nel genovese, un piccolo ceppo nel napoletanoed uno altrettanto piccolo nel messinese, dovrebbero derivare, direttamenteo tremite una forma ipocoristica, da un soprannome dialettale arcaico basatosu di un termine con il senso di testa dura, ostinato,testardo, probabilmente identificando così un aspettodel carattere dei capostipiti. Tracce di queste cognominizzazioni nel genovesesi trovano almeno dalla fine del 1300, quando un certo Francesco Capurroè rettore di San Nicolò di Voltri (GE), nella seconda metàdel 1500 opera a Genova il notaio Antonio Capurro, il ceppo napoletanoha prodotto Giovanni Capurro, autore della celebre canzone «'O solemio». |
CAPORUSSO | Caporusso sembrerebbe tipico del barese, di Bari, Barletta, Acquaviva DelleFonti e Modugno, ma ha un ceppo anche nel frusinate a Vallerotonda e PiedimonteSan Germano ed uno nel materano a Montalbano Jonico, dovcrebbe derivareda un soprannome originato dal fatto di avere il capostipite i capellirossi. |
CAPOTI | Capoti è specifico di Gallipoli nel leccese, potrebbe stare ad indicarechi abitasse proprio nella zona del Capo della penisola di Gallipoli. |
CAPOTONDI CAPOTONDO | Capotondi ha un ceppo tra pesarese ed anconetano ed uno nel romano, Capotondoha un ceppo umbro, soprattutto nel perugino ed uno nell'anconetano, dovrebberoderivare da soprannomi originati da caratteristiche somatiche del capostipite,probabilmente con la testa calva. |
CAPOTORTO | Cognome pugliese originario dellaprovincia di Bari, derivano da soprannomi relativi a caratteristiche fisiche(testa storta). |
CAPOTOSTI | Tipico del centro, tra il Laziol'Umbria e le Marche, derivano da soprannomi relativi a caratteristichefisiche o comportamentali (testa dura ) del capostipite. |
CAPOVILLA | Tipico delle Tre Venezie, del padovano e del trevigiano in particolare,potrebbe derivare da nomi di località come ad esempio Capovilla(VI) o anche dall'abitare la famiglia in un luogo elevato del villaggioo all'inizio dello stesso. |
CAPOZIO CAPOZZA CAPOZZI CAPOZZO CAPOZZOLI CAPOZZOLO CAPPOZZO CAPUOZZI CAPUOZZO | Capozio ha ceppi a Roma, nel casertano, nel campobassano, nel foggianoed a Siracusa, Capozza ha un ceppo campano, a Pesco Sannita nel beneventano,a Morra de Sanctis nell'avellinese e ad Eboli nel salernitano, uno grossopugliese a Taranto, nel barese, a Corato, Andria, Bari e Putignano, eda Lecce e Galatone nel leccese, uno a Crotone ed uno a Casteltermini nell'agrigentino,Capozzi ha una grossa presenza nel Lazio tra le province di Roma e latinaed il nucleo principale tra napoletano, beneventano, avellinese, foggianoe barese, Capozzo ha un ceppo campano tra Alife e Gioia Sannitica nel casertanoed a Molinara nelm beneventano ed uno nel barese ad Acquaviva Delle Fontie Gravina In Puglia, Cappozzo ha un ceppo nel vicentino, uno nel beneventanoed uno tra foggiano e barese, Capuozzo è decisamente napoletano,Capuozzi, molto raro, è una modificazione del precedente, sia Capozzoliche Capozzolo sono specifici del salernitano dell'area del Cilento, dovrebberoderivare da un soprannome dialettale , basato su alterazioni del termine capoccia, stante ad indicareuna posizione di privilegio, cioè qualcuno a capo di altri uomini.comepastori, agricoltori, pescatori o manovali. |
CAPPA | Cappa è un cognome panitaliano, più diffuso nell'area lombardo,piemontese, dovrebbero derivare da un soprannome originato dal vocabolomedioevale cappa (mantello),di cui abbiamo un esempio in questo scritto del 1185: "..Et debeo dare Rainaldello pannaiolo de Sancto Xisto libras tres denariorumet solidos quinque de panno quod ab eo emi. Et Andree pannaiolo eiusdemloci debeo dare de una cappaquam emi ab eo libras tres et dimidiam denariorum. ..", soprannomeforse motivato dall'abbigliamento abituale del capostipite, ma èanche possibile che il motivo sia da ascrivere al mestiere da lui esercitato.Un esempio di questa cognominizzazione lo troviamo in una Charta venditionisdel 1183: ".. a sero et monte heredis Beaque, perticesex et tabule tres et pedes quinque et est propria; petia est buscus etdicitur in Carrobia Sancti Ambrosii, a mane AmbrosiiCappa et via, a meridie heredis Beaque etAsgerii de Concorezo, a monte Sancti Dionisii ..". |
CAPPAGLI CAPPALLI | Cappagli è tipicamente toscano del livornese e pisano, in particolaredi Livorno, Collesalvetti (LI) e Cascina (PI), Cappalli, molto piùraro, anchesso del livornese di Rosignano Marittimo in particolare, èprobabilmente una forma modificata del primo, potrebbero derivare da un soprannomeoriginato da un antico termine marinaresco ad indicare forse che il capostipitesvolgesse quel tipo di mestiere. |
CAPPAI | Tipico della Sardegna occidentale e del cagliaritano, di etimologia oscurae di origini probabilmente spagnole, troviamo questo cognome fin dal 1200annoverato tra le famiglie nobili, quando Giovanni Chiano de Bas-Serrail Re di Arborea, uno dei 4 stati in cui è divisa la Sardegna, sposala ricca benestante Vera Cappai figlia del banchiere Conte Johanni Perrade Cappai, nel 1667 Bonifacio Cappai viene insignito con il titolo di Don,Cavaliere ereditario e Nobile sardo. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome Cappai è sardo, potrebbe corrispondere al pluraledi famiglia di un supposto vocabolo toscano *cappaio= fabbricante di cappe. M. Pittau,Dizionario dei Cognomi di Sardegna, 1, p. 174. |
CAPPALUNGA | Cappalunga, attualmente presente solo in Lombardia, sembrerebbe aver avutoun ceppo, probabilmente originario, in Sicilia, dove potrebbe essere derivatodal nome della località Cappalunga di Aragona nel palermitano, potrebbederivare da un soprannome originato dall'abitudine del capostipite di indossareuna cappa lunga, cioè una specie di tabarro lungo fino ai piedi. |
CAPPARI CAPPERI | Cappari è praticamente unico, Capperi, comunque assolutamente rarissimo,parrebbe emiliano, dovrebbero entrambi derivare, direttamente o tramitemodificazioni dialettali, dal termine medioevale magistercapparius (artigiano che produce lecappe o mantelli), termine di cui abbiamo un esempio nell'attodel 1228 con il quale 4300 cittadini pisani giurarono di mantenere l'alleanzafatta con Siena, Pistoia e Poggibonsi, uno dei sottoscrittori si chiamainfatti Bonifatius capparius. |
CAPPELLETTI CAPPELLETTO | Cappelletti è diffuso in tutto il centronord, Cappelletto ètipico veneto, del veneziano e trevigiano, derivano da soprannomi di epocamedioevale legati a volte a nomi di località individuabili dallapresenza di Cappelle votive, altre volte da un soprannome originato dalvocabolo cappello, esempio di questa consuetudine l'abbiamo nel 1400 nelparmense nel 1422 era Podestà a Busseto Giacomo Vitali, figliodi Bartolino, cittadino di Piacenza, di Milano e soprannominato il Cappelletto,tracce di queste cognominizzazioni le troviamo nel 1500 a Grosseto con illucchese Domenico Cappelletti, a Narni (TR) in un atto del 1572 un certoMartinus Cappellettus è uditore del governatore, nell'elenco del1585 degli scolari dell'Ateneo di Perugia è citato un Agabitus Cappellettus. |
CAPPIELLO CAPPILLI | Cappiello è tipicamente meridionale, dell'area che comprende ilcampobassano, la Campania, la Basilicata e la Puglia, Cappilli, molto piùraro, è del leccese, dovrebbero derivare da un soprannome dialettaleprobabilmente attribuito a capostipiti che facessero i cappellai o chefossero soliti portare un particolare tipo di cappello. |
CAPPONCELLI CAPPONCINI CAPPONE CAPPONI | Capponcelli è specifico di San Giovanni in Persiceto nel bolognesee di Bologna, Capponcini sembrerebbe romano, Cappone, molto molto raro,è tipico del nordovest, Capponi è tipico del centro, conun forte ceppo in Umbria a Gubbio, Perugia e Terni, ma con il nucleo principalenel Lazio a Roma e San Felice Circeo (LT), dovrebbero derivare, direttamenteo tramite varie forme ipocoristiche, da un soprannome legato al mestiere di allevatoreo venditore di polli e capponi (gallicastrati). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome CAPPONI è massicciamente presente nel Centro e, inmisura minore, nel Nord. Si presta a numerose interpretazioni che dovrebberoessere chiarite di volta in volta secondo il luogo geografico della suacomparsa. Potrebbe essere un accrescitivo di CAPPA, dal tardo latino cappa= mantello con cappuccio, inteso comeparola metonimica per un nome di mestiere (chi costruisce cappe),o anche. nomignolo per chi abitualmente indossava questo tipo di mantellocome segno distintivo; potrebbe anche essere una variante di CAPONE, accrescitivodi CAPO = testa, nomignolo di chi aveva la testa grossa non in senso strettamentefisico, quanto piuttosto inteso come 'arrogante, caparbio', è purepossibile una derivazione da CAPPONE, dal latino capone(m)= gallo castrato da giovane, intesocome nomignolo spregiativo per chi era tradito dalla moglie, o parola metonimicaper un nome di mestiere (chi allevava pollame). Le scarsissime occorrenzesiciliane, calabresi e campane potrebbero riferirsi al termine dialettalecapuni = un pescedi mare. |
CAPPUCCI CAPPUCCIO | Cappucci ha un ceppo laziale, soprattutto nel romano ed uno, molto consistentea San Giovanni Rotondo nel foggiano, con buone presenze anche a Foggiae San Severo, Cappuccio è tipicamente meridionale, con massima concentrazionein Campania, nel napoletano, salernitano ed avellinese, ed in Sicilia,nel messinese, catanese e siracusano, l'origine di questi cognomi potrebbeessere da soprannomi originati dall'abitudine dei capostipiti di indossarecome copricapo un cappuccio, ma è pure possibile che possa trattarsidi alterazioni dialettali originate dal nome medioevale tardo latino Capoccius(vedi CAPOCCELLO). |
CAPPUCCINI | Tipico del centro, con un forteceppo nel Lazio, può derivare da un soprannome originato da un mestiereo dall'essere in qualche modo collegabile con i frati cappuccini, potrebbeanche essere originato dal toponimo Cappuccini (NA). |
CAPPUGI | Cappugi è tipicamente fiorentino, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato da una forma dialettale alterata del termine cappuccio,probabilmente ad indicare l'abitudine del capostipite ad indossare sempreun particolare tipo di cappuccio. |
CAPPUSSI CAPUSSI | Capussi, quasi unico è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizionedi Cappussi che è tipico di Roma e del Sannio di Poggio Sannita e Civitanovadel Sannio nell'iserniese, l'origine del cognome dovrebbe essere attribuibilead una forma dialettale di un soprannome originato dal fatto di essereprobabilmente il capostipite al comando di una squadra di pastori di capreo di pecore. |
CAPPUZZELLO CAPPUZZO | Assolutamente rarissimo, potrebbe essere padovano e trattarsi probabilmentedi un errore di trascrizione del cognome Capuzzo, con un ceppo originarioin Sicilia, nell'alto palermitano che potrebbe derivare da un soprannomeoriginato da caratteristiche fisiche o comportamentali del capostipite, Cappuzzello è tipicamente siciliano, di Ragusa, con buone presenzenel ragusano, e dovrebbe derivare da una forma ipocoristica del precedente. |
CAPRA | Diffuso in tutta l'Italia settentrionale centro occidentale con ceppi isolatianche al centro ed al sud, deriva da un soprannome legato al vocabolo capra,o per caratteristiche del mestiere di pastore o altro. Tracce diquesta cognominizzazione le troviamo a Milano nel 1400 con Baldassarre Capracancelliere della curia arcivescovile. |
CAPRANZANO | Capranzano, quasi unico, dovrebbe essere siciliano, dell'ennese in particolaredi Gagliano Castelferrato, dovrebbe derivare da una forma alterata dialettalmentedel nome del paese di origine dei capostipiti, probabilmente Carpanzanonel cosentino, che dovrebbe derivare da una forma prediale latina dal nomelatino Carpantius, probabilmente daun ager carpantianus o da un castrumcarpantianum. |
CAPRARA CAPRARI CAPRARO | Caprara ha un ceppo nel Lazio, uno in Emilia, nel bolognese e modenese,uno nel veronese e probabili ceppi non secondari in Liguria, Molise e Basilicata,Caprari sembra avere un ceppo nel sondriese, uno nel reggiano, uno nell'anconetanoed uno nel Lazio, Capraro ha un ceppo veneto nel bellunese, vicentino etrevigiano, uno nel Lazio e Campania settentrionale, uno nell'agrigentinoed uno nel Salento, dovrebbero derivare o da toponimi come Caprarola (VT),Caprarico (MT), Caprarica di Lecce (LE), Caprara d'Abruzzo (PE), Caprara(RE), o monte Capraro nel Molise e molti altri, oppure dal cognomen latinoCaprarius portato ad esempio da Caius Caecilius Metellus Caprarius consolenel 113, o anche da soprannomi legati al mestiere di custode di capre. |
CAPRESI | Capresi, abbastanza raro, sembra tipico del senese, di Monteriggioni, Poggibonsie Colle Di Val D`Elsa, potrebbero derivare da etnici di toponimi come Capraia(FI), (AR), (LU) o (LI) o direttamente da toponimi come Caprese (AR). |
CAPRETTA CAPRETTI CAPRETTINI CAPRETTO | Capretta ha un ceppo nel trevisano, uno tra ascolano e teramano, uno nelromano ed uno nell'iserniese, Capretti è abbastanza diffuso in Italia,ha un ceppo nel bresciano, uno nel parmense, uno nel fiorentino, uno traascolano e teramano, uno nel romano e reatino ed uno nel napoletano, Caprettini,assolutamente rarissimo, è settentrionale, Capretto ha un cepponel ternano ed uno tra casertano e napoletano, dovrebbero derivare direttamenteo tramite ipocoristici dal nome medioevale Caprettus,Capretta, tracce di queste cognominizzazionile troviamo nella seconda metà del 1400 a Bitonto in un atto: "Donaciopro Petro Nicolai Caprettifilii quondam Thome de Luvicchiono". |
CAPRI | Capri, abbastanza diffuso, ha un piccolo ceppo a Gualdo Cattaneo nel perugino,un grosso ceppo a Roma, ed è ben presente a Valmontone, Zagarolo,Labico, Albano Laziale e San Cesareo, un ceppo a L'Aquila e Pescara, piccolepresenze in Campania, un ceppo a Fasano nel brindisino ed a Bari, e piccoliceppi a Messina e nel palermitano, l'origine può essere, nella stragrandemaggioranza dei casi, da toponimi come Capri nel napoletano o Capri Leonenel messinese o altri simili, in alcuni casi da soprannomi dialettali riferitiforse al mestiere di pastore forse svolto dai capostipiti (vedianche CAPRI') |
CAPRI' | Caprì è specifico di Messina, dovrebbe derivare dal nomearabo Qabri, ricordiamo con questonome il poeta cieco medioevale della Spagna araba mussulmana Muqaddam al-Qabri, non si può comunque escludere una possibile derivazione dal nomedel paese di Capri nel messinese, l'attuale Capri Leone. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caprì è cognome messinese che deriva dal termine 'crapì'= verro, del dialetto grecanico dellazona di Bova in Calabria. In greco moderno: kaprì.Fonte: G. Rohlfs, Dizionario storico dei cognomi nella Sicilia orientale,1984, p. 62. |
CAPRIA CAPRIO LA CAPRIA | Capria ha un ceppo calabrese tra vibonese e reggino con buone presenzeanche nel messinese, Caprio è ben presente in tutta la fascia checomprende il viterbese, il romano, il latinense e frusinate, il casertano,il napoletano, l'avellinese ed il salernitano, il foggiano, il barese,il potentino ed il cosentino, La Capria sembrerebbe essere originario delfoggiano, della zona di Apricena e Foggia, tutti questi cognomi dovrebberoderivare dal nome latino Caprius, Capria,citato ad esempio in un Sermone di Orazio: "...alias,iustum sit necne poema nunc illud tantum quaeram, meritone tibi sit suspectumgenus hoc scribendi. Sulgius acer ambulat et Capriusrauci male cumque libellis, magnus uterque timor latronibus; at bene siquiset vivat puris manibus, contemnat utrumque. ut sis tu similis Caeli Birriquelatronum...", anche se non si può del tutto ignorare l'ipotesiche in qualche caso possano derivare invece dal nome arabo Qabri. |
CAPRIATI | Capriati è specifico di Bari, potrebbe derivare dal toponimo Capriatia Volturno nel casertano. |
CAPRIGLI CAPRIGLIA CAPRIGLIO CAPRIGLIONE CAPRIGLIONI | Capriglia parrebbe pugliese, di Ostuni nel brindisino e di Grottaglie neltarentino, Caprigli è unico ed è pugliese, Capriglio, sembrerebbeunico e veneziano, Capriglione è un cognome tipicamente campano,di Castellammare di Stabia nel napoletano, di Mugnano del Cardinale, Sirignanoe Santo Stefano del Sole nell'avellinese e di Salerno, Sant'Egidio delMonte Albino e Furore nel salernitano, Capriglioni, quasi unico, lo troviamoin settentrione, forse come esito di un'errata trascrizione del precedente,questi cognomi dovrebbero derivare, direttamente o tramite accrescitivi,dal nomen latino Caprilius, Caprilia,specifico della gens Caprilia, rappresentataad esempio nel primo secolo dal commerciante di vino e di schiaviAulus Caprilius Timotheos, in alcuni casi possono derivare dal nome dipaesi come Capriglia nel salernitano o Capriglia Irpina nell'avellinese. |
CAPRILE CAPRILI CAPRILLI | Caprile ha un grosso ceppo a Genova, nel genovese, savonese, imperieseed alessandrino, con un ceppo anche nel napoletano e nel salernitano, Capriliha un ceppo toscano, in particolare nel lucchese e pisano ed uno nel forlivese,Caprilli ha un piccolo ceppo a Genova, uno in Toscana, in particolare sull'isolad'Elba ed a Roma, dovrebbero derivare dal nome di uno dei molti paesi chiamatiCaprile, come ne esistono nel genovese, nel napoletano, nel lucchese, nelfiorentino e nel pesarese. |
CAPRINI CAPRINO | Caprini ha un ceppo lombardo, soprattutto nel milanese, bergamasco e brescianoe nel veronese, ed un ceppo nella fascia che comprende il pesarese, l'anconetano,il perugino, il ternano, il grossetano, il viterbese ed il romano, Caprinoha un ceppo nell'alessandrino e genovese, uno nel tarentino, uno nel cosentinoe valentiano, ed uno nel messinese, questi cognomi possono in alcuni casiderivare da toponimi come Caprino Bergamasco o Caprino Veronese, ma nellamaggioranza dei casi dovrebbero derivare dalla GensCaprenia o dal nome personale latino medioevale Caprinus.,di cui abbiamo un esempio in una Sententia consulumMediolani dell'anno 1196: "Die mercurii,secundo die mensis octubris, in civitate Mediolani. Sententiam protulitAlbertus qui dicitur de Marliano, consul Mediolani, et cum eo Guertiusiudex qui dicitur de Ostiolo.. ..Interfuerunt Mediolanus de Villa, LanfrancusCrivellus, Arialdus Grassellus, Ardigacius Gambarus, Sanzamale Cazule,Carnelevarius de Vicomercato, Ottobellus Cagapistus, Arnaldus de Canturio;de servitoribus Guidottus Mengiainpelle, Caprinus,Adelardus de Castello, Brochinus. Ego Baldicionus iudex qui dicor Stampa,consul, interfui ut supra et subscripsi ...". |
CAPRIOLI CAPRIOLO | Caprioli è presente a macchia di Leopardo in Piemonte e Veneto,è molto diffuso in Lombardia, nel Lazio, in Puglia e nel potentino,Capriolo ha un ceppo piemontese ed uno nell'avellinese, potrebbe derivareda toponimi come ad esempio Serracapriola nel foggiano, Caprioli nel salernitano,Gerre de' Caprioli nel cremonese, Capriolo nel bresciano o altri simili. |
CAPRIONE CAPRIONI | Caprione, praticamente unico è forse dovuto ad errori di trascrizionedi Caprioni, che è specifico del teramano, di Giulianova e MoscianoSant`Angelo, in particolare, e di Bellante, Roseto degli Abruzzi e Teramo,ha anche un piccolo ceppo nello spezzino che dovrebbe derivare dal nomedel promontorio del Caprione, l'ultimo della costa ligure di levante, dovrebberoderivare da un accrescitivo del nome o soprannome Capra,probabilmente attribuito al capostipite perchè pastore appunto dicapre. |
CAPRIOTTI | Capriotti ha un ceppo riminese, uno tra Piceno e teramano ed uno nel romano,dovrebbe derivare da un ipocoristico del nome o soprannome Capra, probabilmenteperchè il capostipite di mestiere avesse a che fare con le capre. |
CAPUA | Capua è diffuso in Lazio ad Amaseno nel frusinate ed a Roma, inCampania ed in Calabria a Crosia ed Acquappesa nel cosentino, dovrebbederivare dal nome della città di Capua nel casertano. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Capua è cognome meridionale dal toponimo Capua (CE) il cui nomepare risalire a un condottiero sannita, Capye,che la conquistò. |
CAPUANA CAPUANI CAPUANO | Capuana, abbastanza raro è tipico della Sicilia e potrebbe derivaredal toponimo Capuano località di Gangi (PA), Capuani ha un cepponel Lazio ed uno nel teramano, Capuano è particolarmente diffusoinel basso Lazio, in Campania ed in Puglia, derivano dall'etnico capuano(originario della città di Capua). |
CAPURSO | Tipico pugliese, del barese soprattutto, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal mestiere di custode di capre o da caratteristiche del caratteredel capostipite che potessero richiamare la testardaggine della capra. |
CAPUTA CAPUTANO | Caputa, estremamente raro, sembrerebbe specifico dell'ennese, Caputano,abbastanza raro, è specifico di Cava de' Tirreni nel salernitano,dovrebbero derivare dal termine medioevale Caputa(Capo, ma anche dalla testa grossa)e caputano (postoa capo, ma anche dalla testa grossa), di quest'uso abbiamo unesempio nel Codex diplomaticus Cavensis : "..In nomineDomini vicesimoprimo anno principatus domni nostri Gisulfi gloriosi principis,mense iunio, quintadecima indictione. Ante me Petrum iudicem Ursus filiusquondam Iannacii Atrianensis, qui dictus est Curiale.. ..Et tota terracum arboribus et insites de ipso loco Ayrole, ubi ad via dicitur, qualiterego et ipsi germani mei eam comparavimus a Guidone et Iaquinto filio quondam(deest nomen) et a Petro qui dicitur Caputa,Et quanta res michi et ipsis germanis meis habere pertinet in loco Pasciano...". |
CAPUTI CAPUTO | Caputi ha un nucleo nella zona di Molfetta (BA), uno a Roma, uno a Napolied uno in Basilicata, soprattutto a San Fele (PZ), Caputo è estremamentediffuso in tutto il sud Italia, derivano dal soprannome medioevale Caputusoriginato probabilmente o dall'avere il capostipite una testa grossa odall'essere estremamente cocciuto. Tracce di questo cognome si hannoad esempio ad Aversa già dal 1302, data di un atto dove si legge:"...Nomina hominum, et Vassallorum dicti CasalisCayvani sunt hec videlicet: ... Cajvanus Caputus,Cannameli Thomas Caputus,...". |
CAPUZZELLI CAPUZZELLO | Capuzzelli, quasi unico, dovrebbe essere salentino e molto probabilmenteè dovuto ad un errore di registrazione di Capuzzello, che sembrerebbespecifico di Nardò nel leccese, e che dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato o dal fatto di avere il capostipite una testa più piccoladel normale, o dal fatto di essere piccolo di corporatura e di gestiredegli uomini forse per il lavoro dei campi. |
CAPUZZO CAPUZZONI | Concentrato al nord Capuzzo, probabilmenteoriginario della provincia di Padova, Capuzzoni è invece lombardooriginario della zona tra Pavia e Milano. Questi cognomi dovrebbero derivareda soprannomi legati o a caratteristiche fisiche o a località d'originecasa del puzzo, cioè luogo dove si svolgeva una lavorazione maleodorantecome ad esempio la concia delle pelli. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Nel meridione capuzzo può indicare chi è capo di un nucleofamiliare colonico, di una squadra di lavoratori agricoli, di mandrianie pastori. Nel napoletano, inoltre, può rappresentare il nome regionaledel muggine, capòzzo o capuzzo,"cefalo". Nel Veneto potrebbe indicare il nome regionale del cavolo cappuccio,varietà di cavolo con le foglie avvolte strettamente in modo daassumere l'aspetto di una palla. |
CARA | Cara ha un grosso ceppo nel sud della Sardegna, in particolare a Cagliari,Selargius, Dolianova,Quartu Sant'Elena, Domus de Maria, Monserrato, Teulada,ecc. nel cagliaritano, e Carbonia, Narcao e Sant'Antioco nell Carboniense,e Pabillonis e Guspini nel Medio Campidano, un grosso ceppo nel romanoa Roma, Tivoli ed Anticoli Corrado, un piccolo ceppo a Bari ed uno piccolissimoin Calabria nel cosentino e nel reggino, di origini etimologiche diverse,deriva in qualche caso dal nome latino Cara,in qualche altro dalla Gens Caria,in altri ancora dalla toponomastica. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARA: cara, tanto in Logudoresequanto in Campidanese significa, faccia, viso,espressione, e così anche in spagnolo e catalano. Nientea che fare quindi con l'aggettivo italiano cara = gentile, gradita, amata,dileta, etc. Cara bella e coru malu;cara mala e coru bellu (vedi nel WebGiuseppe Concas: Dicius,Detti e Proverbi del Campidano). De cara bellasignifica dall'espressione solare,ad indicare il bello aspetto ed anche la gentilezza. Caraue Garau sono due cognomi derivantida cara, col significato di de cara bella, dibello aspetto. Cara attualmente è presente in 73/377Comuni della Sardegna, con maggiore diffusione nella parte meridionale:Cagliari 181, Selargius 91, Dolianova 80, Quartu S. E. 64, Carbonia 53,etc. Lo ritroviamo negli antichi documenti della lingua sarda. Tra i firmataridella Pace di Eleonora, LPDE del 1388, figurano: Cara Joanne, ville Selluri.** Selluri - Sedduri - Seddori: odierno Sanluri. Et ego Capula Marcus .sindicus,actor et procurator ville Selluri.seu a Petro De Castay, locuntenente capitaneiet Margiano Costa, locuntenente potestatis terre Selluri et omnibus habitatoribusdicte terre, congregatis. X die januarii 1388. - Cara Michele, jurato villeMahara. * Mahara - Barbaraquesa .Arbarei - Villamar. Contrate Marmille.Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°, XIII° secoloè presente: Cara Torbeni (128), teste in una donazione: morivitenea (nubile, probabilmente dal greco bizantino ανεγ, nel significato dinon sposata)Limpida Trogu et posit (donò) s'ortu de MiiliPiccinu(* Milis Picinnu.distrutto (Contrate Partis de Milis)suo ad SanctuPetru de Milis Piccinu, pro s'anima sua.(per la sua anima). |
CARABELLESE CARABELLESI CARAPELLESE CARAPELLESI | Carabetta è calabrese del reggino, di Siderno, Locri, Brancaleonee Roccella Ionica, Carabetti è quasi unico, dovrebbe trattarsi diforme cognominali originate dall'alterazione dialettale del termine franceseCarabot (vediCARABOT). |
CARABELLI | Carabellese ha un ceppo sull'isola di Procida nel napoletano ed uno a Molfetta,Bari e Bisceglie nel barese, Carabellesi, quasi unico, è dovutoad errori di registrazione del precedente, Carapellese è specificodi Andria nel barese, Carapellesi, sembrerebbe unico, dovrebbe trattarsidi un'errata trascrizione del precedente, dovrebbero derivare da formeetniche riferite a capostipiti che provenissero dall'area del torrenteCarapelle, corso d'acqua che ha dato il nome al paese foggiano di Carapelle,o al nome del paese aquilano di Carapelle Calvisio. |
CARABETTA CARABETTI | Carabetta è calabrese del reggino, di Siderno, Locri, Brancaleonee Roccella Ionica, Carabetti è quasi unico, dovrebbe trattarsi diforme cognominali originate dall'alterazione dialettale del termine franceseCarabot (vediCARABOT). |
CARABA CARABBA CARABBI CARABI | Caraba, quasi unico, è dell'Italia centrale, Carabi, altrettantoraro, è emiliano, Carabba è caratteristico di Lanciano eChieti nel teatino, Carabbi, assolutamente rarissimo, è del bolognese,potrebbero derivare da soprannomi originati dal termine latino carabus(scarafaggio). |
CARABOT CARABOTT | Cognomeassolutamente rarissimo in entrambe le forme è originario di Malta,probabilmente di La Valletta. integrazioni fornite da PasqualeCarabot Il nome Carabot probabilmente deriva dal nome dispregiativo dato acerti rivoluzionari Francesi., consultando i registri della chiesadi Valletta Malta, si evince che un Carabot arrivò a Malta, probabilmentecon la moglie, dalla Francia ed ebbe molti figli. Nel 1800 molti Carabotemigrarono in Libia. Ora ci sono parecchi Carabot un po dappertutto nelmondo. Ho trovato Carabot in nord e sud America, nelle Filippine, in Australia,a Malta ed in Inghilterra, oltre che in Italia. (N.d.R.) ICarabot erano un gruppo di sanculotti creatosi a Caen in Normandiaall'epoca della Rivoluzione Francese. Provenivano dalla classe media militare,si costituirono in gruppo rivoluzionario armato nei primi giorni dellarivoluzione approvvigionandosi di armi e munizioni sottraendole dalle casemattedel castello di Caen, assunsero le funzioni di vera e propria Guardia Nazionaleil cui motto era o la Legge o la morte.Il termine carabot,dispregiativo e denigratorio, venne attribuito lorodalla nobiltà, assimilandoli a degli sbandati, sottovalutando enormementesia la situazione che le possibili conseguenze, che la storia franceseci ha poi raccontato. |
CARACCIOLI CARACCIOLO CARACCIUOLO |  Caraccioli è rarissimo ed è quasi sicuramente derivato daCaracciolo che è invece molto diffuso in tutto il sud, Caracciuolo,tipico di Salerno, è dovuto probabilmente ad una corruzione dialettaledi Caracciolo, dovrebberoderivare da una variazione del cognomen latino Carus (vediCaro); cognominizzazione molto antica, portata da importanti prelati,nobili e principi, ricordiamo nel XIV° secolo Jacopo Caracciolo mortoa Roma nel 1357: "Jacobus Caracciolus,natione Italus, Patria Patricius Neapolitanus, Alumnus Congregationis Carbonariae", nel XV° secolo Roberto Caracciolo di Lecce (1425-1495) padre francescanoautore di importanti testi e poi vescovo di Aquino: "...Namcum Eccius et Caracciolusex Urbe attulissent Bullam damnatricem Lutheri eamque insinuassent illehi..." e Giovanni Caracciolo (1487-1550) Principe di Melfi, ducadi Ascoli Satriano, marchese di Atella, conte di Forenza, duca di Venosa,conte di Avellino, signore di Molfetta, nel secolo successivo "HoratiusCaracciolus Episcopus Venafranus",famosi poi saranno i Principi Caracciolo di Avellino, di Napoli e di Calabria. |
CARACHINO | Carachino è specifico di Galatina e Cutrofiano nel leccese, dovrebbederivare dal nome medioevale latino di origini slave Carachinus,di cui abbiamo un esempio d'uso in questo scritto dell'anno 1254: "NosHerricus Judex Curie Regie el Comes Symigiensis ad vniuersorum noticiamuolumus peruenire: quod cum Jacobus, Mica, Jarachinus, et Carachinusfilij Bococh, Demetrium et fratres suos filios Salomonis ad nostram citassentpresenciam, medietatem cuiusdam molendini in fluuio Zale decurrentis, racioneporcionis Zeme ab eisdem requirentes, tandem mediantibus quibusdam probisviris ex nostro beneplacito et consensu, sicut ijdem personaliter constitutiasseruerunt, pro bono pacis in talem composicionem deuenerunt; quod filijBococh supradictam medietatem eiusdem molendini filijs Salomonis prenominatisrelinquerunt in pace in perpetuum, et nunquam requirendam possidere, sicutet in primis possidebant cum terrarum medietate ad eundem molendinum pertinencium.Vt igitur processu temporis factum presentis composicionis et pacis percalumpniam uel alicuius litem in questionis materiam reuocari non possit,sed robur obtineat firmitatis, ex uoluntate parcium predictis filijs Salomonislitteras nostras concessimus sigilli nostri munimine roboratas. Datum annogracie M CC quinquagesimo quarto. ..". |
CARACOI | Assolutamente rarissimo, decisamente tipico dell'alto Veneto dovrebbe derivareda un nome di località come Caracoi Cimai o Caracoi Agoin nel bellunese. |
CARACRISTI | Tipico trentino, deriva dal nome medioevale beneaugurale Caracristo originatodall'augurio che fosse il neonato caro a Cristo. |
CARADONNA | Ha un ceppo importante a Bari, uno a Roma ed uno nel trapanese tra Salemi,Marsala ed Alcamo, potrebbe derivare da nomi di località come Ceradonnafrazione di Rossano Calabro (CS). Tracce di questa cognominizzazionesi trovano in Sicilia nel 1200 con Nicola di Caradonna feudatario del territoriodi Ramacca (CT) e nel 1700 ad Amiseno (FR) con l'abate Domenico Caradonna. |
CARAFA CARAFFA | Carafa ha tre ceppi uno abruzzesein provincia di Chieti e due pugliesi in provincia di Foggia e Lecce, Caraffaè distribuito in tutta Italia e sembrerebbe essere originario dellaSicilia un ceppo e della Basilicata un altro, dovrebbero derivare da toponimi quali Caraffa (RC)- (CZ). |
CARAFOLI CARAFOLLI CARAFULLI CAROFOLI CARRAFELLI CARRAFIELLO CEROFOLI CEROFOLINI | Carafoli è tipicamente modenese, Carafolli, quasi unico, èanch'esso emiliano, Carafulli è quasi scomparso, Carofoli èunico, Carrafelli è tipicamente laziale, con un ceppo a Roma e nelfrusinate a Campoli Appennino e Pescosolido, Carrafiello è tipicamentecampano, dell'area che comprende il salernitano, a Montecorvino Rovella,Eboli e Battipaglia, e Serino nell'avellinese, Cerofoli, quasi unico èdell'aretino, Cerofolini, decisamente toscano, è soprattutto dell'aretino,di Arezzo, Subbiano, Bibbiena, Capolona e Castel Focognano e di Firenze,doivrebbero tutti derivare, direttamente o tramite alterazioni dialettalied ipocoristiche, da modificazioni del nome medioevale Carulfuso Garulfus una latinizzazione del nomelongobardo Gairulf o Garolf,di quest'uso abbiamo un esempio in questo atto di donazione risalente circall'anno 1000: "In nomine summe et individue Trinitatis.Ego Gauslabertus, in articulo mortis positus, reminiscens et vehementerexpavescens enormitatem meorum peccaminum, dono Deo et sanctis ejus apostolisPetro et Paulo, ad locum Cluniacum, coloniam quam michi dedit socer meusGarulfus, simulcum filia sua Eufenia, quam michi copulavit in conjugio. ...". |
CARAGLIO | Caraglio è tipicamente piemontese, del cuneese, di Cuneo, Alba,Dogliani, Beinette e Robilante, dovrebbe derivare dal nome del paese diCaraglio, nelle vicinanze di Cuneo a occidente. |
CARAGNANO | Caragnano è tipicamente pugliese, di mottola nel tarentino in particolare,potrebbe derivare dal nome del locus Caranianusposto in quel di Paterno nel potentino, menzionato nel ChroniconVulturnense di Iohannes Monachus, probabile luogo d'origine deicapostipiti. |
CARAI CARAU CARRAU | Carai è tipico del nord della Sardegna, di Torpè e Nuoronel nuorese, Carau, sicuramente sardo è assolutamente rarissimo,Carrau, molto molto raro è tipico di Zerfaliu nell'oristanese, sono tre cognomi derivanti da cara (vedi CARA), col significato di de cara bella (di bello aspetto), attributo probabilmente riferibile ai capostipiti grazie alla loro prestanza fisica e non solo al loro volto. integrazioni fornite da NazzarenaCarrau il cognome Carrau è presente solo attualmente nel Comune diZerfaliu. Le mie ricerche risalgono fino ai primi anni del 1600 e si concentranoprincipalmente nel Comune di Siamanna. Il trasferimento del capostipitedei Carrau zerfaliesi è avvenuto nell'anno 1826, da lui ha avutoorigine l'attuale famiglia. Dei Carrau rimasti a Siamanna si sono persele tracce. |
CARAMAGNA CARAMANIA CARAMANNA | Caramagna è decisamente siciliano, originario del siracusano inparticolare, ma presenta anche un ceppo piemontese, completamente separatoda quello siciliano, questo ceppo dovrebbe derivare dal nome di paesicome Caramagna di Imperia, Caramagna di Morsasco nell'alessandrino o CaramagnaPiemonte nel cuneese, Caramania sembrerebbe meridionale ed è ormaiscomparso, Caramanna ha un ceppo siciliano nel nisseno a San Cataldo eDelia, a Palermo, a Canicattì nell'agrigentino e ad Agira nell'ennese,con un ceppo anche a Roma e Napoli, dovrebbero tutti derivare dal nomedella Caramania, la regione anatolicaposta di fronte all'isola di Cipro, probabile luogo originario dei capostipiti,o luogo dove gli stessi avevano forse partecipato alle Crociate. |
CARAMANI CARAMANICA CARAMANICO | Caramani è assolutamente rarissimo, Caramanica ha un ceppo a Formiaed a Minturno nel latinense ed a Roma e Valmontone nel romano, ed uno nelcasertano a Mondragone, Caramanico sembrerebbe specifico del teatino, diGuardiagrele, Miglianico, Chieti e San Giovanni Teatino, dovrebbero esseretutti diverse forme dell'etnico di Caramania,regione anatolica prospiciente Cipro, potrebbe risalire almeno al 1566,epoca dell'invasione dei turchi in terra d'Abruzzo, quando 120 navi saraceneaggredirono il litorale abruzzese, è pure possibile anche se menoprobabile una derivazione dal termine longobardo karaman(arimanno o uomolibero), in alcuni casi potrebbe trattarsi di una derivazionedal toponimo Caramanico Terme nel pescarese. Dell'uso dell'etnico di Caramaniaabbiamo un esempio nella seconda metà del 1400 negli scritti di Caterino Zeno ambasciatore della Serenissima,nei suoi Commentarii del viaggio in Persia e delleguerre persiane di messer Caterino Zeno il Cavalliere leggiamo:"...VedutoSamper moversi di luogo i Caramanie caricar Amarbei, anch'egli, serrato il suo squadrone, si mosse e urtòper fianco Sinan, ruppe i Caramanie in un attimo fu adosso l'esercito del signore, e rotta e malmenata lacavalleria tagliò a pezzi le prime ordinanze de' gianizzari e misein confusione tutte quelle brave fanterie...". |
CARAMASCHI | Cognome mantovano, dovrebbe derivareda un soprannome legato ad un nome di località. integrazioni fornite da AlfredoCalendi Da studi da me compiuti sfociati nella pubblicazione "la dinastia deiCaramaschi", 2007), risulta che il primo Caramaschi a portare questo cognomefu Giulio (nato nel 1620 a Pieve di Guastalla), figlio di Battistino Cremaschi.Il cambio di cognome avvenne per il passaggio da Guastalla a Luzzara didetto Giulio, forse per una sorta di italianizzazione di Cremaschi-Cremasco,fenomeno che si ripeté puntualmente quando altri Cremaschi si spostaronoverso Luzzara ed il mantovano, area in cui poi i Caramaschi si diffuseromoltissimo a cavallo dell'Ottocento e del Novecento. Cremasco e Cremaschiera poi il cognome di un ramo della famiglia "da Crema-Crema" presentea Guastalla (RE) già nel 1400 e a Mantova nel 1100. |
CARAMATI CARIMATI | Caramati, quasi unico, è del cremonese, Carimati, diffuso nelleprovincie di Milano, Lecco e Sondrio, dovrebbero derivare da un soprannomelegato al toponimo Carimate nel comasco, probabile luogo d'origine deicapostipiti. |
CARAMATTI | Caramatti ha presenze nel cremonese e nel parmense appenninico, dovrebbederivare da un soprannome dialettale con il significato di serra fascine,probabilmente attribuito ad un legnaiuolo. |
CARAMELLI CARAMELLO | Caramelliè un cognome tipico del pistoiese, Caramello è specificodel cuneese. |
CARAMIA CARAMMIA | Caramia ha un grosso ceppo pugliese tra barese, brindisino e tarentino,in particolare a Martina Franca, Taranto, Grottaglie e Massafra nel tarentino,ed a Fasano, Mesagne e Cisternino nel brindicino, ed un ceppo sicilianoa Palermo ed a San Cataldo nel nisseno, Carammia, quasi unico, èsiciliano, potrebbero derivare da nomi, soprannomi originati dal terminemeridionale dialettale car'a'mmia (ame caro), potrebbero anche derivare da forme dialettali contratteusate per indicare una provenienza dalla Caramania (regione turca abbandonatadalle forze crociate). |
CARAMIELLO | Tipico napoletano. |
CARAMMA | Ha un ceppo nella zona di Acireale (CT) ed uno nella zona di Floridia (SR),dovrebbe derivare da un soprannome originato dal vocabolo greco karagma(marchiatura a caldo, incisione, sigillo) forse ad indicare una particolarecondizione del capostipite. |
CARANA CARANNA | Carana, quasi unico, ha presenze nello spezzino, e nell'Italia meridionale,Caranna, assolutamente rarissimo, sembrerebbe avere qualche presenza nelriminese e nel messinese, dovrebbero derivare da un soprannome originatodal termine italiano arcaico caranna,una sorta di resina oleosa, balsamica,il cui nome deriva dallo spagnolo caraña,forse riferita a capostipiti che ne facessero uso, magari come guaritorierboristi. |
CARANANTE CARANNANTE | Caranante, quasi unico, è del napoletano, Carannante è originariodella provincia di Napoli e Caserta, potrebbero essere originati da unsoprannome legato ad un toponimo Carano (nel casertano, ma, molto piùprobabilmente dovrebbero derivare da un soprannome originato dal termineitaliano arcaico caranna, una sortadi resina oleosa, balsamica, il cuinome deriva dallo spagnolo caraña,probabilmente riferita a capostipiti che ne facessero uso nella loro probabileprofessione di erboristi guaritori. |
CARANCI | Caranci è specifico di Longano, Isernia, Macchia d'Isernia e Venafronell'iserniese, dovrebbero derivare dal nome medioevale Carancius,di origine normanna, dovrebbe essere la latinizzazione del nome Carrancy. |
CARANCINI | Carancini sembrerebbe marchigiano, dell'area tra maceratese ed anconetano,di Macerata, Montecassiano e Recanati nel maceratese, e di Filottrano,Osimo ed Ancona nell'anconetano, potrebbe derivare da un'ipocoristico deltermine celta karuos (cervo),ma molto più probabilmente deriva dal nome tardo latino di originecantabrica Carancinus (forse giuntotramite un veterano delle legioni ispaniche di Pompeo). |
CARANDINA | Carandina, molto raro, è tipico del rovigoto e ferrarese, di Lendinaranel rovigoto e di Bondeno e Ferrara nel ferrarese, dovrebbe derivare dalnome del Borgo Carandina, una frazione di Voghiera nel ferrarese, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CARANI | Rarissimo, deriva da nomi di località come ad esempio San MartinoCarano, località che dista un chilometro da Modena, ètipico del modenese, troviamo traccia di questo cognome a Bergamo nel 1600con il giudice delle vettovaglie Giovanni Battista Carani. |
CARANO | Molto raro, sembra avere più ceppi nel Molise, nel foggiano e nelcasertano, quest'ultimo potrebbe derivare dal toponimo Carano (CE), tuttigli altri dovrebbero derivare dal nome greco latino Caranus, ricordiamoun Caranus figlio di Cleopatra, sorella di Alessandro il macedone e diFilippo Attalo: "...Circa quod tempus Caranus,vir generis regii, sextus decimus ab Hercule, profectus Argis regnum Macedoniaeoccupavit...", da cui dovrebbe derivare la Gens latino campana Carania.Tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Gambatesa (CB) nel 1700con il tavernaro Giovanni Carano. integrazioni fornite da Marco Carano(Brasile) il cognome CARANO si trova anche nel nord Italia e dovrebbe derivaredal toponimo Carano in Val di Fiemme nel Trentino, il comune è unodei più antichi della Valle nel suo territorio sono state rinvenutemonete dell'epoca imperiale romana, ma anche reperti risalenti all'etàdel ferro (aghi). Nel 1570, sulla zona si abbattè una terribilecarestia la fame del 1570 che costrinsemolte famiglie a lasciare Carano verso altre regioni quali la Toscana,l'Abruzzo ed il Molise in cerca di migliori condizioni di vita. |
CARAPELLA CARAPELLE CARAPELLO | Carapella è tipicamente campano, di Benevento e Foglianise nel beneventanoe di Maddaloni nel casertano, Carapelle è tipico di Lucera nel foggiano,Carapello, molto raro, è tipico di MOntazzoli nel teatino, dovrebberoderivare dal nome del paese foggiano di Carapelle, o dal nome del paeseaquilano di Carapelle Calvisio, i cui toponimi dovrebbero derivare dalnome del torrente Carapelle a sua volta originato dal termine prelatinocarapo (gorgo). |
CARAPELLI | Tipico del senese, potrebbe derivare da toponimi come Carapelle (FG) oda Carapello nome di un fiume molisano. integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (SO) Questo cognome potrebbe derivare da un toponimo abruzzese CarapelleCalvisio (AQ). Leggendo i nomi deiCarapelli emigrati a New York in effetti non si trova nessun Carapellitoscano, ma sono Abruzzesi o Laziali (di Frosinone). Qualche Carapelliesiste ancora in Abruzzo, ma è una rarità, mentre i Carapellidel Frosinate sembrerebbero scomparsi. |
CARAPEZZA | Carapezza ha un ceppo nell'agrigentino ad Agrigento e Palma di Montechiaro,uno a Palermo e Petralia Sottana (PA), uno nel catanese a Caltagirone eMirabella Imbaccari ed uno a Caltanissetta. |
CARASSAI | Specifico delle Marche meridionali, del maceratese e del Piceno, potrebbederivare da un nome gratulatorio medioevale Caro-assai,ma è pure possibile una derivazione dal toponimo Carassai nell'ascolano. integrazioni fornite da Mario Carassai il cognome sembra derivare dalla zona tra le province di Maceratae la costituenda di Fermo. Nei pressi di Fermo si trova anche il comunedi Carassai. Una storia narra che nel medioevo una nobile fermana perseun figlio in battaglia e per un periodo ai nuovi nati venne messo il nomedi caro assai moltocaro;ho riscontrato in più atti e conoscenze che nel XVII sec. moltiCarassai fossero mugnai e coincidenza vuole che oggi il comune di Carassaiha lo stemma azzurro con tre monti e rispettive spighe di grano. |
CARASSITI | Carassiti è un cognome tipicamente emiliano, del ferrarese in particolaredi Cento e di Ferrara, dovrebbe trattarsi di una forma etnica arcaica,di stampo bizantino, riferita agli abitanti del paese di Carassai nell'ascolano,probabile luogo d'origine del capostipite. |
CARATELLI CARATELLO | Caratelli è caratteristico di Roma e provincia, di Sgurgola nelfrusinatye e di Cori nel latinense, Caratello è unico, potrebbederivare da soprannomi legati al vocabolo caratello(piccolo vaso di legno adatto al trasporto di vinio liquori pregiati), forse ad indicare la buona qualità delcapostipite, di quest'uso abbiamo un esempio nella seconda metàdel 1600 a Pula (TS): "...Messer Zuanne da Curzolamariner del Patron Francesco detto Caratello...",ma è pure possibile che si tratti di un ipocoristico di soprannomiderivati dal vocabolo caratto (vediCARATTI). |
CARATOZZOLA CARATOZZOLO | Caratozzola, che sembrerebbe unico, è probabilmente il frutto diun'errata trascrizione del cognome Caratozzolo, che è specificodel reggino, di Bagnara Calabra in particolare, di Gioia Tauro, Scilla,Palmi e San Ferdinando, con un ceppo anche a Messina, e che dovrebbe derivareda un soprannome grecanico originato da una forma ipocoristica del termineκάρατό karatò (testacapo), forse a sottolineare una particolaritàdella testa dei capostipiti. |
CARATTI CARATTO | Caratti sembra avere oltre ad un ceppo importante nell'alessandrino, ancheuno nel milanese, nel bresciano ed in Valtellina, Caratto più raroè specifico del torinese e dell'alessandrino, potrebbe derivareda un soprannome originato dal vocabolo arcaico caratto (quota, divisione).Tracce di questa cognominizzazione la troviamo ad esempio a Bergamo dovenel 1564 è Console dei Mercanti un certo Cristoforo Carattus o Caratti. integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (SO) questo cognome regionale è diffuso nel Bresciano, nel Comascoe nel Milanese, ma anche in provincia di Sondrio a Lòvero dove ilprimo il primo "De Carate" compare nel XIII° secolo. Ovviamente solodopo qualche secolo il nome diventerà quello di oggi. I Carattidi Lovero hanno la loro lontana origine a Carate Urio (Co). Da Lovero sisono diffusi in Valtellina, nel Bresciano e in altre parti della regione.Peraltro ancora oggi nel piccolo paese valtellinese si contano 11 soprannomiattribuiti ai Caratti. |
CARAVAGGI CARAVAGGIO | Caravaggi è tipico di Brescia e di Offanengo (CR) con un ceppo,probabilmente secondario a Formello (RM), Caravaggio oltre ad un piccolonucleo a Capriano Del Colle nel bresciano ha un grosso ceppo nel chietinoa Rocca San Giovanni, Fossacesia, Lanciano e San Vito Chietino ed a Pescara,dovrebbero derivare dal toponimo Caravaggio (BG). |
CARAVATI | Specifico del varesotto, di Varese in particolare, deriva dal toponimoCaravate (VA) la cui origine è dal latino carabusmucchio di pietrame. Tracce di questa cognominizzazione le troviamoa Milano nella prima metà del 1400 con un certo Giovanni de Caravatoche sposa la nobile patrizia milanese Antonia Cotta dei Consignori di Cella. |
CARAVELLA CARAVELLI CARAVELLO GARAVELLI GARAVELLO | Caravella ha un ceppo a Roma ed uno a Sora (FR), a Piedimonte Matese (CE)ed a Napoli, a Foggia ed a Giovinazzo (BA) ed a Palermo, Caravelli ha unceppo a Tricarico (MT), uno a Roggiano Gravina (CS) ed uno a Palmi (RC),è presente anche in Abruzzo, Caravello sembrerebbe tipicamente sicilianodi Palermo con un ceppo significativo anche a Milazzo (ME), ha un ceppoanche tra Mirano e Noale nel veneziano, dove è probabilmente dovutoad un errore di trascrizione di Garavello che presenta un nucleo nel Venetotra Solesino ed Este nel padovano e tra San Martino di Venezze e Rovigonel rovigoto, ha inoltre un piccolo ceppo probabilmente secondario traalessandrino e genovese, Garavelli ha un ceppo nel bergamasco tra ColognoAl Serio, Romano Di Lombardia ed Urgnano ed uno a Cremona e nel cremonese,ha anche un ceppo romagnolo a Savignano sul Rubicone e Cesena ed uno piemontesetra Alessandria e Valenza. integrazioni fornite da Prof. PietroLuigi Garavelli - estrattoda I CARAVELLO Storia di unaantica Famiglia italiana - in collaborazione con Prof. Caravello di Padova
II cognome Caravello si ritrova anche nelle varianti Caravelli , Garavelloe Garavelli . Nel Medio Evo il casato è rintracciabile prevalentementenel veneziano, nell'alessandrino, nel giovinazzese ed in Sicilia.I Caravello sono localizzati in Veneto, Lombardia e soprattutto in Sicilia,i Caravelli sono distribuiti più omogeneamente sul territorio nazionale.i Garavello risiedono tutti in Veneto, Lombardia e Piemonte mentre i Garavellisi trovano fra Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, L'etimo èmolto incerto. Se di origine veneta il cognome Caravello avrebbe avutonelle varianti Garavello e Garavelli la sonorizzazione della velare inizialefenomeno ( K -> G ) presente ma raro, potrebbe risalire al latino tardocarabum(granchio poi piccolobattello) con riferimento all'ambiente lacustre od all'attivitàsvolta oppure alla colla caravella,tipica della carpenteria navale, e quindi legata alla professione di calafatoreaddetto alla lavorazione alla caravella delle barche, che poi si sposteràin Portogallo nel XII secolo. Se non veneto, Garavello, potrebbederivare dalla radice gar o gerossia gairu (lancia).Il significato sarebbe in tal caso, approssimativamente, armatodi lancia. Poiché i nomi di origine germanica derivatida gairu non sono facilmente distinguibilida quelli derivati dalla radice garva(preparato), all'origine di Garavellovi potrebbe essere anche quest'ultima radice. In tal caso il significatodel cognome sarebbe pronto alla guerra.In Piemonte il cognome potrebbe richiamare la base preromana caravos(pietra) da cui la nota garavela(calcinaccio) con allusione ad un aspettogeomorfologico del territorio. In Puglia il casato deriverebbe dallafamiglia francese Garau stabilitasi nel XIII° secolo a Giovinazzo alseguito degli angioini, un suo ramo collaterale assunse il cognome Vernicenel quale si può riconoscere il nome, storpiato, della SerenissimaVenezia. |
CARAVENGHI | Caravenghi, quasi unico, ha qualche sparuta presenza in Friuli ed in Sicilia,dovrebbe derivare dal nome medioevale con il significato di gradita, riferitoad una capostipite probabilmente molto desiderata. |
CARAVOGLIA | Caravoglia, praticamente unico, sembrerebbe di origini piemontesi, a Torinonella seconda metà del 1600 troviamo il pittore Bartolommeo Caravogliaallievo del Guercino, questo cognome potrebbe essere l'italianizzazionedel cognome francese Carayol di originetoponomastica occitana. |
CARAZZATO | Carazzato è decisamente veneto, abbastanza raro ha un ceppo nelpadovano a Merlara e Castelbaldo ed a Legnago nel veronese, dovrebbe esseredi origini vicentine e derivare dalla forma etnica in -ato,stante ad indicare provenienza, riferitaal paese di Carazza, una frazione di Campiglia dei Berici nel vicentino. |
CARBI CARBO CARBONE CARBONELLA CARBONELLI CARBONELLO CARBONETTA CARBONETTI CARBONETTO CARBONI CARBONINI |  Carbi, assolutamente rarissimo, sembrerebbe specifico del nord Italia,Carbo, altrettanto raro, è però siciliano, Carbone èdiffuso in tutta Italia soprattutto al sud, Carbonella ha un ceppo pugliese,ad Ischitella e San Nicandro Garganico nel foggiano ed a Brindisi, ed unoa Pietrapertosa nel potentino, Carbonelli ha un ceppo a Roma, uno in Abruzzo,ad Atessa e Scerni nel teatino e ad Avezzano nell'aquilano, uno a Napolied a Caiazzo nel casertano, ed uno nel foggiano a Monte Sant'Angelo, Peschicie Vico del Gargano, Carbonello, estremamente raro, è siciliano,Carbonetta è specifico di Perano nel teatino, Carbonetti ètipico della fascia centrale che comprende le Marche il Lazio, Roma inparticolare, ed il teatino, Carbonetto, molto raro, ha un ceppo a San Remonell'imperiese ed uno a San Fratello ed Acquedolci nel messinese, Carboniè diffuso in tutto il centro nord e nella Sardegna, Carbonini sembrerebbebresciano, ma con un ceppo forse in provincia di Pavia. Tutti questi cognomidovrebbero essere derivati, direttamente o tramite varie forme ipocoristiche,dal nome medioevale Carboo Carbone, derivato dal cognomen latinoCarbo, Carbonis,dell'uso del quale nome abbiamo un esempio nell'Archivio Capitolare di Parma nell'anno 1069:"Dum in Dei nomine Civitatis Parme ad Domini EpiscopioParmensi in solario qui est justa turre majore scilicet a meridie parteubi nunc domnus Cadalus presul & presens atque Apostolicus ElectusSancte Parraensis Ecclesie una cum Ingezo Vicecomite in judicio residebatad singulas deliberandas intenciones residentibus cum eis Mainfredus AngelbertusUbaldus Rotechildus Albertus Aichardus judices sacri palacii Wido RichardusUbertus Notarii sacri Palacii Wido filius quondam Gerardi & RotechildusVicedominus Arialdo Fante vassi jam dicti domni presuli Mainfredus quondamAddoni Oddo Elbelinus germanis filiis quondam Fredulfi judicis Anselmusburganus Ubertus & Ildebertus germanis filii quondam Gualberti Bernardusqui & Teuzo Armirius & CarboneMainfredus Albertus Azo germanis filiis quondam Mazoli Albertus filiusquondam Johannis Judici Gerardus filius quondam Rustci de Castro Aichardi& Rustico qui vocatur Cariolo Gerardus Mainfredus germanis filiis quondamAlberti qui dicitur de Viasiolo Prando Delora Azo Baldoni Albertus filiusquondam Teberti Petrus & Gerardus germanis filii quondam Johanni VitalisPetrus Mancapesa ...", potrebbero però anche derivare dasoprannomi collegati con l'attività di estrattore o venditore dicarbone o provengono da uno dei molti toponimi legati al vocabolo carbone,quali Carbone (PZ) Carbonara (BA) - (NA) ecc.. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARBONE; CARBONI; CARBONELLI: il carbone in logudorese = sucarbone; in campidanese = su carboni,su craboni (con metatesi). Sucrabôi in fonetica. Dal latino carbonis= carbone, sia spento o acceso; sespento qui in Campidano lo chiamiamo, carboni mortu = carbone morto. Ilcognome è presente in Sardegna sin dai tempi antichi. Tra i firmataridella Pace di Eleonora, LPDE del 1388, figurano; Carbone Francisco,ville Leunelli (* Neonelli - partis Varicati - Barigadu); ); Carbone Georgio,jurato ville Gurrutta (* Gurrutta.odierno Borutta(Meylogu). Contrate deArdar et Meylogu); Carbone Guantino, ville Cerchillo (* Cerchillo... attualeBerchidda. Curatorie de Costa de Valls); Carbone Nicolao, jurato villeFloxio ( * Floxio.odierna Flussio. Contrate Castri Montis de Verro) ; CarbonePaulo, jurato ville Oniferi; Carbone Petro, jurato ville Cerchillo; CarbonePetro, jurato ville Guilciochor (* Guilciochor.villaggio distrutto, conosciutocol nome di Borticoco: diocesi di Ottana . Curatorie de Anella); CarbonelliNicolaus, juratus Castri Callari. (Cagliari); Carboni Anthonio, ville Turalba(* Turalba.odierno Torralba(Meylogu - Contrate de Ardar et Meylogu); CarboniAugustino, jurato ville Modolo ( * Modolo...Modulo. Contrate Castri Serravallis);Carboni Margiani, jurato ville de Ulusufe (* Ulusufe.distrutto Usulife[Spano](ContrateMontis Acuti); Carboni Mariane - de Bosa; Carboni Petro - ville de Pac¢ada(* Pac¢ada.Pattàda - Contrate Montis Acuti); Carboni Saturnius,ville Sasseri; Carboni-Ghiglotto Mariano - de Castri Januensis. ** CastriJanuensis Civitas (Castel Genovese - Castel Sardo, Omnibus habitantibus.in ville de Coginas ... die undecima januarii .in posse De Valle Anthonifilii); Carbonis Bartolomeus, ville Algueri (** Ville Algueri.odierno Alghero.Camella Bernardus, Bos Franciscus, Ferret Anthonius sindici, actores etprocuratores.et nos, superius nominati: Serra (de) Thomas, major camere;Pancie Comita, sub cancellarius; Caso Anthonio procuratores.et singuloshomines civitatum Sasseri et Ville Ecclesiarum ac loci Telluri et locorumMole de Posata et Iscle de Galtelì ac Contrate de Baronia .et egoDe Vieri Jacobus praedictus tutor et curator datus et etiam adsignatusnobili Mariano filio (di Eleonora e Brancaleone Doria). Fideiussores DonnumDe Villa Gonnarium et Donnum Musca Bartholomeum, cives Aristanni. Presentibus:Marinella Torbino, Polvirella Anthonio, Sirgo Barçòlo, civibusAristanni. In die vigesima mensis Januarii, anno millesimo CCCLXXXVIII(1388). Seguono nomi di funzionari di tutta la Sardegna: Arenosio(de) Petri,ville Algueri; Masala Galeago, ville Bosa; Culto (de) Lemuxio, ville Terranova(Olbia);Ferrali Augustino, Marmilla; Casilis Petrus, Castri Javensis; GalluresuMariano, Castri Montis; Montis (de) Laurencio, Parte Montibus; Sabiu Francisco,Parte de Valença; De Sii Jacobo, Mandrolisay; Lacono (de) Basilon,Parte Virigadis (Barigadu); Sotgiu (de) Thoma, Campitani Majore; PorcuGuantino, Parte Milis; Sori(de) Francisco, Parte Guilcier; Agus (de) Joanne,Montis de Verro; Senalo (de) Barisono, Planarie de Bosa; Seche Gonnario,Montis Leonis e Caputis Abbas; Masala Joanne, Serra de Vallis; Coghu Petro,Macumeri et Margini; Aletti Anthonio, Alçana; Vare (de) Nicolao,Claramonte et Anglona; Sunna Elia, Mejloco. Segue l'atto notarile.quodfuit actum die loco et anno predictis.testibus ad haec vocatis: Tholono(de) Giordano, Tardino (de) Poncio et Coloma Francisco Joannis militibus;Colle (de) Petro, jurisperito; Tomich Francisco, Rigonfi Jacobo, SagrestaniBernardo, Monge Petro, Celis Betto ( ville Ecclesiarum de Sigerro et BassagodaBerengarius( Castri Calleri).Jonquerio Bernardo, Serranei Anthonium etDe Vineolis Petrum, notai (Castri Calleri). Actum in villa Algueri; BaringeDamianum canonicum Arestanni et Virgili Nicolaum (Arestanni). Die sextafebroarii (1388); Carbonis Guillermus, ville Algueri ; Carbonis Vincentius,ville Algueri. Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII°secolo, troviamo Carbone Dorgotori (57, 109): al 57 è teste in unacquisto (comporaili) di una vigna, del prezzo di 4 soldi (IIII sollos= il soldo aureo sardo), in cambio di un bue, una pezza di lana del valoredi un soldo, un maiale, 5 moggi di grano(V moios de triticu, II caprosiscoriatos (scuoiati) e una capra de bita (capra giovane); al 109 èdonatore di una terra (positinke) in Colletariu (regione che si trova traTrullas e Semestene). Nel testo del Fara - De Rebus Sardois IV - troviamoCarbonellus Franciscus (156/ 13) e Carboni Bernardus (46/ 12): Eodem etiamanno (1421) Ludovicus de Pontonibus vendidit.Francisco Carbonello oppidumSenis; anno 1303 Bernardus Carboni episcopus Gisarchensis (diBisarcio - oggi diocesi di Ozieri). Nella storia ricordiamo, Enrico CarboniBoy: cagliaritano (1851 - 1925), avvocato, politico; deputato per 5 legislature.Dal 1914 fu proprietario dell'Unione Sarda. Nel 1914 fu Sottosegretariodi Stato per la Marina Mercantile. Durante questo suo incarico fece istituiree inaugurò la Linea Marittima Cagliari Civitavecchia. Attualmenteil cognome Carboni è presente in 959 Comuni Italiani, di cui 172in Sardegna: Sassari 685, Cagliari 336, Alghero 296, Assemini 234, etc.Carbone è presente in 1541 Comuni italiani, di cui 23 in Sardegna:Irgoli 11, Ottana 6, Nuoro 6, etc. |
CARBOGNO | Carbogno è specifico di Comelico Superiore nel bellunese, dovrebbederivare da un'alterazione dialettale del nome medioevale Carbonusa sua volta alterato del cognomen latino Carbo,Carbonis (vediCARBI), dell'uso di questo nome abbiamo un esempio d'uso in unaCartula venditionis del 1183 a Pavia:"Anno dominice incarnationis millesimo centesimooctuagesimo tercio, die iovis tercio mensis novembris, indictione prima.In urbe Papia. Carbonus de Palacio, qui professus est lege vivere Longobardorum,vendidit ac tradidit Ugoni advocato sedimen unum sui iuris vel libellariumsine ficto aliquo dando in loco Sancti Genexii; coheret ei: ab una partesuprascripti Ugonis, ab alia via, a tercia Cadrona, a quarta illorum deCellanova; eo modo ut ipse Ugo suique heredes et cui dederint habeant etteneant suprascriptum sedimen cum area sua simul cum accessionibus et ingressibuset universis suis pertinentiis ...", mentre l'uso della forma alterataè riscontrabile in uno scritto del 1177: "Innomine domini nostri Iesu Christi. Anno a nativitate eiusdem millesimocentesimo LXXVII., die dominico, qui est XI dies exeunte mense augusto,indictione IX., in presentia bonorum hominum quorum nomina hec sunt: Araldusde Monticello, dominus Carbognusde Pado, Oto eius filius, Odolricus de Garzapane, Enricus Theotonicus ...". |
CARBONARA CARBONARI CARBONARO CARBONERA CARBONERI CARBONERO | Carbonara ha un ceppo romano, uno campano a Nusco nell'avellinese ed aNapoli, ed uno pugliese, in particolare nel barese a Triggiano, Bari, Bitonto,Trani, Monopoli, Bitetto, Capurso, Giovinazzo, Molfetta e Rutigliano, eda Fasano nel brindisino, Carbonari ha un ceppo nel bergamasco ed uno nelbasso trentino, un ceppo nel forlivese, ma il nucleo è nell'areache comprende le Marche, L'Umbria, il viterbese ed il romano, Carbonaro,decisamente meridionale, ha un ceppo tra napoletano e salernitano, unotra foggiano e barese, uno nel cosentino e reggino ed uno in Sicilia, soprattuttonella zona orientale dell'isola, il messinese, catanese, siracusano e ragusano,Carbonera, abbastanza raro, è tipico della zona che comprende iltrevisano, il veneziano, il pordenonese soprattutto e l'udinese, Carboneri,rarissimo, parrebbe dell'area ligure, piemontese, Carbonero, abbastanzararo, è tipico del torinese, tutti questi cognomi dovrebbero derivaredal mestiere di carbonaio svolto dal capostipite, ma è pure possibile,ed in molti casi addirittura probabile, una derivazione toponomastica danomi di località come Carbonara (BA), (CE), (PD), (RM), (PV), (NA),(MN) e (AL) o Carbonare (TN), Carbonaro (CS), Carbonera (TV), (BI) o Carboneri(AT) e così molti altri. |
CARBOTTA CARBOTTI | Carbotta, abbastanza raro, ha qualche ceppo in Puglia, a Bari, nel brindisinoe nel foggiano, Carbotti, decisamente più diffuso, è tipicamentepugliese del tarantino, di Martina Franca soprattutto, di Taranto, Crispiano,Mottola, Massafra, Pulsano e Grottaglie, di San Pancrazio Salentino nelbrindisino e di Locorotondo nel barese, dovrebbero essere originari dellaFrancia e derivare da alterazioni dialettali del termine gergale francesecarabot, con questo vocabolo si indicavaun gruppo di sanculotti creatosi a Caen in Normandia all'epoca dellaRivoluzione Francese. Provenivano dalla classe media militare, si costituironoin gruppo rivoluzionario armato nei primi giorni della rivoluzione approvvigionandosidi armi e munizioni sottraendole dalle casematte del castello di Caen,assunsero le funzioni di vera e propria Guardia Nazionale il cui mottoera o la Legge o la morte. Il termine carabot,dispregiativo e denigratorio, venne attribuito loro dalla nobiltà,assimilandoli a degli sbandati, sottovalutando enormemente sia la situazioneche le possibili conseguenze, che la storia francese ci ha poi raccontato. |
CARCANGIU | Carcangiu è tipico della Sardegna centromeridionale, di Cagliari,Sadali, Villanova Tulo, Quartu Sant'Elena ed Isili nel cagliaritano, diSerramanna e Sanluri nel Medio Campidano, e di Villa Verde, Genoni e Nurecinell'oristanese, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal terminesardo campidanese carcangiu (calcagno,tallone). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARCANGIU: calcàndzu, carcàngiu,craccàngiu, significa calcagnoe viene dal latino calcaneum. Èsoprattutto a Villacidro (Medio Campidano) che chiamano carcàngiuil calcagno, mentre comunemente inCampidano lo chiamiamo carròni.Ma pure per noi accraccangiàisignifica dare di calcagno, calpestare con vigore.Quando si pigiava l'uva alla maniera tradizionale si diceva al pigiatore,appena entrato nel tino: "Accraccàngiapuru"! " Dai pure di calcagno"!In questo caso, sinonimo di accraccangiài è accacigài:> da carcigare > derivato probabilmente dal latino calcicare. In alcuneparti della Sardegna l'Agropyrum repens = la caprinella o dente caninoè chiamato su carcangiu longu, che chiamiamo inoltre su cannajoni,erba infestante, nemica degli ortolani. Attualmente il cognome Carcangiuè presente in 90 Comuni italiani, di cui 44 in Sardegna: Cagliari81, Serramanna 40, Sadali 37, etc. Non l'abbiamo trovato nelle carte anticheda noi consultate. |
CARCANO | Tipicodella zona che comprende le province di Milano, Como e Varese, deriva daltoponimo Carcano (CO) che nel 1928. è stato accorpato in Albavilla,assieme al paese di Villa. I Carcano sono una famiglia di nobiltàantichissima, già nel 899 troviamo Andrea da Carcano Arcivescovodi Milano, nella seconda metà del 900 viene nominato Bonizo Carcano,dall'imperatore Ottone I°, a guidare la città di Milano, nel978 diventa Arcivescovo di Milano Landolfo da Carcano, e così vianei secoli, i Carcano hanno legato il loro nome alla storia di Milano. |
CARCHEN | Carchen, molto molto raro, è tipico del comasco e del bergamasco,potrebbe derivare da Carchen espressione dialettale per identificare ilpaese di Carcano nel comasco, abbastanza improbabile una derivazione dauna forma dialettale del cognomen latino Carconius. |
CARCIOFALI CARCIOFALO CARCIOFOLI CARCIOFOLO | Tutti assolutamente rarissimi, quasi scomparsi, Carciofali e Carciofolisembrerebbero rimasti solo nel Lazio, Carciofalo e Carciofolo quasi uncisembrerebbero siciliani, integrazioni fornite da Fabio Paolucci Carciofalo è un cognome rarissimo, originario della Siciliacentrale, con ogni probabilità della città di Enna. Dal puntodi vista etimologico dovrebbe trattarsi di una variante di Carciofolo,anche questo cognome siciliano molto raro, presente solo a Caltanissettae a Palermo, ma originario della Sicilia centrale. Carciofalo e Carciofoloderivano dalla cognominizzazione di un soprannome canzonatorio dato alcapostipite in riferimento alla sua presunta stupidità; nelle provinciemeridionali l'espressione essere un carciofo,in dialetto appunto carcioffoloo carciuoffolo, è utilizzataancora ai giorni nostri in senso offensivo e canzonatorio. |
CARCIONE CARCIONI | Carcione ha un ceppo a Roma ed a Piedimonte San Germano e ad Aquino nelfrusinate, ma il grosso si trova in Sicilia, a Palermo e Bagheria nel palermitanoed a Galati Mamertino, Capri Leone, Longi, Castell'Umberto, Messina, SanSalvatore di Fitalia, Capo d'Orlando, Tortorici, MIrto e Sant'Agata diMilitello nel messinese, Carcioni, praticamente unico, dovrebbe esseredovuto ad un errore di trascrizione del precedente, dovrebbe trattarsio di un'alterazione dialettale del cognomen latino Carconius,o dell'italianizzazione del cognome greco Karconiso Karcounis. |
CARCONE CARCONI | Tipicamente laziali, Carcone è specifico del frusinate, di Cervaro,di Roma e di Minturno nel latinense, Carconi è più specificatamenteromano con ceppi anche in provincia di Latina ad Aprilia e Sezze, dovrebberoderivare dal cognomen latino Carconius. |
CARCURO | Carcuro è specifico del potentino, di Genzano di Lucania e Banzi,dovrebbe derivare dal nome biblico Carcur,citato nell'Esdra, dove i suoi figli vengono indicati come Netinei o portieri,i Netinei costituiscono una classe religiosa israelitica al servizio deiLeviti, che Giuseppe Flavio indicò come gli schiavi del tempio. |
CARDACCI CARDACCIO | Cardacci è quasi unico, Cardaccio è specifico di Civitavecchia,dovrebbe trattarsi di una forma aferetica ipocoristica peggiorativa delnome Riccardo, nome probabilmente portato dal capostipite, dell'uso diquesta forma nominale abbiamo un esempio verso la metà del 1200con Cardaccio Malespini, un letterato e storico toscano. |
CARDACI | Cardaci è tipicamente siciliano, di Regalbuto ed Enna nell'ennese,di Catania e Raddusa nel catanese, di Palermo, di Sinagra nel messinesee di Niscemi nel nisseno, dovrebbe derivare da un soprannome grecanicoriferito a chi utilizzasse di mestiere il cardo, pianta con la quale sicardava la lana, cioè la si rendeva libera da grosse impuritàe nodi, ciò farebbe ipotizzare che i capostipiti lavorassero appuntola lana di professione. |
CARDAMONE CARDAMONI | Cardamone ha un nucleo principale in Calabria tra Catanzaro e Cosenza conun ceppo anche nel salernitano, cardamoni, è quasi unico, dovrebberoderivare da soprannomi originati dal nome di una pianta aromatica. Troviamotracce di questa cognominizzazione a Rogliano (CS) nel 1600 quando la famigliaCardamone è menzionata fra le nobili, a Parenti (CS) nel 1700 ilcapitano civico è Giuseppe Cardamone. integrazioni fornite da Fabio Paolucci- Salerno Il cognome Cardamone è la cognominizzazione del termine italianoantico cardamone, derivato dal latinocardamomum, a sua volta originato dalgreco kardamomon, composto dai vocabolikardamon e amomon,con i rispettivi significati di crescionee amomo. Il cardamone, nel lessicoattuale cardamomo, è quindiuna grande pianta erbacea perenne, a fiori giallastri avvolti in spate,che cresce spontanea sulla costa del Malabar e che viene coltivata soprattuttoper i suoi frutti, i cui semi da secoli sono industrialmente impiegatiper vari usi. Con ogni probabilità, il termine cardamone fu attribuitoal capostipite come soprannome, in relazione al tipo di attivitàsvolta, ed in seguito cognominizzato. Infatti, l'uso dei semi del cardamone,bruni esternamente e bianchi all'interno, farinacei e di odore aromatico,era riservato nei secoli scorsi ad un ristretto numero di attività:l'olio denso ottenuto da tali semi, contenente per lo più amido,zucchero, acqua e cellulosa, veniva largamente usato in liquoreria e pasticceriaper l'odore quasi canforaceo e per il sapore rinfrescante. Un maggioreuso di tale sostanza massicciamente importata anche in Italia, però,veniva fatto in medicina come eupeptico carminativo sotto forma di tintura.Di conseguenza, coloro i quali avevano quasi quotidianamente a che farecon il cardamone erano i medici ed i farmacisti, ossia i cosiddetti speziali,che il più delle volte trasmettevano la propria preziosa e redditiziaattività da padre in figlio: è dunque possibile che il cognomeCardamone si sia originato in epoca medievale in primo luogo dalla redditiziaattività dello speziale, o, con minore probabilità, dai mestieriartigianali di pasticciere o di produttore di liquori. Oltre alla derivazionedalle citate attività, si potrebbe ipotizzare anche una possibilissimaorigine per i ceppi campani e calabresi dal termine dialettale cardamone,con il significato di neonato di ghiro,quindi dormiglione. Ancora oggi, infatti,in Campania si usa l'espressione sei proprio uncardamone oppure sei proprio un cardalimoneper apostrofare in senso canzonatorio una persona che si distrae troppofacilmente o un classico bonaccione.Tra i personaggi illustri con questo cognome va segnalato Mons. AndreaCardamone, arcivescovo di Rossano tra la fine del XVIII e gli inizi delXIX secolo. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cardamone è un cognome calabrese e siciliano che, secondo ilRohlfs, viene dal termine dialettale 'cardamune'= neonato di ghiro'. Rohlfs 66. |
CARDAMURO | Cardamuro, molto raro, è specifico del napoletano, di Bacoli e diMonte di Procida sulla penisola di Capo Miseno, dovrebbe derivare da unsoprannome grecanico attribuito al capostipite, con il significato di verduraio,basato sul termine greco antico κάρδαμον kardamon(insalata, verdura). |
CARDANI CARDANO | Cardani è tipico dell'area milanese e comasca, Cardano ètipico del varesotto, con un ceppo anche nel barese, i ceppi lombardi dovrebberoderivare dal toponimo Cardano al Campo (VA) o da Cardana sempre nel varesotto,il ceppo pugliese dovrebbe invece derivare dal nome medioevale Cardanusdi cui abbiamo un esempio in un atto del 1389 dove si legge tra l'altro:"...Cardanusfilius quondam Tomaxii consul vicinorum ...", tracce importantidi queste cognominizzazioni le troviamo nel 1500 con il matematico, medicoe astrologo Girolamo Cardano (Pavia, 24 settembre 1501 - Roma, 21 settembre1576). |
CARDARELLA CARDARELLI CARDARELLO | Cardarella, assolutamente rarissimo, ha un piccolo ceppo a San Salvo (CH),Cardarelli è specifico della fascia che comprende le Marche meridionali,l'Umbria, il Lazio, l'aquilano, l'iserniese ed il napoletano, Cardarelloè tipico di Sezze (LT), dovrebbero derivare da modificazioni vezzeggiativedell'aferesi del nome Riccardo, poco probabile una derivazione da un soprannomeoriginato dal vocabolo cardo (tipodi pianta erbosa), tra i personaggi nella seconda metà del 1700troviamo il conte Alessandro Cardarelli di Roma, nel secolo successivoil Generale Cardarelli delle truppe borboniche che depose le armi a favoredi Garibaldi, nel 1832 nasce a Civitanova del Sannio il famoso medico molisanoAntonio Cardarelli cui verrà intitolato l'omonimo nosocomio napoletanodi rilevanza nazionale. |
CARDEA CARDIA | Cardea ha un nucleo a Grottaglie (TA) ed uno nella zona dello stretto diMessina, Cardia ha un nucleo principale nella Sardegna meridionale ed unonel messinese, dovrebbero derivare da soprannomi connessi con il vocabologreco kardia (cuore),in alcuni casi possono derivare da toponimi greci omonimi come la Cittàdi Kardia in Tracia, tracce di queste cognominizzazioni le troviamo nellaLocride fin dal 1600. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARDIA: cardìa, in linguaggiofonetico cardîa = cardìna> caldina dal latino caldus,cardiggiài o scardiggiaio cardinai o cadrinai> scaldare. Cadrinai o cardinai anchenel significato di dare una sussa, riempire di botte! Cardina èinoltre un ferro rovente. Il cognome lo ritroviamo tra i firmatari dellaPace di Eleonora, LPDE del 1388: Cardia Barsòlo, ville Selluri (Seddòri,Sanluri, attuale capoluogo di Provincia del Medio Campidano). Non dimentichiamoperò che la famiglia Cardìa di Tortolì, di origineiberica, divenne potente nel 1664, allorché Filippo III° diSpagna, concesse a Marcantonio Cardìa (di Tortolì), il cavalieratoe la nobiltà. Nella storia contemporanea ricordiamo Umberto Cardìa,giornalista, scrittore e politico, di Arbatax (1921.): presidente dellaRegione Sarda, deputato al Parlamento Italiano e deputato al ParlamentoEuropeo. Attualmente il cognome Cardìa è presente in 227Comuni italiani, di cui 71 in Sardegna: Cagliari 268, Sinnai 155, QuartuS. E. 97, Capoterra 77, etc. |
CARDELLA CARDELLI CARDELLO CARDILLI CARDILLO CARDULLI CARDULLO | Cardella è molto diffuso in Sicilia, soprattutto nella parte occidentaledell'isola, e del palermitano in particolare, con ceppi anche a Roma enel latinense, nel casertano, napoletano e salernitano, Cardelli ètipico della fascia che comprende Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio,Cardello, molto raro, è tipico siciliano, di Caltagirone (CT) eCatania e di Vittoria (RG), Cardilli ha ceppi a Roma, in Abruzzo a Massad`Albe (AQ) ed a Spinazzola (BA), Cardillo è molto diffuso al centrosud,Lazio, Campania e Sicilia soprattutto, Cardulli è praticamente unico,Cardullo ha un ceppo a Castellabate nel salernitano ed un nucleo importantea Messina, Palermo e Catania, dovrebbero tutti derivare da modificazioni,anche dialettali a volte, di forme ipocoristiche dell'aferesi del nome Riccardo, Accardoo simili, di quest'uso abbiamo un esempio in uno scritto del 1363 a Napoli: "...coramCardillo Brancaciode Neapoli dicto Imbriaco et Masello Brancacio, dicto Imbriaco, eius filío.exquondam nobili muliere domina Vera Baraballa de Gayeta...", in alcuni casi potrebbe derivare da soprannomi originati dal vocabolo tardolatinocardellus (cardellino,tipo di uccello canoro).< integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cardillo è un cognome meridionale. Secondo G. Rohlfs 63 vienedalla voce dialettale siciliana 'cardiddu','cardillu' = cardellino./font> |
CARDELLICCHIO | Cardellicchio ha un ceppo nell'area tra avellinese, foggiano e potentino,a Lacedonia e Calabritto nell'avellinese in particolare, ed uno a Tarantoe Massafra nel tarentino, dovrebbe derivare da una forma ipocoristicadoppia del nome Viscardo o Riccardoprobabilmente portato dal capostipite, ma è pure possibile che derivida un imprecisato soprannome dialettale. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cardellicchio è cognome lucano che significa 'cardellino'.Fonte: G. Rohlfs. Dizionario storico dei cognomi in Lucania, 1985. |
CARDI CARDO | Cardi è diffuso a macchia di leopardo nel centronord, in particolarenel ferrarese, bolognese, fiorentino e nel romano e latinense, Cardo haun ceppo campano, a Circello nel beneventano ed a Napoli e San GiuseppeVesuviano nel napoletano, ed un ceppo pugliese nel barese a Barletta eMonopoli, entrambi dovrebbero derivare da forme aferetiche del nome diorigine germanica Riccardo. |
CARDIN CARDINI CARDINO | Cardin è tipico del padovano, Cardini sembrerebbe toscano, con unceppo anche nel maceratese, Cardino, assolutamente rarissimo, parrebbedell'area campano-laziale, derivano tutti dall'aferesi del diminutivo delnome Riccardo. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo nell'Archiviodi Stato di Cremona dove si trovano gli atti del notaio Francesco Cardinidatati dal 1451 al 1487 e del notaio Giacomo Cardini datati dal 1480 al1509 e nel XVI° secolo Mons. Luca Cardino è Vescovo di Latinadal 1582 al 1594. |
CARDINALE CARDINALI | Cognome comune in tutto il sudCardinale, mentre sembra originario del centro Italia Cardinali (Marche,Umbria, Lazio), possono aver avuto origine da soprannomi derivatida toponimi come Cardinale (CZ) o da caratteristiche comportamentali. |
CARDONA | Cardona, molto raro, è specifico del reggino, della zona dello stretto,sembrerebbe di nobili origini, probabilmente spagnole, nella prima metàdel 1300 Raimondo di Cardona duce dell'esercito angioino è alleatodei Torriani contro i Visconti, aghli inizi del 1400 Alfonso de Cardonaè viceré di Calabria e Pietro Cardona maestro giustizieredel Regno d'Aragona, diviene conte di Collesano (PA), il cognome dovrebbederivare in qualche modo dal cardo (vegetale) visto che nello stemma compaionoappunto tre fiori di cardo. |
CARDONE CARDONI | Cardone è tipico della zona che comprende Lazio, Abruzzo, Campania,Molise , Puglia e Potentino, Cardoni è proprio della fascia centraledi Marche, Umbria e Lazio, derivano tutti dall'aferesi dell'accrescitivodel nome Riccardo. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Narninel 1600 in un atto del 1652: "...Coram illustrissimoet admodum reverendissimo vicario generali Narnie processus remissorialispro dominis de Gregorio et Camillo de Cardonibusnominibus contra reverendissimum dominum abbatem Deodatum...". (vedianche CARDONIO) integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cardone oltre che da Riccardo, il cognome può derivare anchedalla voce italiana 'cardo', latino'carduus'. |
CARDONIO | Cardonio, ormai praticamente scomparso in Italia, sembrerebbe essere statooriginario dell'ennese, di Calascibetta in particolare, dovrebbe derivaredal nome medioevale Cardonius di cuiabbiamo un esempio d'uso nella vita di Leone Decimo: "..Ad haec mala Sacramorus quoque vicecomes, qui Mediolani obsidendae arcierat praepositus, perfidiosa levitate cum ala equitum ad Gallos transfugerat,regressusque Mediolanum omni militari praesidio nudatum, pervicerat apudcives, ut in Gallorum verba iuraretur. Livianus quoque adducto Venetorumexercitu, Cremonae partim metu partim egregia popularium voluntate fueratreceptus. Et Cardoniusatque Piscarius, in quibus summa spes sustinendi belli collocari debuerat,certiores de induciis facti, nihil se vel in hanc vel in illam partem abstativis ad Trebiam castris commovebant. ..". |
CARDU | Cardu, abbastanza raro, è tipico del cagliaritano, di San NicolòGerrei, Cagliari e Selargius, con un ceppo anche ad Illorai nel sassarese. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARDU: cardo, dal latino cardus(vedi Ardu). È presente tra ifirmatari della Pace di Eleonora *LPDE del 1388, rappresentante della villa(bidda) di Bitti (Contrate Montis Acuti): Cardu Margiani, jurato villede Biti. Il cognome Cardu è presente in 27 Comuni italiani di cui12 in Sardegna: Illorai 27, S. N. Gerrei 18, Cagliari 17, Selargius 12,etc. Cardo non è propriamente sardo, ed è presente in 85Comuni italiani di cui 3 in Sardegna: Selargius 3, Oristano 3, Quartu S.E. 3 ( il cognome Cardo in Sardegna potrebbe essere una variante semplicementeanagrafica di Cardu). |
CARDUCCI | Cognome tipico della fascia centrale che comprende Marche, Umbria, Lazioed Abruzzo, con ceppi anche nella Toscana tirrenica, deriva dall'aferesidel vezzeggiativo del nome Riccardo. integrazioni fornite da AndreaFerreri Ha probabilmente alla base il nome Riccardo. Il cognome è diffusonel Lazio a Roma e provincia (Albano Laziale e Tolfa), nel frusinate (Cepranoe Arce) e nel rietino (Borgorose), nelle Marche a Macerata e provincia(Civitanova Marche, San Ginesio, San Severino Marche e Loro Piceno), inToscana nel livornese (Piombino, Cecina e Campiglia Marittima) e nel lucchese(Querceta di Seravezza e Forte dei Marmi), in Puglia a Foggia e provincia(Cerignola) e nel barese (Gravina in Puglia), in Abruzzo a L'Aquila e provincia(Tornimparte e Pratola Peligna) e in Umbria a Terni e provincia (Sangemini)e nel perugino (Foligno). Il poeta, scrittore e letterato GiosuèCarducci nasce a Valdicastello di Pietrasanta (Lucca) il 27 luglio 1835e trascorre la sua infanzia a Bolgheri di Castagneto (LI).Scriverà in una famosa lettera:"Quel trattodella Maremma che va da Cecina (LI) a San Vincenzo (LI) è il cerchiodella mia fanciullezza e della mia prima adolescenza". Laproduzione poetica è molto vasta: con le "Rime Nuove" raggiungela fama nazionale. Tra le composizioni in prosa si ricordano "Confessionie battaglie" e "Per la morte di Giuseppe Garibaldi". Nel 1859 sposa ElviraMenicucci, dalla quale avrà tre figlie ed un figlio (Dante, chemorirà a tre anni e al quale dedicherà i drammatici versidi "Pianto Antico"). Nel 1906 viene insignito del premio Nobel per la letteratura.Muore nella sua casa di Bologna nel 1907. Giosuè Carducci era figliodi Michele Carducci, medico, e di Ildeganda Celli. La famiglia paternaera originaria di Querceta di Seravezza (Lucca). I nonni paterni si chiamavanoFrancesco Giuseppe Carducci e Lucia Galleni. |
CAREDDA CAREDDU | Caredda è tipico del sud della Sardegna, mentre Careddu èmolto diffuso in tutta l'isola, anche se con grande prevalenza nella partecentro settentrionale. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caredda e Careddu sono cognomi sardi che sono rispettivamente il diminutivofemminile e maschile dei cognomi Carao Caru = carae caro. M. Pittau, Dizionario dei Cognomidi Sardegna, 1, p. 176. |
CAREGNATO | Caregnato è decisamente veneto, del vicentino, padovano e veneziano,di Enego, Bassano del Grappa e Vicenza nel vicentino, di Curtarolo e Padovanel padovano e di Noale nel veneziano, dovrebbe trattarsi di una formaetnica dove il suffisso -ato indicaprovenienza, riferendosi alla localitàtrentina di Caregna. |
CARELLA CARELLI CARELLO | Carella, estremamente diffuso in Puglia, ma con ceppi anche nel palermitano,a Napoli ed a Roma, Carelli è un cognome del sud sembra ci sianodue ceppi uno in provincia di Cosenza e l'altro in provincia di Bari, Carello.abbastanza raro, ha un ceppo nel catanzarese ed uno nel torinese, dovrebberoaver avuto origine dal nome medioevale Carella,Carellus (carino). Tra i personaggidi rilievo citiamo il pittore Domenico Carella (1721-1813). |
CAREMOLI | Cognome tipico milanese, puòessere stato originato da un soprannome derivato da una localitàdi provenienza, quale Carema (TO) o più probabilmente casa dei remoli(remolass = radici mangerecce)- |
CARENA | Carena ha un ceppo lombardo ed uno piemontese, il ceppo lombardo dovrebbederivare dal toponimo Carena nella Regione Valle Morobbia in Svizzera.sul fronte svizzero del Lario, nobile casato estintosi con il conte CarloFrancesco Carena la cui famiglia esercitava dal 1711 la Signoria su duepaesi dell'Alta Brianza, Annone e Merone, nei pressi di Lecco, il cognomecomunque non si estinse in quell'occasione perchè l'imperatore CarloVI di Asburgo consentì all'unica figlia del conte Rosa Carena sposatacon un Aliprandi di trasferire al primo erede maschio sia il cognome cheil titolo ed il feudo. |
CARENINI | Carenini è specifico del lecchese, di Calolziocorte, Torre de' Busi,Carenno e Monte Marenzo, con presenze significative anche a Milano e inprovincia di Bergamo a Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco e Ponteranica,si dovrebbe trattare di una forma etnica del paese di Carenno nel lecchese,indicando probabilmente che la famiglia era originaria proprio di quelpaese. |
CARENZI CARENZIO CARENZO | Carenzi, il più diffuso, è un cognome lombardo originariodella zona compresa fra le provincie di Lodi, Cremona e Milano, molto diffusoa Milano e San Colombano al Lambro nel milanese, Carenzio, sempre lombardo,è caratteristico di Milano e Pavia, Carenzo ha un ceppo nel vercellesea Vercelli e Stroppiana ed a Gavi nell'alessandrino, con un ceppo anchea Genova, potrebbero derivare dal nome Carentius,nome di origine gallica, portato ad esempio dal Re dei Bretoni nel 590,ma potrebbero anche essere stati originati da un soprannome derivato dauna località di provenienza, casa dei Lorenzi. |
CARERA | Carera è decisamente lombardo, in particolare di Ghedi e Brescianel bresciano, di Milano, Bergamo e Crema nel cremonese, potrebbe derivareda nomi di località, come quella citata in un Breveinvestiture dell'agosto del 1134 a Nuvolento nel bresciano:"...Secunda pecia aratorea est a Campilgardo: a maneAlbertus, a meridie Inverardo, a sero Iohannes, a muntis Vitalis. Terciapecia ibi prope: a mane Vitalis, a meridie Martino, a sero Iohannes, amuntis Inverardo. Quarta pecia est in Carera:a mane via, a meridie Vitalis, a sero Vuido, a muntis Atto, sibique alliesunt coerentes; et acceperunt pro investituram solidos decem et octo...",ma, in alcuni casi potrebbe anche derivare da un soprannome dialettaleoriginato dal mestiere di magister carrarius(carrettiere) svolto probabilmentedal capostipite, ipotesi che trova conforto in una registrazione notariledel 1435: ".. item similiter apparet quod pro quadamalia petia terre posita ad Rochetam, que ad presens detinetur per heredescondam Johannis de la Bellonia et pro quadam alia petia terre que destinebaturper magister Simeonem Bojonum et a presens destinetur per Franciscumdictum Carera. Et similiter pro quadam aliapetia terre que est ibi prope terram suprascripti magistri Simeonis solutafuerunt quartesia presbiteris Seravallis multis denique considerationibushabitis quas brevitatis causa ommissimus...". Troviamo traccedi questa cognominizzazione a Cassago Brianza nel lecchese in un atto del1571, dove, tra le parti acquirenti di un bene immobile, figura anche uncerto Angelo Carera. |
CARERE CARERI | Cognomi che sembrerebbero originari di Reggio Calabria e dovrebbero derivaredal toponimo Careri (RC). integrazioni fornite da Andrea(Milano) potrebbe in parte avere alla base il toponimo reggino Careri, èdiffuso in Calabria 38%, Valle d'Aosta 20%, Lazio 14%, Piemonte 11%, etc.Il cognome reggino Carere risulta essere presente nell'Italia nord-occidentalecon il 37% delle occorrenze. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli CARERE, CARERI è cognome calabrese che origina dal calabresehareri, siciliano careri= tessitore, entrambi dall'arabo harrar= tessitore di seta. Cfr. G. Rohlfs,Dizionario dei cognomi in Calabria, p. 66. |
CARESANI | Caresani è un cognome tipico di Favè e Bleggio inferiorenel trentino, dovrebbe derivare dall'etnico di Cares, frazione di BleggioInferiore, probabile luogo d'origine della famiglia. |
CARESTA | Decisamente raro, dovrebbe essereoriginario della zona tra Abruzzo e Lazio, potrebbe derivare da un nomedi località come Colle Caresto (PU), o anche da un soprannome legatoal termine dialettale caresta (carestia). |
CARESTIATO | Carestiato è tipicamente veneto, di Venezia e di Treviso, dovrebbetrattarsi di una forma patronimica tipicamente veneta, dove il suffissodi appartenenza -ato sta per ilfiglio di, riferito ad un capostipite il cui padre si fossechiamato Carisius (vediCARISI) |
CARETTA CARETTI CARETTO CARRETTA CARRETTI CARRETTO | Caretta, abbastanza raro, sembra avere più ceppi, nel Lazio e nell'aquilano,nel vicentino e nel tarentino, Caretti oltre al nucleo a Verbania e dintorni,dovrebbe avere un ceppo nel modenese, uno nel beneventano ed uno a Roma,Caretto, molto raro, è tipico del Salento, Carretta è moltodiffuso nel parmense ed in Veneto, con un ceppo anche nel mantovano, haun ceppo nel napoletano, nel potentino, nel foggiano e nel barese, Carrettiè tipicamente emiliano, soprattutto dell'area reggiano, modenese,con ceppi anche nel bolognese e fiorentino, Carretto èp specificodel savonese e del Piemonte occidentale, dovrebbero derivare da ipocoristicidel cognomen latino Carus, del qualeabbiamo un esempio con il famoso poeta latino Titus Lucretius Carus (99a.C. - 55 a.C.), ma in alcuni casi potrebbero anche derivare da soprannomiattribuiti ai capostipiti perchè di mestiere facevano i trasportatoria mezzo di carri. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caretti muove dal personale medievale Carittus,dal latino carus «caro,gradito», presente anche in carte modenesi dal 1176. Fonte:F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CAREZZANO | Carezzano è tipico di Cassano Spinola e Novi Ligure nell'alessandrino,dovrebbe derivare dal nome del paese alessandrino di Carezzano a circaquattro chilometri da Cassano Spinola, paese il cui toponimo dovrebbe derivaredal termine ligure antichissimo car san,con il significato di sito posto in alto. |
CARFAGNA CARFAGNI CARFAGNINI CARFAGNINO CARFAGNO | Carfagna sembra avere un nucleo importante nel Lazio, e ceppi nel Piceno,in Abruzzo, nel Molise, nel napoletano e nel foggiano, Carfagni èassolutamente rarissimo, Carfagnini è caratteristico dell'area molisanoabruzzese, di Scanno e Sulmona nell'aquilano e di Montorio nei Frentaninel campobassano, con un ceppo anche a Roma, Carfagnino, quasi unico, parrebbelaziale, Carfagno sembra essere tipico di Montella nell'avellinese, potrebberoderivare, direttamente o tramite ipocoristici, dal nome latino Carfanius,di cui abbiamo un esempio in una lapide dell'anno 345: "VeneriAug(ustae) sacr(um)/ T(itus)Carfanius T(itifilius) Pol(liatribu) Barbarus/ Ti(berius)Claudius Spuri (filius)Papir(ia tribu)Timonianus / promagistrisoc(iorum) IIIIp(ublicorum)Afric(ae) dedic(averunt)/ Venustus vilicus aediculam ab solo de suoref(ecit)", o anche da nomi di localitàcome Carfagna nel Molise, ma è pure possibile che derivino in alcunicasi da soprannomi legati al vocabolo dialettale abruzzese carfagnaindicante una tipica lana nera delle montagne tra Puglia ed Abruzzo.Troviamo tracce di questa cognominizzazione nella seconda metà del1200 con Petrus Carfagnus o de Carfagno feudatario angioino in Irpinia,e con i Carfagna feudatari di Poggio Sannita (IS) nel XVI° secolo enel 1515 con un Salvitto Carfagna che acquista da Bartolomeo Carafa ilCastello de' Pizzi di Palena (CH). |
CARFI CARFÌ | Carfi è assolutamente rarissimo, potrebbe essere di origine calabresee derivare dal toponimo Carfidi, che ha dato origine all'attuale Carfizzi(KR), Carfì è invece specifico del ragusano.- integrazioni fornite da cav. prof.G.ppe Carfì di Serra Rovetto Boscopiano
Carfì è cognome normanno dall'inglese carf = scultore in legno, vedi GeoffreyChaucer, nato tra il 1340 e il 1345, il Dante Alighieri inglese, I Raccontidi Canterbury, gruppo A, verso 100; in inglese moderno carv. Altristudiosi farebbero derivare il cognome Carfì dal greco chiodo (Kάρφιόν)= Carfì, per assonanza delle due parole in Magna Grecia; piùche altro per il fatto che ivi viveva un ramo dei Carfì (don Guillelmus).Tale stirpe proveniente prima del 1145 (atti di vendita di terreni a Scordiadi Catania, citati dal Garufi in Documenti Inediti dell'Epoca Normanna,Palermo 1899) dalla Normandia, stanziatasi nella Contea di Modica (al 90%l'attuale provincia di Ragusa) a Chiaramonte Gulfi, ove fiorì conun Magnifico Nicolò, che con la sua famiglia fu tra i primi abitantidi questa cittadina, si estinse in questa località nel sec. XV.I fasti di questa illustre Famiglia, i cui componenti ebbero sempre iltrattamento di Magnifico erano ricordati in una lapide sepolcrale (attualmenteesistente sotto all'attuale pavimento di marmo che ha ricoperto tutto all'iniziodel 1800) eretta nella Chiesa Madre nel 1572, come ricorda nel libro FamiglieStoriche Chiaramontane del 1903 il Barone Corrado Melfi di S. Maria. Ilramo chiaramontano ebbe nel sec.XVIII un Pietro, un Simone ed il fratellosac. Simone. Due rami di questa prosapia erano già passatia Ragusa e a Vittoria, ed un altro ramo a Santa Severina (Crotone) nel1326, ove risiedeva Don Guillelmus Carfì (Vendola, Rationes DecimarumItaliae, sec. XIII e XIV, anno 1939), dal cui nome nacquero in zona lecittà di Carfizzi, Carfici, Carfidi. Anche a Ragusa ebberoil trattamento di Magnifico già prima del 1540. Alfonsina figliadel Magnifico Pietro, sempre nel 1540, contrasse nozze con Antonino Ventura,nobile modicano. Un Giovanni appare con il titolo di Magnifico dal 1572 al 1600. Un Nicolò fu Mastro Notaro nel 1644. Una Giovannula sposò il Barone Serravalli ed una Margherita il GiureconsultoMariano de Mulé. Qui, dal matrimonio del Magnifico Gaetano Carfìcon Carmela Lami, nacque il 2.6.1772 Concetta Marcellina, sposatasi conil nobile ragusano Angelo Geronimo Rosario Cappello (Archivio Chiesa diS. Giorgio a Ragusa Ibla). Anche a Vittoria, ebbero il trattamento di Don(Don Emanuele, Donna Maria (atti di nascita del figlio Giuseppe nel 1865), ecc.) ed è citatapiù volte nel libro Memorie Storiche di Vittoria del 1877 del baronePaternò Castello di Pozzobollente. Nei primi anni del 1600su territori del Comune di Chiaramonte Gulfi e di Comiso, fu fondata la città di Vittoria. I Carfì abitavanogià, prima di tale fondazione, nel territorio Serra Rovetto e nelFeudo Boscopiano (zone di Vittoria), come attestano antiche mappe, ed anchele attuali (2004) carte topografiche dell'I.G.M., Istituto Geografico Militare),carte ufficiali d'Italia, territorio a quel tempo di Chiaramonte Gulfi).Erano Guglielmo Carfì, che nel febbraio 1586 ricevette "salmas duasterrae in Feudo Nemoris (Bosco) Plani in contrata de Sabugi, confinantescum via per lo Comiso", e Filippo Carfì che ricevette altre "salmasduas terrae in Feudo Nemoris Plani, in contrata Pirayno, confinantes cum via per lo Biscari (Acate),(in: Francesco Ereddia, Vittoria Storia e Tradizione, vol.II, La Conteadi Modica, I Feudi Cammarana, Boscopiano e Dirillo, sec.XV e XVI, edizionidel Comune di Vittoria, e Archivio di Stato di Modica) I Carfì contribuironovalidamente alla Fondazione della Città di Vittoria (Colonna, figliadi Marcantonio) - da non confondersi con la poetessa -, moglie delConte Henriquez Cabrera, vicerè di Spagna in Sicilia, nella Conteadi Modica, fondatrice della città il 24 aprile 1607 nel territoriodi Boscopiano, con Giuseppe nel 1614 (concessione n. 37), Martino il 19.10.1616(conc. n. 172), Vito nel 1617 (conc. n. 189, Archivio di Stato di Modica).Qui un fratello di Don Emanuele, Giambattista, entrambi figli di Marcello,si sposò nel 1763 con Felicia Manciapani. Il ramo di Don Emanuele,diede luogo ad altri rami: Carfì Pavia, Carfì Scalone (ramoestinto), Carfì Ingallina poi diventato Carfì Linares, tutticon doppi cognomi anagrafici. Il primo Giurato di Vittoria fu appuntoGiuseppe Carfì (Barone Paternò Castello, Memorie Storiche di Vittoria, dal 1609 al 1799, edizione1877), discendente dall'altro Giuseppe (1614), e che sempre il Paternò,a pag.30 cita che un documento del 1763 "contiene le firme dei Primaridel luogo , tra cui Giuseppe Carfì di certo discendente dal senioreGiuseppe, primo Giurato di Vittoria", che figura come uno dei primi firmataridell'accordo territoriale del 1614 (assegnazione gratuita di quasi 4 ettaridi terreno, case ed esenzione delle tasse per 15 anni). Lo stemmaCarfì é citato dal Pluchinotta a pag. 25 del Blasonario dellaContea di Modica pubblicato a Siracusa nel 1934, e sempre dallo stessoautore é l'articolo pubblicato nel 1932, anno XXX della Rivistadel Collegio Araldico, ove cita ancora lo stemma. Attualmente lafamiglia, che ha depositato entrambe le Armi (stemmi), vistate dal Ministerodell'Industria con copyright ed anche dal Ministero di Grazia e GiustiziaSpagnolo, e la cui riproduzione non autorizzata raffigura reato, con richiestadi danni civili) é rappresentata dal barone cav. prof. GiuseppeCarfì di Serra Rovetto Boscopiano (tale anagraficamente). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Carfì è cognome siciliano che deriva dal greco 'karfì'= chiodo. Rohlfs 63. |
CARFORA | Specifico della zona che comprende il casertano ed il napoletano, traccedi questo casato si trovano a Napoli fin dal 1300, nel dicembre 1558 vieneannoverata fra le famiglie nobili del Regno. |
CARGNEL CARGNELLI CARGNELLO | Cargnel è molto raro e sembra abbia due nuclei, nel goriziano enel bellunese, Cargnelli è friulano, Cargnello è tipico dell'udinese,deriva dall'etnico carnellus (abitante della Carnia), in un documento scrittoa Cividale (UD) verso la fine del XII secolo si parla di un certo Johannes Carnellus. |
CARGNELUTI CARGNELUTTI | Molto raro Cargneluti, un pò meno Cargnelutti, sono specifici dell'udinesedell'area di Gemona in particolare, derivano dall'etnico dialettale Cjargnél(abitante della Carnia). |
CARIA | Specifico sardo che potrebbe derivare dal nome del monte Caria, pressoTeulada (CA), con un ceppo anche nel catanzarese che dovrebbe derivaredal toponimo Caria (CZ), dovrebbe derivare da Karya, nome di una regionedell'Anatolia, ma è pure possibile che derivino dal cognomen latinoCarus (vedi Caro). Un principio di questacognominizzazione si trova nel 1700 con l'erudito Pasquale De Caria di Squillace. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARIA: carìa o meglio carîa(nasale), sta per carina > canina.Sa carîa è l'orata,dal genovese canina, dal latino canina.Non conosciamo il motivo per cui è stato dato il cognome, qualsiasiipotesi, priva di certezza, potrebbe rivelarsi banale! È presentecomunque nei documenti della Sardegna Medioevale. Tra i firmatari dellaPace di Eleonora, LPDE del 1388, figurano: Caria Francisco, ville Ecclesiarum.** Villa Ecclesiarum.odierno Iglesias. Et ego De Nelli Pelipaparius Ludovicus,civis et habitator terre et Ville Ecclesiarum.sindicus, procurator universitatisVille Ecclesiarum.seu a Formenyino Joanne, capitano, camerlengo Ville Ecclesiarumdi Sigerro. Omnibus habitatoribus dicte terre Ville Ecclesiarum, congregatisin Curia Magna.in posse Virde Andree, quondam Virde Joannis de CivitateSasseri.nona die januarii 1388.; Caria Guantinus - de Aristanni.*** Aristanni: elenco dei nomi dei firmatari della PETIZIONE. Omnes civesmercatores et habitatores dicte civitatis.nisi pastores bestiaminum etquorum dificulter demorari non poterant.congregati. Porta la data : dieXIIII mensis Januarii M°. CCC°. LXXXVIII° et etc. ; Caria Joanne,ville Ecclesiarum; Caria Lazarino, jurato ville Ersorra. * Ersorra. Erjorrao ersorra Riola Sardo. Campitani Majoris; Caria Pellegrino, ville Ecclesiarum;Caria Petro, ville de Sardara. ** SARDARA MONTIS REGALIS...11 GENNAIO 1388,et ego...Gadulesu Margiano habitator ville Sardara, sindicus actor et procuratoruniversitatis Contrate Montis Regalis et villarum et etc. In posse VirdeAndrea, Virde Joanne, de Civitate Sasseri, notarii publici, die XI Januarii1388. Il cognome Caria è presente in 348 Comuni italiani, di cui126 in Sardegna: Alghero 263, Cagliari 244, Villanovaforru 27, Villasor9, etc. Ricordiamo comunque che nella uscita Carîa = Carina, èesclusivamente sardo. |
CARIANI CARIANO | Cariani è specifico dell'area emiliana che comprende il modenese,il bolognese ed il ferrarese, con un ceppo anche nel romano e nel latinense,Cariano, estremamente raro, sembrerebbe avere qualche presenza nel grossetanoed un piccolissimo ceppo a Santa Severina nel crotonese, potrebbe trattarsidi forme etniche riferite alla Karyauna regione anatolica dalla quale vi fu una massiccia evasione di profughiche scappavano nel XIV° secolo dai turchi invasori. |
CARIATI | Cariati è specifico del cosentino, di Torano Castello in particolare,ma ben presente anche a Rossano, Cosenza e Longobucco, dovrebbe derivaredal toponimo Cariati nel cosentino, ma si potrebbe anche trattare di formeetniche relative ai paesi di Caria nel catanzarese, nel valentiano e nelmessinese. |
CARIBONI | Cariboni è tipicamente lombardo, del lecchese, di Bellano, Dervioe Lecco, con presenze anche nel bergamasco a Treviglio, e Ponte Nossa,dovrebbe derivare dal nome medioevale Caribonus, di cui abbiamo un esempiod'uso a Schignano nel comasco in un atto del 1300: "..Albertino di fu Arico de Ultramontibus, CaribonusCervellonus di fu Gerardo Cuellono di Schignano,Bertramolo di Lafranco de Cullino , omnes consiliarii di detto comune etvocalles. ..", tracce di questa cognominizzazione le troviamoa Dervio nel lecchese in una registrazione cinquecentesca della localepreppositura dellj S.ti Apostolj Pietro et Paulo:"... Una pezza di terra campiva prativa et vidatacon una pianta de maroni et una de castagne de pertiche una et piùdove se dice a Sedeyo alla qual coherentia da mattina l'herede de AndreaCaribone da mezo dì in parte BaldessareCattani et in parte ms Boldo Polidor Boldoni da Bellano da nullora il medemoS.r Polidor da nullora li heredi de Gregorio Aganuzzi ...". |
CARICAMAZZA SCARICAMAZZA | Caricamazza è praticamente unico, Scaricamazza, molto molto raro,ha presenze nel teramano e nel romano, dovrebbe derivare da un soprannomemedioevale basato sul termine medioevale germanico maza(tavolo da pranzo) ad indicare probabilmentenei capostipiti dei camerieri o dei valletti. |
CARICATI CARICATO | Caricati ha un ceppo ad Andria nel barese ed uno in Basilicata, a Latronico,Potenza, Castelsaraceno e Marsico Vetere nel potentino ed a Policoro nelmaterano, Caricato è tipicamente pugliese di Lecce, Campi Salentina,Lequile, Monteroni di Lecce, Carmiano, Cavallino, Novoli e San Pietro inLama nel leccese, di Gioia del Colle e Bari nel barese e di Foggia, conpresenze anche in Calabria a Rossano e Fagnano Castello nel cosentino eda Villa San Giovanni nel reggino, dovrebbero derivare da un soprannomeoriginato dal fatto di svolgere un mestiere di scaricatore, o dal fattodi essere ricchi di impegni, anche forse nel senso che i capostipiti fossero oppressi daidebiti. |
CARIDDI CARIDI | Caridi è molto diffuso nel reggino e nel messinese, Cariddi, moltopiù raro, ha un piccolo ceppo nel reggino ed un nucleo nel Salento,potrebbero derivare da Cariddi, il nome del gorgo impersonificato da unmostro marino che divide l'Italia dalla Sicilia nello stretto di Messina,o dalla località di Caridi sull'Aspromonte in Calabria, ma èpure possibile una derivazione da soprannomi connessi con il vocabolo dialettalecariddi (cari). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Caridi è cognome calabrese e siciliano derivato dal greco 'karýdi'= noce. CARIDDI viene invece dallavoce latina Charybdis < greco Χάρυβδις. |
CARIDEI CARIDEO CARISDEO | Caridei è tipico di Napoli, Carideo ha un piccolo ceppo a Pennapiedimontee Guardiagrele nel teatino, qualche presenza nel Gargano ed un piccoloceppo a Pietradefusi nell'avellinese ed a San Nicola Manfredi nel beneventano,Carisdeo è estremamente raro, sembrerebbe originario del Gargano,di Rodi, Ischitella e Carpino, dovrebbe derivare da nomi gratulatori medioevalicon il significato di Caro a Dio, nelleGrazie di Dio, ma non si può escludere una derivazioneda nomi di località, come quella citata in quest'atto del 1042 aMelfi in Basilicata: ".. Eidem (iusticiario Basilicate).Cum in massaria nostra Carideexistente prope Lacupensilem preter furnum, qui est in ea, furnum aliumde novo provideamus faciendum, ut, nobis apud Lacupensilem feliciter existentibus,panis in eo ad opus nostri hospicii dequoquatur, ...precimus, quatinus...furnumunum in domibus ipsius massarie fieri facias in ea altitudine magnitudineet capacitate, quod per furnum ipsum die quolibet dequoqui possint interduas vices in pane facto frumenti salme 6, videlicet qualibet vice salme3..", troviamo tracce di queste cognominizzazioni fin dagli inizidel 1700 in una relazione del Razional Carideo, Commessario del Regio Cedolario,che, nel 1729 scrive che: ".. avendo data fuora la Relazioneordinatagli, si fè carico delle pretensioni dell'una parte e l'altra,e di una copia di Diploma del Re Ferdinando colla data di Sarno del dì1 Aprile 1472 presentata negli atti, e riferì: "Che tal Molino affattonon costava la qualità feudale; accagionchè i quindemj pagatialla Regia Corte dall'anno 1500 per tutto l'anno 1710 pagati si erano perla sola giurisdizion criminale; né per lo Molino vi era alcuna ConcessioneReale, né si era pagato mai alcun quindemio. Circostanze tutte,senza le quali non poteasi riputar feudale ..". |
CARIELLO CARILLO | Cariello è tipico dell'area campana, soprattutto del salernitanodi San Giovanni a Piro, Roccagloriosa, Buccino e Salerno e di Napoli, conun grosso ceppo che sembrerebbe primario nel barese a Bitonto, Barletta,Altamura e Bari, Carillo è specificatamente campano, del napoletano,di San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Ottaviano, Napoli, Torre del Greco,Torre Annunziata, Poggiomarino, Boscoreale, Castellammare di Stabia, Nolae Sant'Antonio Abate, e di Sarno, Salerno e Scafati nel salernitano, sidovrebbe trattare di modificazioni dialettali del nome ed ipocoristicomedioevale Carellus (vediCARELLA), ma è pure possibile che derivi dal termine dialettalecarriello (carretto)identificando il mestiere di carradore svolto dal capostipite, un riferimentoche ci fa rutenere concreta questa ipotesi lo troviamo in un inventariodi beni post mortem del 1609 a Solofra (AV) : "..Item,da Prospero de Angelo de lo CarielloGuarino ducati3 per obbliganza...". |
CARIFE | Carife, praticamente unico è campano, dovrebbe derivare dal nomedel paese di Carife nell'avellinese, che dovrebbe derivare dal latino Callifaeper rotacismo, a sua volta derivato dal greco calè yfe (bella posizione). |
CARIFI | Carifi è tipico di Visciano nel napoletano, dovrebbe derivare dalnome del paese di Carifi, una frazione di Mercato San Severino nel salernitano. |
CARIGLIA CARIGLIO | Cariglia è specifico del Gargano, di Vieste in Particolare, Cariglio,praticamente unico, dovrebbe essere una forma alterata del precedente,che dovrebbe derivare da un soprannome basato sul termine dialettale cariglia(cerro), un tipo di quercia di cuiè molto ricca la Foresta Umbra nel Parco Nazionale del Gargano. |
CARIGLIANO | Carigliano, assolutamente rarissimo, è specifico del messinese,dovrebbe stare ad indicare la provenienza del capostipite dal paese diCariglio nel cosentino. |
CARIGNANO | Carignano è tipico del Piemonte occidentale, di Torino, Rivaltadi Torino, Pinerolo e Cavour nel torinese e di Saluzzo e Cuneo nel cuneesee di Livorno Ferraris nel vercellese, dovrebbe derivare dal nome del paesedi Carignano nel torinese, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CARIMI | Carimi, ormai quasi scomparso in Italia, dovrebbe essere originario dellaSicilia, in particolare del messinese e del palermitano, potrebbe derivareda un'alterazione dialettale del nome del paese siciliano di Carini nelpalermitano, o anche da un nome o soprannome grecanico per grazioso. |
CARINA CARINI CARINO | Carina sembrerebbe avere due ceppi uno in provincia di Messina ed uno inprovincia di Brescia e di Cremona, presente in tutt'Italia a macchia dileopardo Carini, campano calabrese Carino. Tutti questi cognomi dovrebberoaver avuto origine dal cognomen latino Carinus, il ceppo siciliano deiCarini, presenti soprattutto nel palermitano, può derivare daltoponimo Carini nel palermitano. |
CARINELLI | Molto raro è tipico del sudmilanese e del lodigiano, deriva da unvesseggiativo del cognomen latino Carinus portato ad esempio da MarcusAurelius Carinus (250-285d.C.) fatto imperatore di Roma nel 283. integrazioni fornite da Mario Carinelli Le origini della famiglia Carinelli si perdono a S Angelo Lodigiano,ai tempi dell'occupazione spagnola del milanese. |
CARINGI | Caringi è specifico del Lazio, di Sora, Isola del Liri e Castellirinel frusinate, di Roma e Segni nel romano e di Terracina nel latinense,potrebbe derivare dal nome della zona della valle del Fosso di Caringionel latinense, forse il luogo d'origine dei capostipiti. |
CARIO | Il cognome Cario ha un ceppo a Napoli ed uno nel catanzarese a Falerna,Nocera Terinese e Lamezia Terme, dovrebbe derivare dal nome latino Carius,inteso come comparativo dell'aggettivo carum(caro, amato), ne vediamo l'uso negliscritti del poeta latino Catullo: "..Quinti, si tibivis oculos debere Catullum aut aliud si quid cariusest oculis, eripereei noli, multo quod cariusilli est oculisseu quid cariusest oculis...",anche quando parla della sua amata Lesbia: "..Siquicquam cupido optantique obtigit umquam // insperanti, hoc est gratumanimo proprie. // quare hoc est gratum nobis quoque, cariusauro // quod te restituis, Lesbia, mi cupido...", nome probabilmente attribuito ai capostipiti, meno probabile,ma non impossibile, una derivazione da un soprannome originato dal terminegreco κάρυον karyon (noce),dobbiamo però considerare che in epoca latina il frutto della noceveniva considerato come portatore di saggezza, quindi un soprannome delgenere, che si sarebbe dovuto pronunciare come Karuo,e non Kario, avrebbe potuto esserel'equivalente de il saggio. |
CARIOLA | Cariola ha un ceppo lombardo, uno nello spezzino, uno nel barese ed unonel catanese, si dovrebbe trattare di matronimici da forme ipocoristichemodificate del nome Carola, ma èpure possibile una derivazione da soprannomi originati dal termine arcaicocariola (carriola), non èda escludere anche la possibilità di una derivazione da toponimi. Tracce di questa cognominizzazione le troviamo ad esempio a Brescia inuna Carta investiture del marzo 1222:"...Ego Baldoynus quondam domini Ugonis de Casalialtosacri Pallatii notarius, coram suprascripto domino Petro Amadeo iudiceet consule iusticie Brixie, una cum suprascripto BonifacinoCariola et infrascripto Venturino notaris,autenticum huius exempli vidi legi et abscultavi ...". |
CARION CARIONE CARIONI | Carion, molto raro, ha piccolissimi ceppi a Ferrara, Rovigo e nel padovano,in particolare a Solesino, Carione, altrettanto raro, ha presenze nel napoletano,salernitano e barese, mentre Carioni, il più diffuso, è tipicodel basso bergamasco e soprattutto del cremonese, di Trescore Cremascoe Crema, con ceppi anche a Milano, Lodi e Turate nel comasco, dovrebberoderivare da forme accrescitive, anche dialettali, basate sul nome latinoCarius (vediCARIO). |
CARIOTA CARIOTI CARIOTO | Cariota, estremamente raro, parrebbe siciliano, Carioti ha un ceppocalabrese a Catanzaro, Sant`Andrea Apostolo dello Ionio (CZ) e Isola diCapo Rizzuto nel crotonese, con un ceppo importante anche a Roma, Carioto,molto molto raro, parrebbe di Palermo e del palermitano, si dovrebbe trattaredi vari aspetti di una forma etnica della città di Karya sull'isoladi Lefkada nelle Isole Ionie, ma , in alcuni casi, potrebbe anche riferirsialla Karya, nome della regione dell'Anatolia prospiciente l'isola di Rodied indicare famiglie cristiane fuggite ai turchi all'epoca dei conflittidegli stessi con Venezia e le flotte europee. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Carioti è un cognome calabrese e siciliano, è un etnicodal toponimo Carìa, presentein provincia di Catanzaro e di Vibo Valentia. |
CARISI CARISIO CARRISI CARRISIO | Carisi è tipico di Chioggia (VE), Carisio, estremamente raro, ètipico della zona tra Pavese,e Piemonte, Carrisio, unico, è probabilmentedovuto ad un errore di trascrizione, Carrisi è specifico del Salentodovrebberotutti derivare dal nomen latino Carisiuso Carisus, nelle Historiae di TitoLivio leggiamo: "...tam cum consilio uenientibus,nisi Brigaecini prodidissent, a quibus praemonitus Carisiuscum exercitum aduenit..." e in un'antichissima lapide romana silegge: "D(is)M(anibus) / M(arci)Carisi Maxi/mini M(arcus)Caris(ius) Paca/tusfratri piissimo". |
CARITA CARITI CARITO | Carita è assolutamente rarissimo, Cariti, molto molto raro, ha presenzein Calabria nel catanzarese e creotonese, Carito è tipico del catanzarese,di Catanzaro, Montauro e Soverato, dovrebbe trattarsi di forme etnichegrecaniche riferite al paese di Caria di Drupia nel vibonese, e di Accarianel catanzarese, sempre in Calabria, o anche a chi provenisse dalla Caria,una regione della penisola anatolica, posta di fronte all'isola di Rodi,regione famosa perchè vi si trovava la città di Alicarnasso,bisogna ricordare che la penisola anatolica era anticamente chiamata Ioniaperche abitata dallo stesso popolo di razza greca, che diede il nome alnostro mare Ionio, o al famosissimo capitello ionico usato nella prima epoca dagli antichi greci, l'arrivo degli invasori turchi di razza mongola e degliarabi, che uccisero e depredarono i popoli greci che abitavano tutta l'Anatolia,costrinse moltissimi abitanti a fuggire, per sottrarsi alla morte, riparandosi tra l'altro anche in Calabria. |
CARLA CARLI CARLINI CARLINO CARLONE CARLONI CARLUCCI CARLUCCIO | Carla, estremamente raro, sembrerebbe panitaliano, Carli è diffusoin Toscana, nel Veneto ed in Emilia, diffuso in tutt'Italia, con prevalenzaal centro nord Carlini sembrerebbe avere più nuclei, in provinciadi Ferrara di Rimini, Genova, in Umbria e nel Lazio, la presenza nel cagliaritanodovrebbe essere di origine ligure, Carlino è presente a macchiadi leopardo in tutt'Italia, Carlone è molto diffuso in Puglia, inparticolare nel barese, ed in Basilicata, nel potentino, ha ceppi in Abruzzoe Molise ed a Roma, diffuso in tutto il centro Carloni, mentre Carlucciappare provenire dal sud e precisamente dalla Puglia e Basilicata, Carluccio,tipico di Campania, Basilicata e Puglia, è soprattutto tipico dellapenisola salentina. Tutti questi cognomi derivano, direttamente o tramiteipocoristici o accrescitivi, dal nome medioevale Carolus,Carola che è una latinizzazionedel germanico Karl (uomolibero). |
CARLE | Carle sembra originario del cuneese, della zona di Barge, con ramificazionianche a Bagnolo Piemonte e Fossano e nel savonese a Cairo Montenotte, potrebbederivare per apocope dal nome del paese di Carlevere nel cuneese. |
CARLENTINI | Specifico di Carlentini (SR) prende il nome da quel toponimo, ed èquindi successivo alla seconda metà del 1500, la presenza di questocognome in altre località d'Italia è dovuta al fenomeno dellamigrazione. |
CARLEO | Carleo è tipico del salernitano e delle vicine province di Napolie Potenza, dovrebbe derivare dal nome composto Caroleo,Caroleonis, una fusione dei nomi Carolus(Carlo) e Leo(Leone), è pure possibile unaderivazione dal nome greco Karalea. |
CARLESI | Carlesi è molto presente in Toscana, soprattutto nel fiorentino,nel pratese, nel pistoiese e nel livornese, si dovrebbe trattare di unaforma patronimica in -esi , il cognomedovrebbe quindi riferirsi ai figli di un tale Carlo, troviamo tracce diquesta cognominizzazione nel 1600 a Castelbellino nell'anconetano, dove unatale Carlo Carlesi è notaio dal 1618 al 1625. |
CARLESSI CARLESSO | Carlessi è molto raro ed è tipico bergamasco, Carlesso unpò meno raro è decisamente specifico della zona tra vicentinoe trevigiano, si dovrebbe trattare di forme patronimiche in -ssie -sso che derivano da una modificazione dialettale del nome Carlo,i cognomi si dovrebbero perciò riferire ai figli di un tale Carlo,troviamo tracce di questa cognominizzazione nel 1600 in un atto che citauna famiglia Carlesso a Roman d'Asolo (TV). |
CARLETTA CARLETTI CARLETTO | Carletta ha piccoli ceppi nel maceratese, nel teramano, nel leccese edun ceppo più consistente in Sicilia a San Cataldo nel nisseno, Carlettiè diffusissimo in tutto il centronord, Carletto sembra avere duenuclei, tra cuneese e torinese ed uno nel veronese e zone limitrofe, derivanoda una forma ipocoristica del nome Carloo Carla. |
CARLIN | Tipico veneto, potrebbe essere originario del Trentino, deriva dalnome medioevale Carolus, di questa forma si ha traccia ad esempio nel 1400come si può leggere in questo testo conservato nell'Archivio militareEstense riguardante una battaglia avvenuta nel rovigoto: "...Etli custodi, volendo defendersi da una parte, sopravene Thomaso da Imolaet Carlin, Capetanijdi fanterie, homeni molto valorosi et animosi...". Tracce di questacognominizzazione si hanno nel 1700 a Teglio Veneto (VE) con il Gastaldoed esattore Agnolo Carlin. |
CARLOMAGNO | Carlomagno ha un ceppo a Roma, un nucleo principale nel potentino, a Lauriasoprattutto, con diramazioni nel cosentino a Cerchiara di Calabriae con un ceppo anche nell'iserniese ad Agnone ed Isernia, può derivaresia dal nome medioevale Carlomagnoentrato nell'uso soprattutto in meridione a memoria dell'imperatore, sia,anche se molto meno probabile, da un soprannome originato dal nome Carlocon l'attributo di Magno dato per la prestanza fisica o con fini scherzosi. |
CARMAGNANI | Carmagnani è decisamente del veronese, dovrebbe derivare da modificazionidialettali del nome latino Carminianus,ma è pure possibile una derivazione da toponimi come Carmignanoo Carmignano sul Brenta, entrambi del padovano. |
CARMELA CARMELI CARMELO | Carmela è quasi scomparso, Carmeli, molto raro, dovrebbe esseredella zona appenninica ligure emiliana con un ceppo anche nel bresciano,Carmelo, assolutamente rarissimo, è tipico napoletano, dovrebberotutti derivare dal nome Carmelo, maanche dalla vicinanza dell'abitazione del capostipite con un carmeloo convento, o anche da localitàcontenenti la radice Carmelo, come Monte Carmelo o simili. |
CARMENATI | Carmenati è specifico di Fabriano nell'anconetano, dovrebbe staread indicare la provenienza del capostipite da una contrada o una pievededicata alla Madonna del Carmine. |
CARMIGNANI | Carmignani, decisamente toscano, del fiorentino in particolare, dovrebbederivare dal toponimo Carmignano (PO), ma è anche possibile unaderivazione dal nomen latino Carminianusdi cui abbiamo un esempio in Ulpius Carminianus Claudianus, che militòsotto Marco Aurelio. |
CARMIGNANO | Carmignano è tipico del sud, di Napoli e del tarentino, dovrebbederivare o dal nomen latino Carminianus(vedi CARMIGNANI) o anche dall'essere il capostipiteun liberto o un contadino al servizio di un Carminius. |
CARMINATI | Tipico dell'area centro settentrionale della Lombardia, dovrebbe derivareda un soprannome stante ad indicare quanti lavorassero o fossero comunquecollegati con il santuario o delle terre del Carmine (nome diffusissimoin Lombardia tra le comunità religiose). integrazioni fornite da Dott. FlavianoCarminati
Antichissima famiglia le cui più remote notizie provengono daun breve di Papa Giovanni XVIII diretto a Pietro Carminati di Valbrembillain data 6 Gennaio 1006 col quale, tra gli altri privilegi, si concedevaa Giacomo suo figlio, Canonico, la successione nel vescovato di Bergamo,aggiungendo che ognuno della stirpe dei Carminati portasse di diritto iltitolo di Conte e Cavaliere. Il pontefice dichiarando ciò concedergli,per il "mostrato valore contro nemici della fede in Christo, ad ampliationedella stessa, & distruttione de gl'idoli, si manifesta della predettaprogenie de Carminati uscito, dicendo nel breve: "Concedimus,et mandamus per presentes ad hanc propaginem tuam, quia ex ipsa originemtraximus". Ex copia brevis antiquis. In Pergam. Campidoglio deGuerrieri. Questa famiglia ha avuto per molti secoli una particolare rilevanzanelle vicende del suo territorio. All'epoca delle fazioni, i Carminatiparteggiando pei Ghibellini, combatterono i Guelfi e sfidarono perfinol'ira del Duca di Milano e della Repubblica Veneta. Questa impadronitasidella città di Bergamo e suo territorio, nel 1443 distrusse tuttii villaggi della valle, e così i Carminati costretti a prender l'esilio,si rifugiarono in gran parte a Milano, dove dividendosi in tre grandi linee,formarono tre differenti case, cioè quella detta dei Bergamini Contidi San Giovanni in Croce, quella vissuta in Vigevano col cognome di Brambilladecorata da Carlo VI Imperatore del titolo Marchionale; e la terza tutt'orafiorente in Milano col nome di Carminati di Brambilla ascritta a quel patriziatonel secolo XVIII°. Si diffusero inoltre a Genova, Verona e Venezia,nella qual ultima città vennero ascritti al patriziato nel 1687.Il cognome deriva probabilmente dal latino "Carminator", per identificareun nucleo famigliare addetto alla lavorazione della lana, trasformatosipoi in "de Carminatis" , ma uno studio approfondito dello stemma di questafamiglia, raffigurante il Carrus-Minians, potrà forse fornire ulteriorielementi sull'origine di questo antichissimo cognome. (Carrus-Miniatusera il carro simbolo della città di Milano che, sotto forma di "Carrochium",nel secolo XII accompagnò i Milanesi nelle loro battaglie di cuinon si conoscono le origini e del quale a tutt'oggi non esistono ancoradisegni o descrizioni precise). |
CARMINE DI CARMINE | Carmine è specifico del Verbano, zona di Cannobbioe Cannero Riviera (VB), ha un nucleo, probabilmente non secondario, nelmilanese, Di Carmine invece ha un ceppo tra Piceno, teramano e pescareseed uno nel romano, dovrebbero derivare da nomi di località caratterizzatedalla presenza di chiese, cappelle o monasteri dedicati alla Madonna delCarmine, o da toponimi come Carmine di Cannobbio (VB), Carmine di Ripatransone(AP), Villa Carmine nel pescarese e molti altri.. integrazioni fornite da Juan ManuelCarmine Il cognome trae origine dal nome di battesimo Carmine, che rappresentauna variante di Carmelo, dal Monte Carmelo in Palestina. Il Monte Carmeloinfatti è un promontorio che si estende dal Golfo di Haifa, sulMediterraneo, fino alla pianura di Esdrelon, nella terra di Ges.. Dopola data dell'anno 1000, alcuni pellegrini e soldati delle crociate rimaserosul Monte Carmelo per vivere come era vissuto il profeta Elia, e costruirono una chiesetta dedicata alla Vergine Maria.Verso il 1150 finalmente si organizzarono a vita comune e si ebbero deimonasteri carmelitani che, col ritorno dei crociati, si moltiplicaronoanche in occidente e precisamente in Sicilia ed in Inghilterra. Nacqueroallora numerose chiese intitolate alla Madonna del Carmine (o Carmelo).Probabilmente il nome si diffuse in maniera capillare attraverso l'Italiaarrivando in Piemonte, dove diventò il nome di un paese (Carminedi Cannobio) e in seguito anche un cognome. |
CARNABUCI | Originario del messinese, derivaprobabilmente da un termine dialettale. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Carnabuci è un cognome di Messina ma anche calabrese e napoletano.Viene dalla voce dialettale 'carnavuci'= pisello africano, frutto del Lotus edilis.Rohlfs 64. Veniva anche chiamato 'carnabusci'o 'curniceddi di manciari'. |
CARNALE CARNALI | Carnale è laziale, di Supino nel frusinate e del romano, Carnaliha un ceppo nella zona che comprende il pesarese, l'anconetano, in particolarea Jesi, Ostra Vetere e Montecarotto, ed il perugino, con un ceppo anchenel romano e latinense, l'origine di questi cognomi potrebbe essere daun soprannome tardo medioevale originato dal mestiere dei capostipiti,forse dei carnifices (macellai). |
CARNELLI | Molto raro è specifico del milanese, varesotto e comasco, dovrebbederivare dal nome di mestiere carnellus (tessitore), troviamo traccia diquesto cognome a Turate (CO) nel 1500 con un certo Bernardino dei Carnelli.citatoin un processo come parte lesa. |
CARNELLO | Molto raro, molto raro, ha un ceppo nel frusinate ed uno nell'udinese,il primo dovrebbe derivare dal toponimo Carnello (FR) il secondo dall'etnicocarnel o carniel (proveniente dalla Carnia). |
CARNELUTTI | Carnelutti, molto molto raro, è tipico dell'udinese, è untipico cognome friulano originato dal termine carnel(proveniente dalla Carnia), con ilsuffisso -utti con il significato diappartenenza, indicando nel capostipite uno originario della Carnia. |
CARNESECCA CARNESECCHI | Entrambi toscani, Carnesecca più raro è specifico della zonadi Pontremoli in Lunigiana, Carnesecchi è tipico della provinciadi Firenze con ceppi anche nel livornese, a Ceprano (FR) ed a Roma. integrazioni fornite da PierluigiCarnesecchi
nome presumibilmente di origine toscana. La comune pancetta in Toscanaè infatti chiamata carnesecca.In particolare a Firenze era in uso un motto d'augurio: "Diot'accresca in pane , vino e carnesecca." Cosi resta la possibilitàche i Carnesecchi prendessero questo nome dall'essere venditori o produttoridi carnesecca o che derivassero il nome dal motto augurale loro applicatoin qualche circostanza. Il cognome Carnesecca e diffuso in tuttala Toscana e anche nella Lunigiana. Il cognome Carnesecchi mi sembradoversi limitare alla zona di Firenze e Prato. I Carnesecchi di Firenzeassunsero questo nome a cavallo tra la fine del 1300 e gli inizi del 1400.Erano un gruppo parentale ristretto, figli di tre cugini i cui nonni sichiamavano Grazino di Durante e Matteo di Durante. Ecco perchèil Crollalanza dice: si dissero dei Duranti e dei Frazzini (questo Frazzinideve intendersi come Grazini). I Carnesecchi fiorentini divennero una dellepotenti famiglie oligarchiche fiorentine e parteciparono alla cariche dellarepubblica e del Granducato e mantennero importanza fino agli inizi del1700. A questa famiglia appartennero Paolo, Lorenzo, Andrea, Pietro.I Carnesecchi di Prato assunsero questo cognome nel medesimo periodo eil nome è molto probabilmente legato al mestiere del primo di loroPasquino di Giovanni di Pasquino pizzicagnolo. Questa famiglia si estinseintorno al 1620. Nel frattempo il cognome Carnesecchi era stato usatoda un tale Ulivieri Carnesecchi che figura con tal nome in un documentodel 1563 ( e nel 1584 vi fu un processo intentato dai discendenti di Pasquinoper usurpazione di cognome). Questa presunta usurpazione portò fortunaai discendenti di Ulivieri che figurano nei libri della nobiltàdi Prato e di Firenze , infatti Giuseppe di Sebastiano, già nobilefiorentino, nel 1765 fu ammesso alla nobiltà di Prato. |
CARNESELLA CARNESELLO CARNICELLA CARNICELLI CARNICELLO CARNISELLI | Carnesella è oggi presente a Milano, a San Bassano nel cremonesee nel lodigiano, Carnesello, che sembrerebbe oggi scomparso in Italia,dovrebbe essere campano, probabilmente del beneventano, Carnicella ha unceppo milanese ed uno tra potentino e barese, a Lavello nel potentino eda Corato, Andria, Terlizzi e Bitonto nel barese, Carnicelli ha un ceppotoscano, in particolare nel lucchese e massese, uno tra romano ed aquilanoed uno nel barese, Carnicello sembrerebbe unico, Carniselli, quasi unico,sembrerebbe milanese, dovrebbero derivare, direttamente o tramite alterazionidialettali dal nome medioevale Carnicellache troviamo usato in Toscana fin dal XII° secolo, in una novella diGiovanni Sercambi (1348-1424) possiamo leggere: "...esopra di tale sagliendo facendo quello che a tale atto richiede; e mentreche tale cosa per lo ditto Gualfreduccio si facea, <uno suo ragazzino>chiamato Carnicella con motti disse...", tracce di queste cognominizzazionile troviamo a Pisa nel trattato di pace del 1225 tra la città diMontpellier e quella di Pisa, dove tra glia altri firmatari troviamo untale Buonagionta Carnicella, a Roma nel 1300 con un tale Angelus Carnicellade Urbe citato in un atto di compravendita. |
CARNEVALE CARNEVALI CARNEVALLI CARNOVALE CARNOVALI | Presenti in tutta Italia, con prevalenza al sud Carnevale ed al centronord Carnevali, Carnevalli è quasi sicuramente dovuto ad erroridi trascrizione del precedente, tipicamente calabrese Carnovale originariodella zona di Vibo Valenza, mentre Carnovali è decisamente lombardo,probabilmente di origine bresciana o varesotta. Questi cognomi hanno incomune una derivazione da nomi attribuiti perchè il figlio era nato durante il periodo del carnevale, o da soprannomi dati o perchè qualche fatto riconduceva al carnevale o per il fatto di essere i capostipiti dei tipi scherzosi o ridicoli. integrazione fornite da GiovanniVezzelli II cognome Carnevali è diffuso in tutt'Italia, anche nella formaCarnevale. Esso muove dal nome carnevale,passato a nome proprio per indicare il «natonel giorno avanti le ceneri», e divenuto anche soprannomeper designare «persona sciocca, fatua; pagliaccio,buffone» (De Felice). Fin dal sec. XII sono documentati,in carte modenesi, i nomi propri Carnelvarius,Carnelevarius e Carnervarius,più aderenti alla vera etimologia del nome: da carnemlevare «togliere la carne».Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CARNIATO | Carniato è specifico del trevisano, di Treviso in particolare, maanche di Paese, Trevignano, Ponzano Veneto, Mogliano Veneto e Villorba,dovrebbe trattarsi di una forma dialettale veneta, con suffisso in -ato,indicante la provenienza del capostipite dalla Carnia (regione friulana dell'udinese). |
CARNIEL CARNIELLI CARNIELLO CARNIELO | Carniel è del trevigiano e pordenonese, Carnielli, molto raro èspecifico delle province di Treviso e Veneziam, Carniello, abbastanza rarosembra specifico della fascia che dal padovano, attraverso il trevisanoarriva al Friuli occidentale, Carnielo, quasi unico è del trevigiano. (vedi CARGNEL ed anche CARNELLI) integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Carnielli è probabilmente un derivato dal nome Carnia,regione storico-geografica del Friuli. Olivieri 170, nota 171, fa notareche carniello fu usato nel bellunesenel significato di 'tessitore'. |
CARNIGLIA | Carniglia è specifico dell'area alessandrino, genovese, dovrebbederivare dal nome del paese parmense di Carniglia, una frazione di Bedoniasull'appennino ai confini con la Liguria, probabilmente il luogo d'originedel capostipite. |
CARNINI CARNINO | Carnini è tipicamente lombardo, ha un ceppo a Grosio nel sondriesee nel comasco a Gironico e Villa Guardia, Carnino è piemontese deltorinese, di Avigliana, Torino, Villar Focchiardo, Bussoleno, Grugliasco,Collegno e Rivoli, dovrebbero derivare da un soprannome dialettale basatosul termine lombardo arcaico carnin,il boletus hepaticus, un tipo di fungomangereccio. |
CARNIOLA CARNIOLI | Sia Carniola che Carnioli sono quasi unici, dovrebbero derivare dal nomemedioevale Carniolus, Carniola,indicante probabilmente un'origine carnica dei capostipiti. |
CARO CAROTTI CAROTTO | Caro, estremamente raro, è presente in modo assolutamente dispersoin tutt'Italia, Carotti ha un ceppo a Cremona, uno nell'anconetano a Jesi,Ancona, Senigallia e Belvedere Ostrense ed a Cingoli nel maceratese, unonel fiorentino a Firenze, Dicomano e Pontassieve e ad Orbetello nel grossetano,uno a Terni ed un ceppo a Roma ed a Rieti, Carotto è praticamenteunico, dovrebbe essere dovuto ad errori di trascizione del precedente,dovrebbero tutti derivare, direttamente o tramite ipocoristici, dal cognomenlatino Carus,ricordiamo il famosissimo scrittore Titus LucretiusCarus. Personaggio famoso con questo cognome è statoAnnibal Caro (Civitanova Marche, 1507-1566) il celebre traduttore dell'Eneide. |
CAROBBI | Carobbi, molto raro, sembra tipico pistoiese, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dall' abitare la famiglia in vicinanza di un crocicchio, o carrobbio. |
CAROBBIO CARROBBIO | Carobbio e Carrobbio, il secondo assolutamente rarissimo, comunque raroanche il primo, sono tipici del bergamasco, dovrebbero derivare dal toponimoCarobbio degli Angeli (BG). Personaggio famoso è stato il pittoreGiovanni Carobbio (1687-1752), originario di Nembro (BG). |
CAROBENE | Carobene sembrerebbe specifico del catanese, soprattutto di Caltagirone,Grammichele, Castel di Iudica e Catania, ma presenta un ceppo anche nelnapoletano e nei vicini casertano e salernitano, si tratta del nome delcapostipite, di un nome augurale medioevale inteso o a riconoscere nelfiglio un bene assoluto o nell'augurarglielo. |
CAROCCI CARROCCI | Carocci, tipicamente laziale, ha piccoli ceppi in Umbria, nel fiorentinoe nel livornese, Carrocci è specifico di Pontecorvo nel frusinate,possono derivare da forme ipocoristiche del cognomen latino Carus(vedi CARO), ma non si può escludereuna connessione invece con una possibile attività di carrettieresvolta dal capostipite. |
CAROFIGLIO | Tipico cognome pugliese Carofiglio è specifico di Bari. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questo cognome va ricercata nel nome medievale Carofiglio,che, assieme a nomi quali Carassai, Carotenuto, etc, assume un valore chiaramenteaffettivo (vedi Bonfigli). In conclusione, dunque, si tratta della cognominizzazionedei nomi personali dei capostipiti. |
CAROGLIO | Caroglio, assolutamente rarissimo, sembrerebbe piemontese, del Monferrato,dovrebbe derivare da un nome di località chiamata Caroglio, il terminecaroglio anticamente indicava una salitaa chiocciola, essendo derivato dal termine provenzale carole(girare in tondo ballando), ma potrebbeanche trattarsi di una modifica del cognome Caraglio (vediCARAGLIO), dovuta ad un errore di trascrizione. |
CAROLA CAROLI CAROLINA CAROLINI CAROLINO CAROLLO CAROLO | Carola ha un ceppo sardo a Sant`Antonio Di Gallura (OR), uno a Roma, aNapoli, Caserta e nel salernitano, Caroli ha ceppi in Lombardia nel bergamasco,un importante nucleo in Emilia e Romagna, a Roma ed in Puglia, soprattuttotra tarentino e brindisino, Carolina, assolutamente rarissimo, sembrerebbesiciliano, della parte occidentale dell'isola, Carolini, molto raro, ètipico dell'Italia Centrale, in particolare del romano e del viterbese,Carolino è pressocchè unico, Carollo ha un ceppo veneto,in particolare nel vicentino ed uno siciliano, in particolare nel palermitanoe nel trapanese, Carolo è tipico del vicentino e padovano, derivanotutti, direttamente o attraverso forme ipocoristiche, dal nome medioevale Carolus(vedi Carli), o dall'ipocoristico del nomelatino Carus, di quest'uso abbiamoun esempio in quest'atto del 1564: "Ego Antonius,filius quondam domini Caroliex nobilibus Gregii et Arborii, notarius ducalis civis et habitans in presenticivitate Vercellarum assumptus fui in collegio dominorum notariorum predictecivitatis de anno nativitatis Domini nostri Iesu Christi millesimo quingentesimosexagesimo quarto...". |
CAROLEI CAROLEO | Carolei è tipico calabrese così come tipico calabrese, diCatanzaro in particolare, è Caroleo, dovrebbero entrambi derivaredal toponimo Carolei (CS) o dal nome greco Karalea. |
CAROLETTA CAROLETTI | Caroletta è tipico di Subiaco e Guidonia Montecelio nel romano,Caroletti è tipico di Roma, dovrebbero derivare da forme ipocoristichedel nome medioevale Carolus (Carlo). |
CAROLFI | Specifico della zona tra Lodi ePiacenza, deve essere derivato da soprannomi legati al luogo d'originecasa dei rolfi (Rodolfi). |
CARON | Caron, anche se ha un piccolo ceppo nel torinese e nel novarese,sembrerebbe veneto, con un ceppo nel vicentino a Nove, Pove del Grappa,Pianezze e Bassano del Grappa, nel trevisano a Castelfranco Veneto e RiesePio Decimo ed a Marostica nel padovano, potrebbe derivare dal nome latinoCharon, il nome di un dio degli inferidel pantheon latino. |
CARONE CARONIA | Carone, assolutamente pugliese, con ceppi secondari anche in Basilicata,Caronia, tipicamente siciliano, di Palermo con un ceppo anche nella zonadi Mazara del Vallo (TP), dovrebbero derivare dal nome greco Charones,o anche dal toponimo Caronia (ME), ma è pure possibile derivinoda un soprannome come ad esempio Ludovico Antonio Muratorinel suo Antichità italiane,dove nella Dissertazione XLI Dei Nomi e Soprannomidegli Antichi cita anche, assieme a molti altri, caronia(carogna) come appellativo di un certo LandulphusCaronia. |
CARONTE CARONTI | Caronte, molto molto raro, ha un ceppo nel napoletano ed uno tra valentianoe reggino, Caronti è tipico del romano, di Roma ed Anzio, dovrebberoderivare dal nome medioevale Caronte,Charon era il nome di un dio degliinferi latini, estratto dalla mitologia greca, richiamato da Dante nelsuo Inferno, sempre come traghettatore di anime perdute, ma in alcuni casipossono derivare dal toponimo Caronti di Pomezia nel romano. |
CAROSELLI CAROSELLO | Caroselli è specifico della zona che comprende le province dell'Aquila,Roma ed Isernia, Carosello è assolutamente rarissimo. integrazioni fornite da Fabio Paolucci Caroselli è un cognome tipico dell'Italia centrale, presenteprincipalmente a Roma e in Abruzzo, ma tipico anche del comune molisanodi Isernia. Variante di Caroselli è Carosello, molto raro. Dal puntodi vista etimologico il cognome dovrebbe derivare da un soprannome legatoall'attività svolta dal capostipite: i carosellierano in passato, in Italia centrale e meridionale, le partite di granoraccolte dai contadini e depositate nelle masserie agricole. Altreipotesi di origine possono essere formulate considerando la semantica deltermine carosello, che può indicareuna sorta di torneo spettacolare di cavalieri con esercizi di bravura,una giostra costituita da una piattaforma lignea girevole in tondo, oppureuna palla di creta che anticamente veniva adoperata in gioco e lanciatareciprocamente tra i giocatori (il termine dialettale carusielloderiva dalla forma della palla come la testa di un caruso,cioè di un ragazzo). |
CAROSI CAROSO | Carosi è tipico della fascia che comprende il Piceno, l'aquilanoed il Lazio, Caroso, assolutamente rarissimo è dell'aquilano, dovrebberoderivare da modificazioni del termine dialettale caruso(ragazzo). (vediCARUSO) |
CAROSIO | Specifico dell'alessandrino e del genovese, dovrebbe derivare dal nomemedioevale Carosius di cui abbiamoun esempio nel 1500: "...BartholomaeusBrandanus Carosius, Senensis, in loco natus,cui vulgare nomen erat Palatium de Manacia in municipio Montis Fullonici;...". |
CAROSONE CARUSONE | Carosone, molto raro, è presente principalmente nel napoletano enell'aquilano, Carusone è specifico del casertano, di Bellona, Vitulazio,Gricignano di Aversa, Formicola e Capua, dovrebbero derivare da accrescitividel termine dialettale caruso (ragazzo,garzone). (vedi CARUSO) |
CAROSSI CAROSSO | Carossi, assolutamente rarissimo è del milanese, Carosso ètipico del Piemonte occidentale, del torinese e del cuneese in particolare,dovrebbero derivare dal nome medioevale Carosus di cuiabbiamo un esempio in uno scritto storico dell'anno 825: "...Intereaquidam Veneticorum, id est Carosus tribunuset Victor nonnullique alii, facta conspiratione, Iohannem ducem, a Veneciapepulerunt et Carosushanc usurpavit dignitatem...", tracce di questa cognominizzazionesi hanno ad esempio nel 1626 a Chiavenna (SO) dove si parla delle spesesostenute dalla comunità de Clavenna per l'alloggio ed il vettovagliamentodell'alfiere del capitano Carossi dal 5 novembre 1621 al 19 marzo 1622. |
CAROTENUTO | Carotenuto, tipico della zona tra Napoli e Salerno, deriva dal nome medioevaleCarotenutus (consideratocaro), ma si tratta anche, molto spesso di un cognome attribuitoa dei trovatelli. |
CARPANEDA | Carpaneda, assolutamente rarissimo, ha un piccolissimo ceppo nel milanese,nel mantovano ed uno nel bolognese, dovrebbe derivare da Carpaneda o Carpanedo,il nome di una località come ne esistono moltissime intutto il nordItalia, nome che dovrebbe a sua volta derivare dalla presenza caratterizzantedi boschi di alberi di carpino nero, detti anche carpaneo carpaneda anticamente; della presenzadell'uso di questo toponimo nell'antichità abbiamo un esempio nelCodice Diplomatico della Lombardia medioevale,in una Carta Investiturae del 1198a Casorate nel milanese: "Anno dominice incarnationismilleximo centeximo nonogeximo octavo, die martis ultimo die mensis marcii,indicione prima. In loco Casorate, sub porticum vicinorum. In presentiatestium qui subter leguntur, investiverunt Iohannes Meria et Raffacanuset Beroldus Grilius, cusules suprascripti loci, suo nomine et nomine communissuprascripti loci atque omnium hominum illorum qui habent partem in infrascriptaCasorasca et Carpaneda,et cum eis Petrus Longus, de suprascripto loco, Guilielmum qui diciturde Beccaria, de civitate Papie, et ad partem suorum heredum et cui dederint,nominative de Casorasca seu Carpaneda...". |
CARPANI CARPANO | Carpani ha un ceppo nell'area che comprende l'alessandrino, il novarese,il pavese, il milanese, il comasco, il lecchese, il bergamasco, il cremonese,il bresciano ed il mantovano, ha un ceppo nel bolognese, a Trieste, nell'ascolanoe nel romano, Carpano ha presenze sparse per tutt'Italia, con piccoli ceppia Bologna, Roma, Manfredonia nel foggiano ed Avola nel siracusano, dovrebberoderivare dal nome medioevale Carpanus,di cui abbiamo un esempio d'uso in una Carta commutationisdel 1187 a Tirano nel sondriese, atto che così si conclude: "..InterfueruntPetratius Segotefredi de Stazona et Iohannes Tedaldi et Vitalis fratereius et Carpanusde Belaxio testes. Ego Gulielmus iudex et misus domini Federici inperatorishanc cartam tradidi et scripsi.", nome che a sua volta deriva dalnome del carpanus (carpino),un'albero alto dai quindici ai venti metri con portamento dritto e chiomaallungata, in qualche caso potrebbe anche derivare da nomi di localitàcaratterizzati appunto dalla presenza di carpini. |
CARPENTERI CARPENTIERE CARPENTIERI | Carpenteri, estremamente raro, sembrerebbe di Bovalino nel reggino, Carpentiere,non comune, ha un ceppo nel barese ed uno tra messinese e catanese, Carpentieriha un grosso ceppo nel Lazio, uno altrettanto considerevole in Campania,uno nel Salento, uno nel reggino ed uno nel trapanese, potrebbero derivaredal mestiere del carpentiere o costruttoredi carri o calessi, termine originato dal vocabolo latino carpentarius,contenente la radice gallica carpentum(cocchio), mestiere probabilmente svoltodal capostipite. |
CARPELLA | Carpella è tipico del Trentino, di Tesero e Cavalese, potrebbe derivareda un nome di località, come ad esempio la Pala della Carpella semprein Trentino. |
CARPI | Diffuso nella zona che comprende genovese, parmense, reggiano e mantovano,dovrebbe derivare dal toponimo Carpi (MO), ma è pure possibile chederivi da località ricche di carpini (un tipo di albero comune invalpadana). integrazione fornite da GiovanniVezzelli L'origine del cognome Carpi dal toponimo Carpi modenese, ad indicarela provenienza da quel luogo, è la più probabile, anche seconcorre a spiegare il cognome il personale Carpus/ Carpius del mondo latino. Fonte:F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CARPIGNANO | Carpignano ha un ceppo piemontese nel torinese ed astigiano ed uno pugliesenel tarentino, dovrebbe derivare dal nome di paesi come Carpignano Sesianel novarese o Carpignano Salentino nel leccese, probabili luoghi d'originedei capostipiti. |
CARPINA CARPINE CARPINI CARPINO CARPINELLA CARPINELLI CARPINELLO | Carpina, assolutamente rarissimo, parrebbe toscano, forse di Massa, Carpine,ancora più raro, parrebbe campano, Carpinella, molto molto raro,sembrerebbe dell'avellinese, Carpinelli ha un ceppo in Umbria, soprattuttonel ternano, a Roma, nel beneventano, nel salernitano ed uno anche nelreggino, Carpinello ha un ceppo nel torinese ed uno nel leccese, Carpiniè decisamente toscano, del fiorentino, con ottime presenze a Barberinodi Mugello, Firenze, Borgo San Lorenzo e Vicchio, un ceppo a Pienza nelsenese ed a Prato, Carpino è diffuso a Roma,e Colleferro nel romano,a Minturno nel latinense, a Sessa Aurunca nel casertano e nel napoletanoa Mariglianella, Napoli e Marigliano, ha un ceppo nel cosentino a Cosenza,Mangone, Parenti, Santo Stefano di Rogliano, Belsito, Rogliano e Bianchi,e nel catanzarese a Petronà e Catanzaro, ed un ceppo in Sicilianel siracusano a Palazzolo Acreide, Noto e Siracusa, ed a Castelvetranonel trapanese, tutti questi cognomi dovrebbero derivare, direttamente oattraverso forme ipocoristiche, dal nome medioevale Carpinus di cuiabbiamo un esempio in un atto di donazione dell'undicesimo secolo: "..Unde omnibus ecclesiæ matris fidelibus notum sit, quod ego Hugo,cognomento Rubrus, cum uxore mea, nomine Tetsa et filiis ac filiabus, proanimarum nostrarum et parentum nostrorum remedio, dono Deo et sanctis apostolisejus Petro et Paulo, servulum quendam, qui vocatur TigrinusCarpinus, cum tota progeniæ sua. Siquis vero hanc donationem a me ultroneam factam evertere conatus fuerit,excomunicationi, nisi cito resipuerit, subjaceat; et nostra donatio firmaet rata stipulatione subnixa consistat. ..", ma è pure possibileche derivino da soprannomi originati dal nome della pianta del carpino,una pianta di alto fusto diffusa in tutta Europa. |
CARPINETI CARPINETO | Carpineti ha un ceppo nell'urbinate, soprattutto a Cagli, Urbania e Fanoed un ceppo a Roma, Anzio e Latina, Carpineto ha un piccolo ceppo romanoed uno abruzzese nel chietino a Altino, Filetto e Chieti, potrebbero derivareda toponimi come Carpineto (AP), Carpineto della Nora (PE) o CarpinetoRomano (RM). |
CARPINTIERI | Carpinteri è tipicamente siciliano, della zona meridionale dell'isola,del siracusano in particolare , di Solarino, Floridia, Siracusa e PrioloGargallo, di Scicli nel ragusano e di Catania, con un ceppo anche a Trapani,potrebbe derivare da una forma dialettale originata dal vocabolo latinocarpentarius (coluiche fabbrica i carri), probabile mestiere dei capostipiti. integrazioni fornite da DanieleZaia sembrerebbe essere di origine iberica; carpintero= falegname, in lingua castigliana |
CARPITA CARPITELLA | Carpita sembrerebbe originariodel pisano un ceppo e del messinese un altro, Carpitella dovrebbe esseretrapanese, il cognome potrebbe derivare da un soprannome legato ad unacaratteristica della zona di provenienza, quale la presenza di carpini,specie d'aceri dal legno molto duro o dal fatto di essere molto resistenticome fisico o potrebbe anche derivare da carpita (specie di panno ruvido)in relazione alla produzione o al commercio di quel tipo di stoffa. |
CARPUTI CARPUTO | Carputi, molto raro, è di Napoli, Carputo è del napoletano,di Quarto soprattutto, di Marano di Napoli, Giugliano in Campania e Villaricca,dovrebbero derivare da forme etniche della città armena di Karput,anche se troviamo il nome Carputususato in epoca tardo medioevale. |
CARRA CARRA' CARRAI | Carra è diffuso in tutta Italia con area d'elezione compresa traMantova e Parma esistono presenze significative anche in provincia di Leccee di Palermo, Carrà definisce almeno due ceppi uno nelle provinciedi Pavia e Piacenza e l'altro nella zona di Vibo Valenza, Carrai ètipicamente toscano, in particolar modo del fiorentino, dovrebbero derivareo direttamente o da modificazioni dialattali del mestiere di carraio, portatoredi carri. integrazione fornite da GiovanniVezzelli Carrà in Sicilia ed in Calabria viene da toponimi che significano'bosco di cerri'; infatti nel dialettogrecanico della zona di Bova in Calabria 'karro'= cerro. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARRA; CARRAI: derivano ambedue da carro,ma il primo è un'antica unità dimisura di capacità per liquidi, che usavano un tempoin Piemonte e corrispondeva a circa 500 litri, ed era, pressappoco il tantodi liquido, solitamente di mosto o di vino, che si riusciva a trasportaredentro una carrata, che era una grossa botte, sistemata sopra un carro,trainato da cavalli o da buoi. La grossa misura veniva solitamente divisain 10 parti, brente. Una brenta, a sua volta, è (ancora oggi a Torino)una unità di misura della capacità di circa 50 litri. Sitratta di una specie di bigoncia in legno, che si usava per il trasportodel vino. L'etimo del termine è ancora oggi oscuro, ma noi pensiamoche derivi dal latino venter = ventre;anche per la forma antica della bigoncia che altro non era che un otredi pelle. Quindi si tratterebbe di una voce latina, non preromana, comesostengono alcuni. Carra e Carrai come cognomi potrebbero derivare non tanto dal mestieredi fabbricante di carri, quanto invece da quello di trasportatorie mercanti. Il cognome Carra è attualmente presente in238 Comuni italiani, con la maggiore diffusione nelle zone di confine trala Lombardia e l'Emilia Romagna: Mantova - Parma. Carrai è presentein 94 Comuni italiani, con maggior diffusione in Toscana. Carra èpresente in un solo Comune sardo, ad Arzachena, ma è di chiara importazione.Anche Carrai è presente in un solo Comune sardo, a Cagliari. SiaCarra che Carrai sono però presenti nei documenti antichi dellaSardegna. Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, figurano:Carra Anthonius - de Aristanni; Carra Joanne, jurato ville de Paingionis(Pabillonis);Carra Juliano, ville Selluri(Sanluri - Seddori); Carrai Parisono - de CastriJanuensis(Castelsardo); Carras Joannes, ville Sasseri. Nel Condaghe diSanta Maria di Bonarcado, CSMB, del XI°, XIII° secolo, figura uncerto Carras Furatu (172), curatore(ufficiale amministrativo e giudiziario)di Aristanis (Oristano), teste in una lite (kertu) per una serva., MariaPisana, e suo figlio, tra il priore del convento di Santa Maria eil priore di Bauladu, donnu Francardu. È opportuno fare qui una nota: carrain logudorese e cuàrra in campidanese,è una unità di misura per cerealie per terre. Una càrra o cuàrra corrisponde acirca 20 litri di grano o d'altro cereale, prendiamo il grano perchéè il più nobile dei cereali. Nella misura di terra (agrimensura)una cuàrra corrisponde a 20are ( 1 ara = 100 mq.) = 2.000 metri quadri.La misura più grande di cuàrra è moi, che corrispondea 4.000 mq. Pertanto dus mois e cuàrra corrispondono a un ettarodi terra, cioè a 10.000 m,q. Solitamente unu moi (4.000 mq) = duascuàrras de terra era il tanto che un contadino, con un bel giogodi buoi (u'jù de bois) e un aratro, riusciva ad arare e seminarein una giornata lavorativa (non meno di 10 ore di lavoro). Unu quartu èla metà di una cuàrra e corrisponde a 1.000 mq; unu quartucciu= 500 mq; un'imbudu = 250 mq. di terra. Nella misura dei cerealiper il grano si usava "sa mesura", che era un recipiente, prima di sugheroe poi di ferro equivalente a 20 litri = una cuàrra. Curiosità:per il grano si usava la "mesura a rasu" (a raso), per altri prodotti dellaterra, ad esempio, fave, piselli, ceci, mandorle, "a cùccuru, cioècon la "misura" ben ricolma. Ricordo che quando ero bambino, ho 63 anni- 2008, si usavano ancora queste "misure", ma per non incorrere nell'erroreho chiesto ragguagli a mia madre, che ne ha quasi 90, ma con tutte le "misure"ancora ben sistemate nel suo cranio! |
CARRACOI | Carracoi è tipico di Barisardo nell'Ogliastra in Sardegna, sembrerebbederivare da soprannomi originati dal vocabolo sardo carracolu(lumaca), che deriverebbe a sua voltadal termine spagnolo caracol (lumaca). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARRACOI: cognome raro presente in 27 Comuni italiani, di cui 16 inSardegna: Villamar 31, Bari Sardo 27, Villasor 9, Gonnosfanadiga 3, etc.Su carrancòni è sinonimodi su cancaròni. Deriva dallatino canchalus e significa rampino,gancio, di legno o di ferro. Potrebbe essere riferito al mestieredel capostipite; o al suo carattere, nel significato di spigoloso, aspro,duro. Non l'abbiamo riscontrato nelle carte antiche da noi consultate. |
CARRADA | Carrada, assolutamente rarissimo, sembrerebbe tipicamente sardo del sudestdell'isola. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARRADA: sa carràda èla botte; una carràdade binu = una botte di vino;è sinonimo di cuba o cupa,o cupone/i; una/ucarradèdda/u = una piccola botte(carratelloin toscano). Viene dall'italiano antico carrata.Si tratta di un cognome raro, presente in 10 Comuni italiani, di cui 5in Sardegna: Quartu 5, Elini 3, Cagliari 2, etc. Non l'abbiamo trovatocome cognome negli antichi documenti della lingua sarda, in nostro possesso.Il vocabolo carrata, di probabile provenienza toscana, diventato in linguasarda carràda è presente nella Carta de Logu (XIV° secolo),al capitolo 127, riga 42: cuba de vjno ouer carràda. |
CARRADORI | Presente in tutto il centro nord,particolarmente nella fascia centrale si individuano ceppi nelle Marche,in Toscana e nel Lazio, l'origine potrebbe essere un soprannome relativoalla professione di costruttore di carri (carradore). |
CARRAFFA GARAFFA GARAFFO GARRAFFA GARRAFFO | Carraffa è specifico di Palermo, Garaffa ha un ceppo a Modica eRagusa nel ragusano, a Trapani ed Erice nel trapanese, a Rosolini nel siracusanoed a Palermo, Garaffo ha un piccolo ceppo nel catanese, a Biancavilla eCatania, Garraffa ha un ceppo calabrese, a Crotone e Cutro nel crotonese,ed uno siciliano, a Palermo ed a Marsala nel trapanese, Garraffo ha unceppo nel catanese a Paternò, Catania e Giarre, ed a Favara e adAgrigento nell'agrigentino, tutti questi cognomi dovrebbero derivare dasoprannomi basti su di un'alterazione del termine arabo garraafah,che ha sia il significato di vaso od orcio, che quello di macchina agricoladi sollevamento dell'acqua, costituita da una serie di secchi o vasi fissatisu di una ruota. |
CARRAMUSA | Carramusa è specifico di Palermo, dovrebbe derivare dal nome dellalocalità di Karamus in Turchia, paese che ha dato origine anchea cognomi in quella terra, e che potrebbe indicare capostipiti cristianifuggiti con l'arrivo dei saraceni, ma potrebbe anche derivare da un'alterazionedel termine ebraico Hazar-susah (mangiatoiao ricovero per cavalli), ed anche cittadina in Palestina. |
CARRANO | Carrano è tipico della zona tra napoletano ed alto salernitano,dovrebbe derivare da nomi di località di cui abbiamo un esempioa Solofra (AV) dove si trova un campo Carrano. Tracce di questa cognominizzazionele troviamo a Napoli nella seconda metà del 1700 con Don MicheleCarrano governatore d'Ischia. integrazioni fornite da LeonardoDelli Giudici Carrano è un cognome preso da località. Invero, giànel vecchio testamento si rinviene in Mesopotania la città di Carran.Località Carrano esistono un po in tutta la Campania: a Teano (CE),a Solofra (AV) , a Teggiano (SA) esiste la località Carrano o Carrani.Anche in Calabria esiste un casale ovvero una frazione di Colosimi (CZ)chiamata Carrano, a Contursi (SA) esiste una località Carrano cheha dato nome anche ad un viadotto dell'autostrada. Sempre nell'avellineseesiste Cairano castello che nelle carte geografiche del 1600-1700 èchiamato Carrano. Per alcuni deriva da un termine di origine semitico daCar che significa roccia, picco elevato, ma anche, rocca. Di origine Imperiale,il cognome Carrano deriva certamente da qualche individuo che possedetteuna signoria con tal nome. Nel avellinese e nel salernitano, in particolarenella piana del Sele, è largamente attestata la gens latina Carania,probabilmente derivate dal nome latino Cairus, di cui al successivo suffissodi appartenenza -anus, divenuto Cairanus e forse carranus, se non anchecaranus. La diffusione di questo cognome è connessa alla dominazioneNormanna. E' noto che i conquistatori normanni solevano prendere il nomedal luogo cioè dal predio che signoreggiavano, come accaduto permoltissime famiglie es. Aquino, Sanseverino, Marzano, Rota, de Capua, Santomangoo Santomagno, Savoia, d\'Aragona, de Pagani, Avella, Castocucco, ecc. ecc.Durante la dominazione normanna, Cairano (AV) fu feudo di sei cavalieriche potrebbero averne preso il nome, successivamente a seguito di metatesi,ma anche di errori di trascrizione, cambiamenti linguistici, fonetici eda volte anche dialettali, divenuto Carrano. Nel 1292 il Capitanoa guerra del principato citeriore (Salerno) fu un tale Giovanni di Cahurano,Chaurano ovvero Caurano, antico francesismo linguistico dell'angioinoprovenzale-durazzesco Carrano, come accaduto ad esempio per Bhauden,de Bauden, Baudino, Bodino, o ancora per de Baux, de Baucio, del Balzoe tante altre famiglie nobili, come i d'Alitto, che in origine si chiaronode Letto, de Lechto nel periodo angioino, de Lecto, di Alicio nel periodoFedericiano, di Alicto, e d'Alitto o ancora per i Curiale divenuti Coriale,Curriale, Corriale e Correale. A sostegno della probabile origine normanna, la circostanza che unafamiglia nobile Carrano è documentata dal Crollalanza nel suo DizionarioStorico Blasonico anche in Sicilia, purtroppo senza indicarne la cittàdove fu stanziata e le cariche dei suoi esponenti. E' certo comunqueche una famiglia nobilissima Carrano, di cui il primo è il citatocapitano a guerra nel 1292, è fiorita nel Salernitano, a Diano diramandosianche nel Cilento. Tale famiglia vanta dei vescovi, moltissimi cavalieritra i quali alcuni cavalieri della religione Gerosolimitana, di Rodi, diMalta, magistrati, abati, generali. Proprio in questi luoghi il cognomeè molto comune. Probabilmente dovuto alle antichissime usanze diconferire ai Villani cioè ai vassalli, nonché ai famiglicioè coloni, servitori, assoldati, ecc. il cognome del Signore edi conferire ai trovatelli i cognome della famiglia più in vista,usanza misericordiosa tutta Italiana largamente nota. Ritengo che sia difficilissimodire qualche cosa di certo circa la primaria origine del cognome Carrano.La spiegazione che mi appare più logica e convincente è,che il vocabolo, che per alcuni significa roccia, sia di origine mesopotamicae semitica derivi proprio dalla città di Carran più voltemenzionata nel vecchio testamento nella genesi cap.11. Infatti, si dibattesulla provenienza di Abramo, alcuni lo dicono di Ur altri lo dicono diCarran. Comunque da Carran partirono moltissimi esodi (migrazioni). Gruppidi abitanti di Carran potrebbero essersi fermati in molti posti dell'Europadel nord e del sud. Tali grappoli o gruppetti di comunità potrebberoaver dato il nome alle località Carran o Carrano. Come dettopersone singole e gruppi di persone potrebbero averne preso il nome anchein epoca latino-romana e tardo imperiale come Cairus, da Cairanus o Carranuso Caranus e così via nelle varie lingue di origine latina, comeItaliano, Francese, Inglese ed Irlandese. Dopo la caduta dell'impero romanoe l'avvento delle dominazioni barbariche di Ostrogoti, Visigoti e Goti,in Italia, dobbiamo attendere i longobardi per vedere timidamente rispuntarei cognomi, e tale usanza diverrà regola solo con i normanni e glisvevi. I cavalieri normanni in particolare, lo ripetiamo, presero il nomedal luogo signoreggiato. Così se, Carran, Carine, Karran, Caronet,Cheronnet e Cheroneau sono le varianti Francesi, Inglesi, Soczzesi e Irlandesidi Carrano, anche Chaurano, Cahurano, Caurano, carano e Cairano di Carranoin Italia. |
CARRARA | Presente in tutt'Italia, particolarmente al nord ed in Sicilia ed in provinciadi Napoli, può derivare da toponimi diffusi nella penisola,quali Carrara (LT) -(MS) - (PD), traccia di questa cognominizzazione si trovaa Bergamo dove è registrato nel 1603 un testamento di un certo GiovanniPaolo Carrara. |
CARRARINI | Cognome abbastanza raro, che sembraavere due nuclei distinti, nel veronese, che dovrebbe derivare da un diminutivodi un soprannome legato al mestiere di carrarius(carraio = costruttoreo guidatore di carri), e nel Lazio, probabilmente derivato dal toponimoCarrara. |
CARRARO | Particolarmente concentrato alnord e nel Veneto in particolare, dovrebbe derivare dal mestiere di carrarius(carraio = costruttoreo guidatore di carri). |
CARRATA CARRATO CARRATU CARRATU' | Carrata, quasi unico, sembrerebbe specifico del barese, Carrato ha presenzenel napoletano e salernitano ed un ceppo a Mazara del Vallo nel trapanese,Carratu, estremamente raro, è del salernitano, Carratù ètipicamente campano, del salernitano a Mercato San Severino, Cava de' Tirreni,Salerno, Castel San Giorgio, San Marzano sul Sarno, Roccapiemonte, NoceraInferiore e Nocera Superiore, di Napoli, di Montoro Inferiore nell'avellinesee di Aversa nel casertano, tutti questi cognomi dovrebbero derivare dasoprannomi basati sul termine dialettale meridionale arcaico carrata,un'unità di misura per il vino corrispondente ad una botte piccolao ad un quarto di botte grande. |
CARRAU | vedi CARAI. |
CARRAVIERI | Carravieri, molto raro, ha un ceppo a Crespino nel rovigoto ed uno in AltoAdige, di origine etimologica oscura. |
CARRERA CARRERI CARRERO | Carrera è concentrato in Lombardia ed in particolare nella provinciadi Brescia ha dei ceppi anche in provincia di Taranto, di Catania, di Napolie di Roma, Carreri, specifico del mantovano, di Porto Mantovano, Mantovae Roncoferraro, ha un ceppo anche a Milano, Carrero, oltre che nel mantovano,è presente anche in modo significarivo a Santa Vittoria d`Alba (CN),dovrebbero tutti derivare dal mestiere di carrarius(carraio = costruttoreo guidatore di carri) modificato dal dialetto. |
CARRERAS | Carreras è tipicamente sardo, di Gonnosfanadiga e Gusoini nel MedioCampidano e di Cagliari, con un ceppo anche a Napoli, dovrebbe derivaredal termine sardo logudorese carreras(strade), forse ad indicare il fattoche il capostipite abitasse in prossimità di una strada principale. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARRERAS: significa carriera >dicavallo o comunemente strada, ma anchepascolo, cioè luogocalpestato da animali, da pecore nella maggior parte dei casi:in sa carrèra de (espressionecomune).nel pascolo di.dove pascolail tale..E'un termine assolutamente spagnolo o catalano; e deriva dal latinocarrus = carro.La "carriera" oggi è la viascelta e seguita nell'impiego, nella professione, negli studi,ma in origine era lo spazio assegnato alla corsadei cavalli con i carri. Il termine sardo comunque arriva direttamentedalla Spagna, anche come cognome. L'abbiamo trovato inoltre tra i firmataridella Pace di Eleonora LPDE, del 1388, anche se in uscita leggermentediversa: Carreres Arnaldus, juratus Castri Callari (della cittàfortificata di Cagliari - Casteddu = Castellum > Castello). Attualmenteil cognome è presente in 41 Comuni italiani, di cui 21 in Sardegna:Gonnosfanadiga 37, Cagliari 27, Guspini 17, Quartu 11, etc. Non sappiamoche relazione ci sia tra i Carreras del Continente e quelli dell'Isola.I Carreras di Gonnosfanadiga (attualmente i più numerosi) diconoche il loro capostipite proveniva da Cagliari. Non sappiamo altro, se nonche in Spagna è cognome abbastanza comune ed è presente inben 38 Stati USA! |
CARRESE CARRESI CARRISE CARRISI | Carrese è tipicamente campano, di Castellammare di Stabia e Napolinel napoletano e di Limatola nel beneventano, Carresi invece è toscano,di San Giovanni Valdarno e Montevarchi nell'aretino, di Firenze e di Follonicae Grosseto nel grossetano, Carrise è praticamente unico, Carrisiè specifico del Salento, di Vernole, Trepuzzi, Lecce, Alezio e Seclìnel leccese, di San Pietro Vernotico nel brindisino e di Taranto, dovrebbederivare da soprannomi originate dal termine dialettale arcaico carreseo carrise, utilizzato per definirele gare di carri tirati da coppie di buoi, ma anche il carro stesso edil conducente di questo tipo di veicoli. |
CARRI CARRO | Carri ha un ceppo lombardo a Milano e Cremona, uno a Reggio Emilia e nelreggiano ed uno a Firenze e nel fiorentino, Carro ha un ceppo a Rudianonel bresciano ed a Bollate nel milanese, ma il ceppo principale èa La Spezia e nello spezzino ed a Genova, ha ceppi in Campania nel salernitanoa Laurito e Roccagloriosa ed a Napoli, pur considerando la possibilitàdi una derivazione da modificazioni dialettali del cognomen latino Carus(vedi CARO), l'ipotesi più probabileè quella che derivino dal mestiere di carrettiere svolto dal capostipite. |
CARRIERO | Decisamente del sud con area diorigine tra la Puglia e la Basilicata, dovrebbe derivare dal mestiere dicarrarius(carraio = costruttoreo guidatore di carri) modificato dal dialetto. |
CARROGA CARROGU | Carroga è quasi unico, Carrogu, estremamente raro, è tipicodel cagliaritano, potrebbero derivare da un soprannome originato dal vocabolosardo carroga(cornacchia), ma è pure possibileche la radice derivi da variazioni del vocabolo sardo carrogheddu(corbaccio) anche tipico strumentomusicale del cagliaritano. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARROGA; CARROGU: carròga, corròga,corrànca, corràncra, corriònca. Èla cornacchia, dal latino cornacula.Qui in Campidano distinguiamo sa carròganiedda (la cornacchia nera)da sa carròga bràxa (lacornacchia grigia). Da bambini, vedendo le cornacchie nere involo, ci veniva spontaneo lo scioglilingua: "Crò,crò, crò, stallamincèdda e lassàda a co'"!Su carrògu mannu era anche (senzaoffesa) il vicario, per il suo abitonero; is carrogheddus erano invecei seminaristi. Tottuaccorroncàu, significa vecchio/ae brutto/a come una cornacchia. Non li abbiamo trovati nellecarte antiche, del resto si tratta di cognomi spregiativi derivati moltoprobabilmente da soprannomi. Sono molto rari e quasi esclusivamente sardi.Carroga è presente in 3 Comuni italiani, di cui 1 in Sardegna: Samassi3. Carrogu è presente in 13 Comuni italiani, di cui 9 in Sardegna:Iglesias 13, Sardara 12, Fluminimaggiore 11, etc. In molte parti del Campidanosono comunque presenti come soprannome. |
CARRONE CARRONI | Carrone ha un piccolo ceppo nel nuorese, in particolare ad Irgoli ed Oliena,ed uno nel brindisino soprattutto a Carovigno, San Vito dei Normanni, Fasano,Latiano e Ceglie Messapica (vedianche CARONE), Carroni è tipicamente sardo, di Nuoroin particolare, ma ben presente anche ad Oliena e Siniscola, i ceppi sardi potrebberoderivare da soprannomi originati dal termine sia logudurese che campidanesecarròne (garretto,tallone), forse ad indicare che il capostipite corresse moltovelocemente. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARRONE; CARRONI: su carroneo su carroni in logudorese quantoin campidanese significa tallone, calcagnoe proviene dal celtico garra (vedianche GARRONE diffuso come cognome soprattutto in Piemonte). Èben vero che il catalano garròha per lo più lo stesso significato. Due sono quindi le ipotesi:che si tratti di un cognome importato dalla Spagna, o che invece provengadal Piemonte, dove, come detto, è diffuso Garrone. Non abbiamo trovatoil cognome nelle carte antiche della Sardegna. Carrone è presentein 52 Comuni italiani, di cui 8 in Sardegna: Irgoli 14, Oliena 9, Galtelì9, Nuoro 6, etc. Carrone ha un ceppo consistente anche in Puglia, ma nonsappiamo con quale significato ed etimo: potrebbe indicare un grosso carro,ad esempio. Carroni è presente in 30 Comuni italiani, di cui 14in Sardegna: Nuoro 74, Siniscola 13, Ortacesus 21, etc. |
CARROZZA CARROZZI CARROZZINI CARROZZINO CARROZZO | Carrozza è diffuso in tutto il centrosud, Carrozzi è specificodella città de L'Aquila e di Roma, Carrozzini ha un ceppo romano,uno nel leccese a Galatina, Sogliano Cavour, Maglie, Lecce e Veglie, eduno Carrozzino ha un ceppo a Genova ed a Taggia nell'imperiese ed uno nelcosentino a Belvedere Marittimo soprattutto, a San Nicola Arcella, a Buonvicinoe ad Acquappesa, ed uno a Scalea nel cosentino, Carrozzo è tipicamentepugliese, delle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, potrebbero derivare,direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomi formati dal vocabolo carrozzo(antica unità di misura per solidi)o legati ad un certo carro o ad un evento che ricordava un carro modificatodal dialetto, o anche dal fatto di condurre il capostipite una carrozza.Troviamo tracce di queste cognominizzazioni a Mesagne nel brindisino findalla seconda metà del 1600 con il mastro muratore Antonio Carrozzooriginario del barese, chiamato per costruire una "Piscinanuova per conservare gli oli" e sempre nella seconda metàdel 1600 a Varese Ligure nello spezzino troviamo tra i consiglieri taliCesare Carrozzi e Tommaso Carrozzi. |
CARRUBA CARRUBBA | Carruba, molto raro, è tipico del nisseno ed è probabilmentedovuto ad errori di trascrizione del cognome Carrubba che è moltopresente in tutta la sicilia meridionale, nel siracusano in particolare,derivano ovviamente da soprannomi originati dal frutto della carruba asua volta derivato dal vocabolo arabo charrub. |
CARRUCCIO CARRUCCIU | Carruccio, estremamente raro, sembrerebbe piemontese, Carrucciu ètipicamente sardo, di Cagliari, Assemini e Selargius nel cagliaritano,di Assolo nell'oristanese e di Sorso nel sassarese. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARRUCCIO; CARRUCCIU; (CARRUCA; CARRUGA): sucarrùcciu o carrutzuè il carretto per bambini, usatoanche come "scappapèi" = girello,per imparare a camminare. Ma su carrùcciu è ancheil rocchetto: spagnolo garrùcha. Viene dall'italiano carro o megliodal latino carrus = carro da trasporto a 4 ruote. Nelle carte antiche nonabbiamo trovato né Carrucciu, né Carruccio, invece èpresente Carruca (in sardo significa carro leggero e viene dal latino carruca= carrozza, carro leggero. Ma in Campidano is carrùgas sono dettele anche, cioè la regione lombare: seu tottu scarrugàu =ho i lombi a pezzi, "tutto slombato". Nel condaghe di San Nicola di Trullas,CSNT, XI°, XIII° secolo, figura, Carruca Janne (177), in una compera:comporaili assu Cane(nome) pede (un quarto del diritto di lavoro)de IustaPlana, sorre (sorella) di Janne Carruca; e deivili (gli diedi in cambio).I. mesa libbra de argentu laborata(mezza libbra di argento lavorato),pro cussa e pro atteru debitu ki li avea(per lei - in cambio di - e peraltri debiti). Nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI°,XIII° secolo, è citato, come testimone, Carrùca Gunnari,priore di San Paolo di Sinnas, (173), in una lite (kertu) per la servitù:in nomine domini amen. Recordationem facio pro Maria Capra, ka se rebellaitdessu serbthu de sncta Maria et addonniscaitse a Petru Zuckellu,armentariu de Mandra Ulisay.(poiché si è ribellata al serviziodi santa Maria e si è messa a disposizione di Petru Zuckellu, armentariu(amministratore etc.) Testes: .Gonnari Karrùca, priore de sanctoPaule de Sinnas.Il cognome Carrùga o Carrùca, non èpiù presente negli elenchi anagrafici italiani, ma, ad esempio,qui in questo piccolo borgo della Sardegna, Gonnosfanadiga, Carrùgaè ancora presente come soprannome, in riferimento, molto probabilmenteall'esistenza del cognome, ormai scomparso: vi sono altri casi simili.Attualmente il cognome Carrucciu è presente in 61 Comuni italiani,di cui 24 in Sardegna: Cagliari 62, Assolo 16, Selargius 15, Assemini 12,etc. Carruccio è presente in 9 Comuni italiani, di cui 2 in Sardegna:Cagliari 2, Laerru 2. |
CARRUS | Carrus è tipicamente sardo, diffuso nel cagliaritano a Cagliari,Orroli, Nurri e Capoterra, nel nuorese ad Oliena, nell'oristanese ad Oristano,Cabras, Bosa e Narbolia, e nel carbonense a San Giovanni Suergiu, Carboniae Domusnovas, dovrebbe derivare da un soprannome stante ad indicare neicapostipiti dei carrettieri o dei fabbricanti di carri. |
CARSANA CARSANI CARSANO | Carsana è specifico dell'area bergamasco, lecchese, di Carenno eCalolzio Corte nel lecchese, e di Calcinate, Bergamo, Seriate e Grassobbionel bergamasco, Carsani, quasi unico, parrebbe dell'area comasca, Carsano,assolutamente rarissimo, è specifico dell'alessandrino, questi cognomidovrebbero derivare da un soprannome dialettale basato sul vocabolo dialettalelombardo arcaico carsan (lievito,ma per estensione anche una sorta di schiacciatadi pasta di pane morbida), forse ad indicare un pastore o unlavoratore dei campi che basasse la propria alimentazione proprio su queltipo di alimento. |
CARSETTI CARSI CARSINI CARSINO CARSO | Carsetti ha un ceppo marchigiano a Matelica ed Esanatoglia nel maceratesee a Fabriano nell'anconetano, Carsi, molto molto raro, è del centronord,Carsini e Carsino sono praticamente unici, Carso, estremamente raro, sembrerebbemeridionale, dovrebbero derivare direttamente o tramite varie forme ipocoristiche,dal nome ionico Carsus: "...DionysiusSyracusanus Tyrannus gloriari solitus est, Regnum se filio relicturum adamantiniscatenis colligatum. Verum hae catenae facili negotio sunt ruptae, et filiusregno pulsus, panem mendicare coactus est. CarsusRex Lydorum potentissimus, et ditissimus, se ob divitias beatum praedicabat.Verum Solon ei recte respondebat: ...". |
CARTA | Presente massicciamente in tutt'Italia,presenta delle zone d'elezione quali la Sardegna, la Sicilia orientale,la Liguria ed il vicentino, ma non sono da escludere altri ceppi in Campania,Lazio e Piemonte, dovrebbe derivare da un mestiere, o quello del cartaio(produttore o venditore di carta) o quello di lavorare con le carte. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CARTA: sia in logudorese che in campidanese abbiamo carta: dall’italianocarta – dice il Wagner, nel DES, ma noi non siamo d’accordo, perchéla voce carta, come pure il cognome Carta, sono presenti, nei documentimedioevali della lingua e della storia della Sardegna, prima che entrassenell’isola la lingua italiana; per noi deriva direttamente dal latino charta,termine inteso più che altro come cartaparticolare, quindi come documentoscritto, libro od altro. Per indicare la carta comune in sardodiciamo su papìru, dal latinopapyrus, o supapèri dal catalano paper.Ancora oggi nonostante “l’italianizzazione” del sardo, usiamo il terminepapèri per indicare la carta comune e non solo: ad esempio in cartolibreriachiediamo: fòlius de papèri po scrì, papèripo paccus, etc. – fogli di carta per scrivere, carta per pacchi, etc. Perla carta bollata, essendo carta specifica, usiamo le due voci: carta bullàdao papèri bullàu; termine ricorrente anche nella Carta deLogu di Arborea del 1384 > al capitolo XXV – Dessas Cartas bullàdase non bullàdas chi s’hant’a presentari a sa Corti…E cosìanche nel Condaghe di San Nicola di Trullas, ai capp. 80, 140, 262, 270,286, etc. troviamo la voce carta o più spesso “cartas” per indicareun documento; e “carta bullàta” per designare un documento munitodi sigillo. Etc. etc. Anche per le carte da gioco, il termine usato intutta la Sardegna è “carta” o “cartas” de briscola, de scopa odaltro. Come anzidetto il cognome Carta è presente nei documentiantichi della lingua e della storia della Sardegna. Tra i firmatari dellacosiddetta Pace di Eleonora, LPDE del 1388, troviamo: Carta (de) Leonardo,jurato(guardia giurata, collaboratore del majore – sindaco) ville Floxio,* Floxio…odierna Flussio. Contrate Castri Montis de Verro ; Carta Antonio,majore(sindaco, amministratore di giustizia) ville Sindìa, * Sindìa...odiernoSindìa. Contrate Castri Serravallis; Carta Arçoco, majore(sindaco,amministratore di giustizia), ville Nuor* Nuor…odierna Nuoro. CuratorieDore; Carta Comita, jurato(guardia giurata) ville Solarussa, * Solarussa…odierno Solarussa. Campitani majoris; Carta Elia, curie de Sacargia, *Curie de Sacargia…curia di Saccargia: distrutto – presso Codrongianus (Spano);Carta Gonario, jurato ville Oltai, * Oltai…odierna Olzai. Barbagie Ollolaiet Curatorie Austis; Carta Grandu, jurato ville Seneghe, * Seneghe…odiernoSeneghe(Contrate Partis de Milis); Carta Guantino, jurato ville Pauli,* Pauli… Gerrei …odierno San Nicolò Gerrei. Contrate Marmille; CartaGuantino, jurato ville Urune, * Urune…attuale Orune ( Oruni). Curatoriede Anella; Carta Joanne – ville Terrenove, ** Terranova et Fundi de Montis(Olbia e Monti). Sempre De Yola Petro et Filio Guantino di Sassari, notaiimperiali( 15 – gennaio – 1388). Habitatoribus Fundi Montis...XV Januarii1388; in posse-. Carta Joanne, majore(amministratore di giustizia) villeOçana, * Oçana…odierno Ottana- Curatorie Dore; Carta Joanne,Mole de Posata, * Mole de Posata…odierno Posada: Carta Joanne, ville Semestene,* Semestene...odierno Semestene. Curatorie de Costa de Valls ; Carta Juliano,ville Guilciochor, * Guilciochor…villaggio distrutto, conosciuto col nomedi Borticoco: diocesi di Ottana - Curatorie de Anella; Carta Juliano, villeLeunelli, * Leunelli…odierno Neonelli. Contrate Partis Varicati – Barigadu;Carta Mario – ville de Biti, * Biti…Bitti ( Contrate Montis Acuti); CartaMatheo, jurato ville Ogiastra, * Ogiastra…Ollasta Usellus; Useddus - Partisde Montibus; Carta Nicolao – ville de Sorefa. * Sorefa…distrutto per Spano(Contrate Montis Acuti); Goreai o Gorofai (esistente); Carta Parasoni, juratoville Lodine, * Lodine…odierna Lodine ; Carta Suacheso, jurato ville Meana,* Meana…odierno Meana. Mandrolisay o Barbagia di Belvì. Nel Condaghedi San Michele di Salvennor, CSMS, XI, XIII secolo (non abbiamo l’originale,ma la traduzione in spagnolo), al capitolo 335, troviamo, Comita Carta:- Yo el Abat Luteri ago memoria(ricordo che) que di a Gantin ArriUaca que era de la Casa de San Miguel de Salvennor para guardar y paraboluerme en dineros quinçe libras y oro que monta dies librasy un Cobertor Colorado de valor de honçe bisantes. Todo lo qualle di para guardar (per guardare in casa di)en casa de Comida Carta suegro(suocero)de Gantin Meloni sierve de San Miguel de Salvennor y de Pedro Sella…> ritroviamo(ilmedesimo) Comida Carta al capitolo 165 del Condaghe di San Pietro di Silki,CSPS, XI, XIII secolo, come teste in una donazione (postura): PositinkeComida de Liios Mannu, a Scu. Petru de Silki .VI. sollos de vinia, tenende(confinante) assa de Gosantine Canbella, capithale assa nostra (confinantecol nostro “capithale” = tratto libero ai lati della vigna). Tra i testetroviamo Comida Carta; e così anche al cap. 167: un acquisto (compòru).Ancora nel Condaghe di San Michele, al capitolo 327, troviamo Pedro (Petru)Carta De Ligios (de Liios), citato come teste, in una lite( “pleite” inspagnolo “kertu” in sardo)) per il possesso della terra: - Yo el Abat Titjude Salvennor pleitehe(kertai) con Gavino Setta de Ploaghe en Corona(tribunale)de Ithoccor de Querqui (Kerki) Curador (amministratore)Fiolinas (Florinas)por las tierras de San Miguel que estan en Valle de Viliq…tra i testesè citato appunto Pedro Carta de Ligios: testes de todo esto(testimonidi tutto questo): Gunari de Thori y Pedro Carta De Ligios y Gosantin PalaClerigo de Qudrongianos (Codrongianus) y Gitilesu de Varro, y Marian dePalmas. Sempre nel CSMS sono citate altre tre persone col cognomeCarta: Francu Carta(211), Giorgia Carta (193 – in nota >Jorgia Cata – tuttorapronunciamo Cata per Carta > Antoniu Cata, Lucianu Cata, ed anche “giogaia catas” = giocare a carte), Susana(sic) Carta (188 – 211) serva “intera”diSan Salvador, citata anche nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS alcap. 205: Kertai (Ego Massimilla apatissa de scu. Petru de Silki)pro servosde scu. Petru de Silki ki mi furun andatos pro livertatos e non boleanfaker servithu ki fakean parentes issoro( ho citato in giudizio iservi di San Pietro che se ne erano andati ritenendosi liberi e non volevanopiù fare il servizio che facevano il loro congiunti...)…segue unelenco abbastanza lungo dei servi (servos et ankillas), che si approprianodella libertà, contro la volontà del Convento. Pertanto l’appatissa,Massimilla, li cita in causa (in Corona – tribunale – del giudice Gunnaride Laccon) tutti quanti con l’accusa che si sono appropriati di un dirittonon concesso. I servi auto liberatisi contestano persino il giudice, evidenziandodi aver prodotto le carte necessarie per la liberazione. Segue il dibattito…edinfine il lungo elenco dei servi che avevano dichiarato il diritto allapropria libertà, fra i quali è citata…Susana Carta, cum partesua de su fetu; (con parte della sua prole). Nella storia ricordiamo inoltre:Carta Raspi Raimondo(Oristano 1893 – Cagliari 1965), storico, editore edorganizzatore di Cultura Sarda. Tra le sue opere migliori, oggi ancoravalide, sono: Ugone III d’Arborea e le due ambasciate di Luigi I d’Anjoue i due Condaghi, di San Nicola di Trullas, CSNT XI, XIII secolo,e di Santa Maria di Bonarcado, CSMB, XI, XIII secolo. Citiamo quindi CartaAntonio Giovanni, di Santulussurgiu, seguace di Giommaria Angioy e sostenitoredella rivolta contro il regime sabaudo (vedi nel Web Giuseppe Concas –Almanacco di maggio > Carta Antonio Giovanni sacerdote). Ariuccio Carta(Bitti1931 - ), politico, esponente della Democrazia Cristiana, parlamentare,sottosegretario in vari ministeri, ministro della Marina Mercantile. CartaPaolo(Serdiana 1907 – Cagliari 1996) arcivescovo dell’archidiocesi di Sassaridal 1962 al 1982. Carta Pietro Paolo vescovo della diocesi di Tempio dal1764 al 1771. Carta Sebastiano, vescovo della diocesi di Bosa dal 1627al 1630. Infine citiamo Maria Carta (Siligo 1934 – Roma 1994) cantante> una tra le più “belle voci” della Sardegna. Attualmente il cognomeCarta è presente in 956 Comuni italiani, di cui 291 in Sardegna:Sassari 1060, Cagliari 807, Olbia 368, Oristano 355, Quartu 299, Nuoro250, Siniscola 229, Iglesias 188, etc. Nella penisola Roma ne conta 733,Genova 216, Milano 187, Torino 174, Palermo 165, etc. |
CARTAGINESE CARTAGINESI | Sia Cartaginese che Cartaginesi sono cognomi assolutamente rarissimi, potrebberoessere originari di Cartagena città spagnola situata nella comunitàautonoma di Murcia ed esserne quindi l'etnico. |
CARTECHINI | Cartechini è marchigiano, specifico del maceratese, di Corridonia,Macerata, Montecassiano, Treia, Civitanova Marche e Pollenza, di originietimologiche oscure. |
CARTEI | Cartei è tipicamente toscano, di Firenze e Prato soprattutto, dovrebbederivare dal nomen latino Carteiuscitato ad esempio da Cicerone in una sua lettera al proconsole Caio Cassio:"...Nunc te cohortatione non puto indigere ut nosabsentis remque p. quantum est in te, defendas. Scire te volo firma praesidiavobis senatuique non deesse, ut optima spe et maximo animo rem p. defendas.Reliqua tecum aget Lucius Carteius,familiaris meus. Vale D. Nonis Martiis a.u.c. 711 ex castris Taricheis.". |
CARTER CARTERA CARTERI CARTERO | Carter, quasi unico, è veneto, Cartera, anch'esso quasi unico, sembrerebbesiciliano, Carteri ha un ceppo a Valeggio sul Mincio nel veronese al confinecon il mantovano ed uno a Brancaleone ed Africo nel reggino, Cartero, chesembrerebbe proprio unico, è del genovese, le ipotesi possibilisono due, la prima è che i cognomi derivino dal nome tardo romano Carterius,di cui abbiamo un esempio in San Carterius, prete di Cesarea in Cappadocia,che venne martirizzato sotto Diocleziano, la seconda ipotesi è cheinvece i cognomi possano derivare dal mestiere di cartaio svolto dal capostipite. |
CARTI | Due le zone d'origine individuate,il Trentino e La provincia di Roma, dovrebbe derivare da un soprannomedialettale legato al mestiere, o quello del cartaio (produttore o venditoredi carta) o quello di lavorare con le carte. |
CARTURA | Cartura, molto molto raro, è tipico di Rovigo e del rovigoto, dovrebbederivare dal nome del paese di Cartura nel padovano, probabile luogo d'originedella famiglia, il toponimo dovrebbe prendere il nome da una qualitàdi pietra istoriata tipica del luogo. |
CARUBINI CARUBINO | Carubini è specifico del perugino, di Gubbio e Umbertide, Carubinosembrerebbe unico, dovrebbero derivare dal nome medioevale Carubino,una forma arcaica del più comune Cherubinus(vedi CHERUBINI), a Perugia, nella prima metàdel 1400, troviamo il capitano di ventura Carubino degli Ermanni o dellaStaffa (1398? - 1445) Signore di Città della Pieve e cognato diBraccio di Montone. |
CARUCCI CARUCCIO | Carucci sembra avere molti ceppi, in Puglia, in Campania e nel Lazio, Caruccio,molto raro, è tipico del salernitano, dovrebbero derivare dal nomemedioevale Carutius o Caruccius, di cui abbiamo un esempio nel CodiceDiplomatico della Lombardia medievale sotto l'anno 1173 leggiamoin un atto: "...septem quos debent Galutius et Carutiusde Lambrate...". |
CARUGATI | Tipico del nordmilanese, varesotto e comasco, deriva dal toponimo Carugate(MI), tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Milano fin dal 1100,infatti nel XII° secolo furono ammessi al Patriziato milanese, il casatoannoverò nel tempo ambasciatori e, nella seconda metà del1600 anche un Capitano di Giustizia di Milano. |
CARUGGI | Tipico di Jerago Con Orago (VA) e del varesotto è molto raro. |
CARUGNI CARUGNO | Carugni, praticamente unico, dovrebbe essere il prodotto di un'errata trascrizionedel cognome Carugno, che ha un ceppo a Sulmona nell'aquilano, a San Salvonel teatino ed a Pescara, un ceppo a Isernia ed uno a Roma ed a Castellirinel frusinate, e che dovrebbe derivare da un soprannome dialettale riferitoalla località di Colle Caruno nel teramano in Abruzzo, probabilmenteil luogo d'origine dei capostipiti. |
CARULLI CARULLO | Carulli ha un ceppo abruzzese, soprattutto nel teatino e nel teramano,ed uno pugliese nel barese in particolare, con piccoli ceppi anche nelnapoletano, nel potentino e nel messinese e catanese, Carullo ha un cepporomano, uno ad Orsogna e Giuliano Teatino nel teatino, uno ad Avellino,Monteforte Irpino e Aiello del Sabato nell'avellinese, a Napoli ed a Sant'Angelod'Alife nel casertano, un piccolo ceppo a Martirano nel catanzarese eda Polistena nel reggino, ed uno altrettanto piccolo in Sicilia a Palermoed a Forza d'Agrò nel messinese, dovrebbero derivare dal cognomentardo latino Carullus,una forma ipocoristica del più diffuso cognomen Carus(vedi CARO). |
CARUSIO | Molto raro è specifico napoletano, dovrebbe derivare dal praenomenlatino Carusius di cui si ha un esempio con Marcus Carusius governatoreromano della Britannia nel III° secolo d.C. Tracce di questacognominizzazione le troviamo in un atto del 1610 redatto da Judice JoannesCarusius. integrazioni fornite da Fabio Picolli probabilmente discende dai Caruso; personaggi di rilievo sono stati:Enrico Michele (1528), Urbino; Giovanni Innocenzo, vescovo di Muro Lucanodal 1707 al 1718; appartiene a questa famiglia probabilmente anche Bartolomeode Carusiis, detto da Urbino, professore di teologia a Parigi e Bologna,poi vescovo di Urbino (1347), amico del Petrarca che polemizzò conMarsilio da Padova e Guglielmo d'Occam. |
CARUSI CARUSILLO CARUSO | Carusi ha un ceppo nel massese, uno tra pisano, fiorentino ed aretino,ma il nucleo principale è in Abruzzo e nel vicino romano, Carusilloè specifico del foggiano, di Lucera, Volturara Appula e Foggia,Caruso è un cognome diffusissimo in tutta Italia anche se si puòipotizzare una provenienza prevalentemente siciliana. La loro origine è,direttamente o tramite una forma ipocoristica dialettale, dal vocabolo,prima dialettale e poi diffusosi in quasi tutta la nazione, caruso(ragazzo, garzone). integrazioni fornite da Fabio Picolli
i Caruso discendono dal cavaliere Pier Fortugno che nel 1026 espugnòla città di Nocera dei Pagani travestendosi da saraceno e rasandosiil capo, purtroppo vi perse la vita. Da allora fu ricordato come il CavalierCaruso, cioè rasato. I Caruso si diramarono in tutta Italia dandoorigine a vari rami. ad essa forse si ricongiungono i Carusio ed i Carusi.Uno dei feudi di questa famiglia fu Spaccaforno (Sicilia). ipotesi fornite da Stefano Ferrazzi Sull'origine di questo cognome, in realtà, confluiscono almenotre diverse ipotesi che, sommate l'una con l'altra, giustificano l'altissimafrequenza di famiglie Caruso nel nostro paese (anche all'infuori del sudItalia). Iniziando con la prima interpretazione, normalmente questocognome viene ricondotto al termine caruso,che letteralmente significa ragazzo,ma un tempo veniva usato anche per indicare un giovanebracciante agricolo o, comunque, un giovanelavoratore (in alcune aree della Sicilia, per esempio, eranochiamati carusi i lavoratorialle miniere di zolfo): l'origine del vocabolo, infatti, varicercata o nel latino cariosus, colsignificato letterale di cariato, tarlatoe, in senso figurato, di rasato, daicapelli radi, o nel greco kara, cioètesta o, più propriamente, testa rasata;questo etimo, che avvicina il termine carusoal settentrionale toso (dal latinotonsus, cioè tosato),è dovuto a un antico costume secondo il quale i giovani dovevanoportare i capelli molto corti, per meglio distinguersi dagli adulti.Passando alla seconda ipotesi (già ricordata dal sig. Picolli),va detto che alcune famiglie Caruso sembrano provenire da un antico casatoche ha come capostipite il cavaliere Pier Fortugno, meglio noto oggi colnome di Cavalier Caruso: per la precisione, non si tratta necessariamentedi un rapporto di sangue col casato Caruso, ma anche di rapporti professionalio d'altro tipo intrattenuti con tale famiglia. Solo per curiosità,sembra che lo stesso cantante lirico Enrico Caruso (nato a Napoli nel 1873e ivi morto nel 1921) discenda da questo ceppo familiare e, anzi, fu propriolui che, all'inizio del '900, incaricò l'editore Antonio Vallardidi Milano di compiere una ricerca araldica sulla sua famiglia, da cui risultaronoappunto queste origini (vedi anche il sito http://www.museocaruso.it/mvc_gallerie/galleria1/foto_002.htm).Per quanto riguarda invece la terza e ultima ipotesi (forse quella chemeglio giustifica la vasta diffusione di famiglie Caruso nel nostro paese),in diversi casi questo cognome dovrebbe derivare dal nome medievale Caruso,da intendersi in uno dei significati sopraelencati, anche se piùprobabilmente in quello di giovane, ragazzo: allo stesso modo dei nomiFante, Ragazzo,Toso, etc. (anch'essi caduti ormaiin disuso), Caruso sembra nascere dapprima come soprannome e col tempoessere adottato come nome di persona (sul modello dei cognomina latini,molti dei quali vennero poi nominizzati). |
CARUSONE | Non comune è tipico del casertano, deriva dal termine dialettalecaruso (ragazzo, garzone). |
CARUZZI CARUZZO | Caruzzi è specifico dell'udinese, di Attimis, Povoletto ed Udine,Caruzzo ha un ceppo piemontese a Nizza Monferrato nell'astigiano, un ceppoa Genova ed uno a Treviso, dovrebbero derivare, dal nome medioevale Carutiusdi cui abbiamo un esempio nell'Historia Brittonum: "..Carutius posteaimperator reedificavit, et .vii. castellis munivit inter utraque ostia;domumque rotundam politis lapidibus super ripam fluminis Carun,quod a suo nomine nomen accepit, fornicem triumphalem in victorie memoriamerigens, construxit ..". |
CARVI CARVINI CARVINO | Carvi è assolutamente rarissimo, si individuano un antico ceppovaltellinese ed uno emiliano, romagnolo, Carvini e Carvino sono praticamenteunici, dovrebbero derivare, direttamente o attraverso ipocoristici, daun soprannome originato dal termine latino carvus(cardo, carciofo), forse a ricordareche la famiglia coltivasse questo genere di ortaggi, è pure possibileche derivi dal nome celta Carvos (Cervo). |
CARZELLA CARZO | Il cognome Carzella, ormai praticamente scomparso in Italia, dovrebbe esseredi origini pugliesi, dell'area barese, Carzo, assolutamente rarissimo,sembrerebbe del reggino, potrebbero derivare da un'italianizzazione edalterazione dialettale del termine greco Καρτερός, karteros, che significa forte,solido,robusto, forse a caratterizzareuna caratteristica fisica del capostipite, ma è pure possibile unaderivazione da un soprannome originato dal verbo sempre greco χαρίζομαι, carizomai con il senso di colui che rallegra o che rendepiacevole la vita con i propri favori. |
CARZOLA CARZOLI | Carzola, praticamente unico, sembrerebbe dello spezzino, Carzoli ha unceppo sull'apennino emiliano, a Pievepelago nel modenese, con piccololepresenze nella vicina Toscana, a Barga nel lucchese ed a Castelfiorentinonel fiorentino, dovrebbero derivare dal nome del torrente Carzola, tramodenese e fiorentino, e di una località Case Carzola, nell'altofiorentino appenninico. |
CASA CASE | Casa ha un ceppo nel vicentino, uno a Roma ed a Gaeta nel latinense, unoa Massa Lubrense ed a Sorrento nel napoletano ed in Sicilia ha vari ceppisulla costa sudoccidentale, Case è tipico di Belluno e del bellunese,in particolare di Agordo, Gosaldo, Sevico e Selvazzano Dentro, dovrebberoderivare da nomi di località contenenti la radice Casa o che siriferiscano a particolari case. |
CASABIANCA CASABLANCA | Casablanca è tipico della provincia di Messina, Casabianca èpiù raro e sembrerebbe del catanese, potrebbero derivare sia datoponimi come Casabianca (TP) sia da nomi di località individuabiliappunto dalla presenza di una casa bianca o dal fatto di abitare la famigliain un casolare tutto bianco. |
CASABONA | Casabona ha un ceppo originario a Genova, uno a Livorno ed uno in Sicilianella zona tra Enna, Caltanissetta e Catania, deriva dal nome di una localitàche per il ceppo siciliano potrebbe essere il toponimo Casabona (KR), maanche più semplicemente indica l'appartenenza ad una casa accogliente,il ceppo toscano potrebbe originare dal botanico Giuseppe Goedenhuitzeun Fiammingo che, trasferitosi nella seconda metà del 1500 in Toscanaal servizio del Granduca di Toscana, italianizzò il proprio cognomeappunto in Casabona. |
CASABURI CASABURO | Casaburi ha un ceppo nel napoletano e salernitano, uno tra catanese e siracusanoed uno nel barese, Casaburo è tipico del napoletano, di Frattamaggiore,Afragola, Frattaminore e Napoli, il casato Casaburi è molto anticoe sembrerebbe di lontane origini spagnole, in un regio decreto dell'anno1488 il Re Ferdinando I° d'Aragona cosi decide: "Bandoet commandante da parte de illustrissimo prencepe don Ferrando de Rabonaper la gracia de Dio di Sicilia, .... Et de li nobili et honorabili hominiThomasi Casaburide la Cava, et Theseo Vapa de Napoli per la dicta Maestà commissarijordinato allo infrascripto. In primis che non sia persone alcuna de qualesi voglya stato, grado ed condenione nì regnicolo nì exterechi debba comparare seta et follichyi ne la provincia de prencepato citranè in le citate terre, castelle et lochi de essa provincia senzaexpressa licencia de li sopradicti Thomasi et Theseo sopta pena de milleducati di carlini ...". |
CASACANDITELLA | Casacanditella è specifico del Molise, di Guglionesi nel campobassano,dovrebbe derivare dal nome del paese Casacanditella nel teatino, che asua volta dovrebbe derivare dalla presenza iniziale di una casa bianca(candida), paese da cui proveniva probabilmente il capostipite. |
CASACCI CASACCIA CASACCIO | Casacci ha un ceppo nel cesenate, uno nell'aretino, in particolare a Sansepolcroed uno a Città di Castello nel perugino, Casaccia sembra tipicodel centro Italia, con un possibile ceppo nel genovese, Casaccio èmolto raro, sembrerebbe originario del catanese, ma è pure possibileun ceppo nel catanzarese, dovrebbero tutti derivare da nomi di località. |
CASADEI CASADIO | Sono cognomi dell'Emilia e Romagna, potrebbero essere originati da soprannomiderivati dal nome di opere pie (probabilmente orfanotrofi). Tracce di questacognominizzazione le troviamo nel Codice Diplomaticodella Lombardia medievale a Milano sotto l'anno 1188 in unapergamena possiamo leggere: "...Interfuerunt Ardericusde Forte, Iohannes Cazadeum.Ego Vestitus iudex qui dicor de Gallarate hanc sententiam dedi et scripsi.Ego Iohannes Coallia notarius sacri palatii interffui et scripsi.". |
CASAGLI CASAGLIA | Casagli, decisamente toscano, ha un ceppo soprattutto nel senese, in particolarea Poggibonsi, Casaglia, abbastanza raro, ha un ceppo toscano nel fiorentinoe senese ed uno nel perugino, dovrebbero derivare dai vari toponimi comeCasaglia di Borgo San Lorenzo nel fiorentino, Casaglia di San Gimignanonel senese, Casaglia di Perugia nel perugino o altri simili, che dovrebberotutti derivare dal termine latino medioevale casalia,forma plurale di casalium (casale,gruppo di case rurali). |
CASAGRANDA | Tipico trentino della Valsugana, in particolare della zona tra Trento eBedollo, deriva da un soprannome originato dalle caratteristiche dell'abitazionedella famiglia, quelli della grande casa. |
CASAGRANDE | Diffuso in tutto il centro nordha la massima concentrazione in provincia di Treviso, ma esistono presenzenotevoli anche in tutto il Veneto, nelle Marche ed Umbria, nel Lazio edin Liguria, deriva da un soprannome legato alle caratteristiche della località(quelli della casa grande). integrazioni fornite da Francesca nel nord est è molto diffuso l'uso del cognome Casagrande edè altrettanto diffusa e conosciuta la tesi per la quale si trattadi un cognome normalmente attribuito ad orfani, ai quali veniva dato questocognome (e altri quali Della Pietà), proprio perchè gli stessierano stati allevati nella casa grandeper eccellenza: l'orfanotrofio. |
CASALASPRO | Tipicamente lucano, del materano, della zona di Tricarico e Pisticci, dovrebbederivare dal toponimo Casalaspro (BN). |
CASALATI | Casalati, molto molto raro, è tipico dell'alto ferrarese, con unceppo anche nel latinense, causato dall'emigrazione forzata di manovalanzadall'area del delta del Po, per la bonifica delle Paludi Pontine, dovrebbederivare da un'origine contadina delle famiglie individuabili come quelledel casale (casacolonica, cascina), il suffisso -ati,nell'area ferrarese ed emiliana ha valore di appartenenzaa qualcosa o anche quello patronimico di figlidi. |
CASALE CASALI | Presente in tutta Italia Casaleè maggiormente localizzato nell'Italia nord occidentale e in tuttoil sud in particolare sul litorale tirrenico dell'Italia meridionale, mentreCasali è diffuso in tutto il centro nord. Questi cognomi dovrebberoderivare da toponimi molto diffusi quali: Casale (MI) - (PR) - (MN) - (CE)- (GR) ecc. o Casali (AQ), ma possono anche essere originati da soprannomilegati alla località (quelli del casale). |
CASALECCHI | Assolutamente rarissimo, dovrebbe essere di origini romagnole e deriverebbeda uno dei vari toponimi come Casalecchio (RA), (RN) o (PU). |
CASALEGNO | Specifico del torinese, dovrebbe derivare dalla caratteristica della famigliadi abitare in un particolare casale. |
CASALENA | Casalena è tipico del teramano, di Teramo stessa e di Bellante,potrebbe derivare da toponimi come Casalena di Ascoli Piceno o Villla Casalenadi Bellante nel teramano, il più probabile luogo d'origine dellefamiglie. |
CASALETTO | Casaletto è specifico del potentino, di Marsico Nuovo e Vetere esoprattutto di Potenza, potrebbe derivare dal nome del paese di CasalettoSpartano nel salernitano ai confini con il potentino, probabile luogo d'origine del capostipite. |
CASALINI CASALINO | Casalini è diffuso in Lombardia, Emilia e Toscana, Casalino ha unceppo piemontese tra novarese, vercellese e torinese, uno campano tra napoletanoe salernitano ed uno pugliese concentrato soprattutto nel barese e nelSalento, dovrebbero derivare da un soprannome in uso nel tardo medioevo, stante normalmente ad indicare una provenienzacontadina "casalinis habitatoribus", nel 1200a Siena troviamo ad esempio un certo Casalinus de Barbaritio. |
CASALIS | Casalis è tipicamente piemontese di Carmagnola, Torino, Carignanoe La Loggia, potrebbero derivare sia da toponimi contenente la radice Casale,Casalis starebbe allora per diCasale, oppure anche come attributo intendente quelli dellacasa colonica o del Casale. |
CASALOLDI CASALOLDO | Antica famiglia nobiliare, ormaiestinta in Italia, era originaria di Casaloldo (MN) e con il rango di Contipossedeva fino alla seconda metà del 1200 anche il feudo di Gonzaga(MN) e di Montichiari (BS). La derivazione dal toponimo omonimo èovvia. |
CASALVIERI | Casalvieri è un cognome tipico dell'area aquilano, laziale, conun ceppo a Roma ed a Sabaudia e Latina nel latinense, ed uno nell'aquilanoa Luco dei Marsi, San Vincenzo Valle Roveto e Sulmona, dovrebbe derivaredal nome del paese di Casalvieri nel frusinate, che a sua volta dovrebbederivare dall'essere un Casale di un certo Verius, nome personale latinoalterato del nome gentilizio Velius (della Gens Velia). |
CASAMASSA | Casamassa ha un ceppo a Foiano Di Val Fortore (BN). integrazioni fornite da Fabio Paolucci Casamassa è il cognome appartenente ad un unico ceppo familiareoriginario di Foiano Valfortore in provincia di Benevento: tutti i Casamassasparsi in Italia e nel mondo per effetto del fenomeno dell'emigrazionedal Meridione del nostro Paese, hanno origine in questo piccolo centrosannita. Il capostipite dei Casamassa fu un tale Giovanni Carlo,nato a Foiano nel 1595, dedito all'attività agricola. Nel corsodei secoli alcuni rami dei Casamassa migliorarono la propria condizionesociale divenendo contadini proprietari delle terre che coltivavano. Dalpunto di vista etimologico, il cognome in analisi potrebbe derivare daltoponimo pugliese Casamassima (BA), ampiamente diffuso come cognome intutta la Puglia fino alla Capitanata confinante con il Sannio. E' probabileche il capostipite del ceppo dei Casamassa, una o forse più generazioniprima del succitato Giovanni Carlo (primo ad essere documentato negli archiviparrocchiali di Foiano), sia giunto nel corso del Cinquecento nel piccolocentro sannita, dove per errata comprensione dell'originario cognome Casamassimasia stato poi trascritto nei documenti come Casamassa. Un altra ipotesi,forse meno plausibile della precedente, farebbe risalire l'origine delcognome stesso nel comune di Foiano, verso gli inizi del Cinquecento, dallafusione dei due termini Casa e Massa,derivanti con ogni probabilità da un toponimo locale. Tra le dueipotesi sembrerebbe più avvincente la prima, secondo cui il ceppocampano dei Casamassa andrebbe ricollegato al più antico e diffusoceppo dei Casamassima della Puglia. integrazioni fornite da NicolaCasamassa - Verona nel 1195, l'imperatore Enrico VI concessea Guidotto Massimo "pro se et heredibus" il feudo di Casamassimain Puglia con l'obbligo di cambiare il nome da Massimo in Casamassima.In seguito, per un errore, Federico II destituì dalla titolaritàGiovanni, figlio di Guidotto. Corrado IV, figlio di Federico II e suo erede, nel suo passaggio daCasamassima, nell'aprile del 1252, restituì a Roberto, figlio diGiovanni, il feudo. (Vedi pergamena conservata nell'archivio storico della Biblioteca Nazionaledi Bari; cfr. sito Internet del Comune di Casamassima). Gli eventi storici successivi potrebbero aver obbligato dei Casamassimaad emigrare e a cambiare il nome da Casamassima in Casamassa. |
CASAMASSIMA | Specifico pugliese, deriva dal toponimo Casamassima (BA). |
CASAMICHELE | Assolutamente molto raro Casamichele parrebbe di Ragusa e del ragusano,potrebbe derivare da un nome di località. |
CASAMURATA | Casamurata, molto molto raro, è tipico di Forlì, potrebbederivare dal nome della località di Casamurata nel forlivese, localitàcitata ad esempio nella Storia di Forlì,scritta da Paolo Bonoli nel 1826: "...Cheli forlivesi dovessero entro un mese terminare e risolvere ogni disparere,che insorgesse tra li confederati e sudditi a Forlì con l' arcivescovoe suoi ministri: Che i forlivesi non creassero cittadini alcuni de' sudditiall' arcivescovo, con conceder loro de' privilegi, per non derogare alleragioni della Chiesa ravennate, come di Tudorano, Molinvecchio, Valdipondi, Cugliano, Bagnolo , Casamurataec. : Essere in facoltà dell' arcivescovo e suoi dipendenti trasportaregrani , frutti , ed altro dalle sue ville e castelli pel forlivese senzaalcuno impedimento e gabella...". |
CASANDRA CASANDRI | Sia Casandra che Casandri sono assolutamente rarissimi, si dovrebbe trattaredi errori di trascrizione dei cognomi Cassandra e Cassandri che dovrebberoentrambi derivare dal nome di origine greca Cassandro.(vedi CASSANDRA) |
CASANO | Sembra specifico della Sicilia Occidentale, in particolare del trapanese,con un ceppo in Liguria che dovrebbe derivare dal toponimo Casano (SP),deriva da una forma arcaica del nome Cassanus, di cui si ha traccia nelgenovese come si legge in una lettera del 1337: "...Petruset cetera. Nobilibus et dilectis ac fidelibus nostris Casanoet Galeoto de Auria necnon eorum officialibus in Sardinea ...";traccia di questa cognominizzazione si ha con il Cardinale Nicolas Casanus(1401-1464). |
CASAPPA | Casappa, assolutamente rarissimo, è specifico del parmense, di originietimologiche oscure. |
CASANOVA CASANUOVA | Casanova è presente in tutta Italia, ma è maggiormente localizzatoin provincia di Belluno, di Genova, in Romagna ed in provincia di Barie di Napoli., Casanuova invece è assolutamente rarissimo, dovrebberoessere derivati da un soprannome legato o ad un toponimo come Casanova(GE) - (CE) - (PV) - (VC) - (CO) - (SV) ecc. o alla località (quellidella casa nuova). |
CASARANO | Casarano è tipicamente pugliese del leccese, di Casarano, SoglianoCavour, Taviano, Spongano, Alliste, Ruffano, Melissano, Seclì eRacale, con ceppi anche a Taranto ed a Fasano nel brindisino, dovrebbederivare dal toponimo Casarano nel leccese, probabile luogo d'origine deicapostipiti. |
CASARI CASARIN CASARINI CASARO | Casari è particolarmente concentrato al nord in provincia di Bresciae di Modena in particolare, si individuano ceppi anche in Sardegna ed inLiguria, Casarin, tipicamente veneto, soprattutto del veneziano, di Venezia,Noale, Trebaseleghe, Scorzè e Martellago, ha ceppi anche in Lombardiae Piemonte, Casarini oltre al nucleo nelle province di Modena e Bologna,ha un ceppo anche nel pavese, Casaro è decisamente dell'area veneta,in particolare del rovigoto e del vicino ferrarese, dovrebbero tutti derivareda un soprannome legato al mestiere di casaroo casaio (produttoredi formaggio). |
CASARICO | Casarico sembrerebbe tipico del comasco, di Como e di Lurate Caccivio,dovrebbe derivare dal nome del paese di Casarico, una frazione del comunedi Montano Lucino nel comasco., situato a qualche chilometro da LurateCaccivio in direzione nord, probabilmente il luogo d'origine dei capostipiti. |
CASARONE | Casarone, molto molto raro, è tipico di Canelli nell'astigiano,dovrebbe derivare da nomi di località come, ad esempio, Casaronedi Torrazza Coste nel pavese. |
CASAROSA | Casarosa è specifico dell'area pisano, livornese, di Cascina e diPisa nel pisano e di Livorno e Collesalvetti nel livornese, dovrebbe derivareda un nome di una località, probabilmente caratterizzata dalla presenzadi una casa rosa. |
CASAROTTI CASAROTTO | Casarotti è tipico veneto, del veronese in particolare, con un ceppoforse anche in Lombardia e Piemonte, Casarotto è specifico venetodell'area che comprende le province di Verona, Vicenza e Padova, con unceppo anche nella Lombardia nordoccidentale e Piemonte nordorientale, Caserotto,assolutamente rarissimo è specifico del basso trentino, dovrebberoderivare da un soprannome originato dal mestiere di casaro o produttoredi formaggi. Tracce di questa cognominizzazione si trovano nel novarese,a Soriso (NO) fin dal 1500, in un atto del 1553 si legge: "...BernardinoCasarotto figlio del fu Giò Pietro,Giacomo Magalio detto il Filavino figlio del fu Domenico, e GiorgioRavizza figlio del fu Antoniolo tutti di Soriso deputati ed eletti a ciòfare dai Consoli, Consiglieri dal Comune e uomini di Soriso, e peristrumento rogato dal Sig. Gerardo Casarottofiglio del fu Jacobino Notajo pubblico di Soriso, sotto il giorno 19 delmese di Novembre 1553...". |
CASARRUBIA | Assolutamente rarissimo, probabilmente di origini spagnole dovrebbe derivareda un soprannome originato dall'abitare forse la famiglia in una casa rossao nelle sue vicinanze. |
CASARSA | Casarsa è tipicamente friulano, di Udine e Tavagnacco in particolare,dovrebbe derivare dal toponimo Casarsa Della Delizia nel pordenonese. |
CASARTELLI | Casartelli è molto diffuso a Como, a Tavernerio, a Cantù,ad Albese con Cassano, a Montorfano, a Erba, Ad Albavilla, A Vertematecon MInoprio ed a Lipomo tutti nel comasco, dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal mestiere di produttori di formaggio, forse svolto dai capostipiti. |
CASASANTA | Casasanta è tipicamente abruzzese, di Pratola Peligna e Sulmonain provincia de L'Aquila e di Quadri nel teatino, con un ceppo anche aRoma, dovrebbe derivare dal toponimo Casasanta nel teramano. |
CASASCO | Casasco è tipicamente piemontese, di Tortona e Viguzzolo nell'alessandrino,dovrebbe derivare dal nome del paese di Casasco nell'alessandrino. |
CASASOLA CASASOLE CASASOLI | Casasola è tipico dell'udinese e dovrebbe derivare dal toponimoCasasola di Frisanco (PN) o da Casasola di Maiano (UD), Casasole, moltoraro, è specifico di Orvieto, Casasoli è quasi unico. integrazioni fornite da Fabio Paolucci Casasole è un cognome tipico di Orvieto, dove è largamenteregistrato, e di pochi altri comuni limitrofi (Castel Viscardo, AlleronaScalo, Ciconia, Sferracavallo, Porano e Castel Giorgio), ma è rilevabilein maniera poco consistente anche in altre regioni (Lazio, Emilia Romagna,Piemonte, Marche e Molise). Il luogo di origine del cognome sembrerebbeproprio Orvieto, ancora oggi epicentro di diffusione. Dal punto divista etimologico, Casasole deriva dalla fusione dei due termini casae sole, in relazione ad un toponimoo al luogo in cui il capostipite del ceppo risiedeva. Sembra non essercialcuna correlazione con il cognome Sole, tipico della Sicilia, della Sardegna,della Campania, del Lazio e della Lombardia, e con il cognome Casa, chepresenta due ceppi principali a Roma e nel Napoletano. Sia Casa che Solenon sono cognomi umbri. Una variante di Casasole è Casasoli,dovuto ad errata trascrizione anagrafica. Casasola, invece, sembra avereuna origine del tutto isolata, essendo tipico del Friuli Venezia Giuliae del Veneto orientale. |
CASASSA | Casassa ha un ceppo a Torino ed a Lanzo Torinese nel torinese ed uno aGenova e Cicagna nel genovese, potrebbe derivare da nomi di localitàcon questo nome, come ne esistono a Riva presso Chieri, o Coassolo Torinesenel torinese o a Passerano Marmorito nell'astigiano, o altri simili. |
CASATELLA CASSATELLA | Casatella è quasi unico, Cassatella è tipicamente pugliese,specifico di Barletta nel barese, dovrebbero derivare da un soprannomeinerente al mestiere dei capostipiti, probabilmente dei caseari produttori di caciottelle. |
CASATI | Tipicamente lombardo e delle provincie di Milano, Como, Lecco e Bergamoin particolare presenta un ceppo anche in provincia di Firenze, potrebbederivare da un soprannome derivato dal toponimo Casatenovo (LC). I casatidetennero feudi nel lodigiano fin dal 1400, personaggio di rilievo fu sicuramenteil conte Gabrio Casati che che fu Presidente del Governo Provvisoriomilanese durante le Cinque Giornate di Milano del 1848. |
CASAVECCHIA | Casavecchia ha ceppi in Piemonte nel torinese e nel cuneese, nello spezzino,nella fascia che comprende la bassa Romagna, le Marche, l'Umbria ed ilLazio e nel Salento, potrebbero tutti derivare da toponimi come Casavecchia(AR), (AQ), (MC) o anche dal fatto di abitare le famiglie in una casa appuntovecchia, tanto da poter essere identificati come quelli della casa vecchia. |
CASAVOLA | Sembrerebbe originario della provinciadi Taranto, potrebbe derivare da un soprannome collegato alla localitàdi provenienza (casa degli Avola), secondo un'altra ipotesi, si tratterebbeinvece di un cognome di origine spagnola,(derivante da Casa de los Avolos,letteralmente casa dei volatilii, dalla Spagna due diversi rami si sarebberotrsferiti in Puglia. Gli stemmi che li identificano sono:per il primo,una torre con due colombe che spicano il volo, per il secondo un pugnoguantato con in mano un falco. Una terza ipotesi di un origine sicilianala farebbe derivare dal toponimo Avola (SR). |
CASAZZA | Casazza è molto diffuso in Lombardia, soprattutto nel bergamasco,milanese, cremonese, e pavese, nell'alessandrino, piacentino e genovese,nel rovigoto, con un ceppo anche nel beneventano, dovrebbe derivare daimolti toponimi chiamati Casazza, come Casazza nel bergamasco, ed altrisimili. |
CASCA | Casca ormai quasi scomparso, dovrebbe essere dell'Italia meridionale, dellaCampania e della Sicilia soprattutto, dovrebbe derivare dal cognomen latinoCasca, ricordiamo Publius ServiliusCasca, uno degli assassini di Giulio Cesare nel 44 a.C:. |
CASCAVILLA CASCAVILLO | Cascavilla è specifico del foggiano, di San Giovanni Rotondo inparticolare di Foggia, Manfredonia e Cerignola, con un ceppo anche a Bisceglie,Cascavillo, molto molto raro, specifico di San Severo nel foggiano, èprobabilmente dovuto ad un errore di trascrizione del precedente, che dovrebbederivare da un'italianizzazione del cognome occitano Cascailh,che ha dato origine anche in Spagna allo stesso cognome spagnolo di Cascavilla, secondoaltri deriverebbe invece dal nome di un tipo di susina così chiamato,specifico della zona garganica, ma riteniamo non molto probabile questotipo di tesi. |
CASCELLA CASCELLI CASCELLO | Cascella ha un ceppo napoletano ed uno pugliese con un nucleo tra Barlettae Bari ed uno a Cerignola e Margherita Di Savoia nel foggiano, Cascelliha un ceppo a Foligno (PG), uno a Roma, uno piccolo a Bari ed a Rivello(PZ), Cascello è assolutamente rarissimo e sembrerebbe campano,potrebbero derivare dal nome latino Cascellus,Cascella di cui abbiamo un esempio in un'antica lapide romana:"I(ovi)o(ptimo) m(aximo)/ Val(erius)Flavi(anus) /Cascellus / Germa(nus)v(otum) s(olvit)l(ibens) m(erito)",ma è pure possibile una derivazione da forme ipocoristiche del nomeCassius. integrazione fornite da GiovanniVezzelli Cascella è un cognome pugliese variante del cognome CASSA. 'Cascia'è una forma regionale pugliese centro settentrionale per 'cassa'.Fonte: Minervini 132. |
CASCHETTA CASCHETTO | Caschetta, assolutamente rarissimo, è del potentino, di Melfi inparticolare, Caschetto è specifico del sud della Sicilia, di Modica,Ispica, Vittoria, Pozzallo e Scicli nel ragusano e di Siracusa, e Rosolininel siracusano, dovrebbero derivare da soprannomi dialettali basati sultermine lucano, calabro, siciliano caschetta, caschetto(cassetta per la frutta), probabilmenteriferito a manovali della raccolta della frutta. |
CASCHI CASCO | Caschi, quasi unico, sempre friulano, dovrebbe essere un'alterato di Casco,che è tipicamente friulano di Martignacco ed Udine nell'udinese,e che dovrebbe derivare dall'italianizzazione del termine sloveno cauz(tessitore). |
CASCHILI | Specifico del cagliaritano, potrebbe derivare da un soprannome collegatocon il vocabolo sardo caschidu (sbadiglio),tracce di questa cognominizzazione le troviamo almeno dal 1500, al nobilecasato appartenne Francesco Torrellas Caschili, Barone di Capoterra natoa Cagliari il 20 marzo del 1596. |
CASCIANI CASCIANO | Casciani è specifico del Lazio, Casciano è presente a macchiadi leopardo in Abruzzo a Popoli (PE), nel Lazio a Roma, in Campania a Teora(AV) e a Palomonte (SA), nel iserniese, in Puglia a Lucera (FG) e a ReggioCalabria, dovrebbero derivare dal gentilizio latino Cassianus, cioèdella Gens Cassia. |
CASCIARI CASCIARO | Casciari è specifico di Perugia, Casciaro è molto diffusonel Salento a Corsano e Casarano (LE) e nel cosentino a Corigliano Calabroe Rende, dovrebbero derivare da soprannomi originati dal mestiere di mastrocaseario (produttore di formaggi). |
CASCIELLO | Tipico della zona di Torre Annunziata (NA), dovrebbe derivare da una modificazionedialettale del nomen latino Cassius. |
CASCINO | Decisamente meridionale con ceppoprincipale in Sicilia e ramificazioni anche in Campania e Basilicata, dovrebbederivare da un soprannome dialettale legato alla località di provenienza. |
CASCIO | Specifico della Sicilia nord occidentale, potrebbe derivareda un soprannome legato al vocabolo dialettale casciu (caseificio, cacio),ma e forse è più probabile, dalla gens Cascia (Cassia), a titolo diesempio riportiamo il contenuto di una lapide di epoca romana che citapersonaggi appartenenti a questo clan: "D(is)M(anibus) A(ulus)Cascius Marcianus matri suae Casciae Capriolae pientissim(a)eb(ene)m(erenti)p(osuit)". Tracce di questa cognominizzazionea Palermo si hanno a Palermo nel 1600: "...Nos praeteritisrivulis istis omnibus, puriorem ex fonte aquam porrigimus; neque gravitierferimus ad manus nostras non pervenisset vitam, quam (eodem Vincentio teste)Jacobus CascioThermitanus Panormi edidit anno MDCXI...". |
CASCIONALE | Tipico della provincia di Pescara,dovrebbe derivare da un soprannome dialettale legato alla localitàdi provenienza. |
CASCIOTTI | Tipico della provincia romana, deriva dal nome rinascimentale Casciotto,troviamo questo nome a Firenze nel 1400, in un atto del 1427 viene citatoun Messer Casciotto. integrazioni fornite da Carlo CasciottiUruguay Traccia di questo cognome si trova a Firenze nel XV° secolo conlo scrittore Bartolomeo Casciotti autore tra l'altro dei libri: ElogiumSancti Augustini, Epitaphium e Crysis. |
CASCONE | Cascone ha un grosso ceppo tra napoletano e salernitano, uno, altrettantogrande nel ragusano ed uno nel tarentino, dovrebbe derivare dal terminedi origine spagnola casco (sortadi elmo a calotta tonda usato dai fanti in guerra e dalle guardie),forse ad indicare che i capostipiti, probabilmente di grossa corporatura,fossero guardie o soldati, non si può peraltro escludere una derivazioneda nomi di oocalità come la Contrada Cascone di Napoli. |
CASEI | Casei, ormai quasi scomparso, è un tipico cognome del lucchese,della zona di Barga in particolare, potrebbe derivare dal nome del paesedi Casei nel pavese, ma non è molto probabile, mentre è piùfacile ipotizzare una derivazione da una forma dialettale di uno dei tantitoponimi Casella nello spezzino. |
CASELLA CASELLE CASELLI | Diffuso in tutt'Italia Casella, Caselle è specifico del potentino,di Melfi e Barile in particolare, tipico dell'Emilia e Toscana Caselli,dovrebbero tutti derivare da toponimi quali: Casella (GE) - (TV), Caselle(VR) - (TV) - (BO) - (SA) - (LO), Casellina di Scandicci (FI) o dalnome di fondi medioevali come questo citato in una Cartula offertionis,investiture et concessionis citato nel CodiceDiplomatico della Lombardia Medioevale a Pavia nell'anno 1177:"...offero predicto monasterio nominative meam personamet insuper omnes illas terras iuris mei quas habere videor in loco et fundoCaselli et ineius territorio,...". |
CASELOTTI CASELOTTO | Caselotti, assolutamente rarissimo, sembrerebbe dell'area sudmilanese epiacentina, Caselotto, sempre molto raro, è tipicamente veneto,del veneziano in particolare, dovrebbero derivare dal fatto che le famiglieabitassero in case coloniche fuori dal paese. |
CASER CASERI CASERO CASIERI CASIERO | Caser ha un ceppo a Bolzano e Canal San Bovo nel trentino, ed uno a Chioggianel veneziano, Caseri, molto raro, è tipico della bergamasca, diCarvico, Treviglio e Villa d'Adda soprattutto, Casero è tipico delmilanese, di Canegrate e Legnano, Casieri ha un ceppo romano ed uno a Canosadi Puglòia nel barese ed a Cerignola e Storara nel foggiano, Casieroha un ceppo pugliese a Lucera nel foggiano ed Andria e Altamura nel barese,ha un ceppo a Ferrandina nel materano, uno nel beneventano a San Giorgiola Molara e San Bartolomeo in Galdo, ed uno romano, tutti questi cognomidovrebbero derivare dall'attività di mastro casaio (produttore diformaggio) svolto dal capostipite. |
CASERTA | Cognome tipico del meridione, di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia,deriva dal toponimo Caserta. integrazione fornite da GiovanniVezzelli Caserta è un cognome e toponimo che proviene dalla dizione latina'casae hirtae'. In latino 'casa'significa 'capanna'. La prima partedel nome si riferisce al primo agglomerato di abitazioni, la seconda èispirata alla topografia elevata del villaggio antico. |
CASERTANI CASERTANO | Casertani, praticamente unico, dovrebbe essere un errore di trascrizionedi Casertano che è specifico del casertano di San Prisco in particolare,derivano dall'etnico casertano, di Caserta. |
CASETTA CASETTE CASETTI CASETTO | Casetta ha un ceppo piemontese, in particolare a Montà nel cuneese,a Canale ed Alba, e nel torinese a Torino, Moncalieri, Collegno, Pralormoe Chieri ed a San Damiano d'Asti nell'astigiano, uno veneto nel trevisanoa Gaiarine, Vittorio Veneto e Gorgo al Monticano, uno emiliano a Ferraraed uno a Roma, Casette, assolutamente rarissimo, è di Chioggia,Casetti ha un piccolo ceppo a Casalmaggiore nel cremonese, uno a Trento,uno in Romagna a Cesena e Bagno di Romagna nel forlivese ed a Cervia nelravennate, ed uno a Roma ed Anguillara Sabazia nel romano, Casetto ha piccoliceppi in Piemonte, Lombardia e Veneto, dovrebbero tutti derivare dai moltitoponimi contenenti la radice Casetta, Casette o simili, presenti un pòovunque nell'Italia centrosettentrionale. |
CASI CASO | Casi è specifico dell'aretino, Caso è tipicamente meridionale,soprattutto dell'area campana, del potentino, del foggiano, del baresee del tarentino, dovrebbero derivare da un soprannome originato dal terminelatino caseum (cacio,formaggio), probabilmente ad indicare nei capostipiti dei pastorio degli allevatori di bestiame da latte, o anche dei semplici casari. |
CASIDDU | Casiddu è tipicamente sardo, del sassarese, di Ittiri, Sassari,Uri ed Alghero, con un ceppo anche a Quartu Sant'Elena nel cagliaritano,dovrebbe derivare da un soprannome originato dal termine sardo casiddu(secchio, ma anche alveare). integrazioni fornite da GiuseppeConcas CASIDDU: il vocabolo significa alveare. Sulla etimologia del termineabbiamo due ipotesi. Potrebbe derivare dal latino casa(casa), al diminutivo casella(piccola casa, casetta; o invece daqualus = cesto,quasillum = cestino.Ma in sardo il termine casillu o casilloni,significa recipiente per mungere, quindiper il latte. Ma, sia is casiddus, alveari che is casillus, recipientiper mungere erano un tempo di sughero, cioè ricavati dalla cortecciadella quercia da sughero, pertanto supponiamo una origine comune. Èbene qui fare un excursus: in latino per arnia o alveare abbiamo cavea(Virgilio - georgiche), che deriva da cavum,tronco cavo, sughero della quercia,etc. (vedi il cognome Cau). L'alveare in sardonon è mai cavu o cau,che pur significa cavo o anche muèddu = midollo. L'origine latinarimane invece nel termine marracau (logudorese) e la sua variante burucau(campidanese) che significano gruccione, in latino apiaster, che èun uccello di piccole dimensioni (della grandezza di un merlo), che sinutre di insetti e soprattutto di api ed è quindi il nemico numerouno degli alveari. Marracau > marra cavum, che zappa (becca) l'alveare;burucau > vurucau > vorocavum > che divora l'alveare. Attualmente il cognomeCasiddu è presente in 20 Comuni italiani, di cui 10 in Sardegna:Ittiri 81, Sassari 32, Quartu 20, etc. |
CASIELLO CASILLA CASILLI CASILLO | Casiello è tipico dell'area che comprende il beneventano, il foggianoed il barese, con ceppi principali ad Altamura nel barese, San Giorgiodel Sannio nel beneventano e Biccari nel foggiano, Casilla è unico,Casilli è presente un pò ovunque nel centrosud, ha un ceppoa L'aquila, uno a Roma ed a Civitella San Paolo nel romano ed a Formianel latinense, a Campobasso, a Caivano e Napoli nel napoletano, a Lecce,Squinzano, Carmiano, Cavallino, Veglie e Lequile nel leccese ed in Siciliaa Capo d'Orlando, Messina e Mirto nel messinese, Casillo è tipicamentecampano, soprattutto del napoletano, casertano e beneventano, dovrebberotutti derivare da un soprannome dialettale derivato dal termine meridionaledialettale casiello o casilloche significa caciottina, o dal terminemedioevale casellum che significa casale,abitazione rurale. integrazione fornite da GiovanniVezzelli Casiello è cognome tipico di Bari e Foggia che secondo Minervini131 deriva dal cognome base Casa. |
CASIGLI CASIGLIO | Sia Casigli che Casiglio, estremamente rari, presenti sia al nord che alsud, dovrebbero derivare da nomi di località come Casiglio d'Erbanel comasco, Casiglio di Rutigliano nel barese, o altre simili, localitàche derivano il loro nome dal cognomen latino Casiliuso Casillius. |
CASIGLIANI | Casigliani, molto molto raro, sembrerebbe tipico di Pisa e del pisano,dovrebbe derivare da un nome di località ora scomparso, probabilmenteun ager Casiglianus, cioè laproprietà agricola di un Casiliuso Casillius (nome latino). |
CASILE CASILI | Casile, specifico del reggino, è tipico di Condofuri, Bova, BovaMarina e Cardeto, Casili, assolutamente rarissimo, è anch'esso dellamedesima area, dovrebbero derivare dal termine tardo latino casile(abitazione o agglomerato abitativo di campagna),di cui abbiamo un esempio d'uso nel foggiano, nell' XI° secolo, comeleggiamo nel Codex Diplomaticus Cavensis:"In nomine domini, domno basili dibina gratia imperatoraugusto deo propitio sexagesimo anno imperii eius, et cum eo regnante domnocostantino frater eius, sanctissimis imperatoribus nostris, mense ianuario,decima indictione. Ideo qui nos sumus viri hoctabiano iudice filio quondamiohanni iudicis, quam et poto filius leoni iudicis, qui sumus commorantesintus cibitate luceria, declarati enim sumus intus in anc predicta cibitateluceria, ante presentiam agelfrit iudicis et aliis nobiliores hominibus,qui hic subtus conscripti sunt, quia pertinentem nobis abemus intus inanc predicta cibitate luceria uno casilebacuum, qui his dictus casilenobis vindere congruum est, quam et nos mulieres lervisa et grima, quisumus uxores eiusdem ottabiani et poti, declarate enim sumus, quia in diecopulationis nostre de omnibus rebus et facultatibus eorum quartam partemnobis emiserunt per eorum scriptum murgincab ab illis nobis firmatum....",probabilmente ad indicare in questo modo la provenienza del capostipiteda zone di quel tipo. |
CASILIO | Casilio, molto molto raro, è tipico de l'Aquila e di San Pio delleCamere (AQ), potrebbe derivare dal nome tardo latino Casillius. |
CASINA CASINI CASINO | Casina è praticamente unico, Casini è molto molto diffusonella zona che comprende l'Emilia, la Toscana, l'Umbria e l'alto Lazio,Casino, molto raro, sembrerebbe di Poggiorsini (BA), dovrebbero derivaretutto da nomi di località come Casina (RE), Casini (FI) (SI) e (PT),Casino (SI) (PI) (RE) (FR) e (Roma) e molte altre, un esempio di quest'usosi ha nel Codice Diplomatico della Lombardia medioevalenell'anno 1153 a Lodi: "...in suburbio Sancti Naborisde Laude et in quo suprascripti patruus et nepotes habitant, cui est amane et a sera via, a meridie fictuaria Arialdide Casino, a monte filiorum quondam Ambroxonide Bagnolo, sic ibique alii sunt coherentes...". integrazione fornite da GiovanniVezzelli Casini è cognome abbastanza diffuso, derivato da uno dei tantitoponimi Casina, per lo più appenninici. Dal latino medievale casina«cascina». Per il Modenesericorderò Casine di Sestola. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena enel Modenese. |
CASNICI CASNICO CASNIGHI CASNIGO | Casnici è tipico dell'area basso bresciana, mantovana, in particolaredi Solferino, Cavriana e Castiglione delle Stiviere nel mantovano, Casnighiè quasi unico ed occupa lo stesso areale, Casnico e Casnigo, estremamenterari, sono propri del basso bresciano, tutti questi cognomi dovrebberoderivare dal nome del paese di Casinicum,nome medioevale dell'attuale paese di Casnigonel bergamasco, che prima venne chiamato Casnico,come si arguisce da atti notarili del 1500, tracce di queste cognominizzazionile troviamo a Leno nel bresciano negli atti di una vertenza del 1561: "...Pro domino Camillo Albino contra Iacomum f. q. VincentiiCasnici, Angelum et Iosephum eius filium deGandelino sive del Agnello de Gaijdo nec non et nobilem dominum Iosephumde Laude"; "Pro Camillo Albino instrumenta et executiones et actus contraVincentium Casnicumet Iacomum eius filium et heredem, Angelum de Gandelino sive del Agnello,Iosephum filium suprascipti Angeli omnes de Gaido, et dominum Iosephumde Laude civem brixiensem eorum omnium laudatorem ...". |
CASIRAGHI CASIRAGO | Casiraghi è tipico lombardo, del milanese e della Brianza in particolare,Casirago,quasi unico, è probabilmente un errore di trascrizionedel primo, derivano dal toponimo Casirago (CO) o Casirago (MI), paese dacui il Barbarossa mosse per dirigersi verso Milano per poi distruggerla. integrazioni proposte da CarlaCasiraghi Nelle mie ricerche ho trovato in una parrochia nel libro dei battesimi,nello stesso anno, le due versioni: quella relativa alla miafamiglia (Casiraghi) e la versione Casirago, in quel caso peròil cognome prendeva il genere dal sesso del nascituro, se si trattava diuna femmina era Casiraga, Casirago se maschio. Quindi non sono convintache si tratti di un errore ma piuttosto di una tradizione. Casirago frazioneora soppressa faceva parte del comune di Montevecchia così comeMaresso la maggioranza dei cui abitanti ha questo cognome e che sembraesserne il punto originario. Peraltro molti toponimi della Lombardia portanoil suffisso ago e molti cognomi il suffisso aghi. Questo sembra esserein relazione con agh o ager (campo di) probabilmente in questo caso Campodi Cesare (Caesar). |
CASLINI | Caslini è tipicamente lombardo, do Giussano e Carate Brianza nelmilanese, di Cisano Bergamsco, Bagnatica, Brembate di Sopra, Bergamo eScanzorosciate nel bergamasco, di Lecco e di Arosio e Mariano Comense nelcomasco, dovrebbe derivare dal nome del paese di Caslino al Piano o diCaslino d'Erba nel comasco, probabili luoghi d'origine dei capostipiti. |
CASOLA CASOLI CASOLO | Casola ha un ceppo nel varesotto a Gallarate, Inarzo, Vergiate e Ternate,uno in Campania, nel napoletano a Napoli, Sorrento, Casoria, Giuglianoin Campania ed Arzano, nel salernitano a Positano e Salerno e nel casertanoa Macerata Campania, ed un ceppo in Sicilia nell'agrigentino a CattolicaEraclea ed Agrigento, ed a Castelvetrano nel trapanese, Casoli ha un cepponel varesotto a Varese, Solbiate Arno, Mornago e Saronno, uno molto consistentein Emilia, nel reggiano a Reggio Emilia, Castelnuovo di Sotto, Correggio,Montecchio Emilia e Cadelbosco di Sopra, nel parmense, a Parma e Collecchio,e nel modenese a Modena e Carpi, uno nel pesarese, a Pesaro, Petriano,Sant'Angelo in Lizzola e Montecalvo in Foglia, e ad Ancona, ha un ceppoa Gubbio nel perugino, ed un ceppo a Troia nel foggiano, Casolo sembrerebbeavere due ceppi distinti, uno a Somma Lombardo nel varesotto ed uno nell'avellinesea Montefalcione ed a Sant'Angelo all'Esca, questi cognomi derivano moltospesso da toponimi come Casola, presente in più forme in Emiliaed in Campania o Casoli presente prevalentemente in centro Italia, ma,in molti casi, dovrebbero derivare dal nome medioevale Casolus,Casola, di cui abbiamo un esempio d'usoin uno scritto del 1544: "...Ac videbatur vtraquepars perperam egisse, Casolusquidem partim occultando omnia, neque explanando, quid sent ret de iis,quae Synodus constituisset, et permittendo Synodum progredi in dogmatibussanciendis, cum interim inauditos condemnaret illa Protestantes...". |
CASOLARE CASOLARI CASOLARO | Casolare, abbastanza raro, è tipico del napoletano, di Quarto, Pozzuolie Napoli, con un piccolo ceppo anche a Vairano Patenora nel casertano,Casolari è specifico del modenese, di Sassuolo, Modena, Serramazzoni,Fiorano Modenese, Prignano sulla Secchia, Formigine, Maranello, Pavullonel Frignano e Polinago, di Bologna, di Scandiano e Casalgrande nel reggianoe di Ferrara, Casolaro ha un grosso ceppo a Napoli e nel napoletano, aCasoria, Pozzuoli, Marano di Napoli, Ercolano e San Giorgio a Cremano,con un piccolo ceppo a Frasso Telesino nel beneventano, a Salerno ed unceppo significativo a Foggia, questi cognomi dovrebbero derivareda soprannomi, anche dialettali, originati dal fatto che la famiglia abitassein un casolare o casa colonica, cioèin una casa isolata in mezzo alla campagna. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Piatta (SO), dove nellaprima metà del 1700 è Canonico un certo Pietro Andrea deCasularis. integrazione fornite da GiovanniVezzelli Casolari è cognome di origine toponimica, abbastanza diffusonel Modenese. Una località Casulareè nominata in una carta del vescovo di Modena Ubaldo nel 1146, ein altre successive del 1156 e del 1175. Doveva trovarsi fra Portile eMugnano. Dal latino medievale casulare«casa rustica». Fonte:F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CASONATI | Casonati, assolutamente rarissimo, parrebbe del mantovano, di Ostigliain particolare, dovrebbe derivare da nomi di località come Casoneo Casoni, praticamente onnipresenti in Italia, il suffisso -atiindica appartenenza, sarebbe come dire quellidel casone o dei casoni. |
CASORATI | Casorati è tipico dell'area che comprende le province di Milanoe Pavia, dovrebbe derivare dal fatto che il capostipite probabilmente eraoriginario del paese di Casorate Primo nel pavese. |
CASORIA | Tipico del napoletano, di Cicciano ed Acerra in particolare, dovrebbe derivaredal toponimo Casoria, in alcuni casi forse ad indicare un particolare rapportodi sudditanza o di devozione verso il Vescovo di Napoli che in epoca tardomedioevalerisiedeva appunto in quella città, secondo alcuni potrebbe derivareda caratteristiche della località di residenza con la presenza diuna casa aurea (da cui casoria). |
CASOTTANA CASSOTTANA | Casottana, praticamente unico, è dovuto ad un errore di trascrizionedi Cassottana, che, molto raro, è specifico di Genova, dovrebbeindicare che la famiglia, rispetto agli abitanti che hanno attribuito ilsoprannome al capostipite, abitasse in una zona piùbassa, infatti il termine sottanaindicava appunto questo fatto e cà sottanaè l'equivalente di casa più in basso,può essere anche, più semplicemente che prendano il nomeda toponimi, con il nome Cassottana esistono località come quellapresso Cicagna nel genovese o quella di Monterosso al Mare nelle CinqueTerre. |
CASPANI | Sembra avere due ceppi, nel nord milanese e comasco e in Valtellina, derivadal toponimo Caspano (SO), tracce di questa cognominizzazione si hanno adesempio nel 1500 con un certo Stefano fu Tognij Betoni de Caspano di Grosioche compare in un atto di vendita di alcuni terreni, nel 1600 la cognominizzazionesi perfeziona con ad esempio un Martino Caspanus sindaco della contradaViale di Grosio (SO). integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (SO) Il cognome è presente in alcune province della Lombardia, trale quali Milano. Deriva dal toponimo Caspano, una frazione del comune diCivo (SO). In provincia di Sondrio i Caspani sono presenti soprattuttoa Grosio e Mazzo in Valtellina, complessivamente poco meno di un centinaiodi famiglie. I Caspani si stabiliscono a Grosio nel corso del 1400, diventandonei secoli successivi protagonisti della vita del borgo. |
CASSAGHI CASSAGO | Entrambi specifici del milanesee del bresciano, dovrebbero derivare dal toponimo Cassago Brianza (LC)o Casciago (VA),ma è pure possibile un'origine più antica,in alcuni casi, direttamente da un latino Cassius ager (campo Cassio) modificatosiin Cassiago e di lì Cassago o Cassaghi. Nel 1351 in un atto troviamo,come nunzio giurato del Capitolo di S. Giovanni di Monza, Giovanni da Cassago,in un atto del 1356 è citato un Marchese di Cassago: "...etcapituli intrinseci et extrinseci eiusdem ecclesie de Massalia: petiamunam silve iacentem in territorio dictarum cassinarum de Mardegore ubidicitur ad terram ecclesie de Massalie, cui coheret a mane Petri de Ghizioet in parte Marchesii de Cassago,a meridie dicti Petri de Ghizio et a monte dicti Poli et est pertice vigintivel circha ...". |
CASSAI | Specificatamente toscano potrebbeessere stato originato da un soprannome legato al mestiere di cassai (produttoridi casse). |
CASSANDRA CASSANDRI CASSANDRO | Cassandra ha un ceppo a Latina e nel latinense a Carpineto Romano e Nettunoed a Roma, ma un nucleo principale esiste anche nel casertano a San Marcellinoe Castel Volturno, Cassandri, rarissimo, è romano, Cassandro inveceha un ceppo nel veneziano, uno romano ed uno tra casertano e napoletano,dovrebbero derivare dal nome di origine greca Cassandro(ricordiamo la Cassandra troiana), nel Lazio esiste con questo nome unamaschera dal carattere credulone, facile da raggirare, perciò inalcuni casi si potrebbe anche trattare di un origine da soprannomi ispiratiappunto a quella maschera. |
CASSANEGO | Cognome tipicamente veneto, deltrevigiano, dovrebbe derivare da un toponimo antico Cassanego, antico borgomedioevale, un tempo facente comune a se, vicino a Borso del Grappa (TV),che deve il suo nome a San Cassano. |
CASSANELLI CASSANELLO | Cassanelli ha un ceppo nel milanese, uno tra modenese e bolognese ed unonel barese, Cassanello, molto molto raro, è tipico del genovese,con un ceppo secondario nel cagliaritano, derivano da toponimi quali: Cassanod'Adda (MI), Cassano delle Murge (BA), Cassano Spinola (AL), Cassano (MO),è anche possibile, anche se non molto probabile che derivino inqualche caso da un diminutivo del nome tardo latino Cassianus. |
CASSANI CASSANO | Cassani sembra avere tre zone d'origine, la Lombardia ed in particolarela provincia di Varese e Milano, l'Emilia e Romagna e la provincia di Genova,Cassano invece è presente in tutta Italia in particolare al suded in Puglia soprattutto. Questi cognomi dovrebbero derivare da toponimiquali Cassano, presente nell'avellinese, nel milanese, nel varesotto, nelbarese, nel cosentino e in tante altre parti d'Italia, ma non si puòescludere una derivazione dall'italianizzazione del nome arabo Hassanche ha il significato di bello, carino.Cassano è un'antica famiglia nobile, Guglielmo e Bartolomeo Cassanofurono feudatari a Napoli per mandato di Re Manfredi e Carlo I d'Angiò.In Puglia nel 1330 troviamo Blasco e Giovanni, suo figlio, Castellani diBrindisi, e successivamente vicere diella Calabria, nel 1435 troviamo deiCassano partecipare al governo di Napoli. |
CASSANITI | Cassaniti ha un piccolo ceppo a Napoli ed uno nel catanese a PiedimonteEtneo, Linguaglossa e Giarre, dovrebbe trattarsi di forme etniche neogrecheriferite a paesi come Cassano di Piano di Sorrento nel napoletano, CassanoIrpino nell'avellinese o Cassano allo Ionio nel cosentino, indicando cosìprobabilmente il luogo d'origine dei capostipiti. |
CASSANMAGNAGO | Molto raro è tipico del nordmilanese, dovrebbe derivare dal toponimoCassano Magnago (VA). |
CASSARA CASSARINO CASSARO CASSAROTTO | Originario della provincia di PalermoCassara, della provincia di Agrigento Cassaro, mentre Cassarino ètipico del sud della Sicilia, Cassarotto assolutamente rarissimo sembrerebbetorinese, questi cognomi dovrebbero derivare da soprannomi legati al toponimoCassaro (SR) o al mestiere di cassaio (produttore di casse). |
CASSARINI | Cognome decisamente bolognese,dovrebbe derivare da un soprannome originato dal mestiere di cassaio (produttoredi casse). |
CASSATA | Cassata è tipicamente siciliano, in particolare del palermitano,di Palermo, Cefalù, Termini Imerese, Mentimiglia di Sicilia, SanMauro Castelverde e Ciminna, con presenze anche nel messinese a Messinae Barcellona Pozzo di Gotto ed a Piazza Armerina nell'ennese, potrebbederivare da un soprannome originato dal mestiere di pasticcere svolto daicapostipiti, ricordiamo che la cassata siciliana è un dolce caratteristicodell'isola. |
CASSATARO | Cassataro è specifico del palermitano, di Pollina, Palermo e Cefalù,dovrebbe derivare da un soprannome riferito al mestiere del capostipite,in dialetto siciliano il cassatàru(colui che prepara le cassate). |
CASSE | Casse è tipico del torinese occidentale, di Salbertrand ed Oulx,si dovrebbe trattare di un cognome provenzale, originario della Linguadoca,dell'area di Tolosa e deriverebbe da toponimi di quella zona chiamati Casseo Casses. |
CASSERA | Dovrebbe derivare dal nome di una località il Pizzo della Casseratra bergamasca e Valtellina, personaggio di rilievo agli inizi del 1800è stata la cremonese Contessa Càssera (1796-1855) una dellegentildonne più ammirate nella Milano di quei tempi. |
CASSERA' | Estremamente raro, dovrebbe essere siciliano. integrazioni fornite da EmilioPepe il cognome Casserà si dovrebbe collegare al termine araboqasr che vuol dire castelloo luogo fortificato. Il termine, insiciliano antico è diventato cassaroe venne utilizzato per denominare le strade princiapli di alcuni paesi(compreso Palermo) in quanto portavano appunto al castello. |
CASSETTA CASSETTI CASSETTO | Cassetta è presente a macchia di leopardo, ha ceppi nel palermitano,nel barese, nell'alta Campania, nelle province di Roma e Latina, nel perugino,nel veneziano meridionale e nel torinese orientale, Cassetti, abbastanzararo, sembra avere ceppi nel nisseno, nel ternano e nel bresciano, Cassettoè rarissimo e sembrerebbe tipico del torinese. |
CASSIA | Abbastanza raro sembrerebbe originario del siracusano, dovrebbe derivaredal nomen latino Cassius della gensCassia. integrazione fornita da GiovanniVezzelli il cognome ha un'alta frequenza a Catania e Siracusa. il Rohlfslo fa derivare dal sic. càssia= acacia, Cfr. G. Rohlfs: Dizionariostorico dei cognomi nella Sicilia orientale, Centro di studi filologici e linguisticisiciliani, Palermo, 1984, p.65 |
CASSIANI CASSIANO | Cassiani è presente a macchia di leopardo nel centronord, con ceppia Modena e nel modenese, a Pesaro ed a Roma, Cassiano ha un ceppo a Terranovada Sibari e Praia a Mare (CS), con un nucleo principale nel leccese traPatù, Morciano Di Leuca e Castrignano Del Capo, e a Brindisi, derivanodal nome tardo latino Cassianus dicui abbiamo un esempio in questo testo del XII° secolo: "...Etquia noster conpresbiter Cassianusgratum duxit tue fore dignationi si meo consilio in civitate vestra clericatusordinem ducere censeantur, statui propter bonivolentiam tuam..". |
CASSIBBA | Tipico di Comiso nel ragusano, dovrebbe derivare dal vocabolo arabo qhassab(macellaio. Tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Comisonel 1600 con il notaio don Carlo Cassibba. |
CASSINA | Tipico lombardo, del milanese in particolare, dovrebbe derivare dal terminecascina forse ad indicare un colono abitante appunto in cascina, ma èpure possibile una derivazione da toponimi come Cassina De Pecchi (MI)o altri simili, tracce di questa cognominizzazione le troviamo nel CodiceDiplomatico della Lombardia medioevale in un atto di venditadell'anno 1168 redatto a Milano: "..Anno dominiceincarnationis milleximo centeximo sexageximo octavo (a), decimo die mensisdecembris, indictione secunda. Constat nos Anselmum qui dicor Cassina,filium quondam Iohannis, de civitate Mediolani,...". |
CASSINAIA | Raro cognome delle provincie diMilano e Lodi, l'origine dovrebbe essere da un soprannome derivato da untoponimo come Cassina de' Pecchi (MI) o Cassina Nuova (MI) o altri ,oppurepotrebbe anche discendere da un soprannome legato alla localitàdi provenienza (la cascina). |
CASSINARI | Originale del piacentino, potrebbederivare da un soprannome dialettale legato alla località di provenienza(la cascina). |
CASSINELLI | Cassinelli è specifico dell'Italia nordoccidentale, del Piemonte,della Liguria e della Lombardia centrooccidentale,potrebbe derivare dauna forma ipocoristica del cognomen latino Cassinus,ma è anche probabile che possa trattarsi di forme etniche stantiad indicare abitanti di paesi che contengano nel nome la radice Cassino,come ne esistono molti in Italia, come Cassino d'Alberi nel lodigiano,Cassino Scanasio nel milanese, Cassino Po nel pavese e così moltialtri. |
CASSINERIO | Cassinerio sembrerebbe specifico del varesotto di Ferno in particolare. |
CASSINI | Cassini ha un ceppo in provincia d'Imperia in particolare a Perinaldo,Sanremo e Dolceacqua, uno nel milanese e nel bresciano, uno nel veroneseed uno a Roma, dovrebbe derivare dal cognomen latino Cassinuso da variazioni sul nomen della Gens Cassia,ma è pure possibile, in alcuni casi, una derivazione dai tanti toponimiCassino situati in giro per la Lombardia. |
CASSIO CASSIOLI | Cassio ha varie presenze al nord, a Trieste in particolare, ha un ceppoa Roma ed uno in Puglia a Foggia e Bari, Cassioli è tipicamentetoscano, in particolare dell'aretino a Foiano della Chiana e del senesea Sinalunga, dovrebbero derivare direttamente o tramite una forma ipocoristicadal nomen latino Cassius, il personaledella Gens Cassia. |
CASSIS | Tipico del bergamasco, di Calcinate e Cavernago, potrebbe derivare da unsoprannome di origine oscura, le ipotesi di una connessione con il villaggiodi Cassis nel sud della Francia o con il cassis(aroma di ribes) sono improbabili,nell'udinese troviamo già nel 1700 i Conti Cassis Faraone. |
CASSISA CASSISI | Cassisa, molto raro è specifico trapanese, Cassisi, probabilmentemessinese, è distribuito sulla costa sudorientale della Sicilia,di origine incerta, potrebbero essere nati da un soprannome derivato dalvocabolo latino cassis (elmo)o da un altro vocabolo latino cassis(rete da caccia) o potrebbe definirel'appartenenza alla gens Cassia. integrazione fornite da GiovanniVezzelli Cassisi è cognome della Sicilia orientale che deriva dalvocabolo dialettale 'cassisi' = lungo,alto. Rohlfs 65. |
CASSISSA | Cassissa è specifico del genovese, di Genova, Serra Riccò,Sant'Olcese e Lavagna, dovrebbe derivare dal nome dell'Alpe di Cassissasituata nel genovese, sopra Vobbia, ai confini con l'alessandrino, probabilmente i capostipiti provenivano da quella zona. |
CASSITTO | Molto molto raro è specifico del napoletano integrazioni fornite da dr. AndreaJelardi (Napoli) Nobilissima famiglia di origine tedesca il cui cognome originario eraKassitt. I Cassitto, conti di Ortenburg, Stevburg e Cilia, giuntiin Italia vennero iscritti nel Libro d''oro del Patriziato di Ravello edun ramo della famiglia si trasferì da Ravello (SA) a Bonito (AV).Lo stemma di famiglia raffigura tre campi triangolari con all''internotre uccelli, ai quali fu tolta la testa a seguito di contrasti tra un membrodella famiglia e l'Imperatore. Lo stemma di famiglia è riprodottoall''interno del Duomo di Ravello. |
CASSOL | Cassol, specifico del bellunese, di Santa Giustina, San Gregorio nelleAlpi , Belluno e Feltre, potrebbe derivare da una forma dialettale venetaper il toponimo Cassola nel vicentino, forse il paese di provenienza deicapostipiti. |
CASSOLA CASSOLI CASSOLO CAZZOLA CAZZOLI CAZZOLO | Cassola ha un piccolo ceppo nell'alessandrino, a Brignano Frascata, Tortonae Valenza, a Piacenza ed a Genova, ed un piccolissimo ceppo anche a Livornoed a Pisa, Cassoli ha un ceppo a Bologna ed a Casalecchio di Reno nel bolognese,ed uno molto piccolo ad Anzio nel romano, Cassolo, quasi unico, èdell'alessandrino, Cazzola è molto diffuso in tutto il settentrione,con ceppi piemontesi ad Acqui Terme ed Alessandria nell'alessandrino eda Montabone e Vaglio Serra nell'astigiano, e con un ceppo a Genova e Savona,un ceppo nel pavese, a Voghera, Verrua Po, Pavia, Pinarolo Po, Castellettodi Branduzzo e Bressana Bottarone, ed un piccolo ceppo anche a Cosio Valtellinanel sondriese, ha un grosso ceppo nel vicentino a Malo, Schio, Vicenza,Isola, Vicentina, Arzignano, Monticello Conte Otto, Valdagno, Grumolo delleAbbadesse, Caldogno e Costabissara, ha un grosso ceppo nel ferrarese, aFerrara, Goro e Copparo e nel bolognese, a Bologna ed Argelato, Cazzoli,molto meno comune, ha un ceppo a Verona ed uno molto piccolo a Vo nel padovano,presenta il ceppo più consistente nel bolognese a Bologna e SanGiovanni in Persiceto, Cazzolo, praticamente unico, dovrebbe essere dovutoad un'errata trascrizione di uno dei precedenti, in qualche caso potrebberoderivare dalla toponomastica, ad esempio dal nome di paesi come il vicentinoCassola o il parmense Cazzola, ma molto più probabilmente derivanoda un soprannome riferito a fabbricanti o venditori di pentole e casseruole. |
CASSOLARO | Cassolaro, assolutamente rarissimo, sembrerebbe piemontese e dovrebbe derivareda un soprannome originato dal mestiere di produttore o venditore di pentolee casseruole svolto dal capostipite. |
CASSON | Specifico di Chioggia Casson è di origini incerte, potrebbe derivaredal toponimo Cassone (VR), improbabile una derivazione dal nome francoCassyon, la più probabile èdal suo derivato, il nome medioevale Cassonedi cui abbiamo un esempio tra la seconda metà del 1200 e l'iniziodel 1300 con Cassone della Torre arcivescovo di Milano. |
CASSULLO CASSULO CAZZULLO CAZZULO | Cassullo, molto molto raro, ha un ceppo ligure, piemontese ed uno nel molisano,Cassulo, esclusivamente piemontese, ha un ceppo nell'alessandrino a Capriatad'Orba, Novi Ligure ed Ovada ed a Rivarolo canavese nel torinese, Cazzuloè specifico dell'alessandrino ,di Castelletto d'Orba, Ovada, Alessandriae Novi Ligure, e del genovese di Genova in particolare, Cazzullo, assolutamenterarissimo, è forse del cuneese, potrebbero derivare dal terminemedioevale cazzuolo o chalçuolo(specie di stampo per la fusione dell'argentoe metalli preziosi), di questo arnese abbiamo un esempio inquesta ricetta del 1364: "...E poi vi metti questoper dare cholore all'ariento: tolgli sei otavi di vetro pesto e uno otavod'osso di bue, chotto e pesto, e uno otavo di schalgliuola di ferro difabro, e lavala bene e mescola insieme e mettine di sopra nel chalçuolo,dove dée istare l'ariento...", forse ad indicare che i capostipitifacessero gli argentieri. integrazioni fornite da DanieleZaia In tutte le varianti questo cognome piemontese, deriva dalla voce dialettalecasù, che vuol dire mestolo. |
CASTA CASTI | Casta è tipicamente sardo, di Sanluri nel Medio Campidano, di Villaurbanaed Oristano nell'oristanese, e di San Giovanni Suergiu ed Iglesias nell'iglesiente,Casti, sempre sardo è tipico del meridione dell'isola, di San Sperate,Cagliari, Quartu Sant'Elena, Villaspeciosa, e Quartucciu nel cagliaritano,di Villacidro, Serramanna e Sardara nel Medio Campidano e di Iglesias,Villamassargia, Carbonia e Domusnovas nell'iglesiente, dovrebbero derivaredal termine sardo di origini catalane casta(razza, stirpe, genia), ad indicareprobabilmente un'origine privilegiata dei capostipiti. |
CASTAGLIOLO CASTAGLIUOLO CASTAGLIULO | Castagliolo, praticamente unico, specifico del salernitano, sembrerebbedovuto ad un'italianizzazione di Castagliuolo, che è caratteristicodi Forio sull'isola d'Ischia nel napoletano, Castagliulo, sempre ischitano,praticamente unico, è dovuto ad un'ulteriore variazione dialettaledel precedente, dovrebbero derivare da un termine dialettale napoletanobasato sul termine spagnolo castillo(pronuncia castiglio), che significa castelloe starebbe ad indicare nei capostipiti degli abitanti della zona del castelloaragonese nei pressi di Forio. |
CASTAGNA CASTAGNETTI CASTAGNINI CASTAGNINO CASTAGNO CASTAGNONE CASTAGNONI CASTEGNINI | Comune in tutt'Italia Castagna, decisamente emiliano Castagnetti èprobabilmente originario della provincia di Modena, Castagnini èveronese ed è anche ben rappresentato in Emilia, Castagnino ha unceppo nel genovese a Genova, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, uno calabresenel crotonese, a Petilia Policastro, Mesoraca e Roccabernarda, ed uno sicilianoa Siracusa, tipico bresciano Castegnini, Castagno ha un nucleo piemontesenel cuneese e nel torinese ed uno campano tra avellinese e salernitano,Castagnone è tipicamente piemontese, con un piccolo ceppo a CasaleMonferrato nell'alessandrino, Castagnoni praticamente unico, è delpavese. Questi cognomi dovrebbero avere, direttamente o tramite ipocoristicio accrescitivi, più o meno dialettali, un'origine da soprannomilegati al mestiere di raccoglitore o di venditoredi castagne, ma potrebbero anche derivare da toponimi quali:Castagneto nel modenese e nel reggiano o Castegnato nel bresciano. |
CASTAGNARI CASTAGNARO CASTAGNER CASTAGNERI CASTAGNERO CASTEGNARO | Castagnaro ha un ceppo nel barese ed uno nel cosentino, Castagnari ètipico di Recanati nel maceratese nelle Marche, Castagner è popriodi Vittorio Veneto nel trevisano, Castagneri e Castagnero sono specificidel torinese, Castegnaro è specifico del vicentino, di MontebelloVicentino, Montecchio Maggiore, Brendola, Zermeghedo, Lonigo e Vicenza,dovrebbero derivare tutti dal mestiere di raccoglitore o venditore di castagneo anche da toponimi con questo tipo di radice come Castagnaro nel veronese. |
CASTAGNAVIZZA | Castagnavizza sembrerebbe unico, presente oggi solo in Liguria, dovrebbederivare dal nome del colle della Castagnavizza tra Italia e Slovenia. integrazioni fornite da MaridaCastagnavizza il mio cognome Castagnavizza, non è ligure, mio nonno ècalabrese, pare che questo cognome gli sia stato dato nel momento in cuiè andato al militare, essendo figlio di n.n. |
CASTAGNOLA CASTAGNOLI CASTAGNOLO | Castagnola è tipico dell'area che comprende il pavese, l'alessandrino,il piacentino ed il genovese, con un ceppo antico anche a Napoli, di cuisi hanno tracce almeno dal 1500, Castagnoli, tipico della zona che comprendel'Emilia e Romagna e l'alta Toscana, Castagnolo è tipicamente siciliano,del messinese, dovrebbero derivare da soprannomi basati sul termine castagnola(piccola castagna) o, molto più probabilmente, da nomi di localitàomonime, come ne esistono molte dal nord al sud del nostro paese, a titolodi esempio citiamo Castagnola di Franconalto nell'alessandrino, Castagnoladelle Ferriere nel piacentino e molte altre simili. |
CASTALDI CASTALDO CASTOLDI | Castaldi è presente in tutt'Italia, con particolare concentrazionenelle provincie di Varese, Ferrara, Firenze, Lazio e Campania, Castaldoè decisamente campano, del casertano e napoletano in particolare,Castoldi è lombardo di origine pavese. Tutti questi cognomi derivanoda soprannomi originati dal vocabolo gastaldo, dal longobardo gastald,che originariamente aveva il significato di amministratore territorialeeletto dal Re che gli affidava poteri civili, militari e giudiziari, poiè diventato sinonimo di amministratore di proprietà o fattore. |
CASTANI | Castani, molto raro, sembrerebbe specifico del varesotto, di Sumirago inparticolare, potrebbe derivare dal nome del paese di Castano Primo nelmilanese, forse il luogo d'origine del capostipite, ma non escludiamo che possa anche derivare dal nome tardo medioevale Castanus. |
CASTANO CASTANO' | Si individuano due ceppi di Castano, uno in provincia di Matera ed unoin quella di Messina, Castanò invece sembrerebbe specifico dellaprovincia di Catanzaro, in particolare di Montepaone, Cortale, Soveratoe Gasperina, dovrebbero derivare dal nome tardo medioevale Castanus. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Castano cognome lucano, siciliano, calabrese e salentino. Viene dalcognome greco Kàstanos, a suavolta dal sostantivo kàstanon= 'castagna'. Rohlfs 65. |
CASTELFRANCHI CASTELFRANCO | Castelfranchi, molto molto raro, ha un ceppo a Milano ed uno a Roma, Castelfranco,ancora più raro ha una presenza nel chietino e forse un piccoloceppo a Modena, cognomi che potrebbero essere di origine ebraica, potrebberoderivare dai moltissimi toponimi Castelfranco come ne abbiamo in Umbria,nel rietino, nel bergamasco, nel cremonese ecc. |
CASTELLAN CASTELLANA CASTELLANI CASTELLANO CASTELLARI CASTELLARO CASTELLAZZI CASTELLETTI CASTELLI CASTELLIN CASTELLINI CASTELLO CASTELLOTTI CASTELLUCCI CASTELLUCCIO CASTELLUZZO | Castellan è tipico del Triveneto, Castellana ha un ceppo triestino,uno nel piacentino, uno romano, uno pugliese ed uno siciliano, presentein tutta Italia Castellano ha una grossa prevalenza al sud, soprattuttoin Sicilia, Puglie e Campania, mentre Castellani è decisamente delcentro nord, Castellari assolutamente emiliano ha anche un piccolo ceppo nel savonese, e Castellaro è veneziano,ma esiste un ceppo anche nell'area tra la provincia di Alessandria e diGenova. Castellazzi ha due zone d'elezione, la provincia di Bergamo e diModena, Castelletti è tipico lombardo, Castelli è molto diffusoin tutt'Italia, Castellin, molto raro, è specifico del padovano,Castellini, presente in tutt'Italia ha più aree di provenienza,una tra le provincie di Brescia, Verona e Vicenza, un'altra nella liguriaorientale un'altra in Umbria e potrebbe essercene pure una in provinciadi Palermo, Castello ha ceppi sparsi a macchia di leopardo un pòin tutt'Italia, Castellotti è lombardo delle provincie di Milano,Pavia e Lodi, Castellucci è molto diffuso in Romagna, Toscana, Marchee Lazio, nel materano e nel tarentino, Castelluccio è tipico dell'areache comprende napoletano, salernitano, foggiano e potentino, con un ceppoanche nel palermitano, Castelluzzo ha due ceppi uno nel palermitano eduno nel leccese. Tutti questi cognomi dovrebbero derivare da soprannomioriginati dal fatto di abitare in un castello o di essere alle dipendenzein un castello, ma possono anche essere derivati da soprannomi legati atoponimi contenenti nel loro nome la radice Castello. integrazioni fornite da DanieleZaia Suggerisco un etimo integrativo del cognome Castellano, diversa daquella più evidente. Dovrebbe, per analogia con il cognome "Catalano"anch'esso assai diffuso nel Meridione, indicare un'origine castiglianadella famiglia. |
CASTELLANETA | Decisamente pugliese, Castellaneta è tipico di Gioia Del Colle,Bitonto, Bari e Sammichele Di Bari nel barese, e di Taranto, dovrebbe derivaredal toponimo Castellaneta (TA) indicando probabilmente il luogo d'originedel capostipite. |
CASTELNOVO CASTELNUOVO | Castelnovo è tipico dell'area che comprende le province di Milano,Varese, Como e Lecco, con un ceppo anche nel bresciano, Castelnuovo oltread un'ottima diffusione nell'area del precedente ha significative presenzeanche nel romano, nel teatino, nel foggiano e nel napoletano, dovrebberoderivare dai molti toponimi Castelnovo o Castelnuovo presenti in gran quantitàin tutt'Italia. |
CASTELTRIONE | Casteltrione, quasi unico, dovrebbe derivare dal toponimo Castel Trione,frazione della città di Amatrice nel reatino. |
CASTELVECCHI CASTELVECCHIO | Assolutamente rarissimi, Castelvecchi dovrebbe essere toscano e derivareda toponimi come Castelvecchio di Vellano (PT), Castelvecchio Pascoli (LU)o simili, Castelvecchio, di origine molto più incerta, dovrebbeanch'esso derivare da un nome di località. |
CASTELVETERE | Castelvetere è tipico di Ardore nel reggino, dovrebbe derivare dall'anticonome di Caulonia, nel reggino, chiamata appunto Castelvetere. |
CASTIELLO | Castiello è decisamente campano, particolarmente diffuso nel napoletanoe casertano, ma comunque ben rappresentato anche nel beneventano, avellinesee salernitano, originato da un soprannome dialettale, dovrebbe derivaredal fatto che le famiglie abitassero o provenissero da localitàchiamate Castello o da rioni o contrade in prossimità di un castello. |
CASTIGLIEGO | Castigliego è caratteristico e specifico di Manfredonia nel foggiano,potrebbe trattarsi di un'italianizzazione del cognome spagnolo Castillejo. |
CASTIGLION CASTIGLIONE CASTIGLIONI | Castiglion, estremamente raro, è veneto, probabilmente del vicentino,Castiglione ha un importantissimo nucleo siciliano, ma presenta ceppi nelcosentino e nel crotonese, nel barese e nel napoletano, nelle provincedi Roma, Firenze e Milano, in Liguria ed in Piemonte, Castiglioni èpresente in tutto il centro nord si individua un importante ceppo nelleprovincie di Varese e Como, ma potrebbero esserci altri ceppi in provinciadi Rimini, di Verona, di Lucca e di Genova. Questi cognomi discendono datoponimi quali Castiglione d'Adda (LO), Castiglione d'Asti (AT), Castiglioned'Intelvi (CO), Castiglione Olona (VA), Castiglione Chiavarese (GE), CastiglioneMantovano (MN), ecc.. Nel 1000, nel varesotto si trova tra gli altriil casato nobiliare, dei Castiglioni che si fregiavano allora del titolodi Capitani di Castiglione Olona e che nel secolo successivo erano trale più nobili famiglie del Seprio, nel 1300 a Casciago (VA) troviamola nobile e influente famiglia Castiglioni tra le più abbienti epotenti, nel 1400 c'è un Branda Castiglioni Vescovo di Como, e unsuo omonimo Vescovo di Piacenza, creato Cardinale nel 1411dall'antipapaGiovanni XXIII, a Berbenno, in Valtellina, nel 1450 l'arciprete GuidottoCastiglioni è alla guida della pieve, il Guicciardini nelle sueMemorie cita, riferendosi a nobili cavalieri fiorentini del 1400:"...messer Luigi Ridolfi, messer MatteoCastiglioni, Niccolò da Uzzano...",a Elice (PE) nel 1500 la famiglia Castiglioni di Penne risulta fra i ricchiproprietari terrieri: "...Istromento di ratificadi una vendita di un terreno feudale in contrada delli Sanarci a beneficiodell'Università dell'Elce colla renuncia del patto redimendo, controD. Francescantonio e D. Pompeo Castiglionieredi del quondam Camillo Castiglioni...",nel 1700 i Castiglioni sono Marchesi a Calcio (BG). |
CASTORANI | Cognome tipico del teramano, dovrebbe derivare dal toponimo Castorano(AP). |
CASTORI CASTORO | Castori, abbastanza raro, ha un ceppo romagnolo, uno nel perugino, unoa Roma ed uno nel nuorese, Castoro, presente sporadicamente al sud, haun ceppo consistente nel barese, soprattutto ad Altamura, Grumo Appulae Toritto, dovrebbero derivare dal nome latino Castoruso Castorius, a sua volta derivato dalnome greco Kastor (castoro),uno degli argonauti, famosissima la coppia di gemelli Castoree Polluce, immortalati nella costellazionedei Gemelli. |
CASTORINA CASTORINI CASTORINO | Castorina è tipicamente siciliano, di Catania, Acireale, Aci Castello,Giarre, Aci Catena, Gravina di Catania, Riposto, Misterbianco, ZafferanaEtnea, Aci Sant'Antonio e San Giovanni la Punta nel catanese, con presenzeanche a Messina e Taormina nel messinese, Castorini, quasi unico, ha qualchepresenza nel napoletano e nel brindisino, Castorino ha un piccolo cepponel messinese, dovrebbero derivare da un soprannome dialettale basato sultermine arcaico casturinu, un tipicopanno di lana pesante usato per ripararsidai rigori invernali o notturni nei pascoli, forse ad intendere che i capostipitifacessero i pastori. |
CASTRACANE CASTRACANI | Estremamente rari entrambi, Castracane sembra avere oltre ad un ceppo napoletanoanche un'origine nel centro Italia, Castracani parrebbe della zona traToscana e Marche, derivano da soprannomi legati ad un mestiere o ad un'attivitàmilitare, tracce di questa cognominizzazione si trovano nel 1300, nella Vitadi Castruccio Castracani Niccolò Macchiavelli scrive: "...famigliade' Castracani èconnumerata intra le famiglie nobili della città di Lucca,..." |
CASTREZZATI | Castrezzati è specifico del bresciano, di Brescia, Collebeato, Gussago,Cellatica e Rodengo Saiano, dovrebbe derivare dal nome del paese brescianodi Castrezzato, probabilmente il luogo d'origine dei capostipiti. |
CASTRI CASTRINI CASTRINO CASTRO CASTRONE CASTRONI | Castri ha presenze in Toscana, un ceppo nel romano, a Rocca di Papa e Roma,ed uno a L'Aquila, Castrini ha un ceppo lombardo nel bresciano, a Desenzanodel Garda, Pozzolengo, Sirmione e nel vicino mantovano, ed uno nella zonacentrale che comprende Abbadia San Salvatore nel senese, Todi nel peruginoed il ternano, Castrino sembrerebbe ormai scomparso in Italia, Castro sembraavere oltre al nucleo nel catanese, anche un ceppo nel barese ed uno nelnapoletano, con sparute presenze anche in Sardegna, Castrone è quasiunico, Castroni ha un ceppo a Martinsicuro nel teramano ed uno a Roma,dovrebbero derivare, direttamente o attraverso ipocoristici o accrescitivi,da nomi di località contenentri la radice Castr-,come si può evincere da questo testo del 1399 rinvenuto nel pavese: "...EgoIohannes de Castro,filius quondam domini Gaspardi de CastroArborii, publicus imperiali autoritate notarius...". integrazioni fornite da GiuseppeConcas CASTRO: castello, roccaforte; dal latino castrum= luogo fortificato. Nella lingua sarda,soprattutto nella variante logudorese, col termine castroo castru o castrasi indica una fortezza antica, ma anchei nuraghi, che sono considerati lepiù antiche fortificazioni della Sardegna. Citiamo alcuni luoghifortificati, molti dei quali sono scomparsi o di cui restano soltanto iruderi: Castra, abitato scomparso( sede di una Coorte romana di equites- cavalieri - Liguri), almeno sino al 74 d. C.) ubicato a circa 4 chilometrida Oschiri. Fu capoluogo della Curadorìa di Montecuto, delregno giudicale di Torres. Nel 1324 passò alla Corona d'Aragonae quindi al Regno (aragonese) di Sardegna; poi fu infeudato dal re Pietroil Cerimonioso a Giovanni d'Arborea, fratello "ribelle" di Mariano IV°(padre di Eleonora) ed infine tornò al Regno di Sardegna; non sappiamoper quale motivo, durante la seconda parte del XV° secolo fu abbandonato;Castro o Castello di Sant'Antioco, ubicato nei pressi dell'abitato, delquale restano poche tracce. Abbiamo diversi riferimenti: la prima notiziadell'esistenza del Castello è del conte della Marmora, Alberto Ferrero,nel suo "Viaggio in Sardegna" del 1839. Successivamente ne parla VittorioAngius nel D. G. S. S. C. degli Stati di S. M. il re di Sardegna, nel 1841.Si trattava di una fortezza composta da 7 torri, situata in posizione strategica,subito dopo il ponte, che ancora oggi collega l'isola (di Sant'Antioco)alla terra ferma; ed ancora: Castrum Ianuense, l'attuale Castelsardo; CastrumPlatearum, l'attuale Las Plassas, etc. etc. Attualmente il cognome èpresente in 257 Comuni italiani, di cui 2 in Sardegna: Abbasanta 9, Selargius3. E' invece un cognome diffuso in tutta Italia, con maggiore frequenzain provincia di Catania. Lo ritroviamo nelle carte antiche della Sardegna,ma nella forma De Castro. (vedi De Castro). |
CASTRICIANO | Castriciano è tipico di Messina, si potrebbe trattare di una formaetnica di comuni come Castroreale nel messinese, ma è pure possibileche derivino invece da un fundus castricianusmediovale di cui si siano perse le tracce, cioè della proprietàrurale di un Castricius, non si puòescludere, anche se veramente improbabile, una derivazione dal terminetardo latino castrucianus (piccolo porcile). |
CASTRIGNANO CASTRIGNANO' | Castrignano è tipicamente pugliese di Monopoli, Spinazzola e Barinel barese, di Manfredonia nel foggiano, di Calimera nel leccese, di Brindisie di Taranto, con un ceppo anche ad Anzi nel potentino, Castrignanòè specifico del leccese e brindisino, di Calimenra, Copertino, Lecce,Melendugno, e Campi Salentina nel leccese e di Brindisi, dovrebbero derivaredal nome dei paesi di Castrignano de' Greci o Castrignano del Capo, entrambinel leccese. |
CASTRIOTA CASTRIOTI CASTRIOTO CASTRIOTTA CASTRIOTTI | Castriota ha presenze sparse nella zona litoranea adriatica dal pesareseal leccese. con presenze anche nel cosentino, Castrioti, assolutamenterarissimo, sembrerebbe del beneventano, Castrioto, molto molto raro, èdel leccese, Castriotta ha un ceppo a Trieste, uno, il più consistentea Manfredonia nel foggiano, con presenze anche a Foggia ed a Molfetta nelbarese, Castriotti, assolutamente rarissimo, è specifico di Venosanel potentino, dovrebbero essere di origini albanesi e derivare in qualchecaso dal cognome albanese Kastrioti,dovrebbe trattarsi di una forma etnica grecanica, dove il suffisso -otasta per abitante di, riferita forsein qualche caso anche a paesi come Castrignano dei Greci o Castrignanodel Capo nel leccese, o come Castronovo di Sant'Andrea nel potentino ocome i moltissimi paesi, sia italiani che del territorio della costa dalmata,contenenti la radice Castro derivatadal termine latino castrum (insediamentomilitarizzato, accampamento, luogo fortificato), famosissimoè stato il principe albanese di Kruje Gjergj Kastrioti Skënderbeu(1405 - 15468) eroe nazionale d'Albania, che riunì i vari principatidell'Epiro e di Albania per opporsi contro l'invasore turco, Kruje si arreseagli ottomani solo 10 anni dopo la sua morte, il casato dei Castriota ottennedal Re d'Aragona, dopo la morte di Gjergj, il ducato di SanPietro in Galatinae la contea di Soleto nel leccese, Giovanni, figlio di Scanderbeg, sposandoIrene Paleologo, ultima discendente della famiglia imperiale di Bisanzio,divenne di fatto l'ultimo rappresentante dell'Impero Bizantino ed i discendentidella famiglia Castriota Scanderbeg oggi rimangano gli unici discendentidiretti degli ultimi imperatori di Costantinopoli. |
CASTROFILIPPO | Specifico di Palermo e del palermitano, cognome abbastanzarecente, deriva dal toponimo Castrofilippo (AG). |
CASTROGIOVANNI | Castrogiovanni, decisamente siciliano, molto diffuso in tutta l'isola,ma particolarmente nell'ennese da dove è originario, dovrebbe derivaredal toponimo Castrogiovanni, l'antico nome della città di Enna. |
CASTRONOVO | Castronovo è tipico della Sicilia centrooccidentale, dovrebbe derivaredal toponimo Castronovo di Sicilia (PA). |
CASTRONUOVO | Castronuovo è tipico della zona che comprende la Basilicata ed iltarentino, dovrebbe derivare da toponimi come Castronuovo di Santandrea(PZ). |
CASTROVILLARI CASTROVILLI | Castrovillari è tipico del cosentino, di Acri, Bisignano, Castrovillari,Luzzi, Corigliano Calabro e Rocca Imperiale e del Salento, Castrovilliè specifico del barese, di Minervino Murge in particolare, dovrebberoderivare dal toponimo calabrese Castrovillari. |
CASU | Estremamente diffuso in tutta la Sardegna, dovrebbe derivare dal mestieredi produttore di formaggio casu inlingua sarda. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CASU: su casu = cacio,formaggio. Dal latino caseus.Su casu de craba; su casu de brebei; su casu debacca = il formaggio di capra, di pecora,di vacca. Su cabacasu èla farfallina notturna. La forma diformaggio è detta: una piscèddao piskèdda de casu. Ilpasto tipico proverbiale dei sardi: pani e casue binu a rasu = pane e formaggio evino a bicchieri ben pieni. In erboristeria: sucasu cottu è l'orchis> orchidea selvatica; è dettacosì anche la fumaria officinalis> erba acetina. Sutrattacasu è la grattugia delformaggio. Su casu de Santu Franciscusono le bacche della malva (narbèdda).Come cognome è presente nelle carte antiche della lingua sarda.Tra i firmatari della Pace di Eleonora, LPDE del 1388, abbiamo: Casu Comita,ville Gurrutta ( * Gurrutta.odierno Brutta - Contrate de Ardar et Meylogu);Casu Georgio, ville Cerchillo(* Cerchillo... attuale Berchidda. Curatoriede Costa de Valls); Casu Guantino, major ville de Biti(attuale Bitti);Casu Joanne - de Castri Januensis(Castelsardo); Casu Mariano, jurato villePetra Veurra (* Petra Veurra.distrutto. Campitani Majoris); Casu Mario- ville de Dosille(* Dosìlle.Osìdda (Contrate Montis Acuti- Ozieri); Casu Nicolao, ville Selluri( Sanluri - Seddori); Casu Petro,jurato ville Bonorbe(Bonorva); Casu Petro, ville Lunamadrona (Lunamatrona- Contrate Marmille). Nel Condaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°,XIII° secolo abbiamo: Casu Ithoccor (18), testis parthizione de servis(testein una partizione di servi): parthiuimus a Merkisa cun sos Casus et cundonna Iusta de Cleu et cun Dorgotori Pinna et intrait a Sancta Julia sulatus et ad Sanctu Petru su pede et comporai a Juanne de Rosa et assosCasus et a donna Justa de Cleu et assu frate, sas iij dies ki minde essiat.( abbiamo diviso Merchisa con i Casu e con donna Justa e con DorgotoriPinna e toccò a Santa Giulia la metà (del servizio) e a SanPietro un quarto; ho comprato Juanne de Rosa dai Casu e da donna Cleu edal fratello, per le tre giornate che mi mancavano). Nel testo del Farade Rebus Sardois IV (106/18), figurano: (1)Casu Antonius, firmatario, perconto di re Giovanni d'Aragona, del trattato di pace con Eleonora d'Arborea(LPDE del 1388); il trattato fu firmato il 5 febbraio del 1388 e sottoscrittoquindi dai seguenti delegati: Ximen Perez de Arenòs in nome di Giovanni,re di Aragona e di Sardegna, Comita Pancia di Arborea, Tommaso Serra diArborea e Antonio Casu di Sassari.> Ximen Peres de Arenoso pro Ioanne Aragoniaeet Sardiniae rege, Comita Pancia arborensis, Thomas Serra arborensis etAntonius Casu sassarensis.). (2) Casus Ioannes( 196/4): Anno 1463, 7 Kal.Novembris, ad Synodum provincialem Turritanam vocati, convenerunt (alladata del 26 ottobre 1463, fu convocato il sinodo provinciale turritano,al quale parteciparono.): Antonius Cano archiepiscopus turritanus; Sisinniusepiscopus bisarchensis; Nicolaus episcopus ampuriensis; Iacobus episcopussorrensis; Petrucius abbas S.ti Michaeli de Plano; Ioannes Magnus archipresbytersassarensis; Guantinus de Luna canonicus et vicarius turritanus; Pantaleusde Serra canonicus turritanus; Elias Masala canonicus turritanus; GonnariusPilus canonicus turritanus; Franciscus Cano rector de Sennoris procuratorepiscopi plovacensis; Ioannes Casus canonicus e procurator episcopi castrensis;etc. (3) Casus Matthaeus(28/12): ambasciatore sassarese, che insieme adaltri nobili sardi, tra cui anche il giudice Ugone II° d'Arborea, giuraronofedeltà al principe Alfonso d'Aragona, che si accingeva alla conquistadella Sardegna, con una potente flotta, e un forte schieramento di terra.Siamo nell'anno 1323. Dopo circa un anno di guerra, fatta soprattutto diassedi di roccaforti ( Villa di Chiesa >Iglesias, resistette eroicamenteper ben sette mesi e otto giorni), in data 19 giugno 1324, si arrese ancheCastel di Cagliari e nella Cattedrale di Bonaria fu riconosciuta una nuovaentità statuale: nacque di diritto e di fatto il Regno di Sardegna,detto all'inizio Regno di Sardegna e Corsica. Questi fatti storici riportatinel testo del Fara, si ritrovano, perfettamente rielaborati, nel Di. Sto.Sa. di F. C. Casula. |
CASULA CATZULA | Casula, decisamente sardo, è molto diffuso in tutta l'isola, conmassima concentrazione a Cagliari, Selegas, Assemini e Serdiana (CA), Sirised Oristano (OR), Villamassargia, Carbonia e Iglesias (CI), Olbia (OT)e Nuoro dovrebber derivare da soprannomi derivati dal termine sardo casula(stazzo, ricovero di campagna) forsegrazie all'attività di pastore del capostipite. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CASULA; CATZULA: in tutte le parlate dell'isola significa pianeta,veste che portano i sacerdoti per celebrare la messa. Dallospagnolo casulla. Dal latino casula.In latino oltre a pianeta significaanche piccola casa. Come cognome èdiffuso in tutta la Sardegna sin dai tempi antichi. Tra i firmataridella Pace di Eleonora, LPDE, del 1388, figurano: Casula Anthonio, majore(amministratore, sindaco) ville Gorare ( * Gorare ...Odierna Borore. Marghinede Gociano); Casula Arçoco, ville Laconi (** Laconi.et ContratePartis Alença et etc. seu Atara Barçolo, officiali Curatoriede Parte Alença. In posse Penna Ambrosii et filii Guiducii (Penna)notari...die XII januarii 1388.( nisi pastores bestiarium et etc.). NelCondaghe di San Pietro di Silki, CSPS, XI°, XIII° secolo, figurail nome Casula: monticlu de Casula (19°), in una compera di terre (comporu):comporaili a Gunnari de Thori Pistanka su latus (la metà) dessusaltu d'Arave( paese medioevale, villa, bidda, scomparsa verso la finedel XIII° secolo. Appartenne alla Curadorìa di Flumenargia,nel regno giudicale di Torres).et fallat in sos ballicos(declina in piccolevalli) derettu assu monticlu de Casula( dritto sino al colle di Casula).Nel Condaghe di San Nicola di Trullas, CSNT, XI°, XIII° secolo,abbiamo: Casubla (Casula - la b risulta aggiunta da altra mano, per indicareil richiamo) Michali, servo in Usune (l'attuale Usini: (SS)centro abitato con 4000 anime, ad economia agricola, famoso per i suoivigneti), e la figlia Maria (256): ego presbiter Dericor ki poniuin custu condake II terrales (due coloni) integros a Ytcioccor de Bosia,fiiu (il figlio) de Janne Carica et a Maria, fiia de Michali Casubla.Nellastoria ricordiamo Casula Antonio, illustre personaggio di Nurri, vissutonell'ultimo periodo spagnolo del Regno di Sardegna. Nel 1701 ottenne ilcavalierato ereditario e la nobiltà. Lasciò tutto il suopatrimonio ai Gesuiti, perché fondassero un collegio religioso aNurri (centro abitato del Sarcidano - prov. CA - con 2430 anime; le sueorigini sono preistoriche. L'antico edificio del Collegio dei Gesuiti èoggi adibito a Sede del Municipio). Il cognome Casula è attualmentepresente in 458 Comuni italiani, di cui 204 in Sardegna: Cagliari 376,Sassari 214, Assemini 186, Olbia 133, etc. Catzula(si tratta probabilmentedella trascrizione errata di Casula, che è presente a Meana Sardoin numero di 40 e a Bosa in numero di 26), è presente in 9 Comuniitaliani, di cui 2 in Sardegna: Meana Sardo 32, Bosa 3. |
CASULLA CASULLI CASULLO | Casulla, quasi unico, è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizionedei successivi, Casulli è specifico del barese, dove è moltodiffuso a Putignano e Noci, con buone presenze anche a Massafra e Palagianonel tarentino e nel barese anche a Castellana Grotte, Mola di Bari, Alberobello,Conversano e Monopoli, Casullo, decisamente più raro, è specificodel foggiano, di Accadia e Monteleone di Puglia, potrebbero derivare danomi medioevali di località come questa citata in un atto napoletanodel 1263: "'...abitator de loco qui nominatu CasullaBalentiana...", ma si può anche prendere in considerazioneuna derivazione dal termine spagnolo casulla(casula, l'antico nome della pianetasacerdotale, il paramento liturgico usato dal presbitero perpresiedere la celebrazione eucaristica, una sorta specie di lungo poncho),forse perchè i capostipiti fossero soliti indossare questo tipodi veste. |
CASUMARO | Casumaro, abbastanza raro, sembrerebbe specifico di Megliadino San Vitalenel padovano, difficile non ipotizzare una derivazione dai toponimi Casumarodi Finale Emilia (MO) o Casumaro di Cento (FE), anche se quest'ultimo nonè così lontano da non essere il più probabile comeluogo d'origine della famiglia. |
CATACCHIO | Decisamente di Bari, potrebbe derivare da un soprannome dialettale. integrazioni fornite da DomenicoFrancesco Catacchio origine potrebbe essere greca cata-kios ovvero venuto dall'isoladi Kios. |
CATAGINI | Assolutamente rarissimo è tipico del vicentino, potrebbe derivareda un soprannome dialettale. integrazione di Luigi Colombo Nel Nord un cognome come Catagini fa pensare immediatamente a CàTagini, cioè a Casa dei Tagini, i Catagini sembrerebbero originaridi Altavilla Vicentina.. |
CATALAN CATALANI CATALANO CATALANOTTO CATALONI CATELAN CATELANI CATTALAN CATTALANI CATTALANO CATTELAN | Catalan, rarissimo, sembrerebbe triestino, Catalani è raro e sembraavere un ceppo nel Lazio ed uno nelle Marche, Catalano è diffusissimoin tutt'Italia sembrerebbe decisamente centro meridionale, ma potrebberoesserci anche altri ceppi in Liguria, tra Bologna e Firenze e in Lombardia,Catalanotto è tipicamente siciliano, della parte occidentale dell'isola,di Salemi e Castelvetrano nel trapanese, di Palermo e di Ribera nell'agrigentino,Cataloni, quasi unico, è del centro Italia, Catelan è delvicentino, Cattelan è molto diffuso in tutta l'area vicentino, trevisana,padovana e veneziana, Catelani è toscano, delle province di Luccae Firenze, Cattalan, quasi unico, è forse veneziano, Cattalani moltoraro potrebbe avere oltre al ceppo marchigiano anche uno, probabilmentesecondario nel mantovano, Cattalano rarissimo, sembra proprio del torinese,la loro origine è o direttamente dal nome medioevale italiano Catalanuso da soprannomi originati dalla provenienza geografica del capostipite,la regione della Catalogna in Spagna, origine che può essere realeo attribuita a chi, come i legionari veterani di Pompeo, aveva effettuatodelle campagne in Spagna, ma è anche da prendere in considerazioneun'origine ebraica a seguito della cacciata degli ebrei dalla Spagna. Nel1200 sulla Nova Cronicha del Villani si legge: "...duecavalieri frati godenti di Bologna per podestadi di Firenze, che l'unoebbe nome messer Catalanode' Malavolti, e l'altro messer Loderigo delli Andalò, ...",sempre nel 1200 in un atto leggiamo: "...dominicode Villalonga Ferrarius Catalanus,«haereticorum terror»,...", nel 1300 nell'elenco deivescovi fatti da Giovanni XXII° si trova JordanusCatalanus, nel 1500 troviamo un famoso pittore Gian Domenico Catalano,in un atto rogato a Monterubbiano (AP) si parla di 1500 ducati, impegnatia favore di un tale ebreo Abraham Catalanus. integrazioni fornite da Norberto Catelani Molto probabilmente Catelani è dovuto ad un errore di trascizionein quanto forse originariamente il cognome era Catalani. E' presente unceppo nella Versilia Storica (Stazzema). Tracce di tale cognome si trovanoa partire dalla metà del 1700. |
CATALDI CATALDO | Cataldi, abbastanza diffuso in tutto il sud ha ceppi importanti in Puglia,Basilicata, Calabria e Sicilia, ma sembrano esserci nuclei anche nel Lazioe nelle Marche, Cataldo è specifico di tutto il sud, derivano dalnome medioevale Cataldus, di cui si ha traccia ad esempio in un atto didonazione del 686 scritto in Cremona, dove si può leggere: "Innomine domini Dei et beatissimi auctoris nostri Iesu Christi et beate matriseius Marie domine nostre. regnantes gloriosissimis domnis nostris Pertharithet Chuniberth uiri excellentissimi regibus, anno regni eorum decimo sexstoet nono... ...Ego Cataldusindignus primus presbiter ut primerius ut custus Sancte Marie huic cartuladonactonis et dotacionis a nobis facta subscripsimus et probaui...",ma è pure possibile una derivazione da toponimi come San Cataldo(CL) o San Cataldo di Bella (PZ) o dal termine longobardo Gastaldo (vedi).Tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Messina nel 1300, in untestamento infatti si legge: "...et meridiem estvia pubblica et a septentrione hospitium dicti DonniCataldi et tertiam partem bonorum et iuriumsuorum existentium ...". |
CATALE | Assolutamente rarissimo, sembrerebbe originario dell'alta Basilicata, dovrebbederivare da modificazioni dialettali di nomi di località contenentila radice Cataldo, come San Cataldo di Bella (PZ) e simili. |
CATALFAMO | Catalfamo è tipicamente siciliano, della zona orientale dell'isola,del messinese in particolare, di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale,Terme Vigliatore, Milazzo e Furnari, dovrebbe derivare da un soprannomegrecanico a sua volta derivato dai termini greci katà(contro) e phamà(grido, voce, che parla), con il sensodi antagonista, ribelle, anche se non si può escludere chesi tratti di un'alterazione dialettale del termine greco καταφαίνωkatafaino, che significa mostrare,evidenziare, ma anche rappresentare,forse ad identificare nel capostipite una specie di oracolo o comunque un uomo di religione. |
CATALIN | Catalin è tipico di Villar Pellice e Luserna San Giovanni nel torinese,dovrebbe derivare dal nome Cathelinforma maschile savoiarda del nome Caterina. |
CATALINI CATTALINI | Catalini è tipico marchigiano, della provincia di Macerata, Cattalinisembra avere un ceppo tra le province di Sondrio e di Brescia ed uno trale province di Reggio e di Lucca, dovrebbero derivare da modificazionidel nome Catalina, una variante del nome Caterina. Tracce di questacognominizzazione le troviamo in un atto del 1 febbraio 1481 scritto a Mombasiglio(CN): "...Actum in recepto Montisbaxili in quadamdomo Antonii Catalini..."e nel 1600 a Civago (RE) con don Giacomo Cattalini. integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (SO) Cattalini è presente nella zona di Tirano (SO) da almeno tresecoli. Fino all'800 si scriveva Catalini. Diversi Cattalini sono emigratinegli ultimi due secoli dal mandamento di Tirano verso Stati Uniti, Argentina,Brasile, Australia. |
CATALLI CATALLO CATULLI CATULLO | Catalli ha un ceppo a Pescina nell'aquilano ed uno a Roma, Catallo ha unceppo nel frusinate a Isola del Liri, Casalvieri, Arpino, Sora ed Anagni,ed a Roma, Catulli, assolutamente rarissimo, ha un ceppo a Caprarola nelviterbese ed a Roma, Catullo ha un ceppo a Venezia, uno a Roma, Civitavecchiae Velletri, uno a Castel di Sangro nell'aquilano, ed uno a Napoli, tuttiquesti cognomi dovrebbero derivare dal cognomen latino Catalluso Catullus, forme ipocoristiche delpiù noto Cato, Catonis,reso famoso da Marco Porcio Catone il Censore e da Marco Porcio Catonel'Uticense. |
CATALUFFI CATALUFFO | Cataluffi ha un ceppo umbro, in particolare a Foligno, ed uno romano, Cataluffo,quasi unico, parrebbe dell'area aquilano, laziale, e potrebbe derivaredal nome di Colle Cataluffo nel frusinate, dovrebbe derivare da soprannomioriginati dal termine arcaico cataluffao cataluffo, una specie di stoffadamascata a mò di broccato povero, fatta di lino e cotonaccioa righe di vari colori a fiori, usata anticamente per tende, tappezzeriae per abiti o paramenti sacri come la pianeta, soprannome che potrebbeessere stato motivato sia dal tipodi abbigliamento dei capostipiti, chemagari dal fatto che commerciassero o tessessero quel tipo di stoffa. |
CATANEO | Cataneo sembrerebbe specifico del foggiano di San Severo in particolare,dovrebbe derivare dal termine medioevale Cataneuscarica attribuita in epoca medioevale a quanti occupassero cariche di rilievoin campo militare, giudiziario o amministrativo di un paese o di un castelloe che divenne in uso anche come nome personale, come possiamo vedere inuno scritto dell'anno 1393 a Genova: "In nomine DominiAmen - Cataneus Spinolacivis Ianue quondam Domini Catanei ex una parte et Thadeus de Senis pictorJanue ad sanctum Laurentium ex parte altera pervenerunt et pervenisse sibiinvicem et vicissim confitentur et confessi sunt et fuerunt ad infrascriptapacta conventiones promissiones et obligationes slemni stipulatione valataet firmata et valatas et firmatas...", tracce di questa cognominizzazionela troviamo a Modugno agli inizi del 1500, nel 1512 Guarino Cataneo fufatto Castellano di Bari dalla Regina Isabella d'Aragona. |
CATANI CATANO | Catani è tipico della fascia centrale che comprende Romagna, Marche,Umbria, Toscana e Lazio, Catano, molto molto più raro è specificodel barese ed in particolare di Canosa Di Puglia, dovrebbe derivare dalnome medioevale Catanus di cui abbiamo un esempio nel Decasibus virorum illustrium del Boccaccio: "...Verum,ut hos omiserim, se rebus Romulde cum Gisulpho tranquillis habentibus,turbo cunta circumagitans repente exortus est. Nam Catanus,Avarorum rex, congregata armatorum multitudine hostiliter Gisulphi finesingressus...", secondo altri deriverebbe invece da una forma contrattadel termine medioevale capitaneus divenutoprima capitanus e quindi catanus. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Catano, cognome barese, per Minervini 135 è variante del toponimoCatania, dal greco bizantino Katàne,latino Catina, italiano antico Catana.In Sicilia potrebbe derivare dal personale Gaetano. |
CATANIA | Cognomespecifico siciliano, deriva ovviamente dal toponimo omonimo. Il ceppo messinesesi stabilì a Messina sotto Federico II°, da cui ebbe il feudodi Nissoria, la castellania di Asaro ed il casale di Placa di Baione costituitoin Baronia. |
CATANZARITA CATANZARITI | Catanzarita, praticamente unico, potrebbe essere o una forma arcaica oun errore di trascrizione di Catanzariti che è specifico della Calabriameridionale, dovrebbero comunque derivare dall'etnico greco del toponimoCatanzaro. |
CATANZARO | Diffuso in Sicilia, Calabria e Puglia, deriva dal toponimo omonimo. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Catanzaro è un cognome derivante dal toponimo omonimo che vienedal greco medievale Καταντζάριον Katantzàrion,che ha origine dal termine greco kàto (giù,in basso, di sotto) aggiunto al termine arabo 'anzār'= terrazza, con il significato di terrazza situata in basso, inteso in basso rispetto alla Sila,la città infatti sorge ai suoi piedi. |
CATAPANE CATAPANI CATAPANO | Catapane è tipico di Caserta, Catapani è di San GiuseppeVesuviano (NA), Catapano, molto diffuso in tutta la Puglia, nel potentiuno,nel napoletano e salernitano e nel cosentino, con nuclei importanti a Ottavianoe San Giuseppe Vesuviano nel napoletano e, in Puglia, a Taranto e Barletta(BA), derivano dal termine bizantino Catapanuso Catepanus (Prefettodi una provincia dell'Impero) cioè sovrintendente, guardiadaziaria al controllo di alcuni territori nel senso di ufficiale addettoall'esazione delle multe, ma anche Giudice nelle liti civili. |
CATARAME CATRAME | Catarame quasi unico, parrebbe siciliano, così con il leggermentemeno raro Catrame, per entrambi l'origine dovrebbe essere quella di artigianicalafatari. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Catarame, praticamente unico, proviene forse dal catanese, Catrame,rarissimo, è originario di Modica (RG), questi cognomi derivanodal termine catrame, ad indicare, così, un mestiere connesso conl'uso di questo liquido viscoso: un tempo, infatti, il catrame veniva usatoper diversi scopi, come l'impermeabilizzazione delle navi e dei cavi, ilfissaggio delle carene, la copertura dei tetti con assicelle, etc. Si tratta,dunque, delle cognominizzazione di nomi di mestiere attribuiti ai capostipiti. |
CATARIN CATARINI CATARINO CATERINI CATERINO CATTARIN CATTARINI CATTARINO CATTERINI CATTERINO | Catarin, assolutamente rarissimo, è del trevisano, Catarini, ancorapiù raro, è dell'area marchigiano, abruzzese, Catarino, quasiunico, è campano, Caterini ha un ceppo nell'Italia centrale traToscana, Umbria, Lazio settentrionale e Roma ed uno tra potentino e cosentino,Cattarin ha un ceppo nel trevisano a Silea, Treviso, Breda di Piave, Casalesul Sile, Roncade, Villorba, Istrana e Paese, un ceppo nel goriziano aCormons e Mariano del Friuli ed uno a Roma, probabile esito della BonificaPontina, Cattarini ha un ceppo triestino ed uno molto piccolo a Pergolanell'urbinate, Cattarino, molto raro, ha un piccolo ceppo a Buia e Tolmezzonell'udinese, Catterini, assolutamente rarissimo, parrebbe umbro, Caterinoè molto diffuso in Puglia, in Molise, nel napoletano e soprattuttonel casertano, con un ceppo anche a Roma, Catterino, quasi unico, sembraessere molisano, dovrebbero derivare dal nome germanicoCatherin, versione maschile del piùnoto Catharina, ma in alcuni casi,soprattutto al sud, potrebbe derivare dal termine greco katharos(immacolato, lindo, puro, lucente)rientrando nel caso dei nomi originati dalla devozione cristiana. integrazioni fornite da Carlo Caterini il cognome Caterini o Caterina ha origine dalla devozione per SantaCaterina d'Alesandria. Questa famiglia ha tre rami nobili: di Terni, Onanoe di Vaglio Basilicata. Alla nobile famiglia Caterini di Onano in provinciadi Viterbo, apparteneva il cardinale Prospero Caterini cugino di MarcantonioPacelli, nonno di del papa Eugenio Pacelli. Il suo blasone é raffiguratonel dizionario blasonico di Vittorio Spreti. Alla famiglia Caterini diVaglio Basilicata apparteneva la nobile Maddalena Caterini di Acerenzache sposò nel 1629 il Conte Donato Gattini di Matera: il suo blasoneè raffigurato nel dizionario blasonico del Crollalanza. il blasonedei Caterini di Terni é raffigurato nel dizionario blasonico delCrollalanza e dello Spreti. A questa famiglia appartennero numerosi personaggiche ricoprirono cariche municipali a Terni e possedettero il feudo di Poggionel Comune di Otricoli. integrazioni fornite da Vito Caterini Il ramo Caterini sviluppatosi nella provincia di Avellino provienedall'attuale provincia di Foggia ed in particolare da San Marco in Lamis,dove il cognome originale era Catarina successivamente trasformatosi inCatarini e poi dal 1840 in Caterini, l'origine del casato è bizantinae anche oggi esiste in Grecia una città dal nome Katherini(n.d.r.Katherini è una città situatanel golfo di Tessalonika a circa 50 Km da questa città).Taleramo avellinese ha un blasone inquartato e sormontato da corone ducali. |
CATARINICCHIA CATERINICCHIA | Catarinicchia, molto raro, è specifico del palermitano, di Cinisi,Palermo e Terrasini, con un ceppo anche ad Alcamo nel trapanese, Caterinicchia,che sembrerebbe unico, è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizionedel precedente, che dovrebbe derivare da una forma ipocoristica dialettalesiciliana del nome medioevale Catharinaderivato dal greco katharòs(puro). |
CATAVOLO | Catavolo, quasi unico, è specifico del latinense, dovrebbe derivareda un soprannome basato sul termine greco antico χατάβολοςkatàbolos (in greco la pronuncia della lettera beta(β) corrisponde ad una -v-),che significa magazzino marittimo, fondaco, serraglio,probabilmente intendendo così che il capostipite fosse o reponsabiledi una simile struttura, o vi ci lavorasse. |
CATELLA CATELLI CATELLO | Catella ha un ceppo a Cantello (VA) ed uno ad Adelfia e Bisceglie nel barese,si individuerebbero due zone d'origine per Catelli, il comasco ed il parmense,Catello sembra essere decisamente napoletano, potrebbero derivare da soprannomioriginati dal vocabolo latino catellus(cagnolino) e potrebbe riferirsi alfatto di allevare cani o aver avuto a che fare, in un episodio significativo,con un cane, ma in molti casi . possono derivare da modificazioni di nomilatini come Catullus o Cato. |
CATELLANI CATELLANO | Catellani è tipicamente emiliano, della zona che comprende le provincedi Reggio Emilia, Modena e Bologna, Catellano è praticamente unico,dovrebbe derivare dal nome medioevale Catellanuso Chatellanus di cui troviamo traccein uno scritto del 1250: "...Potestas Parmensiumde civitate erat tunc temporis dominus Catellanusde Carbonisiis de Bononia, qui non fuit captusquia optime scivit sibi cavere. In glarea fluminis Tari ligaverunt captivos,ut dixit michi dominus Glarattus, qui ibi fuit ligatus. ...", unprincipio di questa cognominizzazione la troviamo nel 1300: "...Sermofactus in Parasceve coram Summo Pontifice per fratrem BernardumChatellanum sacre pagine professorem ordinisfratrum S. Augustini, qui cum aliis sermonibus adespotis asservatur inBibliotheca Communali ..:". integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Catellani è cognome etnico, indicante i Catalani,cioè gli oriundi della Catalogna. Molto probabile è l'origineisraelitica. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese. |
CATELOTTI | Catelotti è un cognome tipico di Berbenno Di Valtellina (SO), potrebbederivare da soprannomi originati dal termine catello(cagnolino) dal tardolatino catellus,ma è pure possibile un'origine da modificazioni del cognome Castellotti,tracce di questa cognominizzazione le troviamo in Valtellina fin dal 1700in un atto del 1726 "Locazione concessa a Giovanni de Censo, Marciona eCatelotto rogata ut supra" della comunità delle Fusine (SO). |
CATENA CATENACCI CATENACCIO CATENAZZI CATENAZZO CATENELLI CATENI CATENINO | Catena è diffuso in tutta l'Italia centromeridionale, Cateni ètipicamente toscano, Catenacci ha un ceppo lombardo, uno tra Lazio ed Abruzzo,ed uno tra barese e potentino, Catenaccio, molto raro, parrebbe del romano,Catenazzi, anch'esso molto raro, è tipico dell'area tra varesottoe verbanese, Catenazzo è specificatamente del foggiano, Catenelli,assolutamente rarissimo, parrebbe romano, Catenino, quasi unico, èdel napoletano. Integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Sull'origine di questi cognomi confluiscono per lo meno due ipotesi,entrambe valide a spiegarne la diffusione dal nord al sud del paese. Cominciandocon la prima interpretazione, innanzitutto, è abbastanza probabileuna connessione con la toponomastica italiana, se si pensa a toponimi qualiAci Catena (CT) e Catenanuova (EN), nonché ad alcune frazioni dinome Catena riscontrabili nel trevigiano, nel pisano e nel cosentino. Passando alla seconda ipotesi, invece, va dettoche in molti casi questi cognomi derivano dal nome medievale Catena,che, in ambito cristiano, allude al culto per la Madonnadella Catena (in questo senso, ad esempio, i nomi Catena e MariaCatena sono ancora diffusi in alcune aree della Sicilia). Sostenuto dadiversi miracoli e visioni, il culto per la Madonna della Catena ha originipiuttosto antiche, probabilmente rintracciabili nell'Alto Medioevo: latradizione cristiana, in questo contesto, attribuisce alla Madonna la facoltàdi liberare gli uomini da ogni male, sciogliendo loro dalle catene cheli rendono schiavi delle sofferenze umane; in alcuni casi, tuttavia, ilruolo della Vergine è quello di tramite per un'unione fra l'essereumano e l'essere divino, in cui la catena rappresenta il forte legame colBene, la comunione spirituale con Gesù Cristo. Dal punto di vistastorico, comunque, tracce del nome Catena si trovano nella Siena del '200,con un certo Catenaccio del fu Boldrone. Per quanto riguarda i cognomiin questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni o dei nomi personalidei capostipiti o di soprannomi ad essi attribuiti (da intendere anchein senso toponomastico). |
CATERINA | Caterina è un cognome diffuso a macchia di leopardo al sud, potrebberoesserci più nuclei, in Puglia, nel Molise, ed in Calabria, dovrebbederivare da uno dei vari toponimi contenenti la radice Caterina, quali:San Caterina Albanese (CS), Santa Caterina (LE) o Santa Caterina delloIonio e Marina (CZ). |
CATI CATO CATOZZI CATOZZO | Cati ha un ceppo tra bolognese, pistoiese e pratese, concentrato a Camugnanonel bolognese, uno a Gavorrano nel grossetano, uno a Roma e Grottanticanel reatino ed uno nel brindisino a Latiano in particolare, Cato èquasi unico, Catozzi ha un ceppo tra rovigoto, ferrarese, bolognese, ravennatee forlivese, uno nell'anconetano, uno nel ternano ed uno tra romano e latinense,Catozzo, molto più raro, ha un ceppo piccolo tra rovigoto e ferrarese,dovrebbero derivare o dal cognomen latino Cato(vedi CATONE), o, più probabilmente,dal praenomen latino Catus di cui abbiamoun esempio nel De Lingua latinadi Terenzio Varrone: "...hoc enim verbo dicunt Sabini:quare Catus Aelius Sextusnon, ut aiunt, sapiens, sed acutus, et quod est: Tunc coepit memorare simulcata dicta, accipienda acuta dicta. .." o anche negli Annalesdi Tacito: "..vertit regresso Suillio; quem viditsequens aetas praepotentem, venalem et Claudii principis amicitia diu prospere,numquam bene usum. eadem poena in Catum Firmiumsenatorem statuitur, tamquam falsis maiestatis criminibus sororem petivisset.Catus, ut rettuli,Libonem inlexerat insidiis, deinde indicio perculerat..". |
CATINELLA CATINELLO | Catinella ha un ceppo a Bari e Modugno nel barese ed in Sicilia, a Siracusae Floridia nel siracusano, a Mazara del Vallo nel trapanese ed a Palermo,Catinello è tipico di Avola e Siracusa nel siracusano e di Messina,potrebbe trattarsi, perlomeno per i ceppi siciliani, di forme etniche dellacittà di Catania, il cui nome latino è stato Catina, neglialtri casi potrebbe derivare da nomi di località. |
CATINI CATINO | Catini sembra avere più ceppi, nel maceratese. nel teramano, in Umbriae nel Lazio, Catino occupa in misura molto limitata due aree, quella campana e quella pugliese, dovrebbero derivare da toponimi contenenti il vocabolo Catino, come Poggio Catino (RI), Monti Catini e Campi Catini (AQ), ecc. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli In origine Catino è un toponimo (Poggio Catino, RI) dal latino'catinus' = "luogoconcavo e roccioso". Di qui il cognome, non troppo diffuso inPuglia. |
CATONE CATONI | Catone è tipico della fascia tirrenica della Campania, Catoni èpresente in Toscana con un grosso nucleo a Roma, dovrebbero derivare dalcognomen latino Cato (Catonis),ricordiamo il famosissimo Catone il Censore di Ciceroniana memoria nelCato Maior de senectute. integrazioni fornite da Fabio Paolucci Il cognome Catone è tipico della Campania, dove è diffusocon maggiore intensità soprattutto nel Napoletano. Dal puntodi vista etimologico, Catone deriva dalla cognominizzazione del nome dipersona Catone, tornato alla ribalta in epoca tardomedievale grazie allaletteratura e alla riscoperta della figura di Catone l'Uticense, primopersonaggio incontrato nel Purgatorio da Dante e Virgilio nella DivinaCommadia. Catone trae origine dall'aggettivo latino catus,col significato di perspicace, d'intelligenzaacuta, divenuto poi soprannome, quindi cognomen, nella formaCato. Fu questo il cognomen di Marco Porcio Catone, detto il Vecchioo il Censore, che nacque a Tusculum nel 234 a. C. da una famiglia plebea di agricoltorie divenne uomo politico di spicco assumendo la censura sotto Valerio Flacconel 184, dopo aver ovvimente affrontato un cursus honorum di tutto rispetto.Catone il Censore è noto agli studiosi e agli storici per la sualotta contro il lusso e la corruzione dei costumi tradizionali e per averconiato l'espressione Delenda Chartago (Ceterumcenseo Carthaginem esse delendam), perchè profondamenteconvinto della necessità di distruggere Cartagine. Pronipote diCatone il Censore fu il dantesco MarcoPorcio Catone Uticense, vissuto tra il 95 ed il 46 a.C., uomo politicoromano sostenitore dell'ideale repubblicano e del potere del senato, chesi schierò dalla parte di Pompeo contro Cesare e si suicidòad Utica nel 46 a. C. dopo la sconfitta di Tapso. Il nome Catonefesteggia l'onomastico il 1° novembre, pur non comparendo nessun SanCatone nel Martirologio Romano. Inoltre, è ipotizzabile, per l'etimologiadel termine latino cato, una possibilederivazione dall'osco settentrionale o dalla lingua etrusca. |
CATRACCHIA | Catracchia è un cognome specifico di Ferentino nel frusinate, conun ceppo secondario anche a Roma, potrebbe derivare da un soprannome riconducibilead una forma ipocoristica dialettale derivata dal termine latino catreca(spina dorsale, schiena). |
CATRICALA CATRICALA' | Catricalà è tipicamente calabrese, della provincia di Catanzaroe di Chiaravalle Centrale in particolare, Catricala è dovuto adun errore di trascrizione dove è stato omesso l'accento, dovrebbederivare da un soprannome di origine greca relativo al mestiere di cacciatoredi uccelli. |
CATRINI | Catrini, abbastanza raro, è tipicamente siciliano, di Mazzarinonel nisseno e di Nicosia nell'ennese, dovrebbe derivare da un nome o soprannomeoriginato da una forma ipocoristica del termine greco katharos(immacolato, lindo, puro, lucente),nome probabilmente portato dal capostipite, ma è pure possibileuna derivazione da toponimi con il nome di Santa Catrini, l'espressionedialettale siciliana per Santa Caterina, con questo nome esistono in Siciliavarie contrade o località, come ad esempio Santa Catrini di Partiniconel palermitano, Santa Catrini di Melilli nel siracusano o Contrada Catrinidi Bisacquino nel palermitano. |
CATTABIANI | Cattabiani è tipico dell'area parmense e reggiana, di Parma e ReggioEmilia, dovrebbe derivare dal toponimo Cattabiano di Langhirano (PR). |
CATTABRIGA | Tipicamente emiliano, dovrebbe derivare da un soprannome dialettale originatodal vocabolo catabrighe (attaccabrighe). |
CATTADORI | Cattadori è tipico del piacentino, di Monticelli d`Ongina, Piacenzae Caorso, dell'area cremonese, di Cremona, Stagno Lombardo e Crotta d'Adda,con una buona presenza anche a Milano, dovrebbe derivare dal termine dialettalelombardo, emiliano, catador o cattador (raccoglitore di frutta),forse ad indicare che il mestiere del capostipite era appunto quello dilavoratore agricolo. |
CATTAI | Cattai è tipicamente veneto, soprattutto del trevigiano, di Fontanelle,Oderzo, Codognè e Treviso, con presenze anche ad Eraclea e Musiledi Piave nel veneziano, dovrebbe derivare dal nome tardo latino Cataiuso Cattaius portato probabilmente dalcapostipite, una variazione del più comune Catius. |
CATTANEO |  Decisamentedell'Italia settentrionale occidentale ed in particolare delle provinciedi Bergamo e Milano, In effetti questo cognome è imparentato, etimologicamente,sia con i Cattani che con i De Capitani e i Capitanio, avendo in comunela derivazione dalla carica di Capitaneo. Vari atti antichi riportano traccedi queste casate, in una lettera del Duca di Milano si legge: "...Melchioneet Bertho de Cataneis et consortibus...", nel 1534 leggiamo: "...Mr.Augustinis de Cataneis seu de Moynis de Albio habit. in loco de Rippa sanctiVitalis..." (vedi Capitani). Una figura rilevante della nostra storia è rappresentata da CarloCattaneo, nato a Parabiago nel milanese nel 1801, fu dapprima seminarista,poi, abbandonata la carriera ecclesistica, si diede agli studi classicie nel 1820 divenne docente di grammatica latina presso il ginnasio di SantaMarta a Milano, nel 1824 si laureò in giurisprudenza a Pavia; diedeavvio nel 1848 alle cinque giornate di Milano, opponendosi peròall'eventuale intervento piemontese che lui considerava meno moderno edefficiente della Lombardia e, soprattutto, assolutamente non democraticoe si trasferì a Lugano in Svizzera. Eletto più volteparlamentare del Regno d'Italia, rifiutò sempre l'incarico pur dinon giurare fedeltà ai Savoia; morì in Svizzera nel 1869. integrazioni fornite da EnricoCattaneo Durante uno studio genealogico sulla mia famiglia, dimorante dal 1410a Carnago nel varesotto, ho trovato documenti notarili che attestano l'originedella stessa dal conferimento del capitanato a una famiglia luganese iCarnavarys. Il documento riporta: "...Antonius de Carnavaris dicto Capitaneys...". Ai primi del 1500 i suoi discendenti, come i rami collaterali(fratelli) vengono nominati solo Cataneis,il vecchio cognome Carnavarys sparisce. |
CATTANI | Diffusoin tutto il nord Italia, deriva da una contrazione del vocabolo Capitanus.Notizie storiche si hanno già dal medioevo, in un atto del 1378si legge: "Simonolus Zanini quidam Guidonis dictiCattani"; nel 1466 a Firenze nasce "...quidam Francesco de ZanobiCattani de Diaccetto naquit..", che fu allievo di Marsilio Ficino.In effetti questo cognome è imparentato, etimologicamente, sia coni Cattaneo che con i De Capitani e i Capitanio, avendo in comune la derivazionedalla carica di Capitaneo. (vedi Capitani) integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Alla base del cognome Cattani c'è il termine 'cattaneo'o 'cattano', titolo medievale datoai piccoli vassalli, ai comandantidi fortificazioni e castelli ea coloro che ricoprivano cariche amministrativee giudiziarie. Il termine può derivare sia dal toscano'capitano' che dal provenzale 'captan'("capo"). Lo studioso Lamberto CesariniSforza ritiene che, in Trentino, la famiglia Cattani sia originaria diDenno, nella Val di Non. Il cognome è diffuso attualmente in tuttoil Trentino. |
CATTAPANI | Cattapani, assolutamente rarissimo, parrebbe del mantovano, dovrebbe derivaredal termine bizantino Catapanuso Catepanus (vediCATAPANE), probabilmente il capostipite è originario delravennate dove rivestiva una carica pubblica. |
CATTARI | Cattari, decisamente sardo, è tipico di Sennori nel sassarese, diorigine etimologica oscura. |
CATTARUZZA CATTARUZZI | Cattaruzza è un cognome del Friuli Venezia Giulia, con un ceppoa Trieste, uno nel pordenonese, a San Quirino, Pordenone ed Aviano, eduno a Venezia e ad Auronzo di Cadore nel bellunese, Cattaruzzi, molto menocomune, ha un piccolo ceppo ad Udine e Trieste, ed uno, probabilmente secondario,a Brescia, dovrebbero derivare da forme dialettali slovene del nome Caterina, probabilmente con riferimento al nome dei paesi di provenienza dei capostipiti,come, a puro titolo di esempio, Santa Caterina di Pasian di Prato nell'udinese,o di altre simili, potrebbero forse anche derivare da soprannomi originatida forme diminutive riferite al termine dialettale sloveno cuotar(carbonaio). |
CATTERINA | Assolutamente rarissimo, sono presentipochissimi esemplari solo in Lombardia, sembrerebbe specifico della provinciadi Brescia, e dovrebbe derivare a questo punto dal nome germanico Catharina,ma è più probabile che si tratti di una diversa scritturadel cognome Caterina (Catterina era una forma arcaica equivalente a Caterina)e, a questo punto, il cognome sarebbe di origini meridionali e deriverebbequindi o dal nome greco .Caterina o da un toponimo come: San CaterinaAlbanese (CS), Santa Caterina (LE) o Santa Caterina dello Ionio e Marina(CZ). |
CATTI | Cognome dell'Italia settentrionale. integrazioni fornite daFabio Paolucci Catti è presente in nuclei distinti in Italia settentrionale,con picchi di intensità nell'area occidentale in Lombardia, a Milanoe nel Bergamasco, in Liguria e in Piemonte, nei rispettivi Capoluoghi diRegione, e nell'Emilia. Il cognome dovrebbe derivare dalla modificazionedel nome di persona Caterina (dal nome di etimo oscuro Hekaterìne,così riportato nei testi greci e per questo accostato all'aggettivokatharòs, con il significatodi puro, e adattato al latino Katharìne).Tale nome si diffuse in passato specialmente nell'Italia del nord con ilculto di Santa Caterina (Hekaterìne)di Alessandria, martirizzata dall'Imperatore Massimiano Daia (309-313)e venerata soprattutto nei secoli X°, XI° e XII°, e poi conil culto di Santa Caterina da Siena (XIV° sec.) e di altre sante omonime.Un'altra ipotesi legherebbe il cognome Catti al ben più diffusoGatti, panitaliano, specifico della Lombardia, Piemonte e Liguria, derivatodal soprannome gatto, attribuito al capostipite in relazione alle caratteristichedell'animale (furbizia, scaltrezza), o dal nome di persona Gatto (originatodai nomi medievali Gactus e Hatto,quest'ultimo derivato dal longobardo hatto,con il significato di combattente). |
CATTIN CATTINI CATTINO CATTO | Cattin ha un ceppo a Vicenza e Piazzola sul Brenta nel padovano ed unonel rovigoto a Porto Tolle, Porto Viro, Ceregnano e Rovigo, Cattini èdecisamente emiliano, dell'area reggiano modenese in particolare di Carpie Modena nel modenese e di Correggio e Reggio Emilia nel reggiano, Cattino,assolutamente rarissimo, sembrerebbe dovuto ad errori di trascrizione delprecedente, Catto, tipicamente veneto, del veneziano in particolare, dovrebberoderivare, direttamente o tramite forme ipocoristiche, anche dialettali,dal nome medioevale Gactus, ma èpure possibile una derivazione dal vocabolo longobardo hatto(combattente) (vediGatto). |
CATTO' CATTON CATTONE CATTONI | Cattò, estremamente raro, sembrerebbe tipico della Lombardia, inparticolare del milanese e del varesotto, Catton è unico, Cattone,lo è quasi, sono entrambi comunque del nord, Cattoni, il meno raro,ha ceppi a Milano e nel milanese, a Uggiate-Trevano nel comasco ed a Trentoed in trentino, si dovrebbe trattare di forme ipocoristiche o accrescitivedi modificazioni del nome medioevale Gactus(vedi CATTO), o anche, e più probabilmente,da forme dirette o contratte dal dialetto del nome longobardo Hattonedi cui abbiamo un esempio in questo testo della fine del IX° secolo:"..Theudrada regina et postea sancti monialis quicum viro suo Hattonededit fratribus Haraldi montem..". |
CATTOLICA | Cattolica ha un ceppo marchigiano, a Civitanova Marche nel maceratese,che potrebbe derivare dal nome del paese di Cattolica tra riminese e pesarese,ed un ceppo a Palermo, che potrebbe derivare dal nome del paese agrigentinodi Cattolica Eraclea. |
CATTOLICO | Cattolico ha un ceppo nel casertano, a Mondragone, Sessa Aurunca e Maddaloni,e nel napoletano a San Giuseppe Vesuviano e Napoli, con presenze anchein Calabria, potrebbe derivare dal fatto che il capostipite fosse di religionecattolica in una comunità, dove probabilmente prevalevano i seguacidella religione ortodossa. |
CATTONAR CATTONARO CATTUNAR | Sia Cattonar che Cattunar sono rarissimi e tipici triestini, Cattonaro,ancora più raro potrebbe essere anch'esso originario di quella zona,potrebbero derivare da soprannomi originati dal vocabolo medioevale cathenarius(che ha a che fare con le catene), traccia di questi cognomi a Rovignoin Istria si ha fin dal 1500. |
CATUOGNO | Catuogno è caratteristico del napoletano, di Marano di Napoli, Napoli,Quarto, Capri, Pozzuoli, Anacapri, Torre del Greco e Giugliano in Campania,dovrebbe derivare da un'alterazione dialettale del termine araboqatun o qutun(cotone), forse ad indicare nei capostipitidei commercianti di quel tipo di prodotto, meno probabile una derivazionedal nome della regione irachena di Qatun. |
CATZULA | (vedi CASULA) |
CAU | Cognome assolutamente sardo. diffuso in tutta l'isola, dovrebbe derivareda un soprannome originato dal vocabolo dialettale sardo cauche significa gabbiano, ma anche torsolo. integrazioni fornite da GiuseppeConcas CAU: su cau marinu è ilgabbiano e si tratta di una voce onomatopeica. Sucau è inoltre il cavo dell'alberoe viene dal latino cavum, da cui cavea= alveare, arnia; casidduin Campidano, che solitamente si ricavava dalla corteccia (sughero) dellaquercia. Cau è inoltre il nome di un villaggio scomparso, altrimentidetto Cleu. La villa era ubicata in agro di Sassari: appartenne alla Curadorìadi Romangia, nel regno giudicale di Torres. Fu abbandonato verso la primametà del XIV° secolo. Il cognome Cau è presente negliantichi documenti della lingua sarda. Tra i firmatari della Pace di Eleonora,*LPDE del 1388, figurano: Cau Andrea, jurato ville Turala(*odierno Torralba(Meylogu).Contrate de Ardar et Meylogu); Cau Andrea, ville Selluri(Sanluri - Seddori);Cau Francisco, ville Oddini(*distrutto (anche Ollini), del Salto di Orotelli.Curatorie Dore); Cau Gantino, ville Ecclesiarum(Iglesias - villa di Chiesa);Cau Joanne, jurato ville Barumela(* Mogorella? Partis de Montibus); CauJoanne, jurato ville Nuraci Niello(* odierno Nuraxinieddu. Campitani Majoris);Cau Martinus - de Aristanni(Oristano); Cau Nicolao, jurato ville Gemessi(*distrutto: Jemussi o Gimussa? Partis de Montibus); Cau Nicolao, ville Selluri(Sanluri);Cau Paulo, ville Poupo (*Distrutto. Partis de Montibus; Cau Petro, villeEcclesiarum(Iglesias); Cau Petro, ville Sammungleo(*odierno Samugheo. Mandrolisayo Barbagia di Belvì); Cau Petro, ville Sarule (* odierna Sarule.Curatorie Dore); Cau Salvatore, ville Turri(* odierno Turri. Contrate Marmille).Nel Condaghe di San Pietro di Silki, *CSPS XI°, XIII° sec., troviamoinvece: Cleu(de) Ithoccor, testis parthizione de servis, (18°); Cleu(de)Justa, donna, parthizione de servis (18°). Anche nel Condaghe di SanNicola di Trullas, *CSNT XI°, XIII° sec., troviamo un de Cleu:Cleu (de) Petru (125), teste in una vendita di servi: "Ego Iohannes priorede S. N. di Trullas, comporaili a Dorgotori de Mularia pede de sa fillade Iusta Lorica; et deibili I caballu domatu, caput a caput pro SusannaLorica. Testes Petru de Cleu et Gosantine de Reças". Attualmenteil cognome Cau è presente in 413 Comuni italiani, di cui 178 inSardegna: Cagliari 249, Sassari 244, Sestu 189, P. Torres 77, Oristano77, Sini 62, Mogoro 50. |
CAUCCI CAUCI | Caucci ha un ceppo triestino, uno nel Piceno ad Acquasanta Terme, San Benedettodel Tronto ed Ascoli Piceno e nella vicina Teramo, un grosso ceppo èpresente a Roma con presenze anche a Marinom Civitavecchia e Ciampino nelromano, Cauci, assolutamente rarissimo, è del veronese, dovrebbederivare dal cognomen latino Chaucius,questo cognomen era normalmente attribuito a dei legionari che avesserocombattuto in Germania contro i Chauci,un'antico popolo germanico che abitava lungo la costa del Mare del Nord,confinante ad ovest con i Frisoni, a sud con i Cherusci ed i Chasuarii,ed a est con i Longobardi. |
CAUCIELLO | Cauciello, estremamente raro, tipicamente campano, ha qualche presenzanel salernitano, a Mercato San Severino in particolare, dovrebbe derivareda un soprannome dialettale basato sul termine napoletano caucio(calcio), personaggio di rilievo èstato il musicista e compositore Prospero Cauciello (1740 - 1790). (vedianche CAUCCI) |
CAUDA | Cauda è tipicamente piemontese, di Torino, di Montà, Canale,Alba e Santo Stefano Roero nel cuneese e di Cisterna d'Asti ed Asti nell'astigiano,con un ceppo anche a Genova, dovrebbe derivare da un soprannome basatosul termine piemontese cauda (caldana,caldura, ma anche minestra). |
CAUDERA | Caudera è specifico del torinese, di Ciriè soprattutto edi Torino, San Carlo Canavese e Chivasso, dovrebbe derivare da un soprannomebasato sul termine dialettale vercellese, e non solo, caudèra(caldaia con la quale si prepara il formaggio,ma anche strumento che serve per distillare la vinaccia per fare la grappa). |
CAUSIO CAUSO CAUZO | Causio sembrerebbe originario della zona di Cannole (LE), Causo èspecifico della zona di Melissano e Racale (LE), Cauzo, assolutamente rarissimo,è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione del precedente,dovrebbe derivare dal nome greco Kaousioslatinizzato in Causius: "...unde gentile nomen Causius,quo nomine appellatus est Aesculapius, qui ibi colebatur ...", altronome di Esculapio. |
CAUTERUCCIO | Cauteruccio è specifico del cosentino, di Buonvicino, Diamante,Belvedere Marittimo e Grisolia, dovrebbe derivare dal termine medioevaledi origini grecolatine cauterio (piccolafonte), forse ad indicare che i capostipiti abitassero appuntopresso una piccola fonte. |
CAUTI CAVUTI CAVUTO | Cauti, molto raro, è abruzzese, con un ceppo ad Ortona e nel teramanoa Sant`Egidio alla Vibrata e Sant`Omero, presenta un ceppo anche a Roma,Cavuti, molto molto raro, è tipico abruzzese, della provincia diChieti, di Miglianico e Crecchio in particolare, Cavuto, decisamente menoraro è sempre tipico del chietino di Tollo ed Ortona, esiste ancheun piccolo ceppo napoletano dovuto probabilmente a variazioni del cognomeCavoto, potrebbero derivare da nomi di località come Passo Cavutosui Monti Marsicani nel Parco Nazionale d Abruzzo o, con molte minori probabilità,come Monte Cavuto nell'alto casertano, potrebbero anche derivare da emigrazioniprovenzali (vedi CAVOTI). |
CAVA | Cava è panitaliano, dovrebbe derivare dai moltissimi toponimi contenentila radice Cava, come Cava Manara (PV), Cava dei Tirreni (SA), Cava di Meliso Cava Farinata nel cosentino e così tanti altri. |
CAVACCIUTI CAVAZZUTI | Cavacciuti, assolutamente rarissimo, sembra tipico della zona di confinetra piacentino e parmense, Cavazzuti è tipico modenese, dovrebberoderivare da un soprannome dialettale. integrazioni fornite da AlbertoCavazzuti il cognome Cavazzuti dovrebbe derivare derivareda un soprannome originato dalla scapigliatura o cavazza(chioma degli alberi in dialetto modenese) , per quanto riguarda la derivazionepiacentina, visto che ci abito mi sembra strana, qui la doppia z non esistee il mio cognome viene storpiato metodicamente in Cavacciuti. Mio padremi raccontava che nel 700 a causa di una migrazione dovuta a motivi religiosi(fuga!!) molti modenesi si rifugiarono in un paesino di montagnadel piacentino. Vi è traccia nel cimitero, dove man mano il cognomeviene storpiato in Cavacciuti proprio per questa difficoltà di pronunciadella z. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Sul cognome Cavazzuti mi pare importante segnalare quanto riporta ilprof. F. Violi, recentemente scomparso, il massimo studioso di toponomastica,onomastica e dialettologia modenese nel suo saggio Cognomia Modena e nel Modenese, Aedes Muratoriana, Modena, 1996: "Cavazzutiè uno dei cognomi più rappresentati a Modena, a Carpi e nellamedia pianura, mentre è pressoché assente nella montagnae nella bassa modenese. La più antica attestazione del nomesi trova in un atto del vescovo di Modena Fredulfo del 1135. Frai confinanti del terreno dato in enfiteusi a Martino di Freto si cita unGeminianus Cavacutus e proprietà di un Cavacutus vengono citate,sempre in quel di Freto, nel 1176 e nel 1187 in documenti capitolari modenesi.Non è improbabile che il nome personale Cavacutussia corruzione di Cavazochus, documentatoa Modena nel 1171 e antecedentemente nelle forme Cavazochi(1156) e Cavazocho (1160), indicantel'attività di «cavar tronchi, ceppid'albero»; dal mediolatino zoccus(ceppo)". |
CAVACECE | Cavacece è decisamente laziale, di Piedimonte San Germano nel frusinatee di Roma, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal vocabolo dialettaleromano cavacecio o cavacece(cavalcioni sulle spalle). |
CAVAGLIA' | Tipico piemontese, dell'Hinterland meridionale torinese, deriva dal toponimoCavaglià (BI). |
CAVAGNA CAVAGNI CAVAGNOLA CAVAGNOLI CAVAGNOLO | Cavagna è decisamente del nord, la zona d'origine comprende le provinciedi Pavia, Milano, Bergamo, Brescia e Trento, Cavagni ha un cepponel parmense ed uno nel frusinate, Cavagnola, rarissimo, ha un ceppo nelgenovese ed uno nel bresciano, Cavagnoli viene dal cremonese e bresciano,Cavagnolo è tipico del Monferrato. Dovrebbero derivare da un soprannomedialettale originato dal vocabolo lombardo cavagna(cesta, mucchio, quantità),ma in alcuni casi possono discendere da toponimi come Cavagnolo (TO), oCavagnola nel milanese ora scomparso, uno dei paesi distrutti nel 1162da Federico Barbarossa. Tracce di questa cognominizzazionesi trovano nel Codice Diplomatico della Lombardiamedievale sotto l'anno 1154 in un atto di compravendita si legge:"...Signum + manuum Iohannis Osmirii et Cavagnolide Veura, propinqui parentes suprascriptefemine...". |
CAVAGNARI CAVAGNARO | Cavagnari, molto molto raro, sembrerebbe del cremonese, Cavagnaro ètipico di Genova del genovese di levante, dovrebbero derivare da soprannomioriginati dal vocabolo dialettale cavagna(cesta, gerla, mucchio, quantità)e potrebbe indicare l'attività di spallone, cioè di chi trasportamerci caricandosi una gerla in spalla. |
CAVALAZZI CAVALLAZZI | Cavalazzi, molto molto raro, con un ceppo nel milanese ed uno emiliano,dovrebbe essere una forma alterata del cognome Cavallazzi che ha un piccoloceppo nel bolognese, ad Imola, Anzola dell'Emilia e Bologna ed uno tramilanese e pavese a Milano e Rosate nel milanese ed a Cilavegna nel pavese,dovrebbero derivare dal nome medioevale Cavalatiusdi cui abbiamo un esempio nel 1100 con un Cavalatiusiudex novarensis, troviamo tracce di queste cognominizzazioniverso il 1250 con il Vescovo di Novara Sigebaldo Cavallazzi e alla finedel XIII° secolo con Englesio Cavallazzi anch'esso vescovo di Novara. |
CAVALCA | Cavalca sembrerebbe specifico dell'area reggiano, parmense, di Parma inparticolare, dovrebbe derivare dal nome medioevale Cavalca,si dovrebbe trattare di una derivazione da una forma tronca del nome Cavalcante(vedi CAVALCANTE), nome del cui uso abbiamoun esempio nelle Dissertazioni sopra le antichitàitaliane di Ludovico Muratori (1672 - 1750), che scrive: "...Farulfoet Teudegrimo germanis quondam Farolfi, de quibus descendunt Lambardi quidamde Sancto Miniate, scilicet CavalcaLambardus et filii...", un principio illustre di questa cognominizzazionelo troviamo nel 1300 con il Padre frate Domenico Cavalca da Vico Pisanodell' Ordine de' Frati Predicatori. |
CAVALCABO' | Rarissimo, probabilmente di originilombarde, deriva da un soprannome (cavalca buoi), famiglia nobile di rangobaronale. Troviamo nel giuramento di fedeltà alla città diPiacenza del 1141: "...aliam medietatem a comuniPlacentie per foedum tenere debent; et si marchiones filii Malespine valCavalcaboaut marchio Pelavicinus vel Gerardus de Cornazano predictos homines devalle Tarii placitare voluerint,...", nel 1313 comandante dellafazione guelfa e signore di Cremona è un Cavalcabò,Girolamo Cavalcabo nel 1580 ci lascia un testo sulla scherma, nel 1600è presente uno scrittore Hieronimo Cavalcabò, nel 1773 CaterinaIIa di Russia invia come suo rappresentante a Malta un Marchese Cavalcabò |
CAVALCANTE CAVALCANTI | Cavalcante è estremamente raro, si potrebbe immaginare un'originemeridionale, Cavalcanti, sempre molto molto raro, parrebbe del cosentino,derivano dal nome medioevale italiano Cavalcante, ricordiamo il banchierelombardo ducentesco Cavalcante della Scala o meglio il più famosoCavalcante Cavalcanti fiorentino di parte guelfa ed avversario politicodi Farinata degli Uberti citato da Dante nell'Inferno tra gli eretici. |
CAVALERA | Specifico del Salento, di Casarano (LE) in particolare e del brindisino,potrebbe derivare da un nome di località, come ad esempio Cavaleradi Mormanno nel cosentino, in Italia sono molte le località conquesto nome. Tracce di questacognominizzazione le troviamo a Brindisi nel 1300 con il nobile casato deiPandi-Cavalera. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cavalera è cognome leccese che deriva dal cognome base Cavalli.Minervini 136. |
CAVALER CAVALERI CAVALERO | Cavaler, estremamente raro, è tipico del veronese, Cavaleri è tipicamente siciliano, di Licata, Favara, Aragona, Agrigentoe Naro nell'agrigentino, di Gela e Riesi nel nisseno, di Catania, di Lentininel siracusano e di Cerami nell'ennese, Cavalero è praticamenteunico, questi cognomi dovrebbero derivare da soprannomi dialettali originatidal mestiere dei capostipiti, che probabilmente erano addetti all'allevamentoo conduzione dei cavalli. |
CAVALIERE CAVALIERI | Diffusi in tutt'Italia, Cavaliere è molto più presente alsud e nel Veneto, Cavalieri è più diffuso al nord, in Emiliasoprattutto, hanno diverse origini, da soprannomi riferiti al mestieredi cavallaio (chi cura i cavalli), al fatto di aver servito in una famigliadi Cavalieri, al fatto di aver militato a cavallo nell'esercito, all'averfatto il messo postale a cavallo, al fatto di appartenere ad una famigliadistinta (borghesia) o altro che avesse riferimento con i cavalli. Si hannotracce di questo cognome già dal rinascimento, a Ferrara un BartolomeoCavalieri vende a Ludovico Ariosto con rogito 30 giugno 1526 redatto dalnotaio Ercole Pistoia, una casa in Contrada del Mirasole. |
CAVALIERID'ORO | Molto raro sembra avere un ceppooriginario nel ferrarese. |
CAVALLA | Cavalla sembrerebbe specifico di Villafranca d'Asti e dell'astigiano, potrebbederivare da un nome di località come Cavalla, una frazione di Morbellonell'alessandrino, ma con lo stesso nome esiste anche una frazione di Fariglianonel cuneese ed altre simili. |
CAVALLARA CAVALLARI CAVALLARO CAVALLERI CAVALLERO | Cavallara, assolutamente rarissimo, sembrerebbe lombardo, Cavallari haun nucleo emiliano tra bolognese e ferrarese, uno forse non secondariomilanese ed uno laziale, Cavallaro è presente in modo significativoin Campania, Calabria, Sicilia, ma anche in Lazio e Abruzzo e nel Veneto,Cavalleri è lombardo tra milanese, bergamasco e bresciano, Cavalleroè tipicamente piemontese, potrebbero derivare da toponimi come CàCavallara (FE) o Cavallara di Ostellato (FE) o i vari Cavallari (SO), (CE),SQ) o Cavallaro (VI) o Cavalleri Fumeri (TO), ma è molto probabileanche una connessione con il mestiere di commerciante di cavalli o di addettoai cavalli. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Ventimiglia(IM) fin dalla fine del 1400 con il notaio Simone Cavallaro. |
CAVALLETTI CAVALLETTO CAVALLI CAVALLIN CAVALLINI CAVALLINO CAVALLO CAVALLONI CAVALLOTTI CAVALLUZZI | Cavalletti ha un ceppo nel reggiano, e nella fascia che comprende l'anconetano,il maceratese, l'Umbria, il rietino ed il romano, Cavalletto è tipicamenteveneto, specifico del padovano soprattutto, con piccolissimi ceppi nelmantovano, nel rovigoto e nel veneziano, Cavalli è diffuso in tutt'Italia,ma prevalentemente nella parte nord occidentale, Cavallin è tipicamenteveneto, del trevisano soprattutto ed in particolare di Montebelluna, Vedelago,Paese, Istrana e Morgano, Cavallini è tosco emiliano, pur se diffusoin tutta la penisola, Cavallino parrebbe avere tre ceppi uno genovese,uno napoletano ed uno palermitano, Cavallo è pure diffuso in tutt'Italia,ma soprattutto al sud, Cavalloni è specifico del sudmilanese, Cavallottidovrebbe avere due ceppi uno tra il pavese ed il milanese ed un altro traModena e Bologna, Cavalluzzi è decisamente del barese, di GrumoAppula e Bari. Questi cognomi hanno molte diverse origini, che vannodal nome medioevale Cavallo,a soprannomi riferiti al mestiere di cavallaio (chicura i cavalli), al fatto di aver servito in una famiglia diCavalieri, al fatto di aver militato a cavallo nell'esercito, all'averfatto il messo postale a cavallo, al fatto di appartenere ad una famigliadistinta (borghesia) o altro che avesse riferimento con i cavalli, oppureda toponimi quali Cavallino (VE) o (LE) o Cavallo Pastorio (ME) o simili. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cavalletti origina dal latino medievale 'cavallettus-i' = "combattente a cavallo, cavalierecadetto", con scambio per metonimia cavallo> cavaliere, e con il valore cadettoricavabile dal diminutivo. |
CAVANI CAVANO | Cavani è tipicamente emiliano, di Modena in particolare e del modenese,di Formigine, Sassuolo, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Maranello,Spilamberto, Fiorano Modenese, San Cesario sul Panaro, Vignola, Carpi eSerramazzoni, con un piccolo ceppo anche nel lucchese a Castelnuovo diGarfagnana, Pieve Fosciana e Camporgiano, Cavano, praticamente unmico,dovrebbe essere dovuto ad un'errata trascrizione del precedente, che dovrebbederivare da un nome o soprannome generato dal termine latino cavanus,cavannus (civetta),ricordiamo la favola di Fedro Cavanus, cattuset mus, favola che riportiamo integralmente: "Cavannuspetiit Cattum, ut adscensor sibi fieri liceret, et secum quaererent quaecolloquia inter se haberent. Cattus asportavit eum ad domum Muris. RogavitCavannus C[attum]ut clamaret se. Sic fec[it]. Mus, cum audisset vocem eius, ad (h)ostiumdomus venit, dixitque : Quid quaeritis, aut quid dicitis? At illi : Volumustecum loqui. Mus cognovit quod malum consilium contra ipsum cogitassent.Dixit : Maledictus tu sis, Catte, tu dominus meus, et ipse qui super tesedet, et domus vestrae, et filii et filiae, et omnis parentela vestrasit maledicta! Male huc venissetis et mae sit redeuntibus vobis de h[oc]loco. Qui inimicis suis bona loqui non queunt, quisibi inimicitias imponunt, vel malum inter ser ineunt.". |
CAVANNA | Cognome tipico dell'area tra leprovincie di Genova, Alessandria e Piacenza, dovrebbe discendere da unsoprannome dialettale derivato dal vocabolo capanna. |
CAVAROCCHI | Cavarocchi parrebbe del teramano, con un ceppo, probabilmente secondarioa Roma, si potrebbe trattare di una specie di forma ipocoristica, o addiritturapatronimica del nome gallico Kabar,Κάβαροςin graco e poi latinizzato in Cavarus,con questo nome troviamo il Re di una tribù barbara in Tracia, nazionesituata sul lato balcanico della costa adriatica, il capostipite potrebbeessere stato figlio di un gallo di nome Cavarus. |
CAVARRETTA | Cavarretta ha un ceppo calabrese nel crotonese ed uno siciliano nel trapanesee palermitano, si dovrebbe trattare di una famiglia nobile di origine normanna,Cabarret, giunta in Italia al seguitodel Conte Ruggero D'Altavilla, figlio di Tancredi e fratello di Robertoil Guiscardo, liberatore della Sicilia dagli invasorie mussulmani, da questiottenne la baronia di Sicamino nel messinese, Riccardo Cavarretta nel XII°secolo ottenne la Castellania di Messina da Guglielmo II° di Sicilia,suo figlio Orlando ebbe da Federico II° il dominio di Cosenza, un altrosuo figlio Corrado il dominio di Salemi nel trapanese. |
CAVARZERE | Cavarzere, specifico del veronese, di di Castagnaro, Verona e Legnago inparticolare, dovrebbe derivare dal nome del paese di Cavarzere nel bassoveneziano, probabile luogo d'origine del capostipite. |
CAVASIN | Cavasin è specifico del trevisano, dovrebbe derivare dal toponimoCavasio del Tomba (TV), traccia di questa cognominizzazione si trova versola fine del XII° secolo con Gualperto da Cavasio capitano dei Trevigiani,ma ben prima come possiamo leggere in un atto di vendita del 1119 conservatopresso l'archivio di stato di Treviso troviamo un suo omonimo: "...Constatnos Ubertum et Ripertum germanos filios q.(uondam)Pellegrini de Spineto, qui professi sumus ex natione nostra vivere Longobarda,accepisse sicut in praesentia testium accepimus a te Valpertede Cavasio inter argentum et aliam rem ...". |
CAVASINI CAVASINO | Cavasini è quasi unico, Cavasino assolutamente rarissimo, sembrerebbedel trapanese, dell'isola di Favignana in particolare, con un possibileceppo secondario nel napoletano, appunto a Napoli si trovano tracce diquesto cognome nel 1700 con il mercante di formaggi Nicola Cavasino. |
CAVATAI CAVATAIO | Cavatai è unico, probabilmente dovuto ad un'errata trascrizionedi Cavataio, che è tipico della Sicilia occidentale, di Cinisi,Palermo, Terrasini e Balestrate nel palermitano e di Alcamo e Mazara delVallo nel trapanese, e che dovrebbe derivare dal mestiere di cavatore di sale o di zolfo, svolto dai capostipiti. |
CAVAZZA CAVAZZI CAVAZZINI CAVAZZONI | Cavazza sembra avere due ceppi, nel veronese, mantovano e nella zona checomprende le province di Modena e Bologna, e in Piemonte, Cavazzi oltread un ceppo bolognese sembra averne anche uno nel piacentino ed uno nelsondriese, Cavazzini ha un nucleo parmense ed uno ferrarese, Cavazzoniè specifico dell'area che comprende il mantovano, il reggiano soprattutto,il modenese ed il bolognese, dovrebbero tutti derivare dal nome medioevaleCavatia, o da suoi ipocoristici o accrescitivi,o dal nome Cavatinus. Traccedi queste cognominizzazioni si hanno ad esempio nel Codice Diplomatico dellaLombardia medievale, dove in una Carta vendicionisredatta a Vimercate (MI) l'otto luglio del 1180, si legge: "...Signum+ + manuum Marcadi Cavatieet Petri Cavatiepropincorum suprascripte Adelaxie qui eam interrogaverunt ut supra. Etibi interfuerunt Iohannes Cavatiaet Armaninus Cavatiaatque Grilionus de Bonate testium. ...", a Mombasiglio (CN) nel1500 troviamo tali Christoforus Cavatia e Cavatinus Cavatia. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli II cognome Cavazza par muovere da una località Cavazza, dalmediolatino cava «fossato,luogo basso, valle», quasi certamente ferrarese. Troviamoinfatti fra i testimoni di un atto di donazione di terreni, redatto inFerrara nel 1195, ma giacente nell'Archivio Capitolare del Duomo di Modena,un «Petrobonus de Cavaça»e un «Girardinus de Cavaça»,sicuramente ferraresi. Il cognome, anche nella forma Cavazzi, èpresente a Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Solara. Dal derivato Cavazzoniprende nome la località Cavazzona, in com. di Castelfranco Emilia.Altro derivato è Cavazzini. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena enel Modenese. |
CAVECCHIA | Cavecchia sembrerebbe avere un ceppo nel genovese, uno nel ferrarese eduno nel trevisano, dovrebbero derivare da toponimi come Cà Vecchia,presente sia nel vicentino che nel mantovo, Casavecchia (di Tiglieto) nelgenovese o Cascina Vecchia nell'alessandrino, ma è pure possibileuna derivazione proprio da caratteristiche dell'abitazione del capostipite. |
CAVEDAL CAVEDALE CAVEDALI | Cavedale, molto molto raro, è specifico dell'udinese, Sia Cavedalche Cavedali sono quasi unici, potrebbero derivare tutti dal termine arcaicocavedio (Atriodi stile romano). intendendo forse il mestiere di custode oportiere di una famiglia patrizia, consideriamo anche che nella Veneziadel 1300 il cavedale di una ditta erauna specie di amministratore, meno probabile una derivazione da un'altraaccezione del vocabolo cavedale (capitale). |
CAVEDINI | Cavedini, molto molto raro, è specifico del veronese, di Veronae San Martino Buon Albergo, dovrebbe derivare da un soprannome originatodal termine veneto cavedin (recipientedove si effettua la salinazione dell'acqua per la conservazione di alimentie per estensione anche la salina),forse ad indicare che il mestiere del capostipite fosse appunto quellodi mettere in salamoia degli alimenti per poterli conservare e probabilmenterivenderli, non si può escludere comunque la possibilitàdi una derivazione dal nome del paese di Cavedine nel trentino, anche sela sua distanza da Verona rende questa ipotesi meno probabile. |
CAVEDONI CAVEDURI | Cavedoni è specifico del modenese, Caveduri, non comune, sembrerebbespecifico di Ferrara, dovrebbero derivare, anche attraverso modificazionidialettali dal termine arcaico cavedone, nel Veneto ed in Emilia e Romagna viene così chiamato il piccoloargine trasversale posto in tutti i corsi d'acqua, che in caso di magraimpedisce all'acqua di defluire a valle, vocabolo derivato asua volta dal termine latino cavaedium(atrio delle case degli antichi romani),fuso con il termine latino capito, capitonis(dalla testa grossa), ad indicare laparte iniziale del corso d'acqua, probabilmente ad indicare che la famigliaabitava in prossimità di un corso d'acqua, dove era situato un cavedone. |
CAVENAGHI | Specifico dell'areale milanese,dovrebbe essere derivato da un soprannome legato a toponimi come Cavenagod'Adda (LO) o Cavenago Brianza (MI). Questa famiglia ha tra i suoi avidue pittori degni di nota Emilio e Luigi Cavenaghi della seconda metàdel 1800. |
CAVERI | Caveri, assolutamente rarissimo, è di probabili origini liguri,dovrebbe derivare dal nome tardo latino Caverius,di cui abbiamo conoscenza in Gallia nell'attuale paese di Caveirac vicinoa Nimes in Francia, paese che prese il proprio nome proprio da un Caverius. |
CAVERNA CAVERNI | Caverna, praticamente unico, sembrerebbe aver avuto un ceppo piemonteseed uno siciliano, Caverni ha un ceppo toscano nel fiorentino, a Firenze,Montelupo Fiorentino, Empoli, Scandicci, Montespertoli e Lastra a Signa,ed a Prato, ed uno marchigiano, a Fano nel pesarese e nell'anconetano,potrebbero derivare dall'italianizzazione del cognome francese Caverne,che nasce dal nome di parecchie località francesi. |
CAVERZAGHI | Assolutamente rarissimo, tipico bergamasco, potrebbe derivare dal toponimoCaverzago in Val Trebbia nell'alto piacentino. |
CAVESTRI CAVESTRO | Cavestri è tipico dell'area che comprende le province di Milano,Varese e Verbania, con massima concentrazione a Lonate Pozzolo nel varesottoe ad Omegna e Nonio nel verbanese, Cavestro, tipicamente veneto, èdel padovano, in particolare di Monselice con buona diffusione anche aPadova, Este, Solesino e Pernumia, potrebbero derivare da soprannomi originatidal termine medioevale cavestro (nodoscorsoio, capestro) di cui abbiamo un esempio in uno scrittodell'anno 1468 a Canneto sull'Oglio nel mantovano: "...dapoydebia esser impichato in la ditta piaza a un certo legno, per Nuy deputado,per el ministro de la justicia, cum uno cavestroa la golla, per tal e così fatto modo che el non mora, ma che elstenta per uno pezo, e dapoy debia esser taliata la testa in tal e cosìfatto modo che la anima dal corpo si ge desparta....". |
CAVEZZA CAVEZZI CAVEZZO | Cavezza è tipicamente campano, di Cicciano nel napoletano, doveè presente anche a Roccarainola, Camposano, Nola, Pomigliano d'Arcoe Marigliano, Cavezzi, assolutamente rarissimo, parrebbe del Piceno, Cavezzoè praticamente unico, dovrebbero derivare da un nome di localitàcome Cavezza di Mozzagrogna nel teatino, ma è più probabileuna derivazione da un soprannome basato sul termine cavezza(fune che serve per trattenere le bestie comecavalli, muli o buoi), forse ad indicare che i capostipiti fosserosoliti utilizzare questo tipo di strumento nel loro lavoro. |
CAVEZZALE CAVEZZALI | Entrambi molto molto rari, Cavezzale è tipico dell'area pavese,Cavezzali è invece del milanese, dovrebbero derivare da soprannomibasati sul termine dialettale lombardo cavezzal(cavedano, un tipo di pesce d'acquadolce simile al cefalo o muggine di mare). |
CAVEZZINI | Rarissimo è tipico del grossetano. |
CAVICCHI CAVICCHIA CAVICCHIO CAVICCHIOLI CAVICCHIOLO | Cavicchi è tipico dell'area toscoemiliana, del fiorentino, del bolognesee del ferrarese, Cavicchia ha un ceppo a San Remo nell'imperiese, uno aMantova, uno in Abruzzo a Capitignano nell'aquilano, a Montesilvano, Penneed Alanno nel pescarese ed a Lettopalena nel teatino, ed uno a Roma, Cavicchio,decisamente più raro, è specifico del rovigoto, Cavicchioliha un ceppo nel milanese, probabilmente secondario, uno tra mantovano,modenese e bolognese ed uno in Toscana tra pisano e senese, Cavicchiolo,decisamente del padovano, della zona di Tombolo, Galliera Veneta e Cittadella,dovrebbero derivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomioriginati dal termine italiano arcaico cavicchio(piolo, piccolo bastoncino appuntito),vocabolo che assume vari significati a volte con senso positivo, riferendosialla sua possibile funzione di perno, a volte con valore di offesa richiamandoil termine il membro maschile, ricordiamo che l'uso di questo cognome eranormale ad esempio per il Goldoni che lo attribuiva a Brighella, che sipresenta così ne La madre amorosa:"Brighella Cavicchio,quondam Bertoldo". |
CAVIGLIA | Caviglia è tipicamente ligure, del savonese e del genovese soprattuttoe dell'alessandrino, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal terminemarinaresco caviglia (piccolocilindro di legno, rigonfio in centro, che si infila in una caviglieraper tirare con forza un cavetto o una sagola), forse per laconformazione fisica del capostipite o per un carattere rissoso dello stesso. |
CAVIGLIANI | Cavigliani, assolutamente rarissimo, è del pavese, di Vigevano,dovrebbe derivare dal nome della località ticinese Cavigliano aduna decina di chilometri da Locarno, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CAVIGLIONE CAVIGLIONI | Caviglione è molto raro,mentre Caviglioni è assolutamente rarissimo, per il primo l'origineè ligure, tra Genova e Savona, con un possibile ceppo secondariomentre il secondo non permette ipotesi certe, se non, per assonanza sipuò ipotizzare un'origine simile, entrambi possono derivare dalvocabolo caviglione che ha più significati, nella Liguria costieraviene usato con il significato di cuneo troncoconico di legno usato persigillare il fasciame delle barche, mentre in campagna il caviglione èun attrezzo metallico utilizzato per legare gli asini., se ne desumerebbeuna connessione con il mestiere di carpentiere o di mulattiere, non ècomunque da ignorare una possibile derivazione da un nome di località,basti pensare alla grotta del Caviglione, sempre in Liguria. |
CAVINA CAVINI CAVINO | Cavina è molto diffuso nell'area romagnola, a Faenza, Ravenna, RioloTerme, Brisighella, Castel Bolognese, Lugo, Casola Valsenio, Conselicee,Bagnacavallo, Massa Lombarda, Solarolo e Cotignola nel ravennate,ed a Forlì e Modigliana nel forlivese e ad Imola, Bologna, CastelSan Pietro Terme, Ozzano nell'Emilia, Medicina, San Lazzaro di Savena,Mordano, Dozza e Borgo Tossignano nel bolognese, con un ceppo anche nelfiorentino a Marradi e Firenze, Cavini, meno comune, ha un ceppo ad Imolanel bolognese e ad Alfonsine e Faenza nel ravennate, ed uno a Firenze,Palazzuolo sul Senio e Tavarnelle Val di Pesa nel fiorentino ed a Poggibonsinel senese, Cavino, rarissimo, ha un piccolo ceppo a Roma ed uno altrettantopiccolo a San Vito dei Normanni nel brindisino, tutti questi cognomi dovrebberoderivare dal cognomen latino Cavinus,Cavina, una variante del nomeCalvinus, di cui abbiamo un esempionel console romano Titus Veturius Cavinus o anche con Decimus Caelius CavinusBalbinus (170 - 238) imperatore di Roma assieme a Marco Clodio PupienoMassimo. |
CAVIOLA | Caviola è tipico del bellunese, di Belluno, Sospirolo e Santa Giustina,dovrebbe derivare dal nome del paese di Caviola, una frazione di Falcadenell'agordino, sempre nel bellunese. |
CAVIONI | Specifico del milanese e lodigiano,dovrebbe essere originato da un soprannome derivato dal vocabolo dialettalecavion (dai capelli folti e lunghi). |
CAVO' | Cavò è specifico di Messina, dovrebbe essere di origini francesie derivare dall'italianizzazione del cognome Cabauo Cabot, che a loro volta dovrebberoderivare da soprannomi originati dal fatto che i capostipiti avessero unagrossa testa. |
CAVOS CAVOSI | Cavos, praticamente unico è presente oggi solo a Egna in provinciadi Bolzano, ma sembrerebbe originario della zona del lago di Santa Giustinain Trentino, Cavosi, sempre raro, ha un ceppo in provincia di Bolzanoad Egna e Bolzano ed a Sfruz in trentino, potrebbero derivare da un nomedi località ora scomparso, troviamo tracce di questa cognominizzazionenel 1600 con un Filippo Cavos che sposa la nobile Maddalena Mendini. integrazioni fornite da Paolo Cavosi Cavosi è presente a Sfruz (TN) vicino al lago di Santa Giustina.Tradizione orale riporta collegamenti con Egna. Originariamente il nomeera Cavos ed è riportato su vari documenti parrocchiali di fine700. |
CAVOTI CAVOTO CAVUOTI CAVUOTO GAVOTO | Cavoto, estremamente raro, è tipico della zona tra beneventano efoggiano, di Montefalcone Di Val Fortore e San Marco Dei Cavoti (BN) inparticolare, Cavoti è dovuto ad errori di trascrizione, Cavuotiè lucano, Cavuoto è il più diffuso sia nel beneventanoche nel foggiano, Gavoto è del iserniese. integrazioni fornite da Fabio Paoluccida - i Cognomi di Colle Sannita, (cognomi estintia Colle), di prossima pubblicazione Tipico di San Marco dei Cavoti e di Montefalcone di Val Fortore, Cavotoè un cognome legato all'origine di San Marco dei Cavoti, fondatoda una colonia di Provenzali venuti al servizio degli Angioini presumibilmentefra il 1353 e il 1355. Il termine Cavotideriva dal francese Gavots che indicagli abitanti di Gap, città della Provenza dalla quale sembra cheprovenisse la colonia più numerosa di questi antichi fondatori,i quali scelsero il nome di S. Marcoin onore del loro santo protettore. I Cavoto discenderebbero in tal sensoda uno o più capostipiti provenzali provenienti da Gap e stabilitisi nel territorio sannita, partecipandocosì all'atto di fondazione di San Marco dei Cavoti. Varianti diCavoto sono le forma cognominali: Cavoti, molto raro, derivato daun errore di trascrizione anagrafica della forma originaria Cavoto; Cavuoto,molto diffuso nel beneventano, per cui si presume l'origine comune al ceppodi San Marco dei Cavoti, ma presente anche in Puglia nel Barese e nel Foggiano,nonché a Roma, Torino e Milano come conseguenza del fenomeno migratoriodal Sud. Cavuoti, tipico lucano, più precisamente del Potentino,di presunta origine comune ai precedenti (ma non si può in questocaso escludere una origine diversa, come ad esempio dalla fusione di dueparole dialettali come capa, col significatodi testa e vuoto,vuoti nel senso canzonatorio di testavuota, quelli dalla testa vuota). Gavoto, caratteristicodel comune molisano di Belmonte del Sannio in provincia di Isernia, dipossibile correlazione al ceppo sanmarchese. È chiaro, quindi, che la debole presenza dei Cavoto a Collenei secoli scorsi sia dovuta a nascite "occasionali" di sanmarchesi inagro di Colle o comunque alla presenza in loco di famiglie originarie delvicino comune di San Marco dei Cavoti. Ricordiamo, solo a titolo informativo,che altri cognomi di San Marco devono la loro formazione ad antichi terminiprovenzali italianizzati; cito l'esempio di due cognomi illustri qualiZuppa, che deriva dal vocabolo jupòn,ovvero giubba, mantello, e Jelardi,originato dal cognome dei tre nobili fratelli feudatari Rinaldo, Guglielmoe Giovanni Gaullart, il cui cognomevenne poi italianizzato in Galarduse poi, per successiva corruzione, in Jalarduse quindi Jelardo e Jelardi. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Secondo G. Rohlfs (Dizionario storico dei cognomi in Lucania, 1985)Cavuoti e Cavuoto sono cognomi lucani presenti a Accettura, Melfi, Montemilone,Potenza; attestato un Cola Cavotus nel 1551 a Melfi: significa: 'gentedi Cava de' Tirreni' (prov. di Salerno). |
CAVRIANI | Cavriani ha qualche presenza, quasi certamente secondaria, nell'alessandrinoed un piccolo ceppo tra rovigoto e ferrarese, a Stienta ed Occhiobellonel rovigoto ed a Ferrara, dovrebbe derivare da un soprannome basato sultermine dialettale veneto arcaico cavria(strumento per alberare e disalberare i battellia vela, utile per superare tratti di fiume con ponti troppobassi), indicando probabilmente che i capostipiti fossero addetti a queltipo di manovre. |
CAZZA CAZZETTA | Cazza, praticamente unico, è del leccese, Cazzetta è un cognometipicamente pugliese, distribuito nel materano, nel barese, nel tarentinoin particolare, nel brindisino e nel leccese, con qualche presenza anchein Sicilia, nel palermitano e nel nisseno e catanese, dovrebbero derivaredirettamente o attraverso un diminutivo, dal termine latino medioevalecaza (mestolodi metallo, casseruola), strumento usato prevalentemente daglialchimisti e dagli erboristi nella preparazione delle loro miscele; sipotrebbe quindi supporre che queste fossero le professioni dei capostipiti. |
CAZZARO' | Cazzarò è tipico del leccese, di Miggiano ed Alezio. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi D'origine grika o, in alternativa, greco-albanese, il cognome Cazzarònasce da un adattamento dell'aggettivo katsaròs,che, in greco moderno, ha il significato di riccio,riccioluto (vedi Rizza e Ricciuti).In conclusione, dunque, si tratta della cognominizzazione di un soprannomeo del nome personale del capostipite. |
CAZZATI CAZZATO | Cazzati, estremamente raro, è tipico del tarentino e del vicinomaterano, Cazzato è tipicamente pugliese, del Salento e del tarentino,possono essere stati originati da un soprannome dialettale legato al vocabolocacciare o al termine greco kuathos(vaso, coppa,ma anche casseruola), forsead intendere che il capostipite facesse il venditore itinerante d'acqua. integrazioni fornite da Anna Carletto cazzare in dialetto leccese, significarompere, frantumare, come ad esempiodi un piatto che cade per terra (dal francese casser).Lo schiaccianoci è infatti chiamato cazzamennele(rompimandorle). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Cazzato è un cognome pugliese che può avere alla basel'italiano 'cazzato' = cacciato,esiliato, oppure un termine dialettale di Molfetta 'kazzatæ'che indica un uomo "preso dall'ira, incollerito,tenace". Minervini 137. |
CAZZINI | Molto raro, è tipico dell'areamilanese, dovrebbe derivare da una modificazione dialettale del nome medioevaleitaliano Caccino (diminutivo di Caco). |
CAZZOLANI CAZZULANI | Cazzolani è praticamente unico, Cazzulani è specificatamentelombardo, potrebbero derivare da soprannomi collegati al vocabolo bassolatino caza (catino)tramite modificazioni dialettali e starebbe quindi ad indicare il mestieredi venditori o fabbricanti di casseruole svolto dalla famiglia, ma èpure possivile una derivazione dal termine dialettale lombardo cazzöla(cazzuola, attrezzodel muratore) e starebbe ad indicare che questo era invece ilmestiere del capostipite. |
CAZZOLARO | Cazzolaro, molto molto raro è tipico del padovano, di Galliera Venetain particolare, potrebbe derivare da una trascrizione errata del cognomeCalzolaro, ma è molto più probabile una derivazione da unsoprannome originato dal termine cazzolao cazzuola ( arnese del muratore), forse originato dal mestiere di muratoresvolto dal capostipite. |
CE' | Cè è specifico del cremonese, di Crema e Cremona soprattutto,dovrebbe derivare da un'estrema contrazione del nome Francesco. |
CEBBA | Assolutamente rarissimo, dovrebbe essere veneto, potrebbe derivare dall'aferesidel nome latino di origine dacia (l'attuale Romania) Decebalus, esisteanche l'ipotesi, poco credibile che sia di origine gallica e deriverebbedal nome Cebba (ancora in uso presso le popolazioni gaeliche inglesi. |
CECALUPO | Cecalupo è specifico di Ruvo di Puglia nel barese, dovrebbe derivareda un soprannome attribuito ad un capostipite che avesse in qualche modoavuto a che fare con un lupo, magari in uno scontro, dove il lupo avesseavuto la peggio.. |
CECATO CECCATO | Cecato è quasi sicuramente dovuto ad un errore di trascrizione delcognome Ceccato chiaramente veneto, della zona che comprende le provincedi Vicenza, Padova, Venezia e Treviso, che dovrebbe derivare da una formapatronimica determinabile dal suffisso -ato,che nei territori veneti sta ad indicare appartenenza ad un luogo o, piùspesso, ad una famiglia, in questo caso è interpretabile come ilfiglio di, riferito a capostipiti il cui padre si fosse chiamatoFrancesco, per aferesi Cecco. |
CECCANI CECCANO | Ceccani sembrerebbe specifico del Lazio, del frusinate in particolare,di Alatri, Frosinone e Ferentino, con un ceppo anche nel viterbesea Civita Castellana, Ceccano è tipico del latinense di Sezze e Latina,dovrebbero entrambi derivare dal toponimo Ceccano (FR). |
CECCARDI CECCARDINI | Ceccardi è molto raro ed è tipico emiliano, del bolognesein particolare, Ceccardini, assolutamente rarissimo, si trova oggi solonel ternano, derivano dal nome germanico Sieghard (vediSiccardi), troviamo tracce di questo cognome nel 1500 con il vescovodi Segni (RM), Ambrogio Monticola Ceccardi. |
CECCARELLI CECCARELLO CECCHERELLI | Ceccarelli è molto diffuso in tutta la fascia centrale che comprendeRomagna meridionale. Toscana, Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo, Ceccarello,molto raro è specifico del padovano, soprattutto della zona di Vigodarzeree Montegrotto Terme (PD), Ceccherelli, molto raro, ha un ceppo fiorentinoed uno livornese, derivano da diminutivi dell'aferesi del nome Francesco,tracce di quest'uso si trovano in uno scritto del 1300 a Firenze: "...Hoc anno sub Regula S. Augustini militare coepit Ordo S. Ambrosii qui subCeccarello etPaulo Platanzia anno MCCCXXXI restauratus fuerat a Petro Eugubinorum Episcopo...". |
CECCARONE CECCARONI | Ceccarone, praticamente unico, è quasi sicuramente dovuto ad unerrore di trascrizione di Ceccaroni, che è distribuito nell'areache comprende la Romagna, il pesarese, l'Umbria ed il Lazio, con un ceppoanche nel genovese, si dovrebbe trattare di forme ipocoristiche accrescitivederivate da modificazioni dialettali dell'aferesi del nome Francesco. |
CECCHERINI | Tipico toscano specificatamente della zona che comprende il fiorentinoe l'aretino, deriva da modificazioni dell'aferesi del nome Francesco. |
CECCHETTI CECCHETTO CECCHI CECCHIN CECCHINELLI CECCHINELLO CECCHINI CECCON CECCONELLO CECCONI CECON CECONI CICCHINELLI CICCHINELLO CICONI | Cecchetti è tipico della fascia centrale che comprende Toscana,Marche, Umbria e Lazio, decisamente veneti Cecchetto, Ceccon e Cecconello,mentre è toscano Cecchi, Cecchin è decisamente veneto, delpadovano in particolare, Cecchinelli è tipico dello spezzino, diCastelnuovo Magra, Ortonovo, Sarzana e La Spezia, con un ceppo anche aCarrara e Massa, ed un ceppo nel romano a Roma, Lanuvio e Velletri, Cecchinello,molto molto raro, è del padovano, di Stanghella in particolare,Cecchini è molto diffuso in tutto il centronord, con massima concentrazioneal centro, centroitaliano Cecconi, Cecon è caratteristico dell'altoudinese, Ceconi molto raro e Ciconi, che lo è ancora di più,sono tipici dell'udinese, Cicchinelli è tipico dell'Italia Centrale,dell'Abruzzo, dell'aquilano in particolare, di San Vincenzo Valle Roveto,Civita d'Antino, Morino, Avezzano, Trasacco, Luco dei Marsi e CivitellaRoveto, con un grosso ceppo a Roma e buone presenze anche ad Albano Laziale,Guidonia Montecelio e Fiumicino nel romano ed a Pescosolido nel frusinate,in Argentina è presente un grosso ceppo di emigranti italiani conquesto cognome, Cicchinello è ormai scomparso in Italia ed èpresente solo in Argentina, tutti questi cognomi derivano direttamenteo tramite ipocoristici, anche composti, da variazioni del nome medioevaleitaliano Cecco, o Ciccoforme dialettali aferetiche del nome Francesco,un esempio di quest'uso lo troviamo in uno scritto del 1332: "...Ser Cecchinusde Campilia. Mactheus Scarsus. Pasquinus de Casciana not. M. p. Ser BacciameusTadi. Gorus Savini. Bartalus de Ripuli...", ricordiamo il famosissimopoeta senese del 1200 Cecco Angiolieri; troviamo tracce di questa cognominizzazionea San Vito al Tagliamento (UD) nel 1400 con Giacomo Ceconi Cameraro dellalocale Chiesa di S. Michele. |
CECCOBAO | Ceccobao, quasi unico, sembra specifico di Cetona nel senese, dovrebbederivare da una forma aferetica dialettale del nome Francesco. |
CECCONATI CECCONATO | Cecconati, assolutamente rarissimo, è toscano, Cecconato, presentaun ceppo veneto nel trevisano tra Povegliano e Villorba, ed uno lazialea Latina, potrebbe stare ad indicare la discendenza di un cecconecioè i capostipiti probabilmente si chiamavano Francesco ed eranogrossi. |
CECCUTO CECCUTTI CECCUTTO CECUTTI CECUTTO | Ceccutti, estremamente raro, specifico del Friuli, dovrebbe essere dovutoad una diversa forma del cognome Cecutti, che è tipico dell'udinese,di Povoletto in particolare, Ceccutto, quasi unico, parrebbe del trevigiano,Ceccuto è unico, Cecutto, assolutamente rarissimo, è anch'essodell'udinese, tutti questi cognomi dovrebbero essere delle forme patronimichetipicamente friulane, dove il suffisso -utt-sta per il figlio di, riferito a capostipitiil cui padre si fosse chiamato Francesco,Cek in friulano. |
CECERE | Cognome dell'Italia meridionaleche potrebbe derivare da un soprannome legato al toponimo Cicerale (SA). |
CECI CECIO DE CECIO DI CECIO | Ceci è molto diffuso in tutta l'Italia peninsulare, in particolarein Emilia nel parmense, reggiano e modenese, nella fascia che comprendeMarche, Abruzzo settentrionale e Lazio, nel napoletano ed in Puglia nelbarese e nel tarentino, tutti molto molto rari gli altri, Cecio èspecifico di Caserta e del napoletano, De Cecio di Capua e Santa MariaCapua Vetere nel casertano e di Benevento, Di Cecio è specificosolo di Capua nel casertano, questi cognomi dovrebbero derivare, direttamenteo tramite forme patronimiche in Deo in Di, che stanno per ilfiglio di, da forme aferetiche dialettali del nome Francesco,probabilmente portato dal capostipite o da suo padre. |
CECILI CECILIA CECILIO | Cecili ha ujn piccolissimo ceppo perugino ed uno a Roma e ad Agosta nelromano ed a Piglio nel frusinate, Cecilia è tipicamente laziale,di Roma, di Anagni nel frusinate, di Rieti e di Latina, Cecilio, quasiunico, è del centro Italia, dovrebbero derivare dal nome personalelatino Caecilius, il nome gentiliziodella gens Caecilia, una delle piùimportanti e ricche famiglie dell'antica Roma, il cui nome dovrebbe derivaredal termine latino coeculus (quasicieco, che vede a fatica). |
CECINA | Cecina, assolutamente rarissimo, è dell'area tra spezzino e massese,dovrebbe derivare dal nome di paesi come Cecina di Fivizzano nel massese,o, anche se meno probabilmente, dal fatto di provenire i capostipiti dallavalle del fiume Cecina. |
CECINI CECINO | Cecini ha un ceppo lombardo, in particolare a Grosio nel sondriese, conpiccoli ceppi anche nel comasco a Valmorea e Gironico, nel varesotto aMesenzana ed a Monza, ed uno piccolo romano a Roma e Gavignano, Cecinoha un ceppo a Casale sul Sile nel trevisano, con qualche presenza anchenell'udinese, dovrebbero derivare dal nome tardo latino Cecinus(Cigno). |
CEDARO | Cedaro, molto raro, è tipico dell'udinese, di Gemona del Friuli,potrebbe derivare dal toponimo Cedarchis di Tolmezzo (UD). |
CEDERNA | Molto raro è tipico valtellinese. integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (Sondrio) Cognome valtellinese, Cederna rimane tuttora essenzialmente tipicodella provincia di Sondrio. Concentrato per lo più a Poggiridenti,paese nelle immediate vicinanze di Sondrio. Il nome deriva da "Zedernao Zedernono", che anticamente indicava alcune contrade del vicinocomune di Montagna. Il cognome è molto raro fuori dalla Valtellina,ma ha avuto una certa notorietà a livello nazionale grazieai due giornalisti-scrittori milanesi Antonio e Camilla Cederna, nipotidi Antonio Cederna nato a Ponte in Valtellina nel 1841, stabilitosi poia Milano, dove divenne imprenditore di successo. |
CEDOLIN CEDOLINI | Cedolin, molto raro è specifico friulano, del pordenonese al confinecon l'udinese, Cedolini, ancora più raro dovrebbe essere dell'udinese,potrebbe derivare dall'aferesi dell'etnico macedonicus (macedone). |
CEDRELLI CEDRELLO CEDRI CEDRINI CEDRINO CEDRO | Cedrelli, estremamente raro, è del nord Italia, Cedrello, quasiunico, sembrerebbe del sassarese, Cedri, molto raro, è presentenell'Italia centrosettentrionale, con piccoli ceppi nel bresciano e nelvicentino, Cedrini è tipicamente emiliano e romagnolo, con ceppitra bolognese e ravennate e tra riminese e pesarese, Cedrino, assolutamenterarissimo, sembrerebbe avere un piccolo ceppo nel rovigoto, uno in Piemonteed uno in Gallura, Cedro, abbastanza raro, ha ceppi nella Lombardia settentrionale,in Sicilia, in Calabria ed in Puglia, potrebbero derivare dai molti toponimicontenenti la radice Cedr-, ma potrebberoin molti casi derivare da forme ipocoristiche di italianizzazioni del nomeebraico Cedron. |
CEDRONE CEDRONI CETRO CETRONE CETRONI | Cedrone è tipico del frusinate, di San Donato Val di Comino, SanGiovanni Incarico e Castrocielo e di Roma, Cedroni, oltre al ceppo lazialea Velletri, Roma e Lariano nel romano, presenta un piccolo ceppo forseautoctono a Gandellino nel bergamasco, Cetro, assolutamente rarissimo,è del napoletano, Cetrone ha un ceppo nell'aquilano a Scanno e Barrea,un ceppo a Pontinia e Sonnino nel latinense ed a Roma, Cetroni ha un ceppoa Marino, Roma e Ciampino nel romano, ed uno a Tortoreto nel teramano,dovrebbero derivare dal nome medioevale Cetro,Cetronis o Cedrone, a suavolta derivato dal nome del gallo cedrone,l'uccello che dona le sue piume al cappello piumato dei bersaglieri, tracceantichissime di questa cognominizzazione le troviamo già nel 1200in Toscana: "...Asdente fo deParma e fu calzolaro, e tuto 'l so ingenio pose a sapere divinare; e talvolta esso dicea cosse vere. E costui se chiamò AsdenteCedrone. ...". |
CEFALA CEFALI CEFALINI CEFALO CEFALONE CEFALONI | Cefala e Cefalini sono praticamente unici, Cefali, rarissimo ha un ceppoa Roma, un piccolo ceppo a Catanzaro e Cortale nel catanzarese ed uno aPalermo e Messina, Cefalone, assolutamente rarissimo, parrebbe del casertano,Cefaloni è specifico di Ripi nel frusinate. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Cefalo,l'italianizzazione cioè del personale greco Kefalos,che, tratto dal greco kefàli,significa letteralmente testa, capo(vedi Cefalà e Testa): nell'onomasticaantica, a ben vedere, il nome Cefalo rimanda più probabilmente allamitologia greca, dove il personaggio di Cefalo è al centro di unatragica storia d'amore con la sua sposa Procri - per la precisione, comunque,va aggiunto che Cefalo fu anche il nome di diversi personaggi storici vissutinel mondo antico, fra i quali, ad esempio, si può ricordare Cefalodi Siracusa, padre dell'oratore Lisia e dei filosofi Polemarco ed Eutidemo.Detto questo, ad ogni modo, va notato che nel caso specifico dei cognomiCefala e Cefali non è esclusa una derivazione dai cognomi Cefalàe Cefalì, che, nell'ambito del sud Italia, appartengono o alla tradizionegrika o ai cognomi arvaniti provenienti dalla Grecia (per una spiegazionepiù approfondita, vedi Cefalà).In conclusione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni o dei nomi personalidei capostipiti o di soprannomi ad essi attribuiti - per quanto proponibile,invece, è piuttosto improbabile una connessione con la toponomasticagreca. |
CEFALA' CEFALI' | Entrambi calabresi della provincia di Catanzaro, Cefalà ètipico di Lamezia Terme, mentre Cefalì è di Catanzaro e Cortale. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi D'origine grika o greco-albanese, i cognomi Cefalà e Cefalìnascono da un'italianizzazione dei termini greci kefalàse kefalìs, che, in lingua neo-greca,significano letteralmente testone, testa grossao, in senso figurato, testardo, ostinato(vedi Cefala): in questo contesto, a direil vero, va notato che Cefalà e Cefalì corrispondono esattamenteai cognomi italiani Testone, Capone, Capoccia, etc, tipici dell'anticatradizione popolare. Nell'Impero Bizantino, tuttavia, è importantericordare che il termine kefalades(plurale di kefalàs) era ancheun appellativo attribuito agli arconti militari,probabilmente per sottolineare il loro ruolo di capi o comandanti dell'esercito- un po' come noi usiamo il termine capoccia nel senso di capo: in questosenso, allora, non è escluso che alcune di queste famiglie abbianoeffettivamente un legame con un kefalàsbizantino, soprattutto se si considera che diverse famigliearvanite erano legate ai ranghi nobili o militari della Grecia medievale(così come dell'Albania). Prima di concludere, ad ogni modo, vaaggiunta un'ultima ipotesi riguardo ai cognomi in questione (soprattuttonel caso di Cefalà): osservando la toponomastica greca, va notatoche diversi toponimi greci contengono la radice Kefal-- ad esempio l'isola di Kefalonia e il villaggio cretese di Kefalas - e,in questo senso, non si può escludere una derivazione dalla toponomasticagreca (per quanto l'ipotesi sia poco probabile); in Sicilia, inoltre, esisteanche una località dal nome Cefalà Diana (PA), ma, siccomeCefalà è un cognome principalmente calabrese, anche quest'ipotesisuona poco probabile (semmai potrebbe valere per gli sporadici Cefalàsiciliani). |
CEFALU' | Tipico del palermitano, di Palermo, Cefalù, Santa Flavia e Castelbuono,deriva ovviamente dal toponimo Cefalù (PA). |
CEFARELLI CEFARIELLO CEFARO CIFARELLI CIFARIELLO | Cefarelli, assolutamente rarissimo, è del casertano, Cefarielloè napoletano, Cefaro è laziale, Cifarelli è tipicodella zona che comprende il barese ed il materano, Cifariello, molto moltoraro, è napoletano, dovrebbero tutti derivare dall'aferesi del nomeLucifero, termine usato spesso nel meridione d'Italia nell'accezione didiscolo, monellaccio, e potrebbero essere originati da soprannomi correlaticon il carattere particolarmente vivace del capostipite. |
CEGLIA DE CEGLIA DI CEGLIA | Diffuso in Campania Ceglia, soprattutto nell'alto salernitano, in Basilicatae nel foggiano e nelle zone circostanti, De Ceglia è invece specificodi Molfetta (BA), Di Ceglia, assolutamente rarissimo, è probabilmentedovuto ad un errore di trascrizione del precedente, potrebbero tutti derivareda uno dei toponimi contenenti il vocabolo Ceglie, l'ipotesi che lo farebbediscendere dal nome medioevale normanno Celia è abbastanza improbabile,tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Molfetta almeno dal 1600con i De Ceglia ed a Picerno (PZ) fin dal 1700 con i Ceglia. |
CEGLIE | Ceglie, specifico di Bari ed Altamura nel barese, dovrebbe derivaredal toponimo Ceglie del Campo, una frazione nella periferia sud della cittàdi Bari, anche se non si può escludere, in qualche caso, anche semolto meno probabile, una derivazione dal toponimo Ceglie Messapica nelbrindisino. |
CEI | Tipico dell'alta Toscana, dovrebbe derivare dal nome medioevale Cei dicui abbiamo traccia in un atto degli scritti pisani datato 6 dicembre 1185:"...Ciolo Formentino germano meo totum unum et integrumpetium terre cum domo super se et omni sua pertinentia positum in civitatepisana in Cappella Sancti Bartholomei delle Risi quod olim fuit CeiJannibelli, olim fratris suprascripti Puccini..."ed a Firenze agli inizi del 1300: "...Liber et Memorialenegotiorum propriorum Bonaccorsi Symonis de Cerasomma notarii, et Ceieius germani, factus et compositus post combustionem domorum Podiensiumet apotece, in qua dictus Bonaccorsus morabat, sub anno..." |
CELANI CELANO | Celani ha due ceppi uno nelle Marche ed uno nel Lazio, l'origine dovrebbeessere da un soprannome legato ad un toponimo Celano (AQ), Celano ètipicamente meridionale, ha almeno due ceppi, uno tra salernitano, Lucaniae Calabria centrosettentrionale ed uno in Sicilia, soprattutto nel catanese,dovrebbero derivare dal nome medioevale Celanus,di questo nome si ha un esempio nel 1400 nel Lazio, dove troviamoun certo Celanus de Interamne (Teramo)che il 16 dicembre di quell'anno viene nominato castellano della roccadi Castelnuovo di Porto (Roma), tracce di queste cognominizzazioni le troviamonella seconda metà del 1500 con Guerrerius Celanus comandante 194militi veneziani a Cipro. |
CELANT | Celant è tipico del veneziano, di Venezia e Cinto Caomaggiore, edel pordenonese, di Polcenigo, Pordenone, Fiume Veneto e Caneva, di originifriulane questo cognome dovrebbe derivare dal nome del monte Celant situatosulle Prealpi pordenonesi verso il bellunese. |
CELANTI CELANZI | Celanti, estremamente raro, parrebbe toscano, probabilmente di Livorno,Celanzi, quasi scomparso è del centronord, forse marchigiano delPiceno, dovrebbero derivare dal nome medioevale Coelanthuso Coelanthius (Giglio). |
CELATA CELATI CELATO | Celata ha un ceppo a Pitigliano e Manciano nel grossetano ed uno a Roma,Celati ha un ceppo emiliano nell'area che comprende il bolognese, il ferrareseed il ravennate, in particolare a Ferrara ed Argenta nel ferrarese, edun ceppo a Livorno, Piombino e Rosignano Marittimo nel livornese, Celatoha un ceppo a Montebelluna nel trevisano ed uno a Macerata Campania nelcasertano, dovrebbero derivare dal cognomen latino della Gens CorneliaCelatus, Celata,che deriva da un identico soprannome latino con il significato di invadente,o dal suo equivalente slavo Celat. |
CELAURO CERAOLO CERAULO CERAVOLI CERAVOLO CILAURO CIARAVOLO CIRAOLO CIRAULO CIRAVOLO | Celauro è siciliano, di Agrigento e di Palermo, Ceraolo ètipico del messinese, di Gioiosa Marea, Piraino, Capo d'Orlando,Messina, Sant`Angelo di Brolo, Brolo e Patti, Ceraulo sembrerebbetipico di Palermo, con un piccolo ceppo anche nel catanese, Ceravoli, sembrerebbeunico, è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizione di Ciaravoloche è specifico della Campania, in particolare del napoletano, diTorre del Greco, Napoli e Portici, Ceravolo è tipicamente calabrese,del reggino soprattutto di Bovalino e Feroleto della Chiesa, ma èben presente anche a Catanzaro, Soriano Calabro (VV) e Cirò Marinanel crotonese, ha anche un ceppo a Palermo, Cilauro, estremamente raro,è del sud della Sicilia, Ciravolo è anch'esso siciliano diPalermo e Giuliana nel palermitano, di Campobello di Mazara nel trapanesee di Paternò nel catanese, Ciraolo è sempre siciliano, diMessina e del messinese soprattutto, ma con ceppi anche nell'agrigentinoa Grotte e Cianciana, Ciraulo ha un piccolo ceppo nel cosentino, ma sembraessere sempre tipico della Sicilia, in particolare di Palermo e del palermitano,dovrebbero tutti derivare da soprannomi originati dal termine arcaico cerauloo ciraulo che significa siaincantatore di serpentiche imbroglione, a loro voltaderivati dal termine greco keraùles(suonatore di flauto, incantatore),nel 1400 i ceraulio celauri o serpari, difendevanoil bestiame dai morsi del serpente, quindi questi cognomi potrebbero anchederivare dal mestiere di serparo svolto dai capostipiti. |
CELEGATO | Celegato è tipicamente veneto, di Venezia, Mira, Mirano e Dolo nelveneziano e di Padova,Curtarolo e Vigodarzere nel padovano, dovrebbe derivareda un soprannome basato sul termine dialettale veneziano arcaico celegato(passerotto). |
CELENTANI CELENTANO CELINTANO CILENTANO | Celentani e Cilentano sono assolutamente rarissimi, mentre Celentano èmolto più diffuso, Celintano è ormai quasi scomparso, sonotutti cognomi tipicamente campani, derivano dall'essere i capostipiti provenientidal Cilento. integrazioni fornite da GiacomoGanza / Villa di Tirano (Sondrio) Cognome molto noto nel mondo della musica leggera, anche al di làdei confini del nostro paese. Deriva dal nome di una regione storica dellaCampania, il Cilento, che costituisce la parte interna del Salernitano.Il cognome é diffuso in Campania e Puglia, ma è presenteanche al nord e altre parti di Italia, seppure più sporadico. |
CELENZA | Ha un ceppo in Abruzzo a Vasto (CH) ed uno nel Lazio a Ceccano (FR), derivadal toponimo Celenza sul Trigno (CH). |
CELESI CELESIA | Celesi sembrerebbe unico, dovrebbe essere dovuto ad un'errata trascrizionedi Celesia, che ha un ceppo a Pollein in Val d'Aosta, uno a Genova, chepotrebbe derivare dal nome di Celesia, frazione di San Colombano Certenolinel genovese, ed uno, il più consistente, a Palermo, dovrebbe derivaredal nome femminile medioevale Celesia,un'alterazione del nome tardo latino Celisia. |
CELESTA CELESTE CELESTI | Celesta è unico, e dovrebbe essere il risultato di un'errata trascrizionedi Celeste, che è diffuso a macchia di leopardo nel centro sud edin Sicilia, Celesti ha un ceppo nel perugino, nel viterbese e romano enel messinese, dovrebbero derivare dal nome sia maschile che femminileCeleste, attribuito da genitori cheda buoni cattolici augurassero al proprio figlio o figlia il migliore deifuturi possibili. |
CELESTINI CELESTINO | Celestini è tipico delle province di Roma e Viterbo, ma si notaanche un ceppo umbro a Città di Castello (PG), Celestino ha un ceppocosentino, uno casertano ed uno palermitano, questi cognomi dovrebberoderivare dal nome Celestino, diffuso in epoca medioevale (è il nomedi cinque papi fino al XIII° secolo), ma è pure possibile cheprendano il nome dai monaci Celestini o per una vicinanza ad un loro monasteroo per altri motivi. |
CELI CELINI | Di Celi sembrerebbero esserci più ceppi, nella zona dello strattodi Messina e nella zona di confluenza tra Marche Abruzzi e Lazio, Celini,assolutamente rarissimo, è meridionale, con un piccolissimo ceppoa Taranto, dovrebbero derivare, direttamente o tramite ipocoristici, anchedialettali, dall'aferesi del nome medioevale Micele,variante del nome Michele, specialmentein Sicilia Celi è stato un diminutivocomune per Michele, una seconda ipotesi,valida soprattutto al sud, propone una derivazione dall'aferesi del cognomeMiceli. Agli inizi del 1600 nella città dell'Aquila operavacome notaio Marcantonio Celi. |
CELIA | Originario dell'area siculo calabrese. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Celìa è un cognome calabrese che riprende il cognomegreco Kελία. |
CELINO CELLINO | Celino è decisamente pugliese, con un ceppo a Carovigno, Erchie,Mesagne e San Vito dei Normanni nel brindisino ed uno a Cerignola nel foggiano,Cellino ha un ceppo a Torino e nell'astigiano, ed uno a Mesagne nel brindisino,dovrebbero derivare dal nome del paese di Cellino San Marco nel brindisino,ma in qualche caso potrebbero derivare da ipocoristici di forme aferetichedel nome Micele (vediCELI), forse portato dai capostipiti. |
CELLA CELLI CELOTTI CELOTTO | Presente in tutt'Italia Cella ha almeno tre ceppi, uno nelle Venezie, unonella zona tra le provincie di Genova e Parma e tra Piacenza e Lodi, diffusoin tutta la penisola Celli è particolarmente concentrato nel centro,Celotti è distribuito a macchie di leopardo e potrebbe avere piùzone d'origine sicuramente una è nel ravennate ed una nell'udinese,Celotto ha un nucleo nelle province di Treviso e Pordenone ed uno nel napoletano.Questi cognomi possono avere diverse origini, che vanno dalla derivazioneda soprannomi legati a toponimi quali Cella (RE) - (FO), Celle (RA), Cellesul Rigo (SI) e altri, a soprannomi legati al mestiere dell'oste, in latinocellarius (cantiniere) cioè chi era addetto alla cella vinaria (cantina),a diminutivi di nomi o di soprannomi come Simoncelli, Monicelli. integrazioni fornite da AndreaFerreri Ha probabilmente alla base l'ipocoristico aferetico Cello di nomi comeBaroncello, Simoncello, etc. Oppure toponimi del tipo Cella e Celle largamentediffusi sul territorio nazionale. In altri casi ancora può essereuna variante di Celi, ipocoristico aferetico di Miceli, variante di Michele.Il cognome è diffuso nell'Italia centro-settentrionale con maggiorfrequenza in Emilia Romagna (Rimini), Toscana (Firenze, Lucca ed Arezzo)e Lazio (Roma). |
CELLAI | Cellai è tipicamente toscano dell'area fiorentino, aretina, di Firenzee Reggello (FI) in particolare, si potrebbe trattare di forme aferetichedi cognomi come Rucellai, ma è pure possibile che siano semplicementesoprannomi che identifichino il mestiere di osti o cellariisvolto dai capostipiti, le cantine venivano chiamate in epoca medioevalecellae vinariae. |
CELLAMARA CELLAMARE | Cellamara, praticamente unico, dovrebbe essere il frutto di errori di trascrizioneo di alterazioni dialettali del cognome Cellamare, che è tipicamentepugliese, di Bari soprattutto, di Trani, Andria e Modugno nel barese, diTaranto, Martina Franca e Castellaneta nel tarantino, e di Manfredonianel foggiano, e che dovrebbe derivare dal nome del paese di Cellamare nelbarese, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CELLARI CELLERI | Cellari, quasi unico, sembrerebbe del pavese, Celleri, altrettanto raro,è dell'area ligure, toscana, dovrebbero derivare dal mestiere dicantiniere svolto probabilmente daicapostipiti, mestiere che in epoca medioevale era quello dei cellarii,cioè di quanti gestissero una cella vinaria(cantina dei vini). |
CELLAURO | Cellauro sembrerebbe specifico di Sommatino nel nisseno, potrebbe derivareda un soprannome dialettale grecanico riferito ad un suonatore di lirao ad un musico, forse il mestiere del capostipite. |
CELLUPICA CELLUPICO | Cellupica è specifico del frisinate, di Monte San Giovanni Campano,Isola del Liri e Sora, e di Roma, Cellupico, è praticamente unico,dovrebbe essere dovuto ad un errore di trascrizione del precedente, chedovrebbe derivare dal nome della località Cellupica, situata pressoSora nel frusinate. |
CELMI | Celmi, assolutamente rarissimo, ha un piccolissimo ceppo nel verbasneseed uno altrettanto piccolo nel napoletano, dovrebbe derivare dal nome medioevaleCelmus, una forma aferetica di nomifranchi come Gaucelmus o Gocelmus,nome di cui abbiamo un esempio d'uso a Pamplona in Spagna in un atto del1208, dove tra i testi leggiamo: "... Sunt huiusrei testes Sancius de Biota, don Guarin Pampilonenssis canonichus et Gocelmuscanonicus, domnus Lupus frati supra dicti episcopi et Nicholaus alchalddeOlit, et Lop Languina de Carchastello. ..". |
CELORI CELORIA | Celori, quasi unico, parrebbe del pavese, Celoria è tipicamentepiemontese, di Torino, Vercelli e Santhià nel vercellese e di CasaleMonferrato ed Ottiglio nell'alessandrino, dovrebbero derivare dal terminee nome celorius, arcaismo per celeste,improponibile una connessione con il termine celloria,sinonimo di intelletto. integrazioni fornite da Giorgiodi Francesco In realtà, Celoria è un cognome piemontese che derivadal nome di un attrezzo agricolo: l'aratro, che in piemontese si dice "slòira". Nei documenti medievali, come gli statuti comunali, il termine èlatinizzato in "celoria". |
CELOZZI | Celozzi è specifico del foggiano, di Torremaggiore e di Casalvecchiodi Puglia, potrebbe derivare da un ipocoristico di forme aferetiche diipocoristici di nomi come Simone, Ottoneo Barone, passando prima per Simoncello,quindi per aferesi Cello, da cui Cellozzo o Celozzo. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Celozzi è un cognome foggiano derivato dal cognome base Celi(cfr.) |
CEMBALI CEMBALO CIMBALI CIMBALLI CIMBALO | Cembali è tipico della zona tra bolognese e ravennate, di Imola(BO), Riolo Terme, Cotignola e Faenza nel ravennate, Cembalo è campano,di Altavilla Silentina nel salernitano, con un grosso ceppo anche a Capuanel casertano, Cimbali ha un ceppo nel perugino, uno nel napoletano eduno nel catanese, Cimballi, assolutamente rarissimo, sembrerebbe toscano,Cimbalo è calabrese, del cosentino e del catanzarese, dovrebberoderivare da un soprannome legato al vocabolo cembalo(tamburello), forse per il fatto cheil capostipite suonasse quel tipo di strumento o lo producesse. |
CENA | Cena è tipicamente piemontese, del torinese, di Chivasso in particolaree di Torino, Verolengo, Collegno, Caluso, Settimo Torinese, Brandizzo,San Benignao Canavese e Torrazza Piemonte, con un ceppo anche a Ciglianonel vercellese e con presenze nel barese, potrebbe derivare dal nome medioevaleCena, che con riferimento alla CenaDomini o ultima cena, venivaanticamente attribuito ai nati di Giovedì Santo. |
CENACCHI CENACCHIO | Cenacchi è tipicamente emiliano, del bolognese e ferrarese, di Bolognae Castel Bolognese nel bolognese e di Ferrara, Cento, Berra e Poggio Renaticonel ferrarese, Cenacchio è quasi unico, dovrebbero derivare dalnome del paese di Cenacchio, una frazione di San Pietro in Casale nel bolognese, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CENATIEMPO GENATIEMPO GENNATIEMPO | Cenatiempo è tipico di Barano d'Ischia ed Ischia, sull'isola d'Ischianel napoletano e di Napoli, Genatiempo, assolutamente rarissimo èdel napoletano, sembrerebbe dovuto ad un'errata trascrizione del cognomeGennatiempo, che, molto raro, è specifico di Salerno, ricordiamocon questo cognome il pittore campano Girolamo Cenatiempo nato a Napoliverso la fine del 1600 e le cui opere dagli inizi del 1700 arrivanofino al 1742, l'origine è oscura, potrebbe derivare da una trasformazionedialettale di un soprannome attribuito ad un capostipite veramente flemmatico,ma questa è solo una semplice ipotesi, cui si affianca la piùprobabile derivazione da un adattamento dialettale del nome francese Jean-Etienne,che potrebbe essere stato portato dal capostipite. |
CENCI CENCIA CENCIARELLI CENCINI CENCIO CENCIONI | Cenci è tipico della fascia centrale che dalle Marche, attraversol'Umbria arriva al Lazio, con un ceppo nel fiorentino ed uno nel vicentino,Cencia, molto raro ha un ceppo a Sonnino nel latinense ed a Roma,ed a Sessa Aurunca nel casertano, Cenciarelli ha un piccolo ceppo tra Arezzoe Città di Castello nel perugino, ed uno molto consistente nel Lazio,a Roma, Paliano nel frusinate, e Rieti, Cencini è tipicamente toscano,soprattutto del senese, e di Roma, Cencio ha un piccolo ceppo ad Anconaed uno ad Alba nel cuneese, Cencioni è specifico dell'area che comprendela Toscana il viterbese ed il romano, il ternano ed il Piceno, dovrebberoderivare, direttamente o tramite forme ipocoristiche o accrescitive, dalnome medioevale Cencio di cui si hannotracce ad esempio nel 1000 con Cencio Camerario autore del più anticoed importante catalogo delle chiese di Roma edito nel 1192. Esempiofamoso di questa cognominizzazione si ha nel 1500 con Giacomo e BeatriceCenci giustiziati per il delitto di parricidio, sabato 11 settembre 1599,sotto il regno di Papa Clemente VIII° Aldobrandini. |
CENEDELLA | Cenedella è tipicamente lombardo del bresciano, di Lonato, Bresciae Villanuova sul Clisi, dovrebbe derivare da un soprannome dialettale arcaico, basato su di un termine omonimo stante ad indicare la fettuccia di stoffa usata dalle donne di campagnaper acconciarsi i capelli in trecce. |
CENEDESE CENEDESI | Cenedese è tipicamente veneto, di Susegana, Breda di Piave, Treviso,Casale sul Sile, Carbonera, Conegliano, Santa Lucia di Piave, Silea, Maseradasul Piave e Villorba nel trevigiano, Cenedesi è quasi unico, dovrebberoderivare dall'etnico del paese di Ceneda nel trevisano, un sobborgo diVittorio Veneto, che nel 1866, unitamente al paese di Serravalle, contribuìa formare la città di Vittorio Veneto, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CENERI | Ceneri ha un ceppo emiliano, in particolare a Bologna, ed uno campano,in partigolare a Frignano nel casertano ed a Bacoli nel napoletano, dovrebbederivare dal nome del capostipite, attribuitogli perchè nato nelgiorno delle Ceneri (il mercoledì prima di Pasqua), ma potrebbeanche essere un cognome attribuito per lo stesso motivo ad un trovatello. |
CENESI CENISI CENISIO | Cenesi, molto molto raro, ha un piccolo ceppo a Forlì e nel bolognese,Cenisi sembrerebbe quasi scomparso, Cenisio è assolutamente rarissimo,si dovrebbe trattare di forme alterate derivate dal cognomen latino Genesius(vedi GENESI), ma potrebbe anche derivareda nomi arcaici di località come quello citato nello: "Statutumcivile et criminale et conventiones castellanie Rivernarii, Arnaschi, Cenesiiet pertinentiarum" del 1288. integrazioni fornite da Dante Cenesi sebbene in provincia di Savona esista nel comune Cisano sul Neva lafrazione Cenesi, l'accento tonico pronunciato è sulla prima "e",e non esiste come cognome in zona; in Calabria esisteva sulla costa tirrenicala cittadina di Cene, gli abitanti cenesi l'abbandonarono a causa delleincursioni saracene e fondarono Fiumara: non esiste come cognome nellazona; in provincia di Bergamo, nella valle del fiume Serio, c'èil Comune di Cene i cui abitanti sonoi Cenesi. Nel XVI-XVII secolo ci furono molti abitanti del bergamasco che,come setaioli o capimastro, si trasferirono nel bolognese allora moltoricettivo. A Bologna non esistevano prima di allora i cognomi: Bergami,Bergamini, Bergamaschi. In Italia il cognome Cenesi è prevalentein Emilia e Romagna, il mio ramo è presente con documentazione dallaII metà del XVII secolo presso l'archivio parrocchiale di Medicina(BO). Considero ragionevole ritenere che il cognome tragga le origini geograficheda Cene nel bergamasco e che sia stato attribuito agli emigranti al loro arrivo nelBolognese. |
CENGARLE CINGERLE | Cengarle, decisamente friulano, sembrerebbe tipico di Codroipo nell'udinese,Cingerle, praticamente unico, è anch'esso friulano, dovrebbero derivaredal vocabolo medioevale cingarus (zingaro),di cui abbiamo un esempio in uno scritto del 1600: "...Fabulasunt veteres, saltantia moenia, Thebae . In terris, Cadmi non fuit illenepos. Fabula, quem Bacchae Thyrsis mactasse feruntur: Aut cui delphinessupposuere caput. Qui propria plerumque domo Laribusque caretis; Posserear muros aedificare lyra ! Nullus ab Aegypto tam late Cingaruserrat;...". |
CENGIA | Cengia è tipicamente veneto, di San Giovanni Ilarione, Verona, Monteforted'Alpone e Castelnuovo del Garda nel veronese, di Monte di Malo nel vicentinoe di Feltre nel bellunese, dovrebbe derivare da un soprannome dialettaleveneto arcaico basato sul termine veneto cengia(cinghia, la fascia di cuoio o di tessutotre trattiene il basto o la sella delle bestie da soma), soprannome probabilmentreattribuito a capostipiti che di mestiere facessero i mulattieri, secondoun'altra ipotesi potrebbe invece essere di origini cimbre e derivare daltermine tschènghel (ciglione,cengia) ed indicare la provenienzadei capostipiti da una zona rappresentata da una cintura erbosa a strapiombosulle rocce di un monte. |
CENNI | Cenni è tipico dell'area che comprende il bolognese in particolare,il ravennate, il forlivese, il fiorentino, l'aretino ed il senese, conun ceppo nel romano, dovrebbe derivare da una forma aferetica contrattadel nome medioevale Bencivenni (vediBENCIVEGNA). |
CENSABELLA CENZABELLA GENSABELLA GENZABELLA | Censabella è siciliano di Nissoria, Leonforte e Catenanuova nell'ennesee di Catania, Cenzabella, quasi unico, è dell'area messinese e catanese,Gensabella è tipicamente siciliano anch'esso, del messinese, ennesee catanese, Genzabella, praticamente unico, è dell'ennese, di questicognomi si possono formulare due ipotesi circa l'origine etimologica, laprima consiste in una derivazione dal nome di origini ebraiche e primaancora fenice, Jesabel o Jezabelche significa consacrato a Dio, laseconda propone invece una derivazione dalla fusione dell'aferesi del nomeVincenza unico all'aggettivo e nomeBella, molto meno probabile una derivazionedal nome brettone Jezequel. |
CENSATO CENZATO | Censato, che sembrerebbe ormai estinto in Italia, è di origini vicentine,forse di Chiampo, potrebbe trattarsi di una forma dialettale del cognomeCenzato che è specifico del vicentino, di Chiampo, Arzignano, Trissinoe Montecchio Maggiore, potrebbe trattarsi di un soprannome e derivare dalvocabolo medioevale censatus (censito,soggetto ad imposte), ma, molto più probabilmente, sidovrebbe trattare di forme patronimiche tipicamente venete, dove il suffissoin -ato sta per figliodi, un Censo o Cenzo,forma aferetica del nome Vincenzo,secondo questa ipotesi si tratterebbe della famiglia di un figlio di untale chiamato Vincenzo. |
CENSI CENSO CENZI CENZO | Censi ha presenze nel milanese, nel veronese e vicentino, nel parmense,nel forlivese, nelle Marche, in Umbria, nel Lazio e nell'aquilano, Cenzisembrerebbe tipicamente veneto, del vicentino in particolare e del padovano,Censo, quasi unico, parrebbe lombardo, cosi come Cenzo che ha presenzeanche nel napoletano, dovrebbe trattarsi di forme aferetiche anche dialettalidel nome Vincenzo, probabile nome deicapostipiti. |
CENSON CENSONI | Censon, assolutamente rarissimo, dovrebbe essere di origini venete, Censoni,molto raro,ro sembra originario della zona tra teramano e Piceno, dovrebbederivare da modificazioni accrescitive dell'aferesi del nome Vincenzo,prima per aferesi divenuto Cenzo oCenso e quindi Censonio Censon come forma dialettale veneta. |
CENSUALE CENZUALES | Censuale, praticamente unico, è siciliano, Cenzuales, leggermentemeno raro, è sempre siciliano, con un ceppo a Palermo, dovrebberoderivare dal fatto che il capostipite avesse il compito di censuale(ufficiale addetto alla riscossionedelle imposte sul reddito). |
CENTA | Molto raro è tipico di Feltre nel bellunese, dovrebbe derivare datoponimi come Centa S. Nicolò nel trentino o dal nome di una localitàvicina al torrente Centa. |
CENTAMORE CENTAMORI | Centamore è specifico della Sicilia, di Lentini, Carlentini, Augustae Siracusa nel siracusano, di Catania, Scordia, Acireale e Valverde nelcatanese, e di Troina e Regalbuto nell'ennese, Centamori, estremamenteraro è tipico del perugino, dovrebbero entrambi derivare dal nometardo medioevale Centamore attribuitoad un figlio tanto amato da rendere necessario il termine centodavanti al nome Amore per indicarloal superlativo, troviamo nel 1800 a Trevi (PG) il medico Settimio CentamoriCameriere di Cappa e Spada del Papa e marito di Carlotta Bonaparte. |
CENTANNI | Distribuito a macchie di leopardopotrebbe avere più zone d'origine sicuramente una è nelleMarche, ed una nel Lazio, ma potrebbe esserci un ceppo in Campania ed unonel barese. Dovrebbe derivare da un nome augurale medioevale che auguri al figlio di poter campare cento anni, ma potrebbe anche derivare da un soprannome legato ad un episodio nelquale ricorre il vocabolo o il concetto dei cento anni. |
CENTELLES | Sono una famiglia originaria della Spagna scesi in Italia al seguito deire Aragonesi. Massimo esponente del Casato fu don Antonio Centelles marchesedi Catanzaro. I Centelles possedettero feudi in Calabria, Sicilia, Sardegna,Campania e Puglia. In quest'ultima detennero nel 1666 il feudo di Acquaricadel Capo che prese il nome di Centellas. |
CENTEMERI CENTEMERO CENTIMERI | Centemeri è specifico di Monza, Milano e Sesto San Giovanni nelmilanese, Centemero è specifico del milanese, di Arcore in particolare,Centimeri, molto più raro è caratteristico di Milano e delmilanese, dovrebbero derivare dall'antico Castro brianzolo di Centemero,di cui abbiamo già tracce nel 1200, e che troviamo citato in untesto dell'epoca di Francesco Sforza scritto in Lodi il die XXII decembris1451: "...et Johannem et Bosium ac fratres de Mauerispro bonis que habent in Camasiascha et Breno; Antonium de Isachis pro bonisque habet in Camasiascha, que tenentur per Zanetum fornaxarium; Girardumet fratres de Rigamonte pro bonis que habent in Centemero;Bendium de La canalle pro bonis que habet in Camasiascha; Vaninum et Antoniumfratres de Consono pro bonis que habent in Recouro ...". |
CENTENARI CENTENARO CENTINAIO CENTINARI CENTINARO | Centenari, estremamente raro, sembra essere originario del piacentino,ai confini con il sudmilano, si potrebbe individuare anche un ceppo secondarionel milanese, Centenaro ha un ceppo tra veneziano e padovano, a Santa Giustinain Colle nel padovano ed a Venezia, Mirano, Mira, Salzano e Scorzènel veneziano, Centinaio, molto molto raro, è assolutamente tipicodel milanese e del pavese, Centinari, estremamente raro, sembrerebbe delsudmilanese e del centro Italia, Centinaro ha un ceppo a Teramo ed unoin Sicilia nell'agrigentino a San Giovanni Gemini, Casteltermini e Cammarataed a Palermo, dovrebbero tutti derivare dal termine medioevale centenariusderivato dal germanico huntari, dicui costituiva la traduzione, ed indicare il titolare di una centena(una sorta di cantone di tipo svizzero)originato dal termine germanico zentgericht,dove probabilmente il capostipite aveva il compito di esercitare la funzionegiudicante: "Apud Romanos centumvirales Iudices hisaliquid simile habebant, sed Gothorum propria et Germanorum id inventumest, qui Comitum territoria per Centenas sive Centurias dividebant, singulossingulis praeficientes, Centenariosinde et Centuriones appellatos, Francis Centones. ... Germani, avid e singulispagis centum milites conscriberent, conscriptos Centenos vocabant et Centenarios:conscriptionis locum Centenam, Centuriam et Centuriatum (quod potius adCentenariorummunus et sodalitium referendum est) praefectum, Centgravium, centenae praepositum...". |
CENTI CENTINI CENTINO CENTO | Centi ha un ceppo nello spezzino a La Spezia e Vezzano Ligure, un ceppoin Toscana, a Livorno, nel fiorentino ad Empoli, Montelupo Fiorentino eFirenze, nel pisano a San Miniato ed a Montopoli in Val d'Arno ed a Montevarchinell'aretino, un piccolo ceppo a Perugia, uno, molto consistente a L'Aquilaed uno nel romano a Roma, Segni e Carpineto Romano, Centini ha un ceppotoscano nel senese, a Siena ed Asciano ed a Civitella Paganico nel grossetano,presenze nelle Marche, un ceppo a Tarquinia nel viterbese ed uno a Romae Lanuvio nel romano, Centino, molto più raro, ha un piccolo ceppoa Misilmeri nel palermitano, Cento ha un ceppo a Domodossola nell'ossolano,uno a Genova, uno ad Ischia di Castro nel viterbese ed a Roma, uno nelreggino a Roccaforte del Greco, Gioia Tauro e Melito di Porto Salvo eduno in Sicilia nel messinese a Milazzo e Messina e nel palermitano a Villabatee Palermo, secondo una teoria deriverebbero, direttamente o attraversoipocoristici, da forme aferetiche di nomi medioevali come Crescentius,Innocentius o Vincentius,o da forme apocopaiche di nomi come Centoducati,Centonze, Centofanti,ecc., secondo un'altra teoria deriverebbero invece da toponimi contenentila radice Cento, come, a puro titolo di esempio Centocroci nello spezzino,nel modenese o nel parmense, Centobuchi nel Piceno, Centofontane nel cosentinoo altri simili. |
CENTINEO | Centineo è tipicamente siciliano, ha un ceppo a Palermo, Gangi,Cefalù e Partinico nel palermitano, dovrebbe derivare dal nome delpaese di Centineo, frazione di Barcellona Pozzo di Gotto nel messinese,probabilmente il luogo d'origine dei capostipiti. |
CENTODUCATI | Tipicamente pugliese di Altamura (BA). integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Più tipicamente barese, ma presente anche nel nord e centronord del paese, questo cognome deriva dal nome medievale Centoducati,attribuito al neonato come augurio di ricchezza: l'origine del nome, infatti,va ricercata nell'espressione cento ducati, nella quale il termine ducatoindica un'antica moneta d'oro piuttosto diffusa nell'Italia medievale e,in questo contesto, quindi, il numero cento va inteso in senso iperbolicoper indicare una grande quantità di ducati (vedi anche Centonze).Per quanto riguarda il cognome in questione, dunque, si tratta della cognominizzazionedel nome personale del capostipite. |
CENTOFANTI | Centofanti è specifico dell'area che comprende Abruzzo e Lazio,con un ceppo anche nel napoletano, la massima concentrazione è aSulmona nell'aquilense, probabile luogo d'origine del cognome, che dovrebbederivare dalla condizione del capostipite, probabilmente un militaredi fanteria appartenente ad una centuria. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Centofanti è un cognome derivato da un nomignolo di originemedievale, è composto dal cognome Centi/Cento+ 'fanti' ed ha il significato di"cento soldati a piedi". |
CENTOGAMBE | Centogambe, molto molto raro, è specifico del perugino, dovrebbederivare da un nome rinascimentale attribuito ad un figlio cui si auguravadi poter avere cento gambe per poter rincorrere le opportunità dellavita e per sfuggirne i pericoli. |
CENTONZA CENTONZE CENTONZI | Centonza è specifico del foggiano, di Lesina e ManfredoniaCentonzeè presente in tutt'Italia sembrano esserci più zone d'origine:Puglie con Lecce in particolare e il trapanese, Centonzi è praticamenteunico. Potrebbero derivare da un soprannome legato ad un episodio nel qualericorre il vocabolo o il concetto di cento once. integrazioni fornite da StefanoFerrazzi Centonza, raro, ha un nucleo principale nel foggiano, Centonze, presenteda nord a sud del paese, ha il suo epicentro in Puglia, fra il leccese,il barese e il brindisino, ma ceppi importanti si riscontrano anche nelmaterano, nel trapanese e, in misura minore, nell'ennese, Centonzi, quasiunico, si trova esclusivamente nel tarantino e nel trapanese, tutti questicognomi derivano dal nome medievale Centonze,attribuito al neonato come augurio di ricchezza: l'origine di questo nome,infatti, va ricercata nell'espressione cento once,nella quale il termine oncia indicaun'antica moneta molto diffusa nell'Italia medievale e, in questo contesto,quindi, il numero cento va inteso in senso iperbolico per indicare unagrande quantità di once (vedi anche Centoducati). Per quanto riguardai cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomipersonali dei capostipiti. |
CENTORAME | Centorame è tipicamente abruzzese, di Pineto, Silvi, Atri e Rosetodegli Abruzzi nel teramano e di Montesilvano, Pescara e Città Sant'Angelonel pescarese, dovrebbe derivare dal nome della Contrada Centorame di Rosetodegli Abruzzi o di Atri, entrambi nel teramano. |
CENTORE CENTORI | Centore è campano, del casertano e del napoletano, Centori èpraticamente unico, dovrebbero derivare dal nome della localitàcasertana di Centore, di cui abbiamo una citazione in questo scritto della seconda metàdel 600, in piena epoca longobarda: "..dedimus atqueofferimus in ecelesia beati Sancti Vincencii filium meum nomine Donasdei,simul eciam cum sorte sua de omnia in omnibus quicquid habere visi sumusin ipsum suprascriptum locum in Palaczu; seu et in Apulia, loco quidicitur Centore, excepto medietatem quamego filie mee donavi..". |
CENTORINO CENTORRINO | Centorino è quasi unico, tipico della Sicilia sudorientale, Centorrino,molto diffuso, è specifico di Messina, dovrebbero derivare da unsoprannome originato dal termine arcaico centorino(cinturino, piccola cintura), probabilmenteoggetti prodotti dai capostipiti, o oggetto portato abitualmente dagli stessi. |
CENTOSCUDI | Centoscudi ha un piccolo ceppo a Fano nell'anconetano, ma il ceppo originarioè nel viterbese a Bagnoregio e Castiglione in Teverina, deriva dalnome gratulatorio rinascimentale Centoscudi attribuito al figlio cui siaugurava ogni ricchezza. |
CENTURIONE CENTURIONI | Centurione ha un ceppo tra pescarese e teatino, a Chieti e Lanciano nelteatino ed a Manoppello e Pescara nel pescarese, ed uno a Manfredonia nelfoggiano, aveva un nucleo importante a Genova, ormai praticamente scomparso,ricordiamo l'arcivescovo genovese della fine del 1500 Alessandro Centurione,appartenente al casato dei feudatari di Aulla nel massese, Centurioni haun ceppo a Verona, uno sull'Isola del Giglio ed a Grosseto nel grossetano,sparute presenze nelle Marche, ed un ceppo nel romano a Civitavecchia,questi cognomi dovrebbero derivare dal fatto che il capostipite fosse statoun ufficiale posto a capo di cento uomini, il termine, che risale all'epocaromana, indicando il comandante di una centuria(cento legionari), venne usato anchein epoca medioevale per indicare il comandante di una schiera di centocavalieri, balestrieri o fanti, a riprova di questo fatto leggiamo nellaCronaca Senese dell'anno 1362: "..Esendo fatte e cresciute le mura della città e ancho acresciutala gente, e' signori Nove fero III cento balestrieri provigionati e' quaifuseno della città, e fuseno eletti cento per Terzo e chiamossiIII uomini, ognuno nel suo Terzo, per chapo de' cento el quale si chiamacentorione. ..". |
CEOL | Molto raro è tipico di Varena (TN), dovrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal vocabolo dialettale cevol (cigliodi una scarpata, di una strada), probabilmente riferito allalocalità in cui abitava la famiglia. |
CEOLA CEOLIN | Ceola è specifico del vicentino, Ceolin, tipico del Veneto, èdella zona che comprende il basso trevigiano e pordenonese e la provinciadi Venezia, in particolare la zona tra Mogliano Veneto (TV), Marcon (VE)e Mestre, dovrebbero derivare da soprannomi originati dal vocabolo dialettaleceòla (cipolla). |
CEOLAN | Molto raro è tipico della zona tra le Province di Bolzano e di Trento,soprattutto nell'area di Salorno (BZ), dovrebbe essere originato dall'etnicodel paese di Ceola (TN). |
CEPARANO | Ceparano è specifico del napoletano, di Sant'Antimo, Mugnano diNapoli, Melito di Napoli, Casandrino e Napoli, e di Sant'Arpino e Casalucenel casertano, dovrebbe derivare dal nome di una località del casertano. |
CEPPAROTTI | Cepparotti sembrerebbe specifico di Viterbo, potrebbe derivare da un soprannomeoriginato dal mestiere di taglialegna o più probabilmente di venditoredi legna svolto dal capostipite. |
CEPPI CEPPO GEPPI | Ceppi ha un ceppo nell'area lombarda che comprende il milanese, il varesotto,il comasco, il lecchese ed il bergamasco, con un ceppo anche nel peruginoed uno piccolo tra goriziano e triestino, Ceppo, assolutamente rarissimo,parrebbe romano, Geppi, estremamente raro, parrebbe del pisano, livornese,potrebbero derivare da forme ipocoristiche dialettali contratte derivatedal nome Giuseppe, anche se non sipuò escludere in alcuni casi possa trattarsi di soprannomi originatidal termine ceppo (pezzodi legno) ad indicare forse un'attività di legnaiuoloo falegname svolta dai capostipiti. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Ceppi è anche cognome triestino, forma italianizzata del cognome istrianodi origine croata Cepich/Sepich, collegatocon il lago d'Arsa che un tempo si chiamava lago di Cepich, nome slavoche nel Medioevo ha sostituito l'antico toponimo romano Felicia, poi ripristinato.Czepich potrebbe però essereanche patronimico con suffisso croato -ichdi Sepp, ipocoristico del nome tedescoJoseph. M. Bonifacio, Cognomi triestini,p. 88. |
CERA CIRA | Cera è molto diffuso in tutt'Italia, ha un ceppo torinese, uno nelmilanese e nell'ovest della Lombardia, uno in Veneto, soprattutto nel vicentinoe padovano, nel veneziano e nell'udinese, un ceppo traferrarese e bolognese,uno nel perugino, uno nell'aquilano, nel romano, nel frusinate e nel latinense,uno nel foggiano, nel tarantino e nel leccese, uno nel napoletano ed unoin Sardegna nella parte meridionale dell'isola, Cira, assolutamente rarissimo,ha qualche presenza nel leccese, potrebbero derivare, anche attraversoalterazioni dialettali, dal mestiere di venditore di cera o di produttoredi candele svolto dai capostipiti. |
CERADINI | Ceradini è specifico del veronese, di San Pietro in Cariano, Verona,Rivoli Veronese, Fumane e Sant'Ambrogio di Valpollicella, dovrebbe derivaredal toponimo Ceradino, località, posta a circa 12 chilometri daVerona nell'attuale comune di Bussolengo, citata nei documenti delle campagnenapoleoniche in Italia: "...Vial had been drivenfrom San Marco, and chased into the little village of Mutole in the valley.Wukassowich had marched down the left bank of the Adige nearly as far asCeradino, andhad planted a battery in a position whence he could send his shot acrossthe river against the small garrison which kept the head of the defileof Incanale at Osteria. ...". |
CERALDI CERALDO CIRALDI CIRALDO | Ceraldi ha un ceppo nel casertano soprattutto a Mondragone, Sessa Auruncae Carinola ed a Napoli, uno nel potentino a Pietragalla e Potenza ed unoa San Mauro Marchesato nel crotonese, Ceraldo, praticamente unico, èprobabilmente dovuto ad un errore di trascrizione del precedente, cosìcome Ciraldi, altrettanto unico, mentre Ciraldo, tipicamente siciliano,di Bronte nel catanese, dovrebbe essere una variazione dialettale, tuttiquesti cognomi dovrebbero derivare dal termine provenzale charaut(mignotta), possono anche derivaredal vocabolo greco kerayles (suonatoredi strumento a fiato usato per richiamare l'attenzione della gente),ad indicare forse che il capostipite facesse il banditore, ma il termineceraldo in epoca antica significavaanche imbroglione, ciurmadore derivandodal greco cheraos (cornuto,riferito al diavolo). integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Secondo G. Rohlfs il cognome lucano Ceraldi, presente anche in Calabriaed a Napoli, è una variante del cognome GIRALDIattestato nelle stesse zone, che viene dal personale germanico Geroaldus,documentato nel secolo X in Francia e divenuto il cognome Giraud. |
CERALLI CERALLO | Ceralli, molot molto raro, è tipico del Piemonte nordoccidentale,Cerallo è praticamente unico, dovrebbero derivare da nomi di localitàcome Cerallo nel cuneese. |
CERAMELLI CIARAMELLI | Originari del Fiorentino questicognomi derivano da cognomi connessi con l'uso di uno strumento musicalepastorale, una specie di oboe, normalmente suonato assieme alla piva ozampogna, che in alcuni luoghi della Toscana, in particolare tra gli aretini,veniva chiamato Ciaramella. |
CERAMI CIRAMI | Cerami è tipico del palermitano, sdi Petralia Soprana e Palermo,con ceppi forse secondari anche a Cefalù, Castellana Sicula e PetraliaSottana, Caltanissetta, Catania e Marsala (TP), Cirami, molto meno diffuso,è tipico di Bronte (CT) e dell'agrigentino, dovrebbe trattarsi diuna modificazione dialettale del primo che parrebbe derivare dal toponimoCerami (EN). |
CERANTOLA | Cerantola è tipico del vicentino, di Tezze sul Brenta in particolaree di Bassano del Grappa, Rosà e Romano d'Ezzelino, con un ceppoanche a Loria nel trevisano e Cavarzere nel veneziano, dovrebbe derivaredal nome della località Cerantola di Tezze sul Brenta. |
CERASA CERASINI CERASINO CERESA CERESINI | Cognome tipico del centro Italia Cerasa, potrebbe avere ceppi nel leccesee nel palermitano, Cerasini, assolutamente rarissimo, è probabilmentela conseguenza di errori di trascrizione del cognome Cerasino, che ètipicamente pugliese del brindisino, di Ostuni, Carovigno e Torre SantaSusanna, Ceresa sembra essere specificatamente lombardo e piemontese, Ceresiniè tipicamente parmense, con presenze anche a Felino, Sala Baganzae Langhirano sempre nel parmense. Questi cognomi dovrebbero derivare dasoprannomi legati, direttamente o tramite ipocoristici, al vocabolo latinocerasum (ciliegia),nelle varianti dialettali oppure a toponimi come Cerasa (PS), Cerasuolo(IS), Ceresara (MN), Cereseto Monferrato (AL), ecc. |
CERASUOLO | Cerasuolo è tipicamente campano, di Napoli in particolare, con unpiccolo ceppo nell'iserniese, dovrebbe derivare dal nome del paese di Cerasuolonell'iserniese, probabile luogo d'origine dei capostipiti. |
CERATI | Dovrebbe avere due ceppi uno nelcomasco ed uno nel cremonese potrebbe derivare da soprannomi collegatial toponimo Cerati (CN) o Cerano d'Intelvi (CO). |
CERBAI | Cerbai è tipicamente toscano, ha un ceppo a Prato, Firenze e nelfiorentino ed uno a Campiglia Marittima nel livornese, potrebbe stare adindicare una provenienza dei capostipiti dalla zona del Colle di Cerbaionel lucchese. |
CERBARA | Cerbara ha un ceppo tra riminese e pesarese a Rimini e Verucchio nel rimineseed a Sant'Agata Feltria e Pennabilli nel pesarese, ed un ceppo nel romanoa Roma, Gavignano e Colleferro, dovrebbero derivare da toponimi come Cerbaradi Piagge nel pesarese o Cerbara di Città di Castello nel perugino, probabili luoghi d'origine dei capostipiti. |
CERBARANO | Cerbarano, abbastanza raro, sembrerebbe specifico di Carinola nel casertano,con un piccolo ceppo nel pescarese, potrebbe derivare da nomi di localitàcome la Contrada Cerbarano a Manoppello nel pescarese, o da forme etnichedi paesi come Cerbaro nel potentino o l'antica località Cerbaronel beneventano o un'altra oimonima nell'avellinese delle quali abbiamotracce in documenti del XII° secolo. |
CERBONE CERBONI | Cerbone è tipicamente campano, del napoletano, con grossi ceppiad Afragola, Casalnuovo di Napoli, Napoli e Casoria, ma ben presente anchead Acerra, Caivano, Cardito e Pomigliano d'Arco, un piccolo ceppo a Vallodella Lucania nel salernitano e ad Avella nell'avellinese, Cerboni ètipico della zona tosco, umbra, a Grosseto, Arezzo e Firenze e nel peruginoa San Giustino, Perugia e Castiglione del Lago, con un ceppo anche a Roma,dovrebbero derivare dal nome medioevale Cerbonius(Cerbone), ricordiamo nel VI° secoloSan Cerbone Vescovo di Populonia nel livornese: "Anno572 claruit Sanctus Cerboniusante quem nullus qui in Populoniæ Massæque sede floruerit.Fuit ille Affricanus, et cum esset Sancti Regali Alumnus secum in Ætruriamvenit, et post Magistri Martirium cum Populoniam se contulisset ejus Civitatisenunciatos est Episcopus cujus Vitam Sanctus Gregorius scripsit...". |
CERCA | Assolutamente rarissimo, sembrerebbe specifico di Ancona, dovrebbe derivareda un riferimento toponomastico, cioè dal fatto di abitare la famigliasulla strada Cerca, così venivano anticamente chiamate alcune vieche uscendo dalla città giravano attorno ad uno o piùostacoli. |
CERCACE CERCACI | Cercace, quasi unico, è dell'anconetano, Cercaci, molto raro, tipicamentemarchigiano, è anch'esso dell'anconetano, in particolare di MonteSan Vito, Jesi e Senigallia. integrazioni fornite da Marco Cercaci Il cognome Cercaci compare in documenti di archivio civili e religiosidella metà del XVI° secolo nel territorio di Jesi (AN).Per secoli esponenti di questa famiglia hanno ricoperto cariche nelle confraterniteavendo anche il compito della questua (cercain dialetto) cioè reperire le offerte dei devoti. |
CERCATO | Molto raro è tipico di Venezia e dintorni, dovrebbe derivare dalnome medioevale Cercatus, nome dato normalmente ad un figlio molto desiderato. integrazioni fornite da GiovanniVezzelli Il cognome veneto Cercato per Olivieri 200 potrebbe forse derivareda cercaore = 'esattore'. |
CERCHIAI | Cerchiai è tipico di Pescia nel pistoiese, dovrebbe derivare dalnome del paese di Cerchiaio nel pistoiese, probabile luogo d'origine delcapostipite, paese situato a circa una dozzina di chilometri a nord diPistoia. |
CERE' | Cerè è tipico del bolognese, di Bologna, Casalecchio di Reno,Castel San Pietro Terme, Ozzano nell'Emilia e San Lazzaro di Savena, potrebbederivare da un soprannome originato dal fatto che i capostipiti provenisserodal paesino bolognese di Cereglio. |
CEREA | Cerea è tipicamente lombardo, di Inzago, Milano, Vaprio d'Adda,Pozzuolo Martesana e Segrate nel milanese e di Bergamo, Mornico al Serio,Curno, Treviolo, Canonica d'Adda, Dalmine ed Almenno San Bartolomeo nelbergamasco, dovrebbe derivare da una forma tronca del termine cerreta(bosco di cerri), transitando attraversol'aferesi della forma dialettale scerea, improbabileuna derivazione dal toponimo Cerea nel veronese. |
CEREDA | Cereda è tipicamente lombardo, del nordmilanese, varesotto, comascoe lecchese in particolare, dovrebbe derivare da nomi di localitàindividuate dalla presenza di un bosco di cerri. |
CERELLO | Assolutamente veneziano, potrebbederivare da un soprannome legato al vocabolo latino cirrus (ricciolo),indicante quindi una caratteristica fisica, il fatto di essere riccio dicapelli. |
CEREMELETTI | Esclusivamente del milanese, derivada un soprannome dialettale arcaico che potrebbe essere riferito o all'abitudinedi esagerare nel bere o da qualche fatto relativo alla cera. |
CERES | Ceres è un cognome specifico di Caposele nell'avellinese, nobilefamiglia di origini spgnole, il cui insediamento a Caposele risale allafine del XV° secolo su incarico di re Ferdinando I° D'Aragona. |
CERESETTI | Ceresetti è tipico del bresciano, di Pisogne in particolare, dovrebbederivare da un soprannome originato da ipocoristici del termine dialettalearcaico ceresa (ciliegia),forse per caratteristiche somatiche quali il tipico naso rosso del capostipite. |
CERETTA | Tipico del vicentino di Trissino in particolare, e nell'area dei Colli Euganei, in provincia di Padova, dove risiede un gruppo(poco numeroso) di Ceretta tra i Comuni di Torreglia e Montegrotto Terme, potrebbe derivare daltoponimo Cereda (VI). integrazioni fornite da MorenoCeretta La famiglia Ceretta è originaria del comune di di Altissimo(VI) nella località Molino di Altissimo, così chiamataper la presenza da vari secoli di un mulino (ancora esistente). Questomul |